Potenza di un motore a razzo
La recente e combattutissima questione sulla potenza dell'ascensore mi ha fatto sorgere un dubbio che non sono in grado di risolvere.
Se abbiamo un razzo, che espelle una certa quantità di gas al secondo, $(dm)/(dt)$, con una certa velocità $v_0$, si trova che la spinta comunicata al corpo del razzo è $F = (dm)/(dt)v_0$.
Questa spinta dà luogo ad una accelerazione del corpo del razzo - fra l'altro crescente, perchè la massa a cui si applica decresce, ma questo è inessenziale - che quindi acquista velocità.
Il punto di applicazione della forza è fisso sul razzo, per cui la potenza, vista come $F*v$, cresce.
Ora, io mi immagino la potenza di un motore come una sua caratteristica intrinseca, quindi costante. Del resto il razzo funziona, per tutto il tempo in cui resta acceso, sempre allo stesso modo, consuma la stessa quantità di carburante al secondo. Allora, come è possibile che la potenza sviluppata cresca? E' sbagliata la relazione $F*v$? Non è vero che la potenza è una caratteristica del motore? O la potenza dipende dal sistema di riferimento (già questo sembra più sensato)? O cosa?
Se abbiamo un razzo, che espelle una certa quantità di gas al secondo, $(dm)/(dt)$, con una certa velocità $v_0$, si trova che la spinta comunicata al corpo del razzo è $F = (dm)/(dt)v_0$.
Questa spinta dà luogo ad una accelerazione del corpo del razzo - fra l'altro crescente, perchè la massa a cui si applica decresce, ma questo è inessenziale - che quindi acquista velocità.
Il punto di applicazione della forza è fisso sul razzo, per cui la potenza, vista come $F*v$, cresce.
Ora, io mi immagino la potenza di un motore come una sua caratteristica intrinseca, quindi costante. Del resto il razzo funziona, per tutto il tempo in cui resta acceso, sempre allo stesso modo, consuma la stessa quantità di carburante al secondo. Allora, come è possibile che la potenza sviluppata cresca? E' sbagliata la relazione $F*v$? Non è vero che la potenza è una caratteristica del motore? O la potenza dipende dal sistema di riferimento (già questo sembra più sensato)? O cosa?
Risposte
@Shackle
Veramente tu hai detto "La potenza, come il lavoro, é uno scalare, non dipende dal riferimento." Mentre ora dici che dipende dal sistema di riferimento!
Giusto per chiarire vorrei riprendere l'esempio del sistema della molla con le due masse esposto da mgrau.
Caso 1) Misure effettuate in un sistema di riferimento fisso, inerziale.
Primo test :tutto il sistema ha una velocità nulla, successivamente la molla si libera e la prima pallina possiede una velocità $-v$, la seconda $v$. La seconda pallina possiede un'energia cinetica $1/2mv^2$.
Secondo test : tutto il sistema ha una velocità uguale a $v$, successivamente la molla si libera e la prima pallina ha una velocità uguale a 0, la seconda pallina ha una velocità uguale a 2v. La seconda pallina possiede un'energia cinetica pari a $2mv^2$.
Ammesso che i tempi di rilascio della molla siano gli stessi nel primo e secondo test, l'energia e la potenza fornita alla seconda pallina è aumentata aumentando la velocità del sistema.
Ripetiamo l'esperimento effettuando le misurazioni su un altro sistema di riferimento inerziale.
Caso 2) Misure effettuate in un sistema di riferimento che si muove di moto rettilineo uniforme a velocità $v$, inerziale.
Primo test : tutto il sistema ha una velocità $-v$, successivamente la molla si libera e la prima pallina possiede una velocità $-2v$, la seconda $0$. La seconda pallina possiede un'energia cinetica $0$.
Secondo test : tutto il sistema ha una velocità uguale a $0$, successivamente la molla si libera e la prima pallina ha una velocità uguale a $-v$, la seconda pallina ha una velocità uguale a $v$. La seconda pallina possiede un'energia cinetica $1/2mv^2$ . Ammesso che i tempi di rilascio della molla siano gli stessi nel primo e secondo test, l'energia e la potenza fornita alla seconda pallina è aumentata aumentando la velocità del sistema.
Spero che questo stronchi ogni dubbio. L'aumento della potenza fornita al razzo all'aumentare della velocità del sistema (non di riferimento, mi riferisco al sistema molla+masse) c'è sempre e non è un'illusione ne è apparente, basta che il sistema di riferimento in cui si misurano le velocità e quindi le energie sia inerziale.
Veramente tu hai detto "La potenza, come il lavoro, é uno scalare, non dipende dal riferimento." Mentre ora dici che dipende dal sistema di riferimento!
Giusto per chiarire vorrei riprendere l'esempio del sistema della molla con le due masse esposto da mgrau.
Caso 1) Misure effettuate in un sistema di riferimento fisso, inerziale.
Primo test :tutto il sistema ha una velocità nulla, successivamente la molla si libera e la prima pallina possiede una velocità $-v$, la seconda $v$. La seconda pallina possiede un'energia cinetica $1/2mv^2$.
Secondo test : tutto il sistema ha una velocità uguale a $v$, successivamente la molla si libera e la prima pallina ha una velocità uguale a 0, la seconda pallina ha una velocità uguale a 2v. La seconda pallina possiede un'energia cinetica pari a $2mv^2$.
Ammesso che i tempi di rilascio della molla siano gli stessi nel primo e secondo test, l'energia e la potenza fornita alla seconda pallina è aumentata aumentando la velocità del sistema.
Ripetiamo l'esperimento effettuando le misurazioni su un altro sistema di riferimento inerziale.
Caso 2) Misure effettuate in un sistema di riferimento che si muove di moto rettilineo uniforme a velocità $v$, inerziale.
Primo test : tutto il sistema ha una velocità $-v$, successivamente la molla si libera e la prima pallina possiede una velocità $-2v$, la seconda $0$. La seconda pallina possiede un'energia cinetica $0$.
Secondo test : tutto il sistema ha una velocità uguale a $0$, successivamente la molla si libera e la prima pallina ha una velocità uguale a $-v$, la seconda pallina ha una velocità uguale a $v$. La seconda pallina possiede un'energia cinetica $1/2mv^2$ . Ammesso che i tempi di rilascio della molla siano gli stessi nel primo e secondo test, l'energia e la potenza fornita alla seconda pallina è aumentata aumentando la velocità del sistema.
Spero che questo stronchi ogni dubbio. L'aumento della potenza fornita al razzo all'aumentare della velocità del sistema (non di riferimento, mi riferisco al sistema molla+masse) c'è sempre e non è un'illusione ne è apparente, basta che il sistema di riferimento in cui si misurano le velocità e quindi le energie sia inerziale.
"Pazzuzu":
@Shackle
Veramente tu hai detto "La potenza, come il lavoro, é uno scalare, non dipende dal riferimento." Mentre ora dici che dipende dal sistema di riferimento!
Hai letto male. Ora confermo che il lavoro è uno scalare, e pure la potenza. Il lavoro fa "variare l'energia cinetica" . E anche tu hai confermato che le "variazioni" di energia cinetica non dipendono dal sistema di riferimento. Non ho parlato di energia cinetica sic et simpliciter, che hai tirato in ballo tu per dirmi che dipende dal riferimento, e quindi stavo scherzando. Bisogna essere precisi, se si vogliono fare osservazioni.
Mi pare che alla fine stiamo dicendo la stessa cosa. Lascio perdere.
Come sarebbe ho letto male ? Ho fatto copia incolla del tuo messaggio precedente. Ovviamente il lavoro dipende dal sistema di riferimento, e la potenza pure, visto che $v$ dipende dal sistema di riferimento. In ogni caso mi pare che il dubbio che ha dato origine a questo thread sia stato risolto.
Palliit, la formula $mv sqrt2/2$ sta a questa equazione: $kg * (m/s^2)^(1/2) * m^(1/2)$
allo stesso modo in cui $1/2mv^2$ sta a: $kg* m/s^2 * m$
Sei sicuro di poterti permettere di fare lo spiritoso con me?
Pazzuzu, secondo la formula bacata che usate voi, l'aumento di potenza è strettamente legato alla velocità, quindi al sistema di riferimento. Mi sa che a suo tempo non hai studiato molto bene.
E comunque la relazione che ti ho contestato rimane errata, anche se fai finta di nulla.
allo stesso modo in cui $1/2mv^2$ sta a: $kg* m/s^2 * m$
"professorkappa":
Maximpertinente non conosce ovviamente il quadrato di un binomio, glielo riscrivo a parole, che le formule le mastica male: quadratodelprimopiu'quadratodelsecondopiuomenodoppioprodottodelprimoperilsecondoasecondadelsegno".
Sei sicuro di poterti permettere di fare lo spiritoso con me?
"Pazzuzu":
L'energia cinetica dipende dal sistema di riferimento, così come la potenza. Il loro aumento o diminuzione no. Basta che il sistema di riferimento sia inerziale. Fisica 1.
Pazzuzu, secondo la formula bacata che usate voi, l'aumento di potenza è strettamente legato alla velocità, quindi al sistema di riferimento. Mi sa che a suo tempo non hai studiato molto bene.
E comunque la relazione che ti ho contestato rimane errata, anche se fai finta di nulla.
"maximpertinente":
Palliit, la formula $mv sqrt2/2$ sta a questa equazione: $kg * (m/s^2)^(1/2) * m^(1/2)$
allo stesso modo in cui $1/2mv^2$ sta a: $kg* m/s^2 * m$
[quote="professorkappa"]Maximpertinente non conosce ovviamente il quadrato di un binomio, glielo riscrivo a parole, che le formule le mastica male: quadratodelprimopiu'quadratodelsecondopiuomenodoppioprodottodelprimoperilsecondoasecondadelsegno".
Sei sicuro di poterti permettere di fare lo spiritoso con me?
"Pazzuzu":
L'energia cinetica dipende dal sistema di riferimento, così come la potenza. Il loro aumento o diminuzione no. Basta che il sistema di riferimento sia inerziale. Fisica 1.
Pazzuzu, secondo la formula bacata che usate voi, l'aumento di potenza è strettamente legato alla velocità, quindi al sistema di riferimento. Mi sa che a suo tempo non hai studiato molto bene.
E comunque la relazione che ti ho contestato rimane errata, anche se fai finta di nulla.[/quote]
Direi che è meglio se ripassi un pò Fisica 1. Il Landau o il Meriam-Kraige andranno benissimo.
"Pazzuzu":
Direi che è meglio se ripassi un pò Fisica 1.
Hai fatto un'esposizione dei bilanci sull'esempio posto da mgrau, probabilmente senza renderti conto che hai sbagliato anche li, perchè in relazione ai tuoi calcoli non si conserva la quantità di moto. Qualcuno è parecchio imballato.
Magari è meglio riflettere un attimo su ciò che ti è stato detto prima di rischiare di spararne altre. No?
"maximpertinente":
Sei sicuro di poterti permettere di fare lo spiritoso con me?.
Sicurissimo, visto che non fai che sparare minchiate, non capisci la differenza tra potenza e lavoro, e non ti accorgi che la formula che Pazzuzzu (che lui giustamente ignora, perche correttissima) e' il normale sviluppo di un binomio al quadrato.
Se scrivo
1
121
1331
14641
15101051
Ti viene in mente nulla?
Si, devo ammettere che banalmente quel $Deltav$ in fondo tra parentesi mi era sfuggito, però ciò non sconta le assurdità dei ragionamenti di Pazzuzu dai quali derivano aberrazioni. L'impulso totale di un razzo non è un parametro fisso? Se la potenza varia il consumo di propellente non può restare uguale nel tempo.
E anche l'eccepibile esposizione riguardo a molla e sfere, in cui la molla rilascia un'energia che dipende dalla velocità del sistema osservatore.. moto perpetuo insomma. Si sta sostenendo che per caricare la molla da ferma occorre una certa quantità di energia, e che l'energia restituita è maggiore qualora il rilascio avvenisse a velocità (di spostamento della molla) diversa da zero. A mio avviso, queste si che sono minchiate senza capo ne coda.
E anche l'eccepibile esposizione riguardo a molla e sfere, in cui la molla rilascia un'energia che dipende dalla velocità del sistema osservatore.. moto perpetuo insomma. Si sta sostenendo che per caricare la molla da ferma occorre una certa quantità di energia, e che l'energia restituita è maggiore qualora il rilascio avvenisse a velocità (di spostamento della molla) diversa da zero. A mio avviso, queste si che sono minchiate senza capo ne coda.
Ma cosa non ti sconfinfera nel fatto che la potenza aumenta con la velocita'? Se muovi un corpo con una forza F, la potenza che devi spendere e' $Fv$. Su questo sei d'accordo, o no? Se si, allora la potenza, se il corpo aumenta la sua velocita' aumenta, perche legata a v. Se non sei d'accordo, non ci sono le basi per discutere, perche contra negantem principia non est disputandum.
Tu sostieni che la potenza aumenta poichè fai un ingenuo calcolo dell'energia tramite Forza x Spostamento.
La Forza esercitata nel sistema di riferimento della massa accelerata e che tu inserisci nel calcolo, modula di intensità lungo il percorso misurato da te osservatore. Occorrono sempre delle trasformazioni di coordinate. Se non sei d'accordo, allora non hai mai nemmeno compreso il principio di funzionamento di un variatore da scooter o i rapporti del cambio della bicicletta, pertanto potrebbero effettivamente mancare le basi per discutere.
La Forza esercitata nel sistema di riferimento della massa accelerata e che tu inserisci nel calcolo, modula di intensità lungo il percorso misurato da te osservatore. Occorrono sempre delle trasformazioni di coordinate. Se non sei d'accordo, allora non hai mai nemmeno compreso il principio di funzionamento di un variatore da scooter o i rapporti del cambio della bicicletta, pertanto potrebbero effettivamente mancare le basi per discutere.
E ti pareva. 6 anni di ingegneria e 20 anni a progettare turbomacchine, ma il cambio della bici mi e' ignoto e i calcoli sono ingenui.
Perche non mi mostri tu il cambio di coordinate da fare per calcolare la potenza spesa da un ciclista? In fin dei conti le tue affermazioni sono risibili per chi sa, e innocue per chi non sa. Dai, mostraci questa teoria conterna, a noi poveri illusi pieni di formule fallaci
Perche non mi mostri tu il cambio di coordinate da fare per calcolare la potenza spesa da un ciclista? In fin dei conti le tue affermazioni sono risibili per chi sa, e innocue per chi non sa. Dai, mostraci questa teoria conterna, a noi poveri illusi pieni di formule fallaci
Confermo la dimostrazione riguardante il razzo e l'esempio della molla con le due masse. Ovviamente non sono infallibile e potrei avere commesso errori nella dimostrazione, invito chiunque li trovasse a mostrarmeli. Voglio formule, non chiacchiere. E voglio che mi venga indicato con precisione l'errore che ho commesso nella dimostrazione. Inoltre se la dimostrazione del razzo fosse fallace, non si spiegherebbe l'effetto Oberth.
Giusto per dire, maximpertinente confonde sistematicamente l'energia fornita al razzo, che dipende dalla velocità del razzo, con l'energia fornita a tutto il sistema (razzo + gas), che non dipende dalla velocità del razzo, o del sistema. Lo invito a fare due conti e verificare quest'affermazione.
Giusto per dire, maximpertinente confonde sistematicamente l'energia fornita al razzo, che dipende dalla velocità del razzo, con l'energia fornita a tutto il sistema (razzo + gas), che non dipende dalla velocità del razzo, o del sistema. Lo invito a fare due conti e verificare quest'affermazione.
"Pazzuzu":
Confermo la dimostrazione riguardante il razzo e l'esempio della molla con le due masse. Ovviamente non sono infallibile e potrei avere commesso errori nella dimostrazione, invito chiunque li trovasse a mostrarmeli. Voglio formule, non chiacchiere. E voglio che mi venga indicato con precisione l'errore che ho commesso nella dimostrazione. Inoltre se la dimostrazione del razzo fosse fallace, non si spiegherebbe l'effetto Oberth.
Giusto per dire, maximpertinente confonde sistematicamente l'energia fornita al razzo, che dipende dalla velocità del razzo, con l'energia fornita a tutto il sistema (razzo + gas), che non dipende dalla velocità del razzo, o del sistema. Lo invito a fare due conti e verificare quest'affermazione.
Ma uno che mette in questione P=Fv perche secondo lui e' una formuletta troppo semplice per descrivere la potenza, e che eguaglia energia a quantita' di moto, che calcoli puo' fare per contraddirti? Solo choacchere. Super****le, come hanno scritto.
Sono quasi tentato di mettere i calcoli che dimostrano che l'energia fornita al sistema non dipende dalla velocità del sistema, perchè sono davvero due conti. Ma non mi pare giusto. Penso che stia a chi mi vuole smentire portare tutti i calcoli necessari per la smentita. Altrimenti , se per ogni attacco (fatto di chiacchiere eh) uno dovesse tirare giù tonnellate di formule per difendersi ,non la finiremmo più. Oltretutto sarebbe un incitamento alle super****le. Quindi anzichè postare i calcoli che confermano la dimostrazione sul razzo, attendo quelli di maximpertinente che la smentiscono. E nel mentre spero che passi di qui qualche moderatore.
Ma no, dai! Che moderatore! E' cosi' tenero che alleggerisce la giornata. I moderatori chiuderebbero il topic.
@maximpertinente
Io mi contento di molto meno.
Sarò duro di comprendonio, ma non ho capito questa tua formula.
Ti avevo già chiesto lumi, ma, certo per colpa mia, non ho capito la spiega.
Non potresti farmi vedere da dove viene, ma proprio PASSO PASSO, come se fossimo alle scuole medie?
Io mi contento di molto meno.
Sarò duro di comprendonio, ma non ho capito questa tua formula.
"maximpertinente":
per l'unità Joule:
$ΔJ = mΔvsqrt2/2$
Ti avevo già chiesto lumi, ma, certo per colpa mia, non ho capito la spiega.
Non potresti farmi vedere da dove viene, ma proprio PASSO PASSO, come se fossimo alle scuole medie?
Faccio una premessa per intenderci sin da subito.
Questo è il capisaldo dell'energia:
$1J = 1kg * (1m)/(1s^2) * 1m$
La Forza di 1N esercitata costantemente su una massa di 1kg (libera di muoversi senza alcun impedimento) lungo tutto l'asse di riferimento di 1m, la accelera uniformemente fino al raggiungimento di modulo velocità 1,41m/s ($sqrt2$) in corrispondenza del metro.
Trattandosi di accelerazione di 1m/s², la Forza impulsiva 1N è stato applicata per un intervallo di tempo sincronico al modulo v = 1,41sec.
Ne deriva che la misura dell'impulso del capisaldo Joule è pari a $1N*sqrt2s = sqrt2Ns$
Non ho intenzione di rispolverare antiche controversie, ma l'equazione non considera la modulazione del sistema di riferimento in cui viene esercitata la Forza: La massa è in un sistema non inerziale in continua modulazione di velocità relativa rispetto al sistema di coordinate fissato per le misure.
Pertanto il capisaldo sopra fa riferimento ad una quantità di energia corrispondente solo ed esclusivamente a 1N su 1kg per 1m (distanza solidale alla massa ferma, stabilita prima di applicare accelerazione) e per essere simmetrica rispetto ai fenomeni inerenti, l'equazione differenziale va sistemata portando sotto radice sia il modulo accelerazione che la misura dello spazio, in questo modo:
$1J = 1kg * ((1m)/(1s^2)) ^(1/2) * 1m^(1/2)$
La trasformazione di coordinate d'impulso riconduce alla misura complessiva della Forza Impulsiva per Tempo, pari ai Newton*sec, speculari all'unità della QdM in kg*m/s.
E' l'unica quantità che riconosco avere tutte le caratteristiche assimilabili al concetto di energia.
Per praticità nei calcoli e nello sviluppo di alcuni teoremi, definisco l'unità di questo vettore-scalare tramite simbolo greco ϙ:
$DeltaϘ = 1N*1s = 1kg*Delta1m//s = sqrt2/2J$ (0,7071J)
Diversamente, il teorema delle Forze-vive calcola la misura di un altro ente fisico che varia effettuando un cambio di sistema di riferimento. Questo infatti calcola l'intensità della Forza impulsiva che si oppone alla variazione di moto, determinata dall'inerzia di una massa, per accelerarla uniformemente da 0 a v (o viceversa) lungo l'asse di 1 metro, quindi all'interno di un prestabilito sistema di riferimento.
La Potenza è determinabile classicamente tramite la misura dell'energia (che in questo modello è semplicemente l'impulso campionato in Joule) diviso il tempo di trasferimento.
La cosa interessante è che, essendo proporzionale alla Forza su Tempo come da derivazioni di questo modello, è possibile convertire la misura della Forza impulsiva da Newton a Watt direttamente.
$1W = (1J)/(1s) = 1kg * ((1m)/(1s^2))^(1/2) * 1m^(1/2) * 1s^(-1) = (1N * sqrt2s) / (1s) = (sqrt2N)/(1s)$
Mgrau, 1Joule equivale all'impulso 1,41 kg*m/s, proporzionale ad ogni multiplo.
L'unità $mv$, come da equazioni sopra, corrisponde a $1 kg*Delta 1m//s = sqrt2/2J$.
Pazzuzu, i tuoi bilanci energetici non sono mai uguali ad ogni cambio di sistema di riferimento (inerziale), il che ha poco di coerente e razionale per una quantità conservativa.
Questo è il capisaldo dell'energia:
$1J = 1kg * (1m)/(1s^2) * 1m$
La Forza di 1N esercitata costantemente su una massa di 1kg (libera di muoversi senza alcun impedimento) lungo tutto l'asse di riferimento di 1m, la accelera uniformemente fino al raggiungimento di modulo velocità 1,41m/s ($sqrt2$) in corrispondenza del metro.
Trattandosi di accelerazione di 1m/s², la Forza impulsiva 1N è stato applicata per un intervallo di tempo sincronico al modulo v = 1,41sec.
Ne deriva che la misura dell'impulso del capisaldo Joule è pari a $1N*sqrt2s = sqrt2Ns$
Non ho intenzione di rispolverare antiche controversie, ma l'equazione non considera la modulazione del sistema di riferimento in cui viene esercitata la Forza: La massa è in un sistema non inerziale in continua modulazione di velocità relativa rispetto al sistema di coordinate fissato per le misure.
Pertanto il capisaldo sopra fa riferimento ad una quantità di energia corrispondente solo ed esclusivamente a 1N su 1kg per 1m (distanza solidale alla massa ferma, stabilita prima di applicare accelerazione) e per essere simmetrica rispetto ai fenomeni inerenti, l'equazione differenziale va sistemata portando sotto radice sia il modulo accelerazione che la misura dello spazio, in questo modo:
$1J = 1kg * ((1m)/(1s^2)) ^(1/2) * 1m^(1/2)$
La trasformazione di coordinate d'impulso riconduce alla misura complessiva della Forza Impulsiva per Tempo, pari ai Newton*sec, speculari all'unità della QdM in kg*m/s.
E' l'unica quantità che riconosco avere tutte le caratteristiche assimilabili al concetto di energia.
Per praticità nei calcoli e nello sviluppo di alcuni teoremi, definisco l'unità di questo vettore-scalare tramite simbolo greco ϙ:
$DeltaϘ = 1N*1s = 1kg*Delta1m//s = sqrt2/2J$ (0,7071J)
Diversamente, il teorema delle Forze-vive calcola la misura di un altro ente fisico che varia effettuando un cambio di sistema di riferimento. Questo infatti calcola l'intensità della Forza impulsiva che si oppone alla variazione di moto, determinata dall'inerzia di una massa, per accelerarla uniformemente da 0 a v (o viceversa) lungo l'asse di 1 metro, quindi all'interno di un prestabilito sistema di riferimento.
La Potenza è determinabile classicamente tramite la misura dell'energia (che in questo modello è semplicemente l'impulso campionato in Joule) diviso il tempo di trasferimento.
La cosa interessante è che, essendo proporzionale alla Forza su Tempo come da derivazioni di questo modello, è possibile convertire la misura della Forza impulsiva da Newton a Watt direttamente.
$1W = (1J)/(1s) = 1kg * ((1m)/(1s^2))^(1/2) * 1m^(1/2) * 1s^(-1) = (1N * sqrt2s) / (1s) = (sqrt2N)/(1s)$
Mgrau, 1Joule equivale all'impulso 1,41 kg*m/s, proporzionale ad ogni multiplo.
L'unità $mv$, come da equazioni sopra, corrisponde a $1 kg*Delta 1m//s = sqrt2/2J$.
Pazzuzu, i tuoi bilanci energetici non sono mai uguali ad ogni cambio di sistema di riferimento (inerziale), il che ha poco di coerente e razionale per una quantità conservativa.
Mah, forse intendiamo diversamente quel segnetto formato da due lineette orizzontali, questo, per capirci : $=$
Perchè, se su una riga scrivi
$1J = 1kg * (1m)/(1s^2) * 1m$
e poche righe sotto scrivi
$1J = 1kg * ((1m)/(1s^2)) ^(1/2) * 1m^(1/2)$
io mi trovo un po' disorientato.
Poi vedo anche
$DeltaϘ = 1N*1s = 1kg*Delta1m//s = sqrt2/2J$ (0,7071J)
e anche qui mi va un po' insieme la vista, perchè non mi parrebbe che Newton*secondi siano Joule, ossia Newton*metri, a meno di pensare che secondi e metri sono la stessa cosa.
Comunque, come saggiamente ricorda professorkappa, contra negantem principia non est disputandum
[ot]Scusa la domanda, max, anche se il protocollo del forum in genere non lo prevede: ma quali sono i tuoi titoli? che cosa hai studiato, dove, su quali testi?[/ot]
Perchè, se su una riga scrivi
$1J = 1kg * (1m)/(1s^2) * 1m$
e poche righe sotto scrivi
$1J = 1kg * ((1m)/(1s^2)) ^(1/2) * 1m^(1/2)$
io mi trovo un po' disorientato.
Poi vedo anche
$DeltaϘ = 1N*1s = 1kg*Delta1m//s = sqrt2/2J$ (0,7071J)
e anche qui mi va un po' insieme la vista, perchè non mi parrebbe che Newton*secondi siano Joule, ossia Newton*metri, a meno di pensare che secondi e metri sono la stessa cosa.
Comunque, come saggiamente ricorda professorkappa, contra negantem principia non est disputandum
[ot]Scusa la domanda, max, anche se il protocollo del forum in genere non lo prevede: ma quali sono i tuoi titoli? che cosa hai studiato, dove, su quali testi?[/ot]
La prima è quella divulgata in ogni testo, e solo la seconda è quella adattata e congruente al modello esposto.
I Newton della relazione ϙ, come anche quelli espressi intrinsecamente nella relazione Joule (kg*m/s²) sono Forza impulsiva, ovvero che produce misurabili variazioni di potenziale, quindi non si tratta di una qualunque Forza*tempo.
I N*m sono una farsa perchè non vi è alcun significato scientifico nel dire "1Newton per 1metro" senza indicare un parametro che fornisce il tempo di esercizio, come la massa, che ha un'inerzia da cui si determina il tempo di percorrenza del metro, in accelerazione.
Basti riflettere ad un caso esempio che mi pare avessi già posto:
Applicando 1N per accelerare 1kg lungo un 1m, si ottiene una QdM di 1,41 kg*m/s, che è un effetto completamente diverso dalla medesima forza 1N su 1000kg x 1m, da cui si ottiene QdM 44,7 kg*m/s.
Questa è un'aberrazione, poichè tramite un meccanismo a leva si possono decelerare i 1000kg, trasferendo l'energia su (poniamo caso) 44kg, portandoli fino a velocità 1 m/s, e l'energia risultante tramite la tradizionale equazione Joule è oltre venti volte superiore.
Generalmente a questo punto si verifica un tilt facendo notare che il principio noto con l'espressione F=ma intende proprio queste proporzionalità.
Ne conseguono solo due ipotesi:
1. il moto perpetuo è possibile.
2. il modello attuale filo-leibniziano non è corretto.
quod erat demonstrandum
Alcuni veementi leibniziani hanno fornito una terza, ovvero che man mano che la velocità incrementa, per mantenere il medesimo modulo accelerazione è necessario un progressivo aumento di intensità della Forza nel sistema solidale al punto di applicazione.
Questa implicazione deriva dall'aumento della quantità di energia da applicare nei progressivi intervalli di tempo.
Ma tutto ciò significa negare il principio F=ma, e contra negantem principia non est disputandum, inoltre contro ogni evidenza dei test.
[ot]Spero tu non mi chieda il CV per doverti "fidare" di ciò che ho scritto. Comunque quel che più potrebbe rilevare è che mi occupo di analisi e progettazione in un laboratorio di una società che realizza strumenti di misura.[/ot]
I Newton della relazione ϙ, come anche quelli espressi intrinsecamente nella relazione Joule (kg*m/s²) sono Forza impulsiva, ovvero che produce misurabili variazioni di potenziale, quindi non si tratta di una qualunque Forza*tempo.
I N*m sono una farsa perchè non vi è alcun significato scientifico nel dire "1Newton per 1metro" senza indicare un parametro che fornisce il tempo di esercizio, come la massa, che ha un'inerzia da cui si determina il tempo di percorrenza del metro, in accelerazione.
Basti riflettere ad un caso esempio che mi pare avessi già posto:
Applicando 1N per accelerare 1kg lungo un 1m, si ottiene una QdM di 1,41 kg*m/s, che è un effetto completamente diverso dalla medesima forza 1N su 1000kg x 1m, da cui si ottiene QdM 44,7 kg*m/s.
Questa è un'aberrazione, poichè tramite un meccanismo a leva si possono decelerare i 1000kg, trasferendo l'energia su (poniamo caso) 44kg, portandoli fino a velocità 1 m/s, e l'energia risultante tramite la tradizionale equazione Joule è oltre venti volte superiore.
Generalmente a questo punto si verifica un tilt facendo notare che il principio noto con l'espressione F=ma intende proprio queste proporzionalità.
Ne conseguono solo due ipotesi:
1. il moto perpetuo è possibile.
2. il modello attuale filo-leibniziano non è corretto.
quod erat demonstrandum
Alcuni veementi leibniziani hanno fornito una terza, ovvero che man mano che la velocità incrementa, per mantenere il medesimo modulo accelerazione è necessario un progressivo aumento di intensità della Forza nel sistema solidale al punto di applicazione.
Questa implicazione deriva dall'aumento della quantità di energia da applicare nei progressivi intervalli di tempo.
Ma tutto ciò significa negare il principio F=ma, e contra negantem principia non est disputandum, inoltre contro ogni evidenza dei test.
[ot]Spero tu non mi chieda il CV per doverti "fidare" di ciò che ho scritto. Comunque quel che più potrebbe rilevare è che mi occupo di analisi e progettazione in un laboratorio di una società che realizza strumenti di misura.[/ot]
Si, molto tenere queste spiegazioni farneticanti.
Non c'e' nulla di cui doversi fidare. Bastano le tue parole ad esprimere chiaramente la totale ignoranza dei piu elementari concetti di base in Fisica.
Don't give up your day job.
Non c'e' nulla di cui doversi fidare. Bastano le tue parole ad esprimere chiaramente la totale ignoranza dei piu elementari concetti di base in Fisica.
Don't give up your day job.