Dubbi su simmetria e principi conservazione
Buonasera. Leggo che il principio di conservazione della quantità di moto è legato alla simmetria spaziale, mentre quello della energia a quella temporale.
Qui simmetria viene a coincidere, rispettivamente, con traslazione della origine spaziale e di quella temporale del sistema e intervallo in cui vien condotto l'esperimento.
Intanto, avrei un dubbio in merito a questo uso del termine. Infatti, simmetria dovrebbe corrispondere a un insieme generale di proprietà di regolarità e invarianze (isotropia, omogeneità spazio-temporali), di cui quelli delineati risultano casi particolari. Le traslazioni del sistema e dell'intervallo, dovrebbero piuttosto essere denotate col termine omogeneità spaziale e temporale rispettivamente. Quindi, credo, in quanto detto sopra si dovrebbe correggere il termine a cui si legano i due principi, poiché la simmetria non è propriamente una proprietà, ma individua una classe. È giusta questa osservazione?
In secondo luogo, il discorso che i due principi siano legati a queste due assunzioni (di omogeneità) in via esclusiva (cioè ciascuno a una soltanto, come sopra specificato), mi pare un po' fuorviante.. non aggiungo altro, siccome vorrei sentire da parte vostra un parere indipendente da mie considerazioni. Grazie.
Qui simmetria viene a coincidere, rispettivamente, con traslazione della origine spaziale e di quella temporale del sistema e intervallo in cui vien condotto l'esperimento.
Intanto, avrei un dubbio in merito a questo uso del termine. Infatti, simmetria dovrebbe corrispondere a un insieme generale di proprietà di regolarità e invarianze (isotropia, omogeneità spazio-temporali), di cui quelli delineati risultano casi particolari. Le traslazioni del sistema e dell'intervallo, dovrebbero piuttosto essere denotate col termine omogeneità spaziale e temporale rispettivamente. Quindi, credo, in quanto detto sopra si dovrebbe correggere il termine a cui si legano i due principi, poiché la simmetria non è propriamente una proprietà, ma individua una classe. È giusta questa osservazione?
In secondo luogo, il discorso che i due principi siano legati a queste due assunzioni (di omogeneità) in via esclusiva (cioè ciascuno a una soltanto, come sopra specificato), mi pare un po' fuorviante.. non aggiungo altro, siccome vorrei sentire da parte vostra un parere indipendente da mie considerazioni. Grazie.
Risposte
Fu la matematica Emmy Noether a dimostrare che ogni qualvolta un sistema fisico ha una simmetria c'è una quantità che si conserva . Per esempio, la quantità di moto si conserva se c'è simmetria per traslazioni spaziali . L'energia si conserva se c'è simmetria rispetto al tempo. Vien usato più spesso il termine "simmetria" , e non omogeneità. Ma qualche rispettabile autore come Landau parla di omogeneità rispetto al tempo, e rispetto allo spazio per traslazioni e per rotazioni.
Riporto la pagina di Wikipedia che parla del teorema di Noether in dettaglio:
https://it.wikipedia.org/wiki/Teorema_di_Noether
dove viene chiarita la forma matematica del teorema. L’importante è capire questo, non la terminologia.
Riporto la pagina di Wikipedia che parla del teorema di Noether in dettaglio:
https://it.wikipedia.org/wiki/Teorema_di_Noether
dove viene chiarita la forma matematica del teorema. L’importante è capire questo, non la terminologia.
Grazie, è proprio la risposta che mi occorre. Pienamente d'accordo sulla terminologia: quello che conta è il concetto. Quindi 'simmetrico' si può usare come sinonimo di 'omogeneo' (e forse anche di 'isotropico'?).
Per la parte concettuale ora mi rendo conto che questa sola simmetria è sufficiente. Era il testo di Fisica che, in quanto tale, sorvola abbastanza gli aspetti formali, quindi a volte sta sul vago e la cosa appare esoterica.
Avevo sorvolato per pigrizia il capitolo Meccanica Analitica, ma provvederò subito a colmare la lacuna. Dando una sbirciata, non ho tuttavia visto nemmeno un accenno al discorso sulla simmetria o alla Noether, sebbene la conservazione venga ovviamente trattata. Strano..
Per la parte concettuale ora mi rendo conto che questa sola simmetria è sufficiente. Era il testo di Fisica che, in quanto tale, sorvola abbastanza gli aspetti formali, quindi a volte sta sul vago e la cosa appare esoterica.
Avevo sorvolato per pigrizia il capitolo Meccanica Analitica, ma provvederò subito a colmare la lacuna. Dando una sbirciata, non ho tuttavia visto nemmeno un accenno al discorso sulla simmetria o alla Noether, sebbene la conservazione venga ovviamente trattata. Strano..
Isotropia indica tipicamente l'invarianza dei valori di una grandezza fisica misurabili lungo lo spazio, in riferimento a una proprietà del soggetto.
Ad esempio, un materiale puro e omogeneo è necessariamente anche isotropo: Il modulo di elasticità, costante in qualsiasi punto, determina che la velocità di propagazione di un'oscillazione nel reticolo della struttura sia uguale e uniforme lungo ogni asse.
Omogeneità, a differenza del precedente ammette variazioni dei valori, ma sotto funzioni continue.
Omogenea può essere una sfumatura, una variazione graduale e uniforme dell'intensità di un parametro, tuttavia precludendo isotropia.
Simmetria invece, indica in modo generico la caratteristica di ripetitività (e quindi prevedibilità) di un fenomeno fisico relativamente a proprietà note.
Simmetriche e speculari sono le forme e disposizioni delle due metà di un triangolo equilatero tagliato lungo la bisettrice di un angolo.
Ma il termine è abitualmente utilizzato in senso più ampio in letteratura, una Legge Fisica deve essere "simmetrica" rispetto al fenomeno che definisce.
Ad esempio il princìpio di azione-reazione soddisfa i requisiti di simmetria inerenti la quantità di moto.
Ad esempio, un materiale puro e omogeneo è necessariamente anche isotropo: Il modulo di elasticità, costante in qualsiasi punto, determina che la velocità di propagazione di un'oscillazione nel reticolo della struttura sia uguale e uniforme lungo ogni asse.
Omogeneità, a differenza del precedente ammette variazioni dei valori, ma sotto funzioni continue.
Omogenea può essere una sfumatura, una variazione graduale e uniforme dell'intensità di un parametro, tuttavia precludendo isotropia.
Simmetria invece, indica in modo generico la caratteristica di ripetitività (e quindi prevedibilità) di un fenomeno fisico relativamente a proprietà note.
Simmetriche e speculari sono le forme e disposizioni delle due metà di un triangolo equilatero tagliato lungo la bisettrice di un angolo.
Ma il termine è abitualmente utilizzato in senso più ampio in letteratura, una Legge Fisica deve essere "simmetrica" rispetto al fenomeno che definisce.
Ad esempio il princìpio di azione-reazione soddisfa i requisiti di simmetria inerenti la quantità di moto.