Esercizi_lavoro_energia
1)se una forza compie lavoro su un corpo che compie uno spostamento il lavoro è
a)direttamente proporzionale alla forza e allo spostamento
b)inveramente proporzionale alla forza e allo spostamento
c)inversamwente proporzionale alla forza e direttamente proporzionale allo spostamento
d)direttamtne proporzionale alla forza e inversamente proporzionale allo spostamento.
io penso che sia la b)
2)il lavoro compiuto dalla forza di gravità nel corso di uno spostamento da un punto A a un punto B può dipendere
a)dalla posizione di A
b)dalla posizione di B
c)dalla velocità dello spostamento
d)dalla lunghezza del percorso
e)dalla forma geometrica del percorso
qui possso dare più di una risposta e le mie sono a) e b)
3)l'energia potenziale elastica dipende:
a)dalla presenza di altre forze
b)dall'entità della deformazione
c)dalla velocità con cui si realizza la deformazione
d)dal tipo di deformazione(compressione o allungamento)
e)dalla costante elastica della molla
anche qui posso dare pù di una risposta. qui ho segnato solo la b). è corretta?ce ne sono altre?
grazie a tutti
a)direttamente proporzionale alla forza e allo spostamento
b)inveramente proporzionale alla forza e allo spostamento
c)inversamwente proporzionale alla forza e direttamente proporzionale allo spostamento
d)direttamtne proporzionale alla forza e inversamente proporzionale allo spostamento.
io penso che sia la b)
2)il lavoro compiuto dalla forza di gravità nel corso di uno spostamento da un punto A a un punto B può dipendere
a)dalla posizione di A
b)dalla posizione di B
c)dalla velocità dello spostamento
d)dalla lunghezza del percorso
e)dalla forma geometrica del percorso
qui possso dare più di una risposta e le mie sono a) e b)
3)l'energia potenziale elastica dipende:
a)dalla presenza di altre forze
b)dall'entità della deformazione
c)dalla velocità con cui si realizza la deformazione
d)dal tipo di deformazione(compressione o allungamento)
e)dalla costante elastica della molla
anche qui posso dare pù di una risposta. qui ho segnato solo la b). è corretta?ce ne sono altre?

grazie a tutti
Risposte
[size=150]?[/size]
ehm, volevo solo una conferma per le risposte

scusa sweet swallow
ma qual'è la definizione di lavoro che conosci?
ma qual'è la definizione di lavoro che conosci?
Allora forse è meglio ripassare cosa intendiamo per lavoro.
IL LAVORO E' UNA GRANDEZZA FISICA SCALARE UGUALE AL PRODOTTO DELLA FORZA PARALLELA ALLO SPOSTAMENTO, E ALLO SPOSTAMENTO STESSO.
$L=F*s$
Perciò come fai a dire che il lavoro è inversamente proporzionale allo spostamento e alla forza? si vede dall'equazione che al crescere di F e s cresce anche il lavoro, ma si capisce anche intuitivamente. Si compie maggior lavoro a spostare una massa pesante rispetto a una leggera (la forza aumenta) o a spostare una massa per 1 metro o per 1 cm (aumenta lo spostamento.
Per quanto riguarda il quesito sulla gravità, la posizione di A e B è ininfluente (quando farai la gravitazione vedrai che una piccola variazione c'è, ma questo è un altro caso), ma solo la lunghezza del percorso.
L'energia potenziale gravitazionale di calcola così: $mgDeltah$ mg=forza peso Deltah=variazione di quota
Per farti capire, il lavoro è uguale se la gravità porta un oggetto da quota 130m a 80m oppure da 60m a 10m (la variazione di quota è 50m),
Riguardo l'energia potenziale elastica, spero abbiate dimostrato che il lavoro di una molla che viene tirata è:
$E=kx^2/2$
Io metterei la risposta e,b
IL LAVORO E' UNA GRANDEZZA FISICA SCALARE UGUALE AL PRODOTTO DELLA FORZA PARALLELA ALLO SPOSTAMENTO, E ALLO SPOSTAMENTO STESSO.
$L=F*s$
Perciò come fai a dire che il lavoro è inversamente proporzionale allo spostamento e alla forza? si vede dall'equazione che al crescere di F e s cresce anche il lavoro, ma si capisce anche intuitivamente. Si compie maggior lavoro a spostare una massa pesante rispetto a una leggera (la forza aumenta) o a spostare una massa per 1 metro o per 1 cm (aumenta lo spostamento.
Per quanto riguarda il quesito sulla gravità, la posizione di A e B è ininfluente (quando farai la gravitazione vedrai che una piccola variazione c'è, ma questo è un altro caso), ma solo la lunghezza del percorso.
L'energia potenziale gravitazionale di calcola così: $mgDeltah$ mg=forza peso Deltah=variazione di quota
Per farti capire, il lavoro è uguale se la gravità porta un oggetto da quota 130m a 80m oppure da 60m a 10m (la variazione di quota è 50m),
Riguardo l'energia potenziale elastica, spero abbiate dimostrato che il lavoro di una molla che viene tirata è:
$E=kx^2/2$
Io metterei la risposta e,b
Se qualcosa non ti torna o hai qualche dubbio o curiosità non esitare a chiedere.
Ma per curiosità, che scuola e classe frequenti? ciao
Ma per curiosità, che scuola e classe frequenti? ciao
+Steven+
grazie alla tua risposta sono in grado di farti una domanda diversa: qual'è la definizione di proporzionalità inversa che conosci?
Poi ti dirò che scuola e che classe frequento.
grazie alla tua risposta sono in grado di farti una domanda diversa: qual'è la definizione di proporzionalità inversa che conosci?
Poi ti dirò che scuola e che classe frequento.
+Steven+
trovo un errore nella tua affermazione secondo cui: "Per quanto riguarda il quesito sulla gravità, la posizione di A e B è ininfluente (quando farai la gravitazione vedrai che una piccola variazione c'è, ma questo è un altro caso), ma solo la lunghezza del percorso. ".
Il campo gravitazionale è conservativo, per cui il lavoro dipende dalla variazione del suo potenziale, che è una funzione scalare dello spazio (supposto il problema tempo-invariante). Il lavoro non dipende, quindi, dalla lunghezza del percorso. Immagina un percorso lunghissimo, ma chiuso (si ritorna al punto di partenza): in questo caso il lavoro è nullo, nonostante la lunghezza del percorso.
Il lavoro dipende proprio dalla variazione del potenziale tra A e B.
trovo un errore nella tua affermazione secondo cui: "Per quanto riguarda il quesito sulla gravità, la posizione di A e B è ininfluente (quando farai la gravitazione vedrai che una piccola variazione c'è, ma questo è un altro caso), ma solo la lunghezza del percorso. ".
Il campo gravitazionale è conservativo, per cui il lavoro dipende dalla variazione del suo potenziale, che è una funzione scalare dello spazio (supposto il problema tempo-invariante). Il lavoro non dipende, quindi, dalla lunghezza del percorso. Immagina un percorso lunghissimo, ma chiuso (si ritorna al punto di partenza): in questo caso il lavoro è nullo, nonostante la lunghezza del percorso.
Il lavoro dipende proprio dalla variazione del potenziale tra A e B.
Per favore Steven, ci potresti esplicitare quale sarebbe questa piccola variazione che si incontrerebbe considerando la forza di gravitazione?
Due valori A e B si dicono inversamente proporzionali quando, all'aumentare di uno, diminuisce l'altro.
Comunque la domanda riguardo alla classe e alla scuola frequentati era per sweet swallow, ma se me lo dici anche tu mi toglia la curiosità.
Il fatto che io dicessi della piccola variazione, era riguardo al fatto che la forza peso non è costante mano mano che mi allontano dalla superficie terrestre, anche se per piccole distanze questa variazione è trascurabile.
Riguardo al fatto che tu dici che la lunghezza del percordo non è influente, allora il lavoro che fa la forza peso di un corpo che cade dal 5° piano di un palazzo è uguale a quella di uno che cade dal 17°?
Io ho escluso che dipendesse dalla posizione di A B perchè dalla formula dell'energia potenziale $mgDeltah$ non vedo riferimento ai due estremi dello spostamento, ma solo alla lunghezza di questo (sempre per piccole variazioni). Se un corpo si sposta di 2 metri in virtù della gravità, cosa cambia se sta in un posto o in un altro? Anche tu lo hai detto: Il campo gravitazionale è conservativo, per cui il lavoro dipende dalla variazione del suo potenziale. Forse nel caso in cui dicevi del percorso lunghissimo ma chiuso intendevi un orbita?
Scusa tutti i miei dubbi, ma preferisco chiarirmeli. Grazie ciao
Comunque la domanda riguardo alla classe e alla scuola frequentati era per sweet swallow, ma se me lo dici anche tu mi toglia la curiosità.
Il fatto che io dicessi della piccola variazione, era riguardo al fatto che la forza peso non è costante mano mano che mi allontano dalla superficie terrestre, anche se per piccole distanze questa variazione è trascurabile.
Riguardo al fatto che tu dici che la lunghezza del percordo non è influente, allora il lavoro che fa la forza peso di un corpo che cade dal 5° piano di un palazzo è uguale a quella di uno che cade dal 17°?
Io ho escluso che dipendesse dalla posizione di A B perchè dalla formula dell'energia potenziale $mgDeltah$ non vedo riferimento ai due estremi dello spostamento, ma solo alla lunghezza di questo (sempre per piccole variazioni). Se un corpo si sposta di 2 metri in virtù della gravità, cosa cambia se sta in un posto o in un altro? Anche tu lo hai detto: Il campo gravitazionale è conservativo, per cui il lavoro dipende dalla variazione del suo potenziale. Forse nel caso in cui dicevi del percorso lunghissimo ma chiuso intendevi un orbita?
Scusa tutti i miei dubbi, ma preferisco chiarirmeli. Grazie ciao
Se $vecF$ è un campo di forza conservativo, ad esempio definito nello spazio $RR^3$ allora per ogni cammino $gamma$ di $RR^3$ con origine $A$ e arrivo $B$ il lavoro di $vecF$ è solo funzione delle coordinate di $A$ e di $B$ ed è, a meno del segno, uguale alla variazione di energia potenziale.
+Steven+
ti spiego meglio.
Tu chiedi: "Riguardo al fatto che tu dici che la lunghezza del percordo non è influente, allora il lavoro che fa la forza peso di un corpo che cade dal 5° piano di un palazzo è uguale a quella di uno che cade dal 17°? "
No, ovviamente non è lo stesso, perchè, come tu stesso dici, c'è una variazione dell'energia potenziale. Nel caso semplice che indichi tu, le superfici equipotenziali sono quelle orizzontali, parallele al terreno. In questo caso osservi le seguenti cose:
1) se ti sposti orizzontalmente (su una superfice orizzontale) il lavoro è nullo qualunque sia la lunghezza del percorso;
2) se ti sposti da un piano ad un altro, la variazione dell'energia potenziale dipende solo dalla distanza tra i piani. Se ti muovi obbliquamente, il percorso si allunga, ma il lavoro non ne risente.
ti spiego meglio.
Tu chiedi: "Riguardo al fatto che tu dici che la lunghezza del percordo non è influente, allora il lavoro che fa la forza peso di un corpo che cade dal 5° piano di un palazzo è uguale a quella di uno che cade dal 17°? "
No, ovviamente non è lo stesso, perchè, come tu stesso dici, c'è una variazione dell'energia potenziale. Nel caso semplice che indichi tu, le superfici equipotenziali sono quelle orizzontali, parallele al terreno. In questo caso osservi le seguenti cose:
1) se ti sposti orizzontalmente (su una superfice orizzontale) il lavoro è nullo qualunque sia la lunghezza del percorso;
2) se ti sposti da un piano ad un altro, la variazione dell'energia potenziale dipende solo dalla distanza tra i piani. Se ti muovi obbliquamente, il percorso si allunga, ma il lavoro non ne risente.
allora io frequento il 4 liceo, ma l'anno precedente avevo un professore di fisica diverso da quello attuale e non ho fatto granchè. ora sto studiando la fisica in maniera più appropriata.
grazie per le risposte. l'unica che non mi convince è quella sul lavoro fatto dalla gravità nel corso di uno spostamento da A a B. io sono ancora convinta che dipenda dalle posizioni di A e B

grazie per le risposte. l'unica che non mi convince è quella sul lavoro fatto dalla gravità nel corso di uno spostamento da A a B. io sono ancora convinta che dipenda dalle posizioni di A e B
Certo kinder, ora che ho capito cosa intendevi non posso darti torto, come uno stupido avevo solo considerato l'ipotesi di una caduta libera in cui lo spostamento fosse parallelo alla forza peso.
Allora l'esercizio è un po ambiguo, perchè nel caso di uno spostamento parallelo al peso conta solo la lunghezza dello spazio.. ma questo d'altra parte è un caso particolare quindi la tua risposta è da preferirsi alla mia. Grazie kinder, ciao.
Allora l'esercizio è un po ambiguo, perchè nel caso di uno spostamento parallelo al peso conta solo la lunghezza dello spazio.. ma questo d'altra parte è un caso particolare quindi la tua risposta è da preferirsi alla mia. Grazie kinder, ciao.
sweet swallow
se il campo è costante nel tempo, il lavoro dipende solo da A e B, e non dal percorso che li congiunge.
se il campo è costante nel tempo, il lavoro dipende solo da A e B, e non dal percorso che li congiunge.
+Steven+
a proporzionalità inversa che ha definito è abbastanza corretta, ma devi specificare l'esponente. Non basta dire che una decresce al crescere dell'altra, perchè questo accade, per esempio, anche se una grandezza è proporzionale all'inverso del quadrato dell'altra.
Comunque, rivedi quanto hai affermato, alla luce di ciò, sul legame tra lavoro, spostamento e forza. Vedrai che il lavoro è proporzionale ad entrambi, non inversamente proporzionale. Quello che puoi dire, semmai, è che a parità di lavoro lo spostamento è inversamente propozionale alla forza, o viceversa.
a proporzionalità inversa che ha definito è abbastanza corretta, ma devi specificare l'esponente. Non basta dire che una decresce al crescere dell'altra, perchè questo accade, per esempio, anche se una grandezza è proporzionale all'inverso del quadrato dell'altra.
Comunque, rivedi quanto hai affermato, alla luce di ciò, sul legame tra lavoro, spostamento e forza. Vedrai che il lavoro è proporzionale ad entrambi, non inversamente proporzionale. Quello che puoi dire, semmai, è che a parità di lavoro lo spostamento è inversamente propozionale alla forza, o viceversa.
Nel darvi queste risposte mi viene un dubbio: ma i vostri professori che vi spiegano? Fate anche a loro queste domande?
con campo che si intende? il percorso su cui avviene lo spostamente?
Scusa kinder, io non ho mai detto infatti che il lavoro è inversamente proporzionale alla forza e allo spostamento, questo è stato un errore di sweet swallow, che io ho contestato. Ti riporto la mia prima risposta in cui commento il fatto che sweet swallow ha scelto la risposta b:
come fai a dire che il lavoro è inversamente proporzionale allo spostamento e alla forza? si vede dall'equazione che al crescere di F e s cresce anche il lavoro, ma si capisce anche intuitivamente. Si compie maggior lavoro a spostare una massa pesante rispetto a una leggera (la forza aumenta) o a spostare una massa per 1 metro o per 1 cm (aumenta lo spostamento.
Come hai detto tu, c'è proporzionalità inversa tra forza e spostamento SE E SOLO SE il lavoro rimane costante. Ciao
come fai a dire che il lavoro è inversamente proporzionale allo spostamento e alla forza? si vede dall'equazione che al crescere di F e s cresce anche il lavoro, ma si capisce anche intuitivamente. Si compie maggior lavoro a spostare una massa pesante rispetto a una leggera (la forza aumenta) o a spostare una massa per 1 metro o per 1 cm (aumenta lo spostamento.
Come hai detto tu, c'è proporzionalità inversa tra forza e spostamento SE E SOLO SE il lavoro rimane costante. Ciao
No, per campo credo che intendesse campo gravitazionale.
Senti sweet swallow ti faccio un esempio: immagina un bambino che sale su una sommità di uno scivolo (del parco giochi). Si siede, e si lascia scivolare. Supponiamo che non ci sono attriti, arriverà con una certa velocità al suolo.
Ora, quella velocità è la stessa che avrebbe raggiunto nel caso, invece di scivolare giù, si fosse buttato di sotto (scusate l'esempio un po' macabro). Infatti la variazione di energia potenziale nei due casi è uguale, anche se la lunghezza del percorso è maggiore nel caso decida di scivolare giù come fanno i bambini normali
Ovviamente abbiamo tralasciato l'attrito. Come vedi conta solo la posizione del punto di partenza e di arrivo, non la strada che li congiunge. Ok?? ciao
Senti sweet swallow ti faccio un esempio: immagina un bambino che sale su una sommità di uno scivolo (del parco giochi). Si siede, e si lascia scivolare. Supponiamo che non ci sono attriti, arriverà con una certa velocità al suolo.
Ora, quella velocità è la stessa che avrebbe raggiunto nel caso, invece di scivolare giù, si fosse buttato di sotto (scusate l'esempio un po' macabro). Infatti la variazione di energia potenziale nei due casi è uguale, anche se la lunghezza del percorso è maggiore nel caso decida di scivolare giù come fanno i bambini normali

Ovviamente abbiamo tralasciato l'attrito. Come vedi conta solo la posizione del punto di partenza e di arrivo, non la strada che li congiunge. Ok?? ciao
No, il campo di una forza è una rappresentazione della forza come funzione vettoriale.
Siete tutti molto bravi in matematica, ma spesso sento delle belle assurdità in fisica, ma i vostri professori non vi hanno spiegato che in fisica, come pure in matematica, ci sono definizioni, teoremi e dimostrazioni? O forse si limitano a raccontarvi come stanno le cose?
Siete tutti molto bravi in matematica, ma spesso sento delle belle assurdità in fisica, ma i vostri professori non vi hanno spiegato che in fisica, come pure in matematica, ci sono definizioni, teoremi e dimostrazioni? O forse si limitano a raccontarvi come stanno le cose?