Perché la plastica non si asciuga?
Una domanda di fisica quotidiana a cui da tempo non trovo risposta, se qualcuno mi toglie questa curiosità.
Perché quando la lavapiatti è finita le cose di plastica non sono mai asciugate e sono sempre piene di gocce in superfice e le cose di altri materiali, tipo metallo, porcellana sì?
Perché quando la lavapiatti è finita le cose di plastica non sono mai asciugate e sono sempre piene di gocce in superfice e le cose di altri materiali, tipo metallo, porcellana sì?
Risposte
Andando a naso potrei dire che il motivo principale è che la plastica è un pessimo conduttore termico. Il piatto di porcellana o lapentola di metallo invece no. Quindi banalmente la plastica non si scalda così tanto come gli altri oggetti che invece, scaldandosi, favoriscono l'evaporazione delle goccioline di acqua sulla loro superficie. Ovviamente potrebbero esserci anche altre ragioni. Ad esempio un piatto è molto ben lucidato, mentre un contenitore di plastica potrebbe esserlo meno e tendere a fare scivolare meno le goccioline. E ci possono essere anche altri effetti. Ma andando così, a tentoni, protenderei per dare il peso maggiore alla scarsa conducibilità termica della plastica.
Avrei dato la stessa identica risposta di ZerOmega! Le posate in acciaio infatti sono tra le cose più asciutte.
Grazie mille! Mi sembra una risposta convincente! Ogni volta che svuotavo la lavapiatti non capivo 'sta cosa.

Secondo me la spiegazione è un po' diversa, pur essendo comunque basata sul fatto che il metallo è un conduttore migliore. Durante il lavaggio, plastica e metallo raggiungono la stessa temperatura, c'è tutto il tempo affinché ciò accada. Ma a lavaggio finito, il metallo, proprio perché conduce meglio il calore, cede più rapidamente il calore all'acqua (ancora calda) e così questa evapora. L'acqua sulla plastica, invece, probabilmente cede più calore all'ambiente di quanto non me assorba dalla plastica, e quindi tende a raffreddarsi di più e quindi evapora molto piu lentamente. In conclusione, il metallo si asciuga prima non perché si scalda di più, ma perché si raffredda (cioè cede calore) più rapidamente. Ma potrei aver detto cose sbagliate naturalmente...
Difficile dirlo. Tu dici che c'è tutto il tempo per cui accada...io potrei dire che i manici in plastica di una pentola non diventano caldi come la pentola neppure dopo ore ed ore sul fuoco. Condizioni diverse certo ma il risultato è netto. Penso che senza fare un esperimento diretto non si possa concludere in modo univoco, ma solo che il fenomeno predominante dipende dalla conducibilità termica. D'altronde se ciò che dici fosse vero, anche l'acqua sarebbe alla stessa temperatura di tutto il resto, visto che c'è "tutto il tempo" e non si porrebbe il problema visto che tutto è alla stessa temperatura. Io credo che il punto sia proprio il fatto che la temperatura non è distribuita uniformemente sulle stoviglie. Ma, come sempre, si dovrebbe validare il tutto con l'esperimento.
Sì certo, stiamo andando a naso, senza esperimenti e senza equazioni
. Nel tuo esempio della pentola però le cose sono un po' diverse. Il calore arriva dal metallo e lo spessore della maniglia di plastica si comporta come una resistenza elettrica che crea, in questo caso, un delta di temperatura tra la superficie della plastica in contatto con il metallo e la superficie opposta in contatto con la mano. Negli oggetti di plastica in lavastoviglie il calore gli arriva dall'esterno, quindi le superfici dovrebbero essere tutte alla stessa temperatura. C'è poi anche la questione che al tatto il metallo scotta perché conduce di più e quindi trasferisce molto calore alle dita. Per quanto riguarda la tua seconda osservazione, è vero che tutta l'acqua è alla stessa temperatura ma l'evaporazione è favorita maggiormente sul metallo perché esso trasferisce meglio il calore all'acqua, quindi essa, a lavastoviglie spenta, rimane calda più a lungo.

A dire la verità, le spiegazioni basate sulla diversa conducibilità termica non mi convincono... tutti parlate di metallo e plastica, ma all'inizio si parlava anche di vetro e porcellana, che si asciugano bene, e però hanno una conducibilità termica analoga a quella della plastica...
Io penserei piuttosto alla differente idrofilia (non so se si dice così): lasciando stare le lavastoviglie, se c'è una superficie bagnata e la si vuole asciugare con uno straccio o un pannospugna, ci sono superfici (quelle idrofile, che si bagnano) con cui l'operazione riesce facile, altre invece in cui l'acqua non si spande ma rimane sempre in forma di goccioline, e queste non c'è verso di asciugarle. Questo succede ad esempio con la sella della mia bici, appunto di plastica.
Io penserei piuttosto alla differente idrofilia (non so se si dice così): lasciando stare le lavastoviglie, se c'è una superficie bagnata e la si vuole asciugare con uno straccio o un pannospugna, ci sono superfici (quelle idrofile, che si bagnano) con cui l'operazione riesce facile, altre invece in cui l'acqua non si spande ma rimane sempre in forma di goccioline, e queste non c'è verso di asciugarle. Questo succede ad esempio con la sella della mia bici, appunto di plastica.
In effetti avevo una idea simile a quella di mgrau, mi sembrava che le gocce d'acqua si appiccicassero alla plastica, ma non saprei spiegare ne' dare un nome a questo fenomeno.
Dieci minuti fa ho fatto un esperimento, non in lavapiatti, ma mettendo sotto l'acqua del rubinetto e poi sullo scolapiatti due contenitori di forma simile, uno di vetro e uno di plastica., che stavano a temperatura ambiente. Dopo cinque minuti il vetro era asciutto, quello di plastica era pieno di goccioline
Dieci minuti fa ho fatto un esperimento, non in lavapiatti, ma mettendo sotto l'acqua del rubinetto e poi sullo scolapiatti due contenitori di forma simile, uno di vetro e uno di plastica., che stavano a temperatura ambiente. Dopo cinque minuti il vetro era asciutto, quello di plastica era pieno di goccioline
@mgrau
Insomma...prova a prendere una pirofila in porcellana in mano o una in plastica...una la mantieni, l'altra ti scioglie le dita. Non ha proprio senso quello che hai detto. Se non ricordo male ci sono almeno due ordini di grandezza di differenza. Ma penso sia facile trovare valori tabulati. Poi, che ci siano anche altri effetti non c'è dubbio, la diversa coesione l'avevo citata anche io. Ma non vi è dubbia anche che l'effetto predominante sia la conducibilità.
Insomma...prova a prendere una pirofila in porcellana in mano o una in plastica...una la mantieni, l'altra ti scioglie le dita. Non ha proprio senso quello che hai detto. Se non ricordo male ci sono almeno due ordini di grandezza di differenza. Ma penso sia facile trovare valori tabulati. Poi, che ci siano anche altri effetti non c'è dubbio, la diversa coesione l'avevo citata anche io. Ma non vi è dubbia anche che l'effetto predominante sia la conducibilità.
"ZerOmega":
Ma penso sia facile trovare valori tabulati.
Infatti, li ho cercati qui... non c'è la plastica, c'è la celluloide, e la porcellana e il vetro:
celluloide 0.35
porcellana 0.80-1.05
vetro 0.5 - 1
mezzo ordine di grandezza...

Però, se dici che non c'è dubbio che l'effetto predominante sia la conducibilità, non parlo più

E cosa c'entra la celluloide...Tu hai paragonato plastica e vetro non vetro e celluloide.
D'altronde si sa che la porcellana è un buonissimo conduttore ...
Tra acciaio e plastica, la ceramica si pone a mezza via ma un po' più vicina alla plastica.
Però la plastica è "gocciolosa" mentre la ceramica no.
IMHO penso che dipenda sì dalla conducibilità termica ma anche (e forse più) dalla "rugosità"
Ci sarebbe anche da aggiungere che l'acqua che rimane sulle stoviglie a fine ciclo, evapora certo ma non è che vada molto lontano finché non si apre lo sportello; quindi evapora ma poi molta ricondensa e rimane sul fondo dove una parte scola via ed un'altra ri-evapora; più passa il tempo e sempre meno ne rimane perché un po' scola e un po' del vapore se ne esce ...
IMHO
Cordialmente, Alex

Tra acciaio e plastica, la ceramica si pone a mezza via ma un po' più vicina alla plastica.
Però la plastica è "gocciolosa" mentre la ceramica no.
IMHO penso che dipenda sì dalla conducibilità termica ma anche (e forse più) dalla "rugosità"
Ci sarebbe anche da aggiungere che l'acqua che rimane sulle stoviglie a fine ciclo, evapora certo ma non è che vada molto lontano finché non si apre lo sportello; quindi evapora ma poi molta ricondensa e rimane sul fondo dove una parte scola via ed un'altra ri-evapora; più passa il tempo e sempre meno ne rimane perché un po' scola e un po' del vapore se ne esce ...
IMHO
Cordialmente, Alex
Però non i lavapiatti è la stessa cosa, il vetro si asciuga subito, la plastica resta gocciolosa.
In effetti forse sono le due cose insieme, conducibilità e il fatto che la plastica fa le gocce. Ma perché?
Non so che si intende per rugosità, io ho messo sotto l'acqua una coppetta di vetro e una di plastica, ma di quella plastica liscissima trasparente che sembra vetro, sullo scolapiatti il vetro si è asciugato subito, sulla plastica sono rimaste le gocce. Forse nonostante l'apparenza liscia la plastica è comunque più 'appicicosa'? E che vor dì?
In effetti forse sono le due cose insieme, conducibilità e il fatto che la plastica fa le gocce. Ma perché?
Non so che si intende per rugosità, io ho messo sotto l'acqua una coppetta di vetro e una di plastica, ma di quella plastica liscissima trasparente che sembra vetro, sullo scolapiatti il vetro si è asciugato subito, sulla plastica sono rimaste le gocce. Forse nonostante l'apparenza liscia la plastica è comunque più 'appicicosa'? E che vor dì?
È la stessa cosa perché, appunto, la conducibilità termica conta meno della "lisciezza" (non mi viene il contrario di rugosità
), quanto meno in quel caso.
Il vetro, in generale, è più "liscio" della plastica.
E poi dipende anche dal grado di umidità dell'aria: certe volte le goccioline fini fini dal lavello di acciaio non riesci proprio a toglierle
[ot]Al primo anno di ITIS, c'erano un paio d'ore di "Aggiustaggio" (si chiamava proprio così
) e ho passato mesi coll'incubo del rugosimetro: tu limavi e lì era più alto, limavi lì ed era più alto là, allora limavi là e tronava ad essere più alto lì
[/ot]

Il vetro, in generale, è più "liscio" della plastica.
E poi dipende anche dal grado di umidità dell'aria: certe volte le goccioline fini fini dal lavello di acciaio non riesci proprio a toglierle

[ot]Al primo anno di ITIS, c'erano un paio d'ore di "Aggiustaggio" (si chiamava proprio così


Quindi il trasferimento di calore in un processo di evaporazione conta meno delle eventuali e comunque piccolissime rugosità che può avere una superficie plastica? Spero stiate tutti scherzando...
Non hai capito cosa si sta dicendo: una parte dell'acqua scivola via prima che evapori.
E ripeto: a lavastoviglie chiusa, l'acqua che non è stata evacuata in gran parte evapora ma non esce (hai mai provato ad aprire una lavastoviglie mezz'ora o un'ora dopo fine ciclo?) e ricondensa, e poi evapora e poi ricondensa, e poi evapora (sempre meno) e poi ricondensa (e scola via) finché ne rimane pochissima sul fondo.
Quindi più passa il tempo, stabilizzandosi la temperatura tende a contare maggiormente il fattore "scorrevolezza".
Ovviamente è una spiegazione "sui generis", di massima.
Cordialmente, Alex
E ripeto: a lavastoviglie chiusa, l'acqua che non è stata evacuata in gran parte evapora ma non esce (hai mai provato ad aprire una lavastoviglie mezz'ora o un'ora dopo fine ciclo?) e ricondensa, e poi evapora e poi ricondensa, e poi evapora (sempre meno) e poi ricondensa (e scola via) finché ne rimane pochissima sul fondo.
Quindi più passa il tempo, stabilizzandosi la temperatura tende a contare maggiormente il fattore "scorrevolezza".
Ovviamente è una spiegazione "sui generis", di massima.
Cordialmente, Alex
"axpgn":
[ot]Al primo anno di ITIS, c'erano un paio d'ore di "Aggiustaggio" (si chiamava proprio così) e ho passato mesi coll'incubo del rugosimetro: tu limavi e lì era più alto, limavi lì ed era più alto là, allora limavi là e tronava ad essere più alto lì
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[ot]Bellissimo 'Aggiustaggio'! Perché non l'ho fatto?[/ot]
Quindi non stai scherzando... Beh, che dire. A ciascuno le sue credenze. Dove le vedete tutte queste rugosità su un contenitore di plastica, a meno che non siano disegnate macroscopicamente, vorrei ben saperlo. Tutto quel processo complesso, sì. La semplice conducibilità termica, no. Contento tu...
A prescindere dalla discussione, ricordatevi di scrivere all'Accademia della Crusca. Se hanno aggiunto "petaloso" ora DEVONO aggiungere "goccioloso"
@ZerOmega
Ma hai capito cosa sto dicendo?
Sei tu che hai scritto
Però se lo dico io diventa un ...

Per esempio, non ti viene il dubbio che le goccioline rimaste NON siano quelle NON evaporate ma quelle che si sono CONDENSATE successivamente? Ovvero, prima evapora tutto MA non esce (tutto) dalla lavastoviglie, una parte (piccola?) condensa sulle stoviglie, quella sulla plastica scivola meno e ne rimane sulla superficie una quantità maggiore che sulle altre stoviglie.
Non ti pare plausibile?
Ma hai capito cosa sto dicendo?
Sei tu che hai scritto
"ZerOmega":
Andando a naso ... Ovviamente potrebbero esserci anche altre ragioni. ... Ma andando così, a tentoni, protenderei per dare il peso maggiore alla scarsa conducibilità termica della plastica.
"ZerOmega":
... Penso che senza fare un esperimento diretto non si possa concludere in modo univoco, ... Ma, come sempre, si dovrebbe validare il tutto con l'esperimento.
"ZerOmega":
... Poi, che ci siano anche altri effetti non c'è dubbio, la diversa coesione l'avevo citata anche io. ...
Però se lo dico io diventa un ...
"ZerOmega":
processo complesso, sì. La semplice conducibilità termica, no.

Per esempio, non ti viene il dubbio che le goccioline rimaste NON siano quelle NON evaporate ma quelle che si sono CONDENSATE successivamente? Ovvero, prima evapora tutto MA non esce (tutto) dalla lavastoviglie, una parte (piccola?) condensa sulle stoviglie, quella sulla plastica scivola meno e ne rimane sulla superficie una quantità maggiore che sulle altre stoviglie.
Non ti pare plausibile?