Fisica
1)Prendiamo un sistema di riferimento solidale con la terra, cosa significa?
2) Come si calcolano velocità e accelerazione istantanea?
3) Come si rappresenta una terna cartesiana?
Grazie.
2) Come si calcolano velocità e accelerazione istantanea?
3) Come si rappresenta una terna cartesiana?
Grazie.

Risposte
Scusa la franchezza, ma penso che un buon libro con delle illustrazioni fatte bene possa essere molto più utile che una risposta sul forum.
Comunque: 1) E' un sistema di riferimento in cui la terra ha velocità nulla, cioè se visto da un altro sistema di riferimento lui e la terra si muovono insieme.
2)Sono la derivata prima e la derivata seconda, rispetto al tempo, del vettore posizione.
3) Si rappresenta con tre assi ortogonali tra loro, individuati nello spazio da tre versori a norma unitaria.
Comunque: 1) E' un sistema di riferimento in cui la terra ha velocità nulla, cioè se visto da un altro sistema di riferimento lui e la terra si muovono insieme.
2)Sono la derivata prima e la derivata seconda, rispetto al tempo, del vettore posizione.
3) Si rappresenta con tre assi ortogonali tra loro, individuati nello spazio da tre versori a norma unitaria.
1) Quindi si parla di moto relativo?
2) Nel calcolare la derivata seconda del vettore spostamento rispetto al tempo, io ho un'altra formula, cioè la derivata prima della velocità rispetto al tempo.
3) scusami, ma non so cosa sia un versore
2) Nel calcolare la derivata seconda del vettore spostamento rispetto al tempo, io ho un'altra formula, cioè la derivata prima della velocità rispetto al tempo.
3) scusami, ma non so cosa sia un versore

"ganpyixt":
Nel calcolare la derivata seconda del vettore spostamento rispetto al tempo, io ho un'altra formula, cioè la derivata prima della velocità rispetto al tempo.
E' la stessa cosa.
1) Se un sistema di riferimento è solidale con un oggetto allora quell'oggetto avrà sempre moto nullo per un osservatore che si trovi in quel sistema di riferimento.
2) Se la velocità è la derivata prima della posizione, allora la derivata prima della velocità è la derivata seconda dello spostamento.
3) I versori possono essere visti come l'insieme di vettori linearmente indipendenti, ortogonali tra loro e normalizzati a 1 che possiamo assumere come base dello spazio euclideo tridimensionale.
2) Se la velocità è la derivata prima della posizione, allora la derivata prima della velocità è la derivata seconda dello spostamento.
3) I versori possono essere visti come l'insieme di vettori linearmente indipendenti, ortogonali tra loro e normalizzati a 1 che possiamo assumere come base dello spazio euclideo tridimensionale.
Scusa giuseppe non avevo visto la tua risposta.
Non ti preoccuapre Giovanni.
"ganpyixt":
1) Quindi si parla di moto relativo?
Il moto è SEMPRE relativo a un osservatore, anche in meccanica classica. Questo significa che il moto è descritto in un fissato sistema di riferimento (di solito cartesiano ortogonale, come dice GIOVANNI) che permette di rappresentare le posizioni come vettori (terne di numeri reali). Un osservatore sulla sup. della terra assume naturalmente un sistema di riferimento che è fisso su di essa (prendi per esempio gli spigoli convergenti di una stanza parallelepipeda).
In meccanica classica è importante distinguere tra sistemi (o osservatori) inerziali e non inerziali. Poichè TUTTI i sistemi inerziali sono equivalenti (principio di relatività galileiano) spesso impropriamente sono chiamati ASSOLUTI.
Per descrivere alcuni fenomeni, l'osservatore sulla terra può essere considerato inerziale per altri no.
I termini ASSOLUTO e RELATIVO, riferiti ai sistemi di riferimento, generano spesso confusione e quindi è opportuno caso per caso chiarire il contesto rinunciando a definizioni generali che non sono universalmente accettate.
ciao
PS: la frase 'tutto è relativo' è generlamente considerata la sintesi della teoria della relatività di Einstein, ma in realtà per molti aspetti dovrebbe essere attribuita a Galileo che ne ha svelato alcune conseguenze essenziali. La visione Copernicana del Mondo (con tutto quello che ha comportato al suo sostenitore e alla scienza) è in essenza una coraggiosa ma 'semplice' scelta di un diverso sistema di riferimento per descrivere la cinematica del sole e dei pianeti.