Induttanza di una linea di trasmissione a piattina

FR483
Buongiorno a tutti.
Mi sono trovato oggi di fronte ad un esercizio, che, nonostante vari tentativi, non sono riuscito a risolvere...
Il testo è il seguente:
"Calcolare l’induttanza per unità di lunghezza di una linea di trasmissione a piattina, costituita da due conduttori cilindrici di raggio \(\displaystyle a = 0.25 mm \) e posti a distanza (interasse) \(\displaystyle d = 5 mm \). Un filo viene usato come conduttore di andata e l’altro come conduttore di ritorno. Si ipotizzi che la corrente scorra interamente sulla superficie dei due conduttori."
La soluzione dovrebbe essere: \(\displaystyle L=\frac{\mu _{0}}{\pi }ln\frac{d-a}{a} \)

Io avevo pensato di risolverlo così: ho fatto innzanzitutto lo schema che allego a questo post.
Ho poi considerato, per Biot-Savart (all'interno dei conduttori il campo è nullo, non scorrendo corrente), che il campo generato dal conduttore 1 è: \(\displaystyle \frac{\mu _{0}I}{2\pi r} \), con r distanza dal centro del primo conduttore.
Il campo generato dal secondo, ragionando sempre sullo schema, mi è risultato pari a \(\displaystyle \frac{\mu _{0}I}{2\pi (d-r)} \).
Il campo magnetico totale quindi è dato dalla somma dei due campi magnetici che dicevo prima (scorrendo le due correnti in senso opposto) e risulta essere: \(\displaystyle \frac{\mu _{0}Id}{2\pi r(d-r)} \), se ho fatto bene i calcoli. Il campo sarà inoltre non nullo, sempre se ho fatto bene i calcoli, per \(\displaystyle a Ho poi considerato che \(\displaystyle W=\frac{1}{2}LI^{2} \), non riuscendo a determinare il flusso del campo magnetico (per poi dividerlo per \(\displaystyle I \) e trovare così \(\displaystyle L \)), avendo avuto difficoltà a trovare una superficie su cui integrare.
Quindi \(\displaystyle L=\frac{2W}{I^{2}} \).
Ho quindi cercato di determinare \(\displaystyle W \) come \(\displaystyle W=\int wdV=\int \frac{1}{2}\frac{B^{2}}{\mu_{0}}dV \)
Mi trovo però in difficoltà nel calcolo di \(\displaystyle W \), e probabilmente è la stessa difficoltà che ho nel caso del calcolo di L mediante flusso del campo magnetico: non riesco a capire su quale volume integrare la densità di energia!
Integro sul volume interno tra i due cilindri, dove ho campo non nullo? Integro su un volume cilindrico con r che varia tra \(\displaystyle a \) e \(\displaystyle d-a \)?

Grazie mille in anticipo! :)

Risposte
FR483
Mi ero dimenticato di allegare lo schema! Scusatemi! Lo allego ora!

FR483
Forse sono riuscito a capire come si potrebbe fare!
Avevo innanzitutto fatto un errore (notato ora): la distanza non è tra le superifici dei cilindri, ma è tra gli assi dei due cilindri.
Ho poi considerato i due fili separatamente invece che in contemporanea, e considerato come volume un cilindro concentrico al conduttore, anch'esso lungo \(\displaystyle l \).
Utilizzando il metodo "energetico" (ricavando cioè \(\displaystyle L/l \) come: \(\displaystyle \frac{L}{l}=\frac{2W}{I^{2}l} \) su un singolo filo, si trova l'induttanza data da quel filo, che mi risulta essere:
\(\displaystyle \frac{L}{l}=\frac{2W}{I^{2}l}=\frac{2}{I^{2}l}\int wdV = \frac{1}{I^{2}l}\int \frac{B^{2}}{\mu_{0}}dV = \frac{1}{I^{2}l}\int \frac{\mu_{0}I^{2}}{(2\pi R)^{2}}dV = \frac{1}{I^{2}l}\int \frac{\mu_{0}I^{2}}{(2\pi R)^{2}}2\pi RldR = \frac{\mu_{0}}{2\pi }\int \frac{dR}{R} \)
Integrando tra la distanza a e d-a (cioè dal "limite" del primo conduttore al "limite" del secondo) si dovrebbe avere:
\(\displaystyle \frac{L}{l}= \frac{\mu_{0}}{2\pi }\int_{a}^{d-a}\frac{dR}{R}=\frac{\mu_{0}}{2\pi }ln\frac{d-a}{a} \)
Che se ho capito bene, dovrebbe essere l'induttanza associata al primo filo.
Poichè i due fili sono uguali, l'induttanza totale è quindi:
\(\displaystyle \frac{L}{l}(tot)= 2\frac{L}{l} = \frac{\mu_{0}}{\pi }ln\frac{d-a}{a} \)
Che in effetti sembra proprio coindicere con la soluzione che mi dava il testo.

Potrebbe essere una soluzione corretta? Grazie mille! :)

RenzoDF
Si, ma per farla breve bastava andare ad integrare il campo magnetico totale nello spazio fra i due conduttori, ovvero

$B(r)=\frac{\mu_0I}{2\pi r}+\frac{\mu_0I}{2\pi(d-r)}$

per ottenere [nota]Con l'ultima semplificazione valida per d>>a.[/nota]

$\Phi =\int_{a}^{d-a}B(r)ldr=\frac{\mu_0Il}{ \pi }ln\frac{d-a}{a}\approx \frac{\mu_0Il}{ \pi }ln\frac{d}{a}$

e di conseguenza il valore del coefficiente di autoinduzione L; ma in quel modo non si considera il contributo dello spazio interno ai conduttori.
Volendo considerare pure quello, senza dubbio necessario quando la condizione r << d non è più verificata, le cose si complicano e in questo caso bisogna distinguere un calcolo in bassa frequenza, per il quale nella condizione di conduttori cilindrici "pieni" si perviene [nota]Vedi per esempio http://www.electroyou.it/forum/viewtopi ... 07#p222939[/nota] ad un termine aggiuntivo $\mu_0/(4\pi)$ , e un calcolo in alta frequenza o in presenza di conduttori tubolari di piccolo spessore (che sembra essere il tuo caso), nel quale la determinazione si complica ancora , portando ad un coefficiente di autoinduzione pari a

$ L=\frac{\mu_0l}{\pi} cosh^{-1} (d/ (2a) )$

dalla quale il primo termine dello sviluppo in serie porta all'espressione approssimata

$ L \approx \frac{\mu_0l}{ \pi }ln\frac{d}{a}$

Nel tuo problema la condizione d >> r è comunque verificata in quanto d/r=20 e di conseguenza la relazione approssimata è sicuramente accettabile. Quello che mi stupisce è che il testo del problema precisi che

...Si ipotizzi che la corrente scorra interamente sulla superficie dei due conduttori."

in quanto, a mio parere (per quel che vale), non è che scorrendo sulla superficie si possa ritenere che il contributo dello spazio interno sia nullo ai fini del coefficiente di autoinduzione e che quindi la relazione riportata sia analiticamente corretta e non approssimata.

BTW Giusto un consiglio, prova a calcolare anche la capacità fra i due conduttori al fine di evidenziare le dualità di calcolo e di relazioni fra L , C e impedenza caratteristica Z.

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