Il metodo sperimentale.
Nessun testo di fisica e di chimica di qualsiasi scuola anche dell'Università, parlando del Metodo Sperimentale, dà la definizione esatta del suo 1° stadio, cioè dell'Osservazione.
Chi sa qual'è.
Chi sa qual'è.
Risposte
Osservazione: atto ripetibile di misura di grandezze fisiche proprie del sistema in oggetto. Lo scopo principe dell'osservazione è la traduzione del comportamento del sistema in un insieme di grandezze numeriche.
Questa è una mia definzione, frutto della mia limitata esperienza sia teorica che di laboratorio.
Questa è una mia definzione, frutto della mia limitata esperienza sia teorica che di laboratorio.
L'osservazione è il 1° stadio del Metodo Sperimentale galileiano e si definise in questo modo:
" E' la descrizione analitica di un fenomeno con l'aiuto di tutti i nostri sensi.".
Mediante l'osservazione, quindi, cioè: vedendo e sentendo (cioè toccando, udendo) possiamo dividere la fisica in tutte le sue parti: Meccanica, termologia, magnetismo, elettromahnetismo, ottica.
" E' la descrizione analitica di un fenomeno con l'aiuto di tutti i nostri sensi.".
Mediante l'osservazione, quindi, cioè: vedendo e sentendo (cioè toccando, udendo) possiamo dividere la fisica in tutte le sue parti: Meccanica, termologia, magnetismo, elettromahnetismo, ottica.
Per quanto filologicamente corretta, la tua risposta mi appare antiquata, giacchè è da circa un secolo, che le nuove scoperte della fisica avvengono in campi dove non esiste(o è molto raro) possibilità di contatto sensoriale con il fenomeno, a meno che esso non sia la lettura di valori numerici. Infatti nè la meccanica quantistica, nè la la relatività generale e ristretta hanno dimensioni tipiche compatibili con quelle umane, le une sono troppo piccole, le altre sono troppo grandi.
Non credo, e ne sono convinto, che la definizione da me data dell'osservazione, come :
"descrizione analitica di un fenomeno con l'aiuto di tutti i nostri sensi"
sia antiquata perchè è l'unica che si possa dare in quanto:
- è il 1° stadio del metodo sperimentale; stadio in cui non ci sono strumenti e misurazioni
da fare : c'è solo l'osservatore nudo e crudo;
- la strumentazione, e quindi le misure, fanno parte del 2° stadio del metodo
sperimentale del nostro Galileo Galilei, dopo il quale si INCOMINCIANO a definire le leggi
di comportamento del fenomeno osservato e, dopo loro sperimentazione, cioè ancora
ritornando al 2° stadio del metodo sperimentale e con la partecipazione, il contributo e
l'aiuto di tutti gli studiosi e sperimentatori del mondo ( perchè nella Scienza non bisogna
essere presuntuosi (come fanno alcuni che si credono! ed invece devono solo ringraziare
chi lavora seriamente), si arriva, con l'approvazione di tutti, alla promulgazione finale
della legge di comportamento di quel fenomeno.
Per esempio, mediante l'osservazione, io posso fare, con l'aiuto di tutti i sensi, delle
valutazioni intuitive (o sensoriali) su di un fenomeno : cioè fare varie valutazioni possibili, che si individuano ed eventualmente confermanosi solo nella 2^ fase del metodo sperimentale, cioè nella sperimentazione.
Non so se ne é convinto: ma ci pensi è l'unica e più razionale (non sperimentale) definizione
dell'osservazione.
prof. Di Salvatore Eugenio
"descrizione analitica di un fenomeno con l'aiuto di tutti i nostri sensi"
sia antiquata perchè è l'unica che si possa dare in quanto:
- è il 1° stadio del metodo sperimentale; stadio in cui non ci sono strumenti e misurazioni
da fare : c'è solo l'osservatore nudo e crudo;
- la strumentazione, e quindi le misure, fanno parte del 2° stadio del metodo
sperimentale del nostro Galileo Galilei, dopo il quale si INCOMINCIANO a definire le leggi
di comportamento del fenomeno osservato e, dopo loro sperimentazione, cioè ancora
ritornando al 2° stadio del metodo sperimentale e con la partecipazione, il contributo e
l'aiuto di tutti gli studiosi e sperimentatori del mondo ( perchè nella Scienza non bisogna
essere presuntuosi (come fanno alcuni che si credono! ed invece devono solo ringraziare
chi lavora seriamente), si arriva, con l'approvazione di tutti, alla promulgazione finale
della legge di comportamento di quel fenomeno.
Per esempio, mediante l'osservazione, io posso fare, con l'aiuto di tutti i sensi, delle
valutazioni intuitive (o sensoriali) su di un fenomeno : cioè fare varie valutazioni possibili, che si individuano ed eventualmente confermanosi solo nella 2^ fase del metodo sperimentale, cioè nella sperimentazione.
Non so se ne é convinto: ma ci pensi è l'unica e più razionale (non sperimentale) definizione
dell'osservazione.
prof. Di Salvatore Eugenio
Ti propongo di osservare con un qualsiasi senso un fenomeno di natura quantistica e di individuarne appunto il suo comportamento non classico senza far uso di strumenti di misura.
Concordo con Giovanni nell'affermare che oggi non è più possibile pensare l'osservazione come legata alle sole percezioni sensoriali.
Ci sarebbe un conceto da mettere in chiaro prima di continuare la discussione:
Supponiamo che durante un esperimento qualsiasi ci si imbatta fortuitamente in un fenomeno strano (esempio personale: sto sintetizzando nanocubi di silicio e prendendo delle immagini con il TEM trovo dei cubottaedri). In questo caso diciamo che l'osservazione del fenomeno è avvenuta tramnite i nostri sensi (perchè l'immagine l'abbiamo vista con i nostri occhi) oppure diciamo che è frutto di altre tecnologie (il TEM)?
Se si adotta la prima scuola di pensiero ha indubbiamente ragione Eugenio, mentre se si adotta la seconda (che è quella che sono portato ad accettare) ha ragione Giovanni.
P.S.
Eugenio, in un forum darei del lei è quantomeno inusuale e soprattuto eviterei firme contenenti le proprie qualifiche professionali, altrimenti cominceremmo tutti a firmarci Dott. Ing. e compagnia bella...
Ci sarebbe un conceto da mettere in chiaro prima di continuare la discussione:
Supponiamo che durante un esperimento qualsiasi ci si imbatta fortuitamente in un fenomeno strano (esempio personale: sto sintetizzando nanocubi di silicio e prendendo delle immagini con il TEM trovo dei cubottaedri). In questo caso diciamo che l'osservazione del fenomeno è avvenuta tramnite i nostri sensi (perchè l'immagine l'abbiamo vista con i nostri occhi) oppure diciamo che è frutto di altre tecnologie (il TEM)?
Se si adotta la prima scuola di pensiero ha indubbiamente ragione Eugenio, mentre se si adotta la seconda (che è quella che sono portato ad accettare) ha ragione Giovanni.
P.S.
Eugenio, in un forum darei del lei è quantomeno inusuale e soprattuto eviterei firme contenenti le proprie qualifiche professionali, altrimenti cominceremmo tutti a firmarci Dott. Ing. e compagnia bella...
"GIOVANNI IL CHIMICO":
Ti propongo di osservare con un qualsiasi senso un fenomeno di natura quantistica e di individuarne appunto il suo comportamento non classico senza far uso di strumenti di misura.
Infatti, Eugenio si riferisce all'osservazione diretta, potremmo distinguere tra osservazione diretta e indiretta la prima è quella definita da Eugenio la seconda è quella che richiede strumenti di misura.
Ciao!

I sensi ingannano, infatti se fossimo ancora fermi a considerare osservazione solo ciò che si può fare direttamente con i sensi allora non si sarebbe sviluppata alcuna teoria quantistica e staremmo ancora a fare i calcoli con le trasformazioni galileiane e non avremmo scoperto forse neppure un terzo degli oggetti cosmici non visuali.
Ho scritto un'altro intervento sull'osservazione e ve l'ho spedito. Adesso non ricordo come l'ho fatto (ora sarebbe diverso anche se sempre nello stesso tenore, perchè le idee sono idee), perchè non l'avete pubblicato? Stava diventando interessante.
Eugenio
Eugenio
La pubblicazione è automatica... probabilmente c'è stato un errore quando hai inviato il post...
Mi dispiace, ma ho già spedito due interventi e sono stati evasi perchè, essendo troppo lunghi, ad un certo punto e proprio quando li stavo spedendo si avuta sconnessione da internet.
La seconda volta, in previsione, prima di spedirlo l'ho copiato e l'ho inviato al forum tramite il Dr Bernardo con preghiera di pubblicarlo nel forum, ma non èsuccesso niente e non so perchè.
Generalmente quando in outlook capita una sconnessione da internet il programma usato lo salva in uscita, ma questo non capita al forum, per cui non posso perdere tempo a scrivere inutilmente delle cose un poco lunghe.
Eugenio
La seconda volta, in previsione, prima di spedirlo l'ho copiato e l'ho inviato al forum tramite il Dr Bernardo con preghiera di pubblicarlo nel forum, ma non èsuccesso niente e non so perchè.
Generalmente quando in outlook capita una sconnessione da internet il programma usato lo salva in uscita, ma questo non capita al forum, per cui non posso perdere tempo a scrivere inutilmente delle cose un poco lunghe.
Eugenio
Il problema mi sembra essere la tua connessione e non il forum.
Prova a scrivere il testo in word o con un qualsiasi altro editor di testo, connetterti e fare copia-incolla nel quick reply. Vedrai che viene pubblicato.
Prova a scrivere il testo in word o con un qualsiasi altro editor di testo, connetterti e fare copia-incolla nel quick reply. Vedrai che viene pubblicato.
Non riesco proprio a copirlo su questo click :quando cerco di trasferire il copiato, scritto in outlook, scompare la finestra. Non so da cosa dipenda ed io non sono molto bravo al computer.
Eugenio
Eugenio
Provo a rispondere agli interventi fatti sperando che non ci sia scollegamento internet come due volte precedenti e di esere anche breve.
L'osservazione non è da considerare in senso sofistico, per cui ogni propria percezione è vera, ma solo in senso di iniziare una ricerca prima secondo le prime valutazioni PERSONALI di un fenomeno osservato.Passando al "° stadi del Metodo Sperimentale, avviato ed impostato secondo le prime oservazioni, si migliora le conoscenze, effettuando misure, facendo grafici e valutando il tutto.
E' naturale che l'osservazione è il jolly del metodo sperimentale, per cui in ogni momento si osserva, ma nel 2° stadio l'osservazione è più specifica e valuta, magari migliorando e correggendo eventuali errori.
Per quanto riguarda la percezione di un fenomeno quantistico (per es. i colori emessi dagli elmenti eccitati e diseccitati9 è un fenomeno che si percepisce con gli occhi e poi se ne fa una teoria, come già sappiamo dai livelli energetici della teoria atomica.
Per quanto riguarda l'osservazione di fenomeni non visibili direttamente dall'occhio umano, è naturale che essa si può fare (nel 1° stadio) con strumanti ottici non tarati, come cannocchiale, telescopi, periscopi, microscopi, ecc...
Per l'esperienza che ha l'obiettivo di sintetizzare nanocubi di silice e col TEM (che non so cosa sia, ma è lo stesso) si hanno immagini ( che si osservano con l'occhio umano) di cubottaedri il perchè si deve ricercare non nel TEM ma nel tipo di reazione chimica che è influenzata da catalizzatori chimici (per es. vetreria di vetro ) o fisici (temperatura).
Chiudo perchè ho paura che abbia sconnessione
Eugenio
L'osservazione non è da considerare in senso sofistico, per cui ogni propria percezione è vera, ma solo in senso di iniziare una ricerca prima secondo le prime valutazioni PERSONALI di un fenomeno osservato.Passando al "° stadi del Metodo Sperimentale, avviato ed impostato secondo le prime oservazioni, si migliora le conoscenze, effettuando misure, facendo grafici e valutando il tutto.
E' naturale che l'osservazione è il jolly del metodo sperimentale, per cui in ogni momento si osserva, ma nel 2° stadio l'osservazione è più specifica e valuta, magari migliorando e correggendo eventuali errori.
Per quanto riguarda la percezione di un fenomeno quantistico (per es. i colori emessi dagli elmenti eccitati e diseccitati9 è un fenomeno che si percepisce con gli occhi e poi se ne fa una teoria, come già sappiamo dai livelli energetici della teoria atomica.
Per quanto riguarda l'osservazione di fenomeni non visibili direttamente dall'occhio umano, è naturale che essa si può fare (nel 1° stadio) con strumanti ottici non tarati, come cannocchiale, telescopi, periscopi, microscopi, ecc...
Per l'esperienza che ha l'obiettivo di sintetizzare nanocubi di silice e col TEM (che non so cosa sia, ma è lo stesso) si hanno immagini ( che si osservano con l'occhio umano) di cubottaedri il perchè si deve ricercare non nel TEM ma nel tipo di reazione chimica che è influenzata da catalizzatori chimici (per es. vetreria di vetro ) o fisici (temperatura).
Chiudo perchè ho paura che abbia sconnessione
Eugenio