Forza d'attrito statico?

chiaramc1
Un baule di 70 kg è fermo su un piano inclinato di altezza1,20 m e lunghezza 3,60 m.
a)Determina la forza d' attrito statico ,sapendo che il coefficiente di attrito statico fra il baule e il piano è 0.7.
b)Dopo che il piano inclinato è stato pulito e lucidato,per mantenere in equilibrio il baule è sufficiente una forza equilibrante di 35 N.Qual è il nuovo coefficiente di attrito statico?
devo calcolare la forza d'attrito radente statico
la formula è massa*coefficiente
facendo il calcolo viene 49
ma deve venire 453 cosa sbaglio?

Risposte
mathbells
Per lunghezza intendi la lunghezza dell'ipotenusa del piano o della base?

chiaramc1
c'è scritto così sul libro, il piano forse

axpgn
Ti dice niente $g$, l'accelerazione di gravità?

mathbells
leggendo il testo dell'esercizio si deduce che o la domanda a) è a trabocchetto oppure chi ha ideato l'esercizio non ha capito nulla dell'attrito statico. Svolgendo i calcoli purtroppo si deduce che è vera la seconda ipotesi.

Il problema è che molti pensano che l'attrico statico si determini sempre con la formula $A_s=\mu_SN$ dimendicando che questa formula fornisce solo l'attrito statico massimo. Per rispondere alla domanda a) non è necessario conoscere il coefficiente d'attrito statico (se non per verificare se l'equilibrio è possibile o meno). La forza d'attrito statico, essendo in sostanza una reazione vincolare, si determina come tutte le altre reazioni vincolari e cioè in modo indiretto quando siano note tutte le altre forze e l'accelerazione del sistema. Nel nostro caso, l'attrito statico è quella foza che tiene ferma la cassa sul piano inclinato e quindi è quella sufficiente ad equilibrare la componente del peso parallela al piano inclinato e cioè $A_s=P\sin\alpha=P\frac{h}{L}=229N$.
Il risultato dato dal testo, e cioè $453N$, corrisponde proprio al valore massimo dell'attrito statico che può esistere tra piano e cassa (che vale $A_{s,max}=\mu_S P\cos\alpha$) ma che non corrisponde affatto a quello effettivamente presente nel sistema.

E' incredibile come tale equivoco sia diffuso anche nei libri di testo (ne ho esperienza diretta purtroppo).

Posso chiederti titolo ed autori del libro da cui hai preso l'esercizio?

chiaramc1
allora phoenomena compact fabbri masini

chiaramc1
hai qualche testo da consigliarmi'

mathbells
Suppongo che tu frequenti le superiori, quindi il libro di testo ti è imposto dalla scuola. Purtroppo l'unico altro testo per il biennio che conosco con una certa profondità non è molto migliore del tuo per quanto riguarda la trattazione dell'attrito. Quello che posso suggerirti è di discutere con il tuo insegnante di questo problema che hai postato e senti che ti dice. Dalla discussione dovrebbe uscire fuori la questione...

chiaramc1
si ma è deludente come libro, io imparo le formule e poi le metto in pratica va bene questo metodo?

mathbells
Bè tutti impariamo le formule e le mettiamo in pratica... La cosa importante è capire il significato delle formule, il significato dei simboli, sotto quali ipotesi valgono e come usarle. Per fare questo è fondamentale studiare la teoria, ovviamente non a memoria ma capendo i concetti e come funzionano le cose. Conoscere a memoria tutte le formule è perfettamente inutile per risolvere e capire gli esercizi.

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