[Esercizio] Posizione migliore per un carico su una carriola

Edo_Rm
Qual è la posizione migliore per spingere il carico su una carriola su un terreno soffice?


1) Escludo C per la maggior forza richiesta per sollevare la carriola da terra, visto il braccio ridotto.

2) Escludo D perché sollevando la carriola mi troverei il peso fuori asse rispetto al centro di rotazione della ruota della carriola, il che creerebbe un momento che spinge il manico della carriola verso l'alto, probabilmente facendola impuntare alla prima cunetta o buca che incontrerei sul terreno soffice.

3) Escludo A per una questione di stabilità del carico nel momento in cui sollevo la carriola: il centro di gravità del carico si troverebbe più in alto rispetto al piano d'appoggio del carico se confrontato con l'opzione B.

Risposta: B

Siete d'accordo con il mio ragionamento?

Risposte
Shackle
Il terreno è soffice, dice il testo. Perché lo dice? Che indizio ti dà questo? Io opterei per la soluzione C , perché con la massa (e quindi il peso) spostata in avanti, come in B, la ruota della carriola affonderebbe troppo nel terreno soffice. Meglio averlo indietro, il blocco.
Penso che lo scopo della indicazione sulla natura del terreno porti in questa direzione.
Altra cosa sarebbe se si trattasse di un suolo duro, come una strada di città. Allora avresti ragione tu a scegliere la B.
Ma qui è tutto opinabile, bisognerebbe stare nella testa di chi ha inventato questi esercizi :roll: :?

Faussone
È vero che questi esercizi non sono un granché, comunque questo mi pare abbastanza chiaro.
Il fatto che si dica che il terreno è soffice fa intendere che si vuole minimizzare la forza di reazione della ruota sul terreno.
È vero che quella configurazione rende più disagevole sollevare la carriola ma tanto è.
Sono insomma d'accordo con Shackle.

oni93
@faussone
[hide="."]Quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba.

Puoi anche eliminarmi dal forum ;)

P. S. Non solo non hai aiutato, ma sei stato addirittura presuntuoso. Ricorda, se non sei in grado di aiutare qualcuno è meglio stare zitti e farsi da parte.

Detto questo. Addio.
(Non troverai altre mie risposte, non ho tpo da perdere, specialmente da persone come te che si credono chissà chi)[/hide]

anonymous_0b37e9
Ciao Faussone. Ho visto che hai reso invisibile l'ultimo messaggio di gravity. Non essendo riuscito a leggerlo e alla luce di quanto successo nell'altra discussione:

https://www.matematicamente.it/forum/vi ... 9#p8503387

sarei stato curioso di sapere che cos'altro era stato scritto. Pazienza. Ad ogni modo, per quel che conta, hai tutta la mia solidarietà.

Faussone
"anonymous_0b37e9":
Ciao Faussone. Ho visto che hai reso invisibile l'ultimo messaggio di gravity.........


@tutti

Era un messaggio che non aveva a che fare nulla con questa discussione e in effetti è uno strascico di quell'altra discussione citata, contenente diciamo un ...giudizio personale di quella persona sul sottoscritto.8-)
Niente di importante e rilevante comunque.

@anonymous_0b37e9
Grazie della solidarietà, apprezzo molto, ma comunque è un incidente in fondo banale.

Edo_Rm
Non sono a conoscenza della situazione.

In ogni caso, grazie per i diversi contributi.
In effetti non avevo tenuto sufficientemente conto dell'informazione sul terreno soffice.
Purtroppo questo test gioca molto sul fatto di lasciarsi indietro dettagli. Immaginate 68 domande estremamente generiche che coprono molteplici argomenti come cinematica, elettromagnetismo, chimica, termodinamica, ecc da rispondere in 50 minuti, subito dopo averne fatte 36 di matematica in 60 minuti

Shackle
"Edo_Rm":


In effetti non avevo tenuto sufficientemente conto dell'informazione sul terreno soffice.
Purtroppo questo test gioca molto sul fatto di lasciarsi indietro dettagli. Immaginate 68 domande estremamente generiche che coprono molteplici argomenti come cinematica, elettromagnetismo, chimica, termodinamica, ecc da rispondere in 50 minuti, subito dopo averne fatte 36 di matematica in 60 minuti


Insomma una insalata mista di tutte le verdure immaginabili... :D Forse ci manca il cavolo...o forse è tutta una roba del cavolo. Dov’è cha fanno questa insalata? E alla fine, che cosa ha imparato lo studente? Un cavolo, appunto... :roll:

Faussone
"Shackle":

Insomma una insalata mista di tutte le verdure immaginabili... :D Forse ci manca il cavolo...o forse è tutta una roba del cavolo. Dov’è cha fanno questa insalata? E alla fine, che cosa ha imparato lo studente? Un cavolo, appunto... :roll:


Sottoscrivo. Questo tipo di test con risposta secca, per giunta senza possibilità del candidato di scrivere le ragioni della propria risposta, sono completamente inutili per valutare la preparazione fisica.

Edo_Rm
Sono assolutamente d’accordo con voi se parliamo di valutare esclusivamente la preparazione sui temi scientifici della persona. Credo però che lo scopo di questo test trascenda la sola valutazione scientifica ma valuti anche la gestione del tempo da parte del candidato e la capacità di attribuire delle priorità, senza perdere un tempo eccessivo sulle singole domande.

Tanto per farvi capire, vi faccio un altro esempio, che in una simulazione non cronometrata mi ha fatto perdere 10 minuti a pormi mille questioni.

“Se un flauto ed una chitarra sono scaldati come cambierà il loro tono?”
Opzioni:
1) La tonalità aumenterà per entrambi
2) La tonalità diminuirà per entrambi
3) La tonalità del flauto sarà più alta, quella della chitarra più bassa
4) La tonalità della chitarra sarà più alta, quella del flauto più bassa

So che V=F*W in cui V velocità del suono, W lunghezza d’onda, F frequenza. Ma so anche che la velocità del suono è una funzione dela temperatura V=331*sqrt(T/273).
Quindi se la temperatura aumenta, la velocità del suono aumenta. La lunghezza d’onda prodotta dallo strumento (W) è la stessa quindi F, la frequenza, deve aumentare.
Risposta -> La tonalità aumenta.

Poi ho iniziato a pormi problemi sul fatto che l’aumento della temperatura potesse fare dilatare dello corde della chitarra, conducendola quindi ad una tonalità più bassa.
Alla fine sono rimasto col dubbio su quale sia la risposta corretta tra 1, se escludo l’effetto della temperatura su qualsiasi componenti degli strumenti, oppure 3, se cerco di fare delle valutazioni anche sulle corde della chitarra. Alla fine ho risposto 1 per il semplice motivo che è l’unico modo per tenere la lunghezza d’onda prodotta W costante. In alternativa avrei nell’equazione troppe variabili che non sono in grado di valutare, ossia V aumenta per la temperatura, la lunghezza d’onda W non può più essere tenuta costante perché le corde si dilatano e la frequenza F dovrebbe cambiare in funzione di come cambia W, parametro che non sono in grado di valutare con le informazioni fornite nel problema.
Voi come la vedete?

Shackle
Ti rispondo da chitarrista dilettante. Se lasci una chitarra al sole, o dentro al cofano di una macchina sotto il sole, commetti un delitto contro la musica e i liutai, parlando in generale :-D (scherzo, tu non lo faresti mai, ce l’ho con chi ha pensato certi quesiti...)
Il calore ha effetto su tutto lo strumento, non puoi ignorare che si tratta di uno strumento musicale delicato composto di varie parti. Il calore fa deformare e a volte anche spaccare il legno, ma le corde tirano sempre, per cui se si deforma il manico incurvandosi hai alla fine una minore tensione delle corde, che si allungano pochissimo per effetto termico, e dunque delle note meno alte, (parlando di corde suonate a vuoto) di quelle che avresti a temperatura ambiente “giusta” . Quale è ? In generale si dice tra gli esperti chitarristi che se stai bene tu in un dato ambiente, con una certa temperatura e una certa umidità relativa (per la chitarra l’umidità relativa ottimale è, piu o meno, tra il 40 e il 50 % ) , sta bene pure la tua chitarra.
Infatti il problema di accordare la chitarra ogni volta che la prendo è più importante in inverno, a causa del riscaldamento domestico, che in estate. Basta tenerla in casa, al riparo dal sole, e mantenere un giusto grado di umidità nella stanza. Ti lascio un link, se sei interessato a leggere :

https://www.suonolachitarra.it/luogo-id ... tarra.html

Edo_Rm
"Shackle":
Ti rispondo da chitarrista dilettante. Se lasci una chitarra al sole, o dentro al cofano di una macchina sotto il sole, commetti un delitto contro la musica e i liutai, parlando in generale :-D (scherzo, tu non lo faresti mai, ce l’ho con chi ha pensato certi quesiti...)
Il calore ha effetto su tutto lo strumento, non puoi ignorare che si tratta di uno strumento musicale delicato composto di varie parti. Il calore fa deformare e a volte anche spaccare il legno, ma le corde tirano sempre, per cui se si deforma il manico hai alla fine delle note meno acute, cioè meno alte, (parlando di corde suonate a vuoto) di quelle che avresti a temperatura ambiente “giusta” . Quale è ? In generale si dice tra gli esperti chitarristi che se stai bene tu in un dato ambiente, con una certa temperatura e una certa umidità relativa (per la chitarra l’umidità relativa ottimale è, piu o meno, tra il 40 e il 50 % ) , sta bene pure la tua chitarra.
Infatti il problema di accordare la chitarra ogni volta che la prendo è più importante in inverno, a causa del riscaldamento domestico, che in estate. Basta tenerla in casa, al riparo dal sole, e mantenere un giusto grado di umidità nella stanza. Ti lascio un link, se sei interessato a leggere :

https://www.suonolachitarra.it/luogo-id ... tarra.html


Aspetta mi sto perdendo :roll:. Il calore mi fa deformare il legno, nel senso di espansione. Se la corda tira sempre ed il legno si espande, la "chitarra calda" avrà le corde più tese della "chitarra fredda". Una corda più tesa non dovrebbe produrre un suono ad una frequenza maggiore, quindi più acuto?
Io stavo trascurando la dilatazione dello strumento e consideravo solo quella della corda che dilatandosi tra due punti fissi risultava meno tesa e per questo produceva suoni a frequenza minori, quindi più gravi.
Tra l'altro controllando i coefficienti di dilatazione termica vedo che quello del legno è circa 2,5 volte inferiore all'acciaio (5*10^-6 vs. 12*10^-6).
Infine, una volta chiarito quanto ho scritto sopra, non ti sembra di stare scendendo in un livello di dettaglio esagerato rispetto alla semplicità con cui la domanda è stata posta ed alla scarsezza dei dati forniti?.
Di contro mi pongo alcuni quesiti:
1) Perché chiedermi l'effetto su flauto e chitarra, e non solo sul flauto?
2) Posto che come la chitarra calda si dilata, anche il flauto caldo si dilata, qual è la differenza tra i due strumenti? La presenza delle corde.
3) Le corde si dilatano, si "smollano", il tono prodotto è più basso.

Shackle
Aspetta mi sto perdendo :roll:. Il calore mi fa deformare il legno, nel senso di espansione. Se la corda tira sempre ed il legno si espande, la "chitarra calda" avrà le corde più tese della "chitarra fredda". Una corda più tesa non dovrebbe produrre un suono ad una frequenza maggiore, quindi più acuto?


La chitarra non si dilata linearmente, non resta in piano (diciamo cosi), col calore il manico tende a incurvarsi verso il piano armonico, che è quello dove si trovano le corde tese, tra paletta e ponticello; questo incurvamento (anche piccolo, eh!) porta ad una diminuzione della tensione delle corde, e quando le corde sono meno tese danno un suono più grave, non più acuto. Questa è una esperienza che purtroppo ho vissuto... ho comprato un’altra chitarra, quella col manico incurvato dal calore non era riparabile !

non ti sembra di stare scendendo in un livello di dettaglio esagerato rispetto alla semplicità con cui la domanda è stata posta ed alla scarsezza dei dati forniti?.


si, hai ragione. Ma se colui che ha proposto il quesito non sa quelle cosucce, perché si mette a fare questo tipo di domande? Certi quesiti non andrebbero proprio posti, Come diceva un filosofo : “ Di ciò di cui non si sa parlare, è meglio tacere ”

Chiarisco che mi sto riferendo a una chitarra classica, che non ha corde in acciaio, ma di nylon.

Se passiamo al flauto, non lo conosco, ma se puoi assimilarlo a una canna d’organo ( esagerato!) , una canna più lunga dovrebbe produrre un suono più grave, no ?

Faussone
Ma che cavolo di quesiti sono questi? Sono scritti con i piedi.... Ma dai!!!

Io ti consiglio per ognuno di questi quesiti, visto che come dici l'ottica è vedere come il candidato impiega il tempo e non giudicare tanto la vera preparazione in fisica, di mettere una X a caso. Tanto qualunque risposta può essere giustificabile con i pochi dati a disposizione, sfrutta l'ambiguità insomma :-D .
Non ti assicuro paghi, ma almeno non perdi tempo.

Edo_Rm
"Shackle":
Aspetta mi sto perdendo :roll:. Il calore mi fa deformare il legno, nel senso di espansione. Se la corda tira sempre ed il legno si espande, la "chitarra calda" avrà le corde più tese della "chitarra fredda". Una corda più tesa non dovrebbe produrre un suono ad una frequenza maggiore, quindi più acuto?


La chitarra non si dilata linearmente, non resta in piano (diciamo cosi), col calore il manico tende a incurvarsi verso il piano armonico, che è quello dove si trovano le corde tese, tra paletta e ponticello; questo incurvamento (anche piccolo, eh!) porta ad una diminuzione della tensione delle corde, e quando le corde sono meno tese danno un suono più grave, non più acuto. Questa è una esperienza che purtroppo ho vissuto... ho comprato un’altra chitarra, quella col manico incurvato dal calore non era riparabile !

non ti sembra di stare scendendo in un livello di dettaglio esagerato rispetto alla semplicità con cui la domanda è stata posta ed alla scarsezza dei dati forniti?.


si, hai ragione. Ma se colui che ha proposto il quesito non sa quelle cosucce, perché si mette a fare questo tipo di domande? Certi quesiti non andrebbero proprio posti, Come diceva un filosofo : “ Di ciò di cui non si sa parlare, è meglio tacere ”

Chiarisco che mi sto riferendo a una chitarra classica, che non ha corde in acciaio, ma di nylon.

Se passiamo al flauto, non lo conosco, ma se puoi assimilarlo a una canna d’organo ( esagerato!) , una canna più lunga dovrebbe produrre un suono più grave, no ?


Spiegata in questi termini, sono perfettamente d'accordo con te sulla chitarra.
Ho fatto alcune prove modificando la risposta per vedere il risultato finale, e l'autore del test indica come risposta corretta cheil flauto suonerà più acuto, la chitarra più grave.
Quindi effettivamente il significato di porre la domanda su due strumenti diversi vuole fare ragionare il candidato non solo sugli effetti della temperatura dell'aria sulla velocità del suono, ma anche sugli effetti di dilatazione che subiscono i materiali. Buono a sapersi.

Faussone: seguirei il tuo consiglio se esistesse una sessione "spiegami le tue risposte" a valle del test al computer. Ma siccome temo esista solo il momento in cui visualizzo la percentuale di risposte corrette, vorrei evitare di leggere 25% dopo aver tirato a caso la riposta tra le 4 opzioni.
E considerando gli effetti della Legge di Murphy sulla statistica, quel 25% potrebbe facilmente diventare anche <10% :-D

Credo convenga sfruttare i 10 giorni rimanenti per entrare nella testa di chi ha scritto 'ste maledette domande.

Faussone
@Edo_Rm

La mia era ovviamente una provocazione, le mie critiche sono per queste domande del ca...volo. Hai tutta la mia comprensione, anche se suppongo non ci fai molto :roll:
Ma per cosa è il test?

Edo_Rm
"Faussone":
@Edo_Rm

La mia era ovviamente una provocazione, le mie critiche sono per queste domande del ca...volo. Hai tutta la mia comprensione, anche se suppongo non ci fai molto :roll:
Ma per cosa è il test?


Per scaramanzia non lo dico (d'altronde non posso proprio essere ingegnere su tutto, dovrà pur esserci un lato irrazionale :D ). L'ho raccontato solo a mia madre, mio padre e la mia ragazza.
Prometto che quando tutto sarà finito rivelerò la follia in cui mi sono infilato.
Per ora ho segnato in rosso fuoco sul calendario le date 21-22-23 settembre. Ed un grande grazie per il supporto che mi avete dato sulle domande che ho posto.

Faussone
:smt002 La scaramanzia non si discute!

In bocca al lupo! ...e spero ci farai sapere :wink:

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