Newton e la Forza
Vorrei dei chiarimenti sulla 3° Legge di Newton....
Si dice in questa legge che una Forza espressa da un corpo A verso un corpo B crea un altra Forza da B ad A uguale e contraria in verso, espressa dal corpo B.
Tuttavia non ho capito teoricamente come ciò sia possibile.
Secondo il principio di Forza Inerziale il corpo può opporre resistenza ad una forza applicata su di esso, ma fino al punto di esprimere esso stesso una forza uguale ma contraria a quella applicata non sò come si si arrivi.
E poi se |F_a| = |F_b| allora la forza risultante è nulla.
Potreste farmi capire a quale caso specifico viene applicata questa legge?
Bemipefe
Si dice in questa legge che una Forza espressa da un corpo A verso un corpo B crea un altra Forza da B ad A uguale e contraria in verso, espressa dal corpo B.
Tuttavia non ho capito teoricamente come ciò sia possibile.
Secondo il principio di Forza Inerziale il corpo può opporre resistenza ad una forza applicata su di esso, ma fino al punto di esprimere esso stesso una forza uguale ma contraria a quella applicata non sò come si si arrivi.
E poi se |F_a| = |F_b| allora la forza risultante è nulla.
Potreste farmi capire a quale caso specifico viene applicata questa legge?
Bemipefe
Risposte
Dice david_e «Forse con questa definizione di energia cinetica si risolve il problema... »
Si, mi pare condivisibile (anche se non ho fatto i conti): complimenti.
Per Bemipefe.
Penso di non rientrare per un po' sul forum, ma ti do' alcuni spunti.
se A e B hanno la stessa massa e se l'urto è "pieno" (nel senso che il moto è unidimensionale) (tutte le ipotesi dovrebbero essere semplicemente volte a dire che "l'urto è unidimensionale", si conserva l'energia cinetica" e " si conserva la quantità di moto"), si ha che si può impostare un sistema con due equazioni e due incognite, che dà al più due soluzioni distinte, e visto che le masse sono uguali le due soluzioni sono "la situazione iniziale" e "la situazione con le velocità scambiate".
Quindi le velocità si scambiano sempre, e nel caso in cui una sia ferma si ha che 'altra si ferma con l'urto. La cosa è ben visibile sia tirando un colpo "secco" (rapido e molto forte) con la palla da biliardo, sia, soprattutto nel gioco delle bocce con il tiro aereo che deve togliere una boccia per sostituirla con la propria (non so come si chiama).
L'altro effetto di cui parli tu si ha quando la prima boccia arriva sull aseconda "andando piano", cioè "rotolando": allora dopo l'urto si ha che la prima boccia "si ferma" (nel senso che smette di traslare), ma poiché stava rotolando conserva ancora sia momento angolare, sia energia cinetica rotazionale, e questo fa s^ che riprenda a traslare (per attrito).
Se osservi il fenomeno penso che non avrai troppe difficoletà a capirlo.
Ciao.
Si, mi pare condivisibile (anche se non ho fatto i conti): complimenti.
Per Bemipefe.
Penso di non rientrare per un po' sul forum, ma ti do' alcuni spunti.
se A e B hanno la stessa massa e se l'urto è "pieno" (nel senso che il moto è unidimensionale) (tutte le ipotesi dovrebbero essere semplicemente volte a dire che "l'urto è unidimensionale", si conserva l'energia cinetica" e " si conserva la quantità di moto"), si ha che si può impostare un sistema con due equazioni e due incognite, che dà al più due soluzioni distinte, e visto che le masse sono uguali le due soluzioni sono "la situazione iniziale" e "la situazione con le velocità scambiate".
Quindi le velocità si scambiano sempre, e nel caso in cui una sia ferma si ha che 'altra si ferma con l'urto. La cosa è ben visibile sia tirando un colpo "secco" (rapido e molto forte) con la palla da biliardo, sia, soprattutto nel gioco delle bocce con il tiro aereo che deve togliere una boccia per sostituirla con la propria (non so come si chiama).
L'altro effetto di cui parli tu si ha quando la prima boccia arriva sull aseconda "andando piano", cioè "rotolando": allora dopo l'urto si ha che la prima boccia "si ferma" (nel senso che smette di traslare), ma poiché stava rotolando conserva ancora sia momento angolare, sia energia cinetica rotazionale, e questo fa s^ che riprenda a traslare (per attrito).
Se osservi il fenomeno penso che non avrai troppe difficoletà a capirlo.
Ciao.
Grazie Ragazzi!
"Sbocciare" infinito! Si dice così
...credo in ogni caso che quando avrò fatto il centro di massa capirò meglio il tutto, adesso non mi sono ancora molto chiare le forze risultanti da un urto o comunque una forza applicata .
CIAO! [:)]
Bemipefe
quote:
soprattutto nel gioco delle bocce con il tiro aereo che deve togliere una boccia per sostituirla con la propria (non so come si chiama).
"Sbocciare" infinito! Si dice così
...credo in ogni caso che quando avrò fatto il centro di massa capirò meglio il tutto, adesso non mi sono ancora molto chiare le forze risultanti da un urto o comunque una forza applicata .
CIAO! [:)]
Bemipefe
facendo questo esercizio:

Mi è venuto un dubbio.....
...perchè tra le condizioni per un esatto valore di F_3 c' è anche il fatto che le conponenti y dei vettori F_2 F_3 , sommate devono essere l'opposto del modulo di F_1 ?
...perchè in oltre le componenti x sempre dei soliti vettori devono essere uguali ? (sono comunque opposte di segno)
CIAO!
Bemipefe

Mi è venuto un dubbio.....
...perchè tra le condizioni per un esatto valore di F_3 c' è anche il fatto che le conponenti y dei vettori F_2 F_3 , sommate devono essere l'opposto del modulo di F_1 ?
...perchè in oltre le componenti x sempre dei soliti vettori devono essere uguali ? (sono comunque opposte di segno)
CIAO!

Bemipefe
Per la condizione d'equilibrio statico: la forza risultante deve essere nulla quindi lo devono essere anche le sue componenti.
"Anonymous":
Credo che così dovrebbe apparire l'immagine. Grazie Comunque Mamo per la risposta.
non devi lasciare spazi all'interno di [img]e[/img]...
corretto viene fuori:

Ritornando sulla 3° legge della dinamica mi è venuto un dubbio.
Ma se io ad ogni forza che applico su un corpo questo mi esercita una forza uguale e contraria allora non dovrebbe muoversi niente. Cioè ho capito il concetto di quiete o equilibrio (statico e dinamico), ma non penso che questo si verifichi sempre, quindi la terza legge di newton descrive lo stato di equilibrio quando si verifica, ma non è una legge da applicare ad ogni situazione.
Se io fossi nello spazio in assenza di gravità è con il dito spingessi un oggetto, questo secondo la terza legge di Newton dovrebbe esercitare una forza uguale e contraria, cioè la risultante sarebbe 0. Questo non accadrà mai credo, visto che l'oggetto non riesce ad esercitare sponaneamente una forza pari alla spinta del mio dito e diretta nel verso opposto.
Che c'è di vero in quello che ho detto?
Ma se io ad ogni forza che applico su un corpo questo mi esercita una forza uguale e contraria allora non dovrebbe muoversi niente. Cioè ho capito il concetto di quiete o equilibrio (statico e dinamico), ma non penso che questo si verifichi sempre, quindi la terza legge di newton descrive lo stato di equilibrio quando si verifica, ma non è una legge da applicare ad ogni situazione.
Se io fossi nello spazio in assenza di gravità è con il dito spingessi un oggetto, questo secondo la terza legge di Newton dovrebbe esercitare una forza uguale e contraria, cioè la risultante sarebbe 0. Questo non accadrà mai credo, visto che l'oggetto non riesce ad esercitare sponaneamente una forza pari alla spinta del mio dito e diretta nel verso opposto.
Che c'è di vero in quello che ho detto?
Nulla!
Se tu esercitassi una forza di 1N su un oggetto nello spazio lui riceverebbe una forza di 1N e si sposterebbe. Tu riceveresti la reazione pari esattamente a 1N ma opposta in direzione e verso. Per cui anche tu ti muoveresti, ma nella direzione opposta!
Il fatto e' che azione e reazione non sono applicate sul medesimo corpo! Il meteorite cui tu dai un pugno nello spazio "vede" soltanto la forza che tu eserciti su di lui. Non puo' sentire il male che tu ti fai sulle nocche! Ovvero, per dirla in maniera piu' fisica, il meteorite non vede la reazione che esercita su di te. (non ne sente gli effetti).
Il principio di azione e reazione vale sempre e comunque in fisica. (almeno nella fisica che ho studiato io)

Se tu esercitassi una forza di 1N su un oggetto nello spazio lui riceverebbe una forza di 1N e si sposterebbe. Tu riceveresti la reazione pari esattamente a 1N ma opposta in direzione e verso. Per cui anche tu ti muoveresti, ma nella direzione opposta!
Il fatto e' che azione e reazione non sono applicate sul medesimo corpo! Il meteorite cui tu dai un pugno nello spazio "vede" soltanto la forza che tu eserciti su di lui. Non puo' sentire il male che tu ti fai sulle nocche! Ovvero, per dirla in maniera piu' fisica, il meteorite non vede la reazione che esercita su di te. (non ne sente gli effetti).
Il principio di azione e reazione vale sempre e comunque in fisica. (almeno nella fisica che ho studiato io)
Ah ok !
Quindi il punto di applicazione della forza di "risposta del corpo" non interferisce con quella impressa ipoteticamente da me.
Mi sembra di capire per ovvi motivi di dinamica e ciò lo si vedrebbe penso anche geometricamente.
che dire .... ancora una volta GRAZIE!
Quindi il punto di applicazione della forza di "risposta del corpo" non interferisce con quella impressa ipoteticamente da me.
Mi sembra di capire per ovvi motivi di dinamica e ciò lo si vedrebbe penso anche geometricamente.
che dire .... ancora una volta GRAZIE!

Salve a Tutti!
Sto studiando la forza centripeta ma ci sono alcune cose che non riesco a vedere bene.

Da quello che ho capito io questa forza è applicata nella direzione della componente $a$ del vettore generico $F$, ossia nella direzione di $a_F$ .
Il libro dice anche che se F è costante la componente parallela alla forza è uniformemente accelerata , ma in un vettore forza come quello disegnato non esiste una componente parallela. Quindi a qusto punto nel disegno che ho fatto io $F$ non è costante giusto ?
Poiche facendo la derivata del modulo in qualsiasi momento mi accorgo che la forza (il modulo) cresce di un valore costante.
Ma che vuol dire che la componente è uniformemente accelerata? Che cresce costantemente?
Beh ma se cresce costantemente parallela alla componente del modulo di F allora è vero che F è costante in quanto è un vettore orizzontale.
Ora in tutto ciò viene inserita la componente $a_F$ come forza centripeta $F_N$ , la quale dice il libro, provoca il cambiamento di direzione del modulo della velocità.
Ma la velocità di che ?
Sto studiando la forza centripeta ma ci sono alcune cose che non riesco a vedere bene.

Da quello che ho capito io questa forza è applicata nella direzione della componente $a$ del vettore generico $F$, ossia nella direzione di $a_F$ .
Il libro dice anche che se F è costante la componente parallela alla forza è uniformemente accelerata , ma in un vettore forza come quello disegnato non esiste una componente parallela. Quindi a qusto punto nel disegno che ho fatto io $F$ non è costante giusto ?
Poiche facendo la derivata del modulo in qualsiasi momento mi accorgo che la forza (il modulo) cresce di un valore costante.
Ma che vuol dire che la componente è uniformemente accelerata? Che cresce costantemente?
Beh ma se cresce costantemente parallela alla componente del modulo di F allora è vero che F è costante in quanto è un vettore orizzontale.
Ora in tutto ciò viene inserita la componente $a_F$ come forza centripeta $F_N$ , la quale dice il libro, provoca il cambiamento di direzione del modulo della velocità.
Ma la velocità di che ?
Help!

Salve e Buono Studio A tutti!
Avrei due quesiti da proporvi:
--Che cosa si intende per forza "normale" al piano?
--La variabile $N$ viene chiamata <> che cosa intende per componente? forza forse?
Grazie CIAO!
Avrei due quesiti da proporvi:
--Che cosa si intende per forza "normale" al piano?
--La variabile $N$ viene chiamata <
Grazie CIAO!
Oltre a ciò non ho capito che cosa sia il valore
$u_sN$ ('mi' di 's'per 'N')
E cosa sia la forza di attrito Statico $F_(as)
$u_sN$ ('mi' di 's'per 'N')
E cosa sia la forza di attrito Statico $F_(as)
Rifaccio la domanda....
Sapreste dirmi per caso come è definita di preciso $N$
ossia quella che viene chiamata
<> ???
Ho capito che:
$_sN = F_as$
e che la condizione di equilibrio è appunto.
$F_n <=_sN$
ma non ho capito come ricavare $N$.
PO
Sapreste dirmi per caso come è definita di preciso $N$
ossia quella che viene chiamata
<
Ho capito che:
$
e che la condizione di equilibrio è appunto.
$F_n <=
ma non ho capito come ricavare $N$.
PO

Forse è meglio se la riscrivo meglio....
Sapreste dirmi per caso come è definita di preciso $N$
ossia quella che viene chiamata
<> ???
Ho capito che:
$mu_sN = F_as$
e che la condizione di equilibrio è appunto.
$F_n <= mu_sN$
ma non ho capito come ricavare $N$.
PO
Sapreste dirmi per caso come è definita di preciso $N$
ossia quella che viene chiamata
<
Ho capito che:
$mu_sN = F_as$
e che la condizione di equilibrio è appunto.
$F_n <= mu_sN$
ma non ho capito come ricavare $N$.
PO