Problema nell'affrontate gli esercizi di fisica

algalord-votailprof
Salve a tutti sono uno studente di ingegneria edile.

Devo affrontare l'esame di fisica generale. L'esame è così suddiviso: compito scritto di 3 ore, 4 esercizi. meccanica del punto e dei sistemi (incluso il corpo rigido) e la fluido statica.
se superata questa parte, all'ora il prof mi farà fare due esercizi, uno sulla termodinamica l'altro sui circuiti e in + due domande orali su tutto il programma.

Scrivo qua per questo motivo: io la teoria l'ho studiata e riesco a capirla ma quando mi trovo di fronte ad un esercizio mi nasce la paura e non riesco a capire come affrontare il problema, specialmente non capisco come devo applicare le formule e quali sono i principi dietro.

Io sono sicuro che posso farlo, probabilmente è + un blocco dovuto alla mole di lavoro e alla difficoltà dei problemi.o forse sbaglio l'approccio. a volte é come se penso che senza l'aiuto della soluzione non riesco a risolverli ( so che sbaglio a pensare così, ma non so come muovermi).

come posso sbloccare questa situazione ? mi potete dare una mano o dei consigli ?

grazie

Risposte
frenky46
Prova ad esercitarti di più, magari ripetendo la teoria e affrontando gli esercizi dopo ogni capitolo .

Falco5x
"frenky46":
Prova ad esercitarti di più, magari ripetendo la teoria e affrontando gli esercizi dopo ogni capitolo .

Giusto. Magari studia su un libro in stile USA, di quelli che per ogni passo di teoria propongono i relativi esercizi, alcuni svolti e altri no.
Gli americani secondo me sono insuperabili nella didattica delle materie scientifiche.
(non cito titoli perché la mia conoscenza in merito è troooooppo datata :( )

E poi per risolvere qualsiasi dubbio o esercizio che non sai affrontare hai questo forum, pieno di gente paziente e in gamba. 8-) 8-) 8-) :lol:

algalord-votailprof
Grazie per le risposte.

Anche se sono datati puoi dirmi questi titoli ?

Falco5x
"Algalord":
Grazie per le risposte.

Anche se sono datati puoi dirmi questi titoli ?

Talmente datati che.... non me ne ricordo uno :oops: :oops: :oops:


Spero ti risponda uno meno smemorato (o datato) di me.

raff5184
I classici sono: mencuccini, nigro-voci, amaldi...

Almeno per i primi 2 sono sicuro che alla fine di ogni capitolo propongono degli esercizi. E alla fine del libro c'è anche una linea guida sulla soluzione e il risultato finale

qwerty901
Se vuoi veramente un libro in stile USA, usa quello che sto usando io (però è in inglese 8-) )

"Introduction to mechanics, matter,and waves" - Uno Ingard -William Kraushaar.

E' fuori commercio, lo trovi solo di seconda mano ;)

legendre
oppure quando studi un argomento inventati dei tipi d'esercizio su di esso molto semplici per cedere se l'hai capito,poi complicalo un po' aggiungendo
qualcosa che hai gia'studiato
vediti un esempio sull'argomento fatto dal libro,rifattelo rivedendo anche la parte teorica poi cambia qualcosa all'esercizio e fattelo.
per esempio:
se hai studiato l'attrito inventati l'esercizio tipo semplice:una massa m viene lanciata sun un piano orizzontale con attrito a v_0 poi si ferma dopo l metri:calcolati coefficiente d'attrito,analizzando tutte le forze in gioco con le loro componenti vedi se ai fini del risultato conviene usare formula dell'energia o 2°principio dinamica ,$ sum\vec F=mvec\a $ poi fallo cadere da un piano inclinato
o aggiungi una forza.
fatti esercizio tipo sul libro e cambialo.

Zkeggia
Anche io soffrivo (e forse soffro tuttora ma in maniera ridotta) di quel tuo problema. Capivo le dimostrazioni e tutto, e poi quando arrivavo di fronte all'esercizio più scemo mi bloccavo, non sapevo come fare, senza un metodo. Il bello della meccanica classica è che ci sono molti modi per risolvere lo stesso esercizio, non c'è (come per esempio nei primi corsi di analisi) un metodo con il quale almeno puoi iniziare. In sostanza in fisica hai delle informazioni sulle forze o sul moto di un oggetto su una particolare superficie e non sai minimamente come agire, mentre per esempio in analisi ti danno un'equazione differenziale e te la devi risolvere applicando quel metodo che hai studiato. In un certo senso è più tranquillizzante quinidi l'analisi. La fisica è troppo "aperta".

Io il dubbio l'ho risolto affidandomi completamente alla matematica del problema. Scegliendo un sistema di riferimento per prima cosa, vedendo le forze come componenti, derivando la posizione e risolvendo l'equazione differenziale.

Mi sembrava impossibile capire come fare a risolvere anche i problemi più facili, ma alla fine a forza di fare gli esercizi ho capito che non è niente di più che un ricondursi a un problema di analisi. Sembra davvero impossibile per via dello spaesamento che uno ha di fronte ai problemi, ma se ci pensi un attimo è proprio così.
Anche io pensavo che senza soluzione non avrei mai risolto, perché sbagliavo nei ragionamenti. Poi ho capito che i ragionamenti, altro non sono che formule, e che per sbagliare formule (per altro neanche troppo trascendentali) ci vuole un bel po' di sfortuna.

Quindi il mio consiglio è: se non riesci a vedere le cose da un punto di vista fisico e immediato, affidati all'analisi e comincia a risolverlo come un problema di analisi. Vedrai che le cose andranno meglio.

mircoFN1
"Algalord":

come posso sbloccare questa situazione ? mi potete dare una mano o dei consigli ?
grazie


la Fisica non si capisce, alla Fisica ci si abitua!

Quindi, posteriore sulla sedia ed esercizi! Non è molto diverso da imparare a suonare uno strumento, non basta essere intonati e saper leggere la musica, ci vuole esercizio. Ricorda inoltre che alla base della Fisica (diversamente dalla Matematica) esiste sempre un fenomeno naturale e una misura. La Fisica è inerentemente sperimentale e i fenomeni fondamentali devono essere conosciuti a fondo prima di cimentarsi con gli esercizi. Non è detto che gli esiti degli esperimenti appaiano 'logici' (o meglio 'subito accettabili') perché non li decidiamo noi, li decide la natura.

Non sono d'accordo con Zkeggia, meglio cercare di 'farsi una ragione' dei fenomeni, di prevedere qualitativamente ciò che succede, prima di risolvere un problema. In gergo, questo si chiama sviluppare il 'senso fisico'. Se ti interessa acquisire questa abilità, anche solo parzialmente, non penso quindi sia opportuno affidarsi da subito al formalismo risolutivo. La fase di modellazione quantitativa del fenomeno è la vera parte fisica della soluzione, il resto è matematica. Il fisico imposta il problema che poi anche un matematico, pure ignaro del significato dei simboli, può risolvere.

Buon lavoro!

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