Problema particolare sulla meccanica in genere
Ciao ragazzi, sono alle prese con questo problema che mi da qualche difficoltà, è un problema un pò particolare (nel senso che non rispetta nemmeno troppo le leggi della fisica) ma dovrebbe servirmi di ripasso per diversi concetti della meccanica.
Praticamente si considera una navicella (o base) spaziale, riconducibile ad un disco omogeneo, di cui si conoscono massa e raggio.
La prima domanda chiede di calcolare a quale velocità angolare la navicella deve girare perchè al suo interno si abbia una forza di gravità come quello sulla terra.
La seconda domanda chiede come cambierà la velocità angolare e quindi anche la forza di gravità all'interno dopo che un meteorite di massa nota si appoggia sul disco.
Io per la prima domanda ho pensato che se vogliamo che dentro la navicella ci sia la forza di gravita $g$ che abbiamo sulla terrà dovremo avere l'accelerazione centripeta $ac = g$.
Se esprimo $ac$ come $R*omega^2$ ottengo $R*omega^2 = g$ dalla quale mi ricavo $omega$.
Ammesso che questa prima risposta sia giusta, non ho proprio idea di come ragionare sulla seconda domanda, lo specificare che sia riconducilbile al disco mi fa venire in mente che possa centrare il momento di inerzia ma sinceramente non so imbastire la risoluzione.
Avete idee? e poi la prima riposta è giusta?
Grazie
Praticamente si considera una navicella (o base) spaziale, riconducibile ad un disco omogeneo, di cui si conoscono massa e raggio.
La prima domanda chiede di calcolare a quale velocità angolare la navicella deve girare perchè al suo interno si abbia una forza di gravità come quello sulla terra.
La seconda domanda chiede come cambierà la velocità angolare e quindi anche la forza di gravità all'interno dopo che un meteorite di massa nota si appoggia sul disco.
Io per la prima domanda ho pensato che se vogliamo che dentro la navicella ci sia la forza di gravita $g$ che abbiamo sulla terrà dovremo avere l'accelerazione centripeta $ac = g$.
Se esprimo $ac$ come $R*omega^2$ ottengo $R*omega^2 = g$ dalla quale mi ricavo $omega$.
Ammesso che questa prima risposta sia giusta, non ho proprio idea di come ragionare sulla seconda domanda, lo specificare che sia riconducilbile al disco mi fa venire in mente che possa centrare il momento di inerzia ma sinceramente non so imbastire la risoluzione.
Avete idee? e poi la prima riposta è giusta?
Grazie
Risposte
Ho un po di dubbi su come il problema è stato posto..in questo senso:
Tu dici all'interno della navicella...ma come hai scritto tu la accelerazione centripeta dipende dal raggio.Quindi quello che hai scritto è giusto per uno che sta sul bordo della navicella.Se uno sta a distanza $R/2$ è sottoposto a $g/2$ etc etc. Quindi assumo che la gente cammini sopra il bordo del disco...se è così secondo me ci hai preso. Se non èp così il problema per me non ha molto senso perchè a seconda di dove uno cammina l'aacelerazione cambia...fino ad azzerarsi nel centro.
La seconda parte secondo me te la devi interpretare così:
tu adesso stai usando una certa energia per far muovere la tua navicella con quella$omega$. Bene..il meteorite si appoggia allora devi riscrivere il bilancio energetico perchè adesso hai a disposizione la stessa energia per muovere qualcosa con più massa..ergo con piu inerzia.. Siccome la navicella è un disco il momento di inerzia è $I=0,5mr^2$ con $m$ massa e $r$ raggio. Inoltre si ha che l'energia associata a un corpo di momento di inerzia I che ruota è data da $0,5Iomega^2$. Inoltre..siccome tu non hai accennato alla forma del meteorite supponiamo che questo cambi la massa del sistema senza mutarne la forma.
allora si ha che se il meteorite ha massa $m2$ e la nave $m1$ e $I1$ è l'inerzia della sola nave e $I2$ della nave più il metoerite e stesso discorso per $omega$ottengo
$0,5I1omega1^2$=$0,5I2omega2^2$ con $I1=0,5mr^2$ e $I2=0,5(m1+m2)r^2$
con queste equazioni dovresti essere a posto.
Tu dici all'interno della navicella...ma come hai scritto tu la accelerazione centripeta dipende dal raggio.Quindi quello che hai scritto è giusto per uno che sta sul bordo della navicella.Se uno sta a distanza $R/2$ è sottoposto a $g/2$ etc etc. Quindi assumo che la gente cammini sopra il bordo del disco...se è così secondo me ci hai preso. Se non èp così il problema per me non ha molto senso perchè a seconda di dove uno cammina l'aacelerazione cambia...fino ad azzerarsi nel centro.
La seconda parte secondo me te la devi interpretare così:
tu adesso stai usando una certa energia per far muovere la tua navicella con quella$omega$. Bene..il meteorite si appoggia allora devi riscrivere il bilancio energetico perchè adesso hai a disposizione la stessa energia per muovere qualcosa con più massa..ergo con piu inerzia.. Siccome la navicella è un disco il momento di inerzia è $I=0,5mr^2$ con $m$ massa e $r$ raggio. Inoltre si ha che l'energia associata a un corpo di momento di inerzia I che ruota è data da $0,5Iomega^2$. Inoltre..siccome tu non hai accennato alla forma del meteorite supponiamo che questo cambi la massa del sistema senza mutarne la forma.
allora si ha che se il meteorite ha massa $m2$ e la nave $m1$ e $I1$ è l'inerzia della sola nave e $I2$ della nave più il metoerite e stesso discorso per $omega$ottengo
$0,5I1omega1^2$=$0,5I2omega2^2$ con $I1=0,5mr^2$ e $I2=0,5(m1+m2)r^2$
con queste equazioni dovresti essere a posto.
Grazie per la risposta, il discorso delle persone credo si possa interpretare come se fossero sul bordo e per la seconda domanda direi che il tuo procediemente sia assolutamente corretto
Grazie
Grazie
Mi dispiace deludere le tue aspettative, ma non mi sembra che la seconda parte sia corretta.
1) la formula per il momento d'inerzia vale per un disco pieno, dubito che l'astronave lo sia, altrimenti come ci stanno gli astronauti dentro?
2) Non vedo ragioni perche si conservi l'energia cinetica. Se il meteorite ci si appiccica, anzi, penso che un po' di energia verrà persa
3) Si conservano invece quantità di moto e momento angolare, ma per sapere come si muove il tutto dopo l'impatto è necessario saperne un po' di più sul moto di avvicinamento del meteorite.
ciao
1) la formula per il momento d'inerzia vale per un disco pieno, dubito che l'astronave lo sia, altrimenti come ci stanno gli astronauti dentro?
2) Non vedo ragioni perche si conservi l'energia cinetica. Se il meteorite ci si appiccica, anzi, penso che un po' di energia verrà persa
3) Si conservano invece quantità di moto e momento angolare, ma per sapere come si muove il tutto dopo l'impatto è necessario saperne un po' di più sul moto di avvicinamento del meteorite.
ciao
1)Per quanto riguarda la pienezza del disco se ne era parlato e si era supposto che gli astronauti stessero sul bordo...anche perchè se no tutto il problema non avrebbe avuto nessun senso...sia la prima che la seconda parte. Inoltre nel testo del problema si parla di disco OMOGENEO...quindi penso sia lecito pensare che non è vuoto.
2)Nel testo del problema beppe86 dice che il meteorite si APPOGGIA...penso che sia un modo che chi ha fatto il problema usa per dire che l'energia cinetica si può considerare conservata.
3)Proprio perchè non si sa praticamente nulla mi sembra che l'unico modo di utilizzare in modo sensato i dati del problema sia quello...in fondo abbiamo solo che è un disco omogeneo di raggio r e massa m1 su cui si appoggia un metorite m2.Non penso che gli venisse richiesto più di quello che ho scritto...anche perchè con i dati a disposizione non penso si possa fare di più.
In effetti se conoscessimo come è fatta l'astronave,come è fatto il meteorite,che tipo di urto avviene e se in quest'urto si conserva l'energia, se il metorite si appoggia in modo soffice o violento,se il metorite colpisce la nave di taglio andando ad incrementare la $omega$ oppure se la colpisce da sopra, se la nave si danneggia e perde dei pezzi, quanto pesano e quanti sono gli astronauti,se qualche astronauta preso dal panico si getta fuori e a che velocotà lo fa una volta avvenuta la collisione...beh allora se conoscessimo queste cose sarebbe tutto un'altro paio di maniche...
no scherzo..il fatto è che secondo me ragionando così i 3/4 dei problemi di fisica che si incontrano a scuola andrebbero non risolti per mancanza di dati.
2)Nel testo del problema beppe86 dice che il meteorite si APPOGGIA...penso che sia un modo che chi ha fatto il problema usa per dire che l'energia cinetica si può considerare conservata.
3)Proprio perchè non si sa praticamente nulla mi sembra che l'unico modo di utilizzare in modo sensato i dati del problema sia quello...in fondo abbiamo solo che è un disco omogeneo di raggio r e massa m1 su cui si appoggia un metorite m2.Non penso che gli venisse richiesto più di quello che ho scritto...anche perchè con i dati a disposizione non penso si possa fare di più.
In effetti se conoscessimo come è fatta l'astronave,come è fatto il meteorite,che tipo di urto avviene e se in quest'urto si conserva l'energia, se il metorite si appoggia in modo soffice o violento,se il metorite colpisce la nave di taglio andando ad incrementare la $omega$ oppure se la colpisce da sopra, se la nave si danneggia e perde dei pezzi, quanto pesano e quanti sono gli astronauti,se qualche astronauta preso dal panico si getta fuori e a che velocotà lo fa una volta avvenuta la collisione...beh allora se conoscessimo queste cose sarebbe tutto un'altro paio di maniche...




no scherzo..il fatto è che secondo me ragionando così i 3/4 dei problemi di fisica che si incontrano a scuola andrebbero non risolti per mancanza di dati.
UN ALTRO senza apostrofo...





Beh allora... vediamo di fare un po' di chiarezza sul fenomeno. Mi piace farlo raccontando una storia: buon divertimento (spero ).
Premessa
Consideriamo una situazione verosimile, anche se fantascientifica.
1) La stazione spaziale è un disco (pressurizzato con aria dentro) di raggio $R$ e altezza $h$ avente massa $M$, uniformemente distribuita sulla superficie (basi più parete laterale)
2) La stazione spaziale viene fatta girare sul suo asse con velocità angolare costante $\omega$ in modo che le persone all'interno, quando sono appoggiate alla parete laterale del cilindro, abbiano proprio la sensazione di essere sulla Terra (accelerazione pari a $g$)
3) Ci sono 4 ufficiali, ognuno seduto nel proprio studio, ai 'punti cardinali ' della stazione: Spock Nord (il più alto in grado e comandante in capo), Spock Est, Spock Sud e Spock Ovest (comandanti in seconda). I quattro punti si chiamano così solo per ricordare la Terra, perchè ovviamente lassù tutto gira!
4) L'attracco delle astronavi cargo avviene alla stazione Nord con questa procedura: l'astronave si avvicina a velocità costante uguale alla velocità periferica ($\omega R$) del molo di attracco e, quando ragiunge la posizione corretta, intervengono forti magneti per mantenerla fissata.
Questo scenario mi sembra descriva meglio il problema proposto rispetto a prevedere la presenza di un meteorite 'gentile' che si appoggia sull'astronave .
Faccio notare che il momento d'inerzia della stazione attorno al suo asse (prima dell'attracco) è:
$I=1/2 M R^2*(1+2h/R)/(1+h/R)$
Allora: cosa succede dentro?
In data siderale 1/1/3001 è previsto l'arrivo di un cargo particolarmente massivo (diciamo $ m=0.3M$). Nel momento dell'attracco, l'intervento dei forti magneti si avverte acusticamente in tutta la stazione insieme a un quasi impercettibile sussulto. Chi più chi meno, a seconda della posizione e della sensibilità, tutti avvertono un lieve fastidio, che ricorda la senzazione in passato provata quando si passava su un dolce dosso in macchina. Ma non è una sensazione fallace perchè, da questo momento succedono cose 'strane'....
- Spock Sud telefona allarmato al comandante per avvertirlo che il pendolo del suo ufficio, che batteva il secondo, ora va più velocemente (il periodo è diventato 0.901 s)
- La telefonata di Spock est ha toni ancora più preoccupati. Sembra infatti che il suo pendolo, che era fermo prima dell'attracco, si sia improvvisamente e inspiegabilmente messo a oscillare da solo (con circa il periodo solito, per la precisione è solo leggermente più rapido: 0.987 s), e, ancora più stranamente, l'oscillazione avviene attorno a un asse di simmetria non perpendicolare al pavimento ma inclinato di poco più di 13°. Anche il pelo libero dell'acqua dell'acquario dei pesci risulta inclinato di 13° e si è alzato il livello verso sud. Per non dire che qualche libro si è rovesciato sullo scaffale della libreria e che sembra meno facile camminare ......
- Una simile telefonata arriva anche da Spock Ovest.
Ma il comandante è un veretano, ha già assistito ad attracchi di grosse astronavi, anche se questa è veramente imponente. Dice a tutti di avere pazienza e di non preoccuparsi. Tre ore dopo, cambiato l'equipaggio, l'elettromagnete viene disattivato e l'astronave liberata. Dopo un sussulto simile a quello avvertito all'attracco, sulla stazione ritorna la normalità! Tutti i pendoli battono il secondo, i loro assi tornano perpendicolari al pavimento e l'acqua di pesci è di nuovo 'orizzontale'.
Spock Nord verifica sul suo computer che il numero di giri fatto dalla stazione durante l'attracco sia vicino a un intero (così rispermierà carburante per i razzi di assetto), poi guarda dall'oblò posto sul pavimento l'astronave che si allontana prima che, a distanza di sicurezza dalla stazione, il suo equipaggio attivi i razzi e la faccia scomparire nel cielo nero. Guardare l'astronave che si allontana prima dell'accensione dei razzi è sempre stato per lui un divertimento: all'inizio il moto è puramente di allontanamento poi, sempre più rapidamente, qualcosa fa muovere tangenzialmente l'astronave. Spock sa che il colpevole è un vecchio Francese: Coriolis.
Il comandante ha un po' di invidia per l'equipaggio diretto verso la nube di Oort, lui non è più così giovane per missioni lunghe 5 anni. Poi rimette i piedi per terra, o meglio sulla stazione, e con un sorriso un po' malinconico pensa a quello che è successo, e si consola. La sua preparazione di Fisica gli avebbe permesso di comprendere cosa era successo, ai suoi tempi non avrebbe fatto quella figura nei confronti dei superiori .....
Anche nel 3001 c'è chi trova motivi per constatare il progressivo degrado della cultura scientifica.
ciao a tutti
Premessa
Consideriamo una situazione verosimile, anche se fantascientifica.
1) La stazione spaziale è un disco (pressurizzato con aria dentro) di raggio $R$ e altezza $h$ avente massa $M$, uniformemente distribuita sulla superficie (basi più parete laterale)
2) La stazione spaziale viene fatta girare sul suo asse con velocità angolare costante $\omega$ in modo che le persone all'interno, quando sono appoggiate alla parete laterale del cilindro, abbiano proprio la sensazione di essere sulla Terra (accelerazione pari a $g$)
3) Ci sono 4 ufficiali, ognuno seduto nel proprio studio, ai 'punti cardinali ' della stazione: Spock Nord (il più alto in grado e comandante in capo), Spock Est, Spock Sud e Spock Ovest (comandanti in seconda). I quattro punti si chiamano così solo per ricordare la Terra, perchè ovviamente lassù tutto gira!
4) L'attracco delle astronavi cargo avviene alla stazione Nord con questa procedura: l'astronave si avvicina a velocità costante uguale alla velocità periferica ($\omega R$) del molo di attracco e, quando ragiunge la posizione corretta, intervengono forti magneti per mantenerla fissata.
Questo scenario mi sembra descriva meglio il problema proposto rispetto a prevedere la presenza di un meteorite 'gentile' che si appoggia sull'astronave .

Faccio notare che il momento d'inerzia della stazione attorno al suo asse (prima dell'attracco) è:
$I=1/2 M R^2*(1+2h/R)/(1+h/R)$
Allora: cosa succede dentro?
In data siderale 1/1/3001 è previsto l'arrivo di un cargo particolarmente massivo (diciamo $ m=0.3M$). Nel momento dell'attracco, l'intervento dei forti magneti si avverte acusticamente in tutta la stazione insieme a un quasi impercettibile sussulto. Chi più chi meno, a seconda della posizione e della sensibilità, tutti avvertono un lieve fastidio, che ricorda la senzazione in passato provata quando si passava su un dolce dosso in macchina. Ma non è una sensazione fallace perchè, da questo momento succedono cose 'strane'....
- Spock Sud telefona allarmato al comandante per avvertirlo che il pendolo del suo ufficio, che batteva il secondo, ora va più velocemente (il periodo è diventato 0.901 s)
- La telefonata di Spock est ha toni ancora più preoccupati. Sembra infatti che il suo pendolo, che era fermo prima dell'attracco, si sia improvvisamente e inspiegabilmente messo a oscillare da solo (con circa il periodo solito, per la precisione è solo leggermente più rapido: 0.987 s), e, ancora più stranamente, l'oscillazione avviene attorno a un asse di simmetria non perpendicolare al pavimento ma inclinato di poco più di 13°. Anche il pelo libero dell'acqua dell'acquario dei pesci risulta inclinato di 13° e si è alzato il livello verso sud. Per non dire che qualche libro si è rovesciato sullo scaffale della libreria e che sembra meno facile camminare ......
- Una simile telefonata arriva anche da Spock Ovest.
Ma il comandante è un veretano, ha già assistito ad attracchi di grosse astronavi, anche se questa è veramente imponente. Dice a tutti di avere pazienza e di non preoccuparsi. Tre ore dopo, cambiato l'equipaggio, l'elettromagnete viene disattivato e l'astronave liberata. Dopo un sussulto simile a quello avvertito all'attracco, sulla stazione ritorna la normalità! Tutti i pendoli battono il secondo, i loro assi tornano perpendicolari al pavimento e l'acqua di pesci è di nuovo 'orizzontale'.
Spock Nord verifica sul suo computer che il numero di giri fatto dalla stazione durante l'attracco sia vicino a un intero (così rispermierà carburante per i razzi di assetto), poi guarda dall'oblò posto sul pavimento l'astronave che si allontana prima che, a distanza di sicurezza dalla stazione, il suo equipaggio attivi i razzi e la faccia scomparire nel cielo nero. Guardare l'astronave che si allontana prima dell'accensione dei razzi è sempre stato per lui un divertimento: all'inizio il moto è puramente di allontanamento poi, sempre più rapidamente, qualcosa fa muovere tangenzialmente l'astronave. Spock sa che il colpevole è un vecchio Francese: Coriolis.
Il comandante ha un po' di invidia per l'equipaggio diretto verso la nube di Oort, lui non è più così giovane per missioni lunghe 5 anni. Poi rimette i piedi per terra, o meglio sulla stazione, e con un sorriso un po' malinconico pensa a quello che è successo, e si consola. La sua preparazione di Fisica gli avebbe permesso di comprendere cosa era successo, ai suoi tempi non avrebbe fatto quella figura nei confronti dei superiori .....
Anche nel 3001 c'è chi trova motivi per constatare il progressivo degrado della cultura scientifica.
ciao a tutti
Bel problema!!
Ti uploado la mia spiegazione.Spero si capisca..non è molto ordinata.Inoltre spero di riuscire ad uploadarla.
Comunque si ha che tutto quello che descrivi è dato dal fatto che il punto attorno a cui ruota tutto non è più il centro della stazione spaziale.La $omega$ deve rimanere la stessa ma i punti cardinali seguono traiettorie concentriche attorno al nuovo "fulcro" di rotazione.
[img]
Ti uploado la mia spiegazione.Spero si capisca..non è molto ordinata.Inoltre spero di riuscire ad uploadarla.
Comunque si ha che tutto quello che descrivi è dato dal fatto che il punto attorno a cui ruota tutto non è più il centro della stazione spaziale.La $omega$ deve rimanere la stessa ma i punti cardinali seguono traiettorie concentriche attorno al nuovo "fulcro" di rotazione.
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Quello che non mi torna è però che con i periodi dei pendoli che mi davi mi esce una $omega$ uguale a quella prima dell'attracco. Se però, come avevi suggerito, si considera costante il momento angolare dovrei avere che anche il momento di inerzia rimane lo stesso anche dopo l'attracco visto che la velocità angolare non cambia.
é possibile che questo accada anche se ho aggiunto un 30% in più di massa?Forse il fatto che il sistema non sia più centrato in mezzo al disco mi compensa questa aggiunta?
Tu che dici?

Tu che dici?
"spiritcrusher":
Quello che non mi torna è però che con i periodi dei pendoli che mi davi mi esce una $omega$ uguale a quella prima dell'attracco. ........... Forse il fatto che il sistema non sia più centrato in mezzo al disco mi compensa questa aggiunta?
Tu che dici?
Pensaci un po'! Non viene aggiunta solo della massa ma della massa in movimento! Attento a come valuti il momento d'inerzia e attorno a quale punto lo fai.
Ti lascio fare qualche altro conto.
ciao
PS: Ho aggiunto qualche dettaglio che descrive il moto di allontamento dell'astronave.
Giusto..è massa in movimento..quindi il momento in effetti si conserva.L'errore è considerare il momento angolare prima dell'attracco solo quello della stazione...no c'è anche la navetta in effetti!!
Il momento della stazione prima dell'attracco è $Iomega$..dove i si calcola con la formula data.
il momento della astronave un attimo prima dell'attracco lo riferisco al centro di rotazione della stazione da sola..allora ho che è $0,3M*v*R=0,3M*omega*R^2$.Se impongo la conservazione del momento angolare, sapendo dai pendoli che ho la stessa omega mi ricavo in effetti anche il momento di inerzia del sistema agganciato, che in questo caso è dato dalla somma dei due momenti.La stessa cosa ma al contrario avviene nello sganciamento;quindi è ok che torni tutto come prima.
Ok, per quanto siguarda la forza di Coriolis la sensazione del capitano è data dal fatto che lui si trova in un sistema di riferimento solidale con il disco.Quindi vede il moto tangenziale. Se fosse stato in missione fuori dall'astronave con la tuta e tutto il resto non avrebbe visto nessun movimento tangenziale..ma un moto rettilineo uniforme prima dell'attivamento dei razzi.Pensandoci avrebbe potuto anche stare dentro l'astronave ma nella capsula panoramica a gravità zero che si trova al centro del disco.
Il momento della stazione prima dell'attracco è $Iomega$..dove i si calcola con la formula data.
il momento della astronave un attimo prima dell'attracco lo riferisco al centro di rotazione della stazione da sola..allora ho che è $0,3M*v*R=0,3M*omega*R^2$.Se impongo la conservazione del momento angolare, sapendo dai pendoli che ho la stessa omega mi ricavo in effetti anche il momento di inerzia del sistema agganciato, che in questo caso è dato dalla somma dei due momenti.La stessa cosa ma al contrario avviene nello sganciamento;quindi è ok che torni tutto come prima.
Ok, per quanto siguarda la forza di Coriolis la sensazione del capitano è data dal fatto che lui si trova in un sistema di riferimento solidale con il disco.Quindi vede il moto tangenziale. Se fosse stato in missione fuori dall'astronave con la tuta e tutto il resto non avrebbe visto nessun movimento tangenziale..ma un moto rettilineo uniforme prima dell'attivamento dei razzi.Pensandoci avrebbe potuto anche stare dentro l'astronave ma nella capsula panoramica a gravità zero che si trova al centro del disco.
"spiritcrusher":
... Pensandoci avrebbe potuto anche stare dentro l'astronave ma nella capsula panoramica a gravità zero che si trova al centro del disco.
dipende ....
se la cupola panoramica ruota solidale alla stazione spaziale (cosa che mi sembra più plausibile) la sua visione sarebbe la stessa di quella descritta dall'oblò del suo ufficio, se invece la capsula panoramica è fissa rispetto alle stelle fisse (quindi in 'controrotazione' rispetto alla stazione spaziale) allora, effettivamente, vedrebbe l'astronave allontanarsi con un moto rettilineo uniforme tangenziale al disco della stazione.
ciao
La cupola può anche non essere fissa..ma l'osservatore che sta al centro sospeso in aria perchè non c'è gravità lo è...quindi essendo lui che guarda vede un moto rettilineo uniforme.Io la intendevo così la situazione.
"spiritcrusher":
La cupola può anche non essere fissa..ma l'osservatore che sta al centro sospeso in aria perchè non c'è gravità lo è...quindi essendo lui che guarda vede un moto rettilineo uniforme.Io la intendevo così la situazione.
Beh, non so se ho capito bene, ma 'l'assenza di gravità' e l'inerzialità del sistema di riferimento dell'osservatore non sono la stessa cosa.
Ovvero, se l'osservatore gira allora la forza di Coriolis per lui si manifesta anche se è in 'assenza di gravità'.
Quindi il movimento osservato è diverso se la cupola è ferma oppure se è solidale alla stazione
ciao