Dubbio infinito: Ingegneria o fisica?
Salve a tutti, scrivo per avere magari qualche chiarimento riguardo a un dubbio che mi assilla da ormai molto tempo, ovvero la scelta del corso di laurea. Premetto che fin da piccolo mi sono sempre piaciute le materie scientifiche e ho sempre ottenuto ottimi risultati in matematica, finché negli ultimi anni di liceo ho avuto una specie di "vocazione" per la fisica.. oltre che a riuscirmi (come la matematica del resto) cominciava anche ad appassionarmi, tanto che mi sono sempre più informato riguardo agli ambiti di ricerca (particelle ecc) e ho iniziato a valutare se questo interesse (non passione, intendiamoci) poteva diventare un lavoro. A quanto ho capito gli sbocchi principali sono 3: ricerca (es. CERN), insegnamento, occupazioni a livello dell'alta tecnologia (ricerca e sviluppo). L'insegnamento l'ho escluso perché, oltre ai problemi legati all'inserimento e ai bassi stipendi, non mi piace come lavoro; stessa cosa per la ricerca (non è il tipo di lavoro che desidero). Infine il settore ricerca e sviluppo all'interno di un azienda non mi dispiacerebbe, anzi.. è più applicativo rispetto agli altri e sento che potrebbe darmi qualche soddisfazione. Per questi motivi è nato il dubbio con ingegneria, della quale preferisco il ramo industriale (l'informatica proprio non mi piace): gli indirizzi che più mi interessano sono meccanica,aerospaziale,nucleare ed energetica. In particolare mi piacerebbe lavorare in una grande azienda produttrice di turbomacchine (es. general electric ecc), oppure un altro ambito (che è però più un sogno) è quello della fusione nucleare: poter lavorare per la costruzione di un impianto a fusione sarebbe il massimo
. Tuttavia, a quanto ho capito , essendo un settore ancora in via di sviluppo e agli "albori", vengono impiegati soprattutto fisici (non ingegneri nucleari)

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