Se tutto si allungasse...

nato_pigro1
Se ogni cosa da un momento all'altro di allungasse di - mettiamo - 10 volte: quello che misura un metro ne misura 10, quello che misura 1 mm misura un cm, quello che misura 1 anno luce ne misura 10 eccetara, oppure se ogni cosa si allungasse e restringesse continuamene in sinctronia con le altre cose, mantenendo il rapporto delle dimensioni, noi potremmo in qualche modo accorgercene?

Al livello dell'atomo ad esempio ci contraddirebbe qualche legge fisica? o al livello molecolare, per quanto riguarda la vita, qualche processo risulterebbe impossibile?

Risposte
nato_pigro1
"strangolatoremancino":
[quote="nato_pigro"]e perchè dovrebbe cambiare?
cioè, ok che cambia, ma come facciamo ad accorgercene?


prendiamo la legge di gravitazione $F=G * (M_t*m)/r_t^2$ (siamo sulla superficie terrestre) abbiamo detto che la distanza rimane "numericamente" uguale , le masse sono uguali, ma la forza peso e l'accelerzione di gravità essendo la distanza effttiva dal centro di massa aumentata risultano essere minori: ciò comporta evidentemente un cambiamento del valore di $G$

Mentre per l'esempio che suggerisce Cantaro bisogna considerare il fatto che anche le ruote del'auto son aumentate di dimensione proporzionalmente alla strada: quindi un giro completo delle ruote produce uno spostamento aumentato a sua volta proporzionalmente a tutto il resto, quindi in teoria nn ci si dovrebbe accorgere neanche in questo caso[/quote]

ok che cambia, ma come fai ad accorgercene? anche le lunghezze secondo la nostra ipotesi cambiano, ma il problema è accorgersene, cioè riscontrare una differenza tra il prima e il dopo.
Cavendish, mi sembra, quando ha misurato $G$ ha preso i due sacchi di sabbia e li ha messi a una certa distanza, ma il valore di $G$ è indipendente dalla distanza a cui li ha messi...

strangolatoremancino
Se prendi la relazione $F= G* (M*m)/r^2$, secondo la tua ipotesi le masse nn cambiano, la distanza "numerica" nn cambia, ma ovviamente essendo la distanza effettiva aumentata la forza risulterà minore: quindi la $G$ deve per forza cambiare

delfo2
mi sto perdendo, nel labirinto dei se-ma-allora
Quello che mi risulta ostico è il problema degli strumenti di misura e di osservazione; Siamo sicuri che i 50 chilometri diventeranno 500? O lo stesso "concetto" di chilometro si dilaterà e la distanza "rimarrà la medesima" ?
Mi sa tanto che l'unica è provare in modo sperimentale: andrei io, ma ho un impegno; può andarci qualcuno di voi, per favore? Io aspetto che torni. Non stare via molto, che se per caso ti si dilata anche il tempo, rischi di tornare troppo tardi...

Federiclet
:axe:
ciao
tema intrigante!
Senti ti propongo una cosa che a me pare centri con il "tutto s'allunga e nessuno se ne accorge".
Non so se é lecito ma così é da un po' che vado provandp:
F=m*a, a=d''(R)/d''t, F=-k*M*m /R^2
m * d''(R)/d''t =-k*M*m / R^2
R''(t)*(R(t))^2 =-k *M
Se non fosse una stramaledetta ODE non lineare... si potrebbe avere un'informazione decente sull'andamento di R con t, cioé in termini tuoi, per misurare l'allungamento del campo gravitazionale nel corso del tempo per una massa data M. (l'integrale ottenuto é imporoponibile, per lunghezza e indeterminazione, vi interviengono la funzione complessa csgn, termini esponenziali e termini lienari in t e in una funzione da individuare _Z).

L'aternativa é di esprimere a=d'(V)/dt e R=a*t^2 -> R=(d'(V)/dt)*t^2

d'(V)/dt=-k*M / ((d'(V)/dt)*t^2)^2

(V'(t))=(-k*M/t^4)^(1/3)

Risolvendo (Maple11) ottengo V(t)=-3* t *(-k*M/t^4)^(1/3) + C e, se ci sta, d'intepretare V come la velocità di propagazione/formazione di spazio in direzione R (in un ipotetico spazio unidimensionale e spazio tempo bidimensionale)

Guarda che sono un'artigiano della matematica fai da te, quindi ben vengano critiche e consigli

Buon lavoro e a presto spero
:smt025

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