Esercizio statica
Ciao ragazzi
Mi sto scervellando su questo problema:
Un cavo di acciaio sorregge un ponte di massa m =10.000 kg formando un angolo di 45° con la direzione orizzontale, come in figura. Qual è la forza di tensione a cui è sottoposto il cavo?
Non capisco come faccio a calcolare la tensione senza conoscere la lunghezza del ponte...se avessi la lunghezza potrei calcolare il momemento delle due forze e ricavarmi la tensione, sapreste aiutarmi? Grazie in anricipo

Un cavo di acciaio sorregge un ponte di massa m =10.000 kg formando un angolo di 45° con la direzione orizzontale, come in figura. Qual è la forza di tensione a cui è sottoposto il cavo?
Non capisco come faccio a calcolare la tensione senza conoscere la lunghezza del ponte...se avessi la lunghezza potrei calcolare il momemento delle due forze e ricavarmi la tensione, sapreste aiutarmi? Grazie in anricipo

Risposte
Si tratta di composizione di forze, dove una componenete è quella che penetra nel muro e un altra quella del peso.
Questo è il motivo per cui tu non hai una lunghezza del ponte.
Notare che essendo l'angolo di 45 gradi allora le due componenti sono uguali: per capirolo immagina che la tensione T della fune, che corre lungo la fune, sia una diagonale di un quadrato (la quale, dicono, sia di 45 gradi
), mentre le altre 2 componenti i lati del quadrato.
Di fatto abbiamo che $T = \root{}{ g*m + g*m} = \root{}{2}*g*m $ = 138734.35 N
Questo è il motivo per cui tu non hai una lunghezza del ponte.
Notare che essendo l'angolo di 45 gradi allora le due componenti sono uguali: per capirolo immagina che la tensione T della fune, che corre lungo la fune, sia una diagonale di un quadrato (la quale, dicono, sia di 45 gradi

Di fatto abbiamo che $T = \root{}{ g*m + g*m} = \root{}{2}*g*m $ = 138734.35 N
"marco.naccini":
Di fatto abbiamo che $T = \root{}{ g*m + g*m} = \root{}{2}*g*m $ = 138734.35 N
Come può la tensione superare il peso se la medesima ha, rispetto al vincolo, braccio maggiore? Sei sicuro di sapere ciò di cui si parla? Te lo chiedo solo perché l'esercizio è veramente elementare.