Pneumatici sgonfi ed attrito volvente
Sto cercando di capire come mai, sgonfiando le gomme dell'auto si incrementa l'aderenza (cioè la forza d'attrito). Il mio ragionamento è: se la forza d'attrito volvente, quella di attrito statico e quella di attrito dinamico non dipendono dall'estensione della superficie di contatto come è possibile che sgonfiando le ruote (cosa che fa aumentare la superficie di contatto, appunto) aumenti l'aderenza?
Grazie a tutti.
Grazie a tutti.
Risposte
la formula dell'attrito volvente è $F_(at)=mu_v/rN$
Se un cilindro reale rotola su un piano orizzontale , il contatto tra cilindro e piano non è localizzato in un segmento, ma è distribuito su un superficie. Ciò perché sia il cilindro che il piano si deformano. La reazione $vecN$ del piano al peso $vecP$ del cilindro non è collineare con il peso stesso, ma risulta spostata in avanti nel senso del moto . LE due forze danno luogo ad una coppia resistente, cioè al "momento di attrito volvente" . Quanto maggiore è la superficie di contatto , tanto più in avanti è spostata la reazione del piano, di una quantità $b$ che si chiama "parametro dell'attrito volvente" :è un braccio, insomma, una distanza. Perciò,più sono sgonfie le ruote e maggiore è il momento di attrito volvente.
Per cui , per avere moto uniforme del cilindro , bisogna applicare al cilindro un momento motore che equilibri il momento resistente, di valore $N*b$ . Al posto del braccio $b$ , si utilizza spesso il "coefficiente di attrito volvente" , definito come : $f_v = b/r$ .
Esistono formule empiriche, che mettono in relazione $b$ con la forza normale e con il raggio del cilindro, ad esempio :
$b = k((Nr)/l)^(1/3) $
dove $l$ è la la larghezza del cilindro. Guardati questa spiegazione.
http://fisica.unipv.it/didattica/attrit ... tovolv.htm
Per cui , per avere moto uniforme del cilindro , bisogna applicare al cilindro un momento motore che equilibri il momento resistente, di valore $N*b$ . Al posto del braccio $b$ , si utilizza spesso il "coefficiente di attrito volvente" , definito come : $f_v = b/r$ .
Esistono formule empiriche, che mettono in relazione $b$ con la forza normale e con il raggio del cilindro, ad esempio :
$b = k((Nr)/l)^(1/3) $
dove $l$ è la la larghezza del cilindro. Guardati questa spiegazione.
http://fisica.unipv.it/didattica/attrit ... tovolv.htm