Oscillatore e sistema di rif. non inerziale

feddy
buonasera, vorrei una conferma sul seguente esercizio.




SOL.:
l'asse z è orientato verso il basso.

a) sulla massa m, per t<0, agiscono $vecP+vecF_(el)=vec0$.

b) dalla precedente relazione ricavo $Deltax = (mg)/k=0,25 m$

c)
dal momento che $vec(a') = veca - veca_t$ e che $veca=vecg=+g$

si ha $mvec(a') = mveca - mveca_t = mvec(a')=sumvecF_i - mg$,
d)
$ma' = -kDeltax ldots ddotx+w^2x=0 $ ...


e)
pongo $x=Deltax$
la legge oraria è la soluzione dell'equazione del moto ed è quella nota $x(t)=Asen(wt+ phi)$

dalle condizioni iniziali ottengo:
$x(0) = mg/k$
$dotx(0)=0 ldots A= (mg)/k$ e $ phi=pi/2 $

per cui $x(t)= (mg)/k cos(wt)$.

$w=sqrt(k/m)=6.26 rad/s$

Poichè $x(t) - l_0=Deltax$, posso scrivere la legge oraria in funzione della posizione e non dell'allungamento come
$z(t)=(mg)/k + l_0$.

f)
la distanza minima da $O$ è data da: $h_(min) = x_eq - A$...=$ l_0 - (mg)/k = 0.6 - 0.25 = 0.35 m $.

g)
Ricavo l'espressione della velocità:
$v(t)= -(mgw)/k sen(wt)$.

Essa è massima se $sen(wt)=1$, quindi $wt = kpi/2, k in mathbb(Z) $.
per $k=1$, trovo risolvendo per t: $t_m=pi/(2w)=0.25 s$.

Sostituisco nell'espressione dell'allungamento $x(t_m) = (mg)/k cos(wt_m)= 0.25*cos(6.26*0.25)= 0.2499 m$



grazie a chiunque mi dia una conferma o un consiglio nel caso abbia commesso qualche errore :)

Risposte
Sk_Anonymous
"feddy":
buonasera, vorrei una conferma sul seguente esercizio.
....................
SOL.:
l'asse z è orientato verso il basso.

a) sulla massa m, per t<0, agiscono $ vecP+vecF_(el)=vec0 $.

b) dalla precedente relazione ricavo $ Deltax = (mg)/k=0,25 m $


Si intende che questo $ Deltax = 0,25 m $ è l'allungamento statico della molla negli istanti t<0 . Cioè prima della caduta libera la molla è complessivamente lunga $0.6 m + 0.25m = 0.85 m $ .

c)
dal momento che $ vec(a') = veca - veca_t $ e che $ veca=vecg=+g $


Non ho capito se ti è chiaro quali sono le forze vere e quali le forze apparenti . Forze vere sono, nel tuo caso, il peso (diretto verso il basso) e la forza elastica, diretta verso l'alto, almeno all'inizio del moto. Forza apparente è la forza di inerzia di trascinamento, che vale $-m\veca_t$ . Quanto vale $a_t $ , e come è diretta questa forza di trascinamento ? Essendo il sistema in caduta libera, l'accelerazione di trascinamento vale proprio $g$ , e quindi la forza di inerzia di trascinamento è diretta verso l'alto , e equilibra del tutto il peso $mvecg$ ; in definitiva, la massa attaccata alla molla durante la caduta libera, e fin dall'inizio, si comporta come se fosse soggetta alla sola forza elastica della molla, e si trovasse in un riferimento inerziale. Quindi si ha il semplice moto armonico che si avrebbe se massa, molla e attacco fossero posti , supponiamo, sopra un piano orizzontale perfettamente liscio in un laboratorio terrestre, e la massa , allontanata dalla posizione di equilibrio, venisse lasciata andare.

Ma forse questo lo hai capito, perché poi hai scritto giustamente la solita equazione del moto armonico : $ ddotx+\omega^2x=0 $, che hai risolto con le condizioni iniziali date.

Volevo aggiungere piuttosto qualcosa, per chiarire . La situazione qui è identica a quella che si avrebbe in qualunque riferimento in caduta libera, per esempio la stazione spaziale internazionale ISS , se un astronauta prendesse una massa e la collegasse con una molla ad un gancio di una qualunque parete della ISS , poi la tirasse e la lasciasse andare . La massa compirebbe le sue tranquille oscillazioni, come descritto. L'ascensore del tuo esercizio si comporta, in caduta libera , come la ISS. Ho detto prima : " come se la molla si trovasse in un riferimento inerziale" . Non è una assurdità come potrebbe sembrare, essendo l'ascensore in caduta libera e quindi in moto accelerato rispetto alla Terra . È piuttosto un punto di vista diverso sui riferimenti inerziali e non , ma questo punto di vista sta alla base della relatività generale , nientemeno! Non è il caso di parlarne ora.

Circa le forze apparenti, o fittizie, o inerziali ( perché dipendono dalla massa inerziale del corpo) anche qui ci sarebbe tanto da dire , ma non è questa la sede, è un argomento delicato , spesso spiegato male. Ti basti sapere questo, per ora.
Le leggi della dinamica di Newton valgono a rigori nei riferimenti inerziali . Se noi ci mettiamo in un riferimento non inerziale, e vogliamo adoperare la seconda legge della dinamica, facciamo un abuso, ed è giocoforza introdurre delle "forze apparenti" nel riferimento non inerziale, per far tornare i conti. Semmai ci torneremo su un'altra volta.

feddy
Ciao,

si mi è chiaro quali siano e anche il fatto che esse siano utilizzate per giustificare situazioni in sistemi di riferimento non inerziali :).

per il punto a), hai perfettamente ragione, mi sono dimenticato di aggiungere l_0 preso dalla foga di scrivere la soluzione, grazie per avermelo fatto notare ;)

nel punto $c)$ che hai citato ho infatti scritto che si ha $ma' = sumvec(F_i) + F_t$, dove compare al secondo membro proprio il concetto da te citato, ossia somma delle forze vere, con l'aggiunta della forza di trascinamento dovuta alla caduta libera dell'ascensore :)

un'ultima cosa, il ragionamento per il punto f) è corretto? :)

grazie :)

Sk_Anonymous
Si, essendo A l'ampiezza dell'oscillazione.

feddy
Scusa mi sono sbagliato, intendevo il punto g). La scelta del $k$ è ininfluente, giusto? :)

Sk_Anonymous
Intendi riferirti a questo $k$ ?

"feddy":

..........
Essa è massima se $sen(wt)=1$, quindi $wt = kpi/2, k in mathbb(Z) $.
per $k=1$, trovo risolvendo per t: $t_m=pi/(2w)=0.25 s$.



Certamente, ogni qualvolta $sen(\omegat) = 1 $ la velocità è massima. Qui si sta immaginando un caso ideale, di oscillazioni che non finiscono e non si smorzano mai, perché non si dissipa energia. Quindi la velocità passa da zero a un massimo in un senso , e poi nell'altro, e cosi via .

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