Domanda sul moto parabolico

indovina
Ciao a tutti.
Sto svolgendo un un esercizio sul moto parabolico. E sono fermo a pensare un punto dell'esercizio.
Un cannone, che si trova all'origine degli assi, spara un punto materiale, a cui viene impresso una accelerazione, e deve colpire una nave che ha queste coordinate: $10 i$.
A)devo trovare l'angolo con il quale il punto materiale deve colpire l'altro punto materiale
B)devo sapere il tempo impiegato a cadere sul punto finale.

ragionamento
come sistema di riferimento prendo che $i$ è il versore di $x$ e $j$ è il versore di $y$
il punto materiale iniziale è del tipo $0i+0j$
quello finale $10i+0j$
la distanza tra punto finale ed iniziale è $10 m$
l'angolo di inclinazione è orizzontale, e per colpire ha bisogno di essere $theta=0$
per sapere il tempo io avevo pensato che si tratta solo di un moto 'orizzontale', con
$x=Vo_x*t$
dove la componente della velocità lungo x è: $V_x=(V_0)*cos(theta)$
la velocità finale dovrebbe essere 0, dunque partendo da questa formula che vale per ogni moto:
$V^2=(V_0)^2-2*a*x$
si riduce a: $(V_0)^2=2*a*x$
alla fine il tempo verrebbe cosi:
$t=sqrt((x/(2*a)))$
non ho risultato con cui confrontarmi, dunque potrebbe essere totalmente sbagliato? suggerimenti?

Risposte
SaturnV
Ciao Clever, forse non ho capito io, ma che moto parabolico sarebbe questo?
Quello da te "progettato" è un semplice moto rettilineo uniforse. Non è che devi tener conto anche della gravità? Quindi l'alzo da dare al cannone non sarebbe 0° (evidentemente questo vale solo in assenza di forze), ma un... pochino... più alto.

Ho letto velocemente, forse non ho ben chiara la situazione.

SaturnV

indovina
spiego io meglio
questo esercizio è nel capitolo 'moto parabolico' in quanto nel problema vi sono altri 2 'punti materiali' in coordinate
$4i+6j$ e $3i+2j$ e bisogna calcolare l'angolo e il tempo di gittata.
mi ero soffermato su questo punto, cioè quello di cordinata $10i$ che dunque ha moto rettilineo uniforme.
in sostanza, questo cannone deve sparare affinchè abbatti le navi, che nel sistema di riferimento sono dei punti materiali.
quella nave di cui io ho parlato si trova su $x$.
e dunque, dopo aver chiarito (spero) il problema.
per il resto va bene il ragionamento?

Sk_Anonymous
Vediamo se ho capito bene:
In pratica la questione si risolve solo in un piano a cui appartiene il cannone e il bersaglio che dista 10 metri dalla bocca del cannone.
Se entrambi li consideriamo a due dimensioni.
10 metri e' l'unico scalare che conosciamo nel testo?
Se mi dai conferma mi piacerebbe risolverlo con considerazioni di R.G.

Faussone
"Mistero":

Se mi dai conferma mi piacerebbe risolverlo con considerazioni di R.G.

:shock: ...e la meccanica quantistica dove la mettiamo?

@clever
A me sembra che sia impossibile che se sparato orizzontale un proiettile descriva un moto puramente orizzontale, e l'accelerazione di gravità?
Credo si tratti di un semplice problema di cinematica, puoi postare il testo esatto?

indovina
"Faussone":
[quote="Mistero"]
Se mi dai conferma mi piacerebbe risolverlo con considerazioni di R.G.

:shock: ...e la meccanica quantistica dove la mettiamo?

@clever
A me sembra che sia impossibile che se sparato orizzontale un proiettile descriva un moto puramente orizzontale, e l'accelerazione di gravità?
Credo si tratti di un semplice problema di cinematica, puoi postare il testo esatto?[/quote]

Una nave potente, deve sfondare tre navi. che hanno queste cordinate:
A: $4i+6j$
B: $3i+2j$
C: $10i$

caricato il cannone lungo $5m$ che imprime alla palla una accelerazione di $100 m/s^2$ lungo tutta la canna trovare:
A)devo trovare l'angolo con il quale la nava deve colpire le varie navi
B)devo sapere il tempo impiegato dalla pallottola per cadere sulle varie navi

Faussone
Ma questo è il testo esatto? E' scritto veramente male....

Da quello che intuisco, che il proiettile "deve sfondare tre navi" dovrebbe significare che la traiettoria del proiettile deve passare per quei 3 punti....
Il moto è parabolico quindi la traiettoria è univocamente determinata così come gli angoli iniziali e finali, l'unica incognita è la velocità iniziale del proiettile (che nota l'accelerazione equivale a chiedere di calcolare la lunghezza della canna).
Calcolata la velocità iniziale si hanno in sostanza le equazioni orarie e il calcolo dei tempi è immediato.

giacor86
Scusate l'ignoranza, ma cosa vuol dire che una nave ha anche coordinata $y$ diversa da 0? è una nave volante?

mork_1
Secondo me le coordinate che ti dà l'esercizio sono quelle del piano su cui idealmente giacciono le tre navi, essendo tu nell'origine del sistema di riferimento. Il problema è pensato in tre dimensioni. In pratica la terza nave si trova sopra l'asse x, a ordinata zero. Devi risolverlo esattamente come hai risolto gli altri.

Faussone
"giacor86":
Scusate l'ignoranza, ma cosa vuol dire che una nave ha anche coordinata $y$ diversa da 0? è una nave volante?


Hai ragione :-P
Credo allora che le navi siano su un piano e che si intendano 3 spari in successione...
Se magari clever postasse il testo esatto di tutto il problema il dubbio verrà sciolto.
Non posso credere che il testo sia così confuso.....

indovina
"Faussone":
[quote="giacor86"]Scusate l'ignoranza, ma cosa vuol dire che una nave ha anche coordinata $y$ diversa da 0? è una nave volante?


Hai ragione :-P
Credo allora che le navi siano su un piano e che si intendano 3 spari in successione...
Se magari clever postasse il testo esatto di tutto il problema il dubbio verrà sciolto.
Non posso credere che il testo sia così confuso.....[/quote]

L'ho preso a lezione, quel che ho potuto, il professore non l'ha dettato, ma ha spiegato il testo alla lavagna. Sono io che non so scrivere e ho cercato di renderlo nel mondo migliore *__*

Faussone
In tal caso mi spiace, ma da quello che hai scritto non sono in grado di capire il problema.

Sk_Anonymous
Si tratta di calcolare il tempo che impiega il proiettile a raggiungere la nave che dista 10 metri(??)
dal cannone e l'angolo di inclinazione (Se e' cosi') essendo sullo stesso piano orizzontale A
(sia il cannone che la nave) si puo' immaginare che lo stesso A " si alzi" fino ad intersecare la direzione rettilinea del proiettile nella direzione della canna del cannone fino a quando la sua componente orizzontale raggiunge la distanza di 10 metri.
Ecco allora delinearsi un triangolo rettangolo dove la base e' 10 metri l'altezza 1/2atquadro e l'ipotenusa vt.
Da cui
vquadro t quadro meno 100=1/4aquadro t alla quarta.
Risulta una semplice biquadratica che da 4 risultati due immaginari e due reali di cui uno va scartato.
Conoscendo t e' immediato calcolare l'angolo.
Se le condizioni iniziali sono quelle che ho riportato ho solo cercato di risolvere applicando (mi sembra) il concetto di equivalenza in R.R.
Ho voluto solo provare a risolvere in modo inconsueto.
Se le ho sparate troppo grosse fatemelo sapere.

Faussone
Non sono in grado di correggerti per due ragioni:

1) Il problema non è stato descritto bene, quindi occorrerebbe fissare meglio la situazione.
2) Non mi va di sforzarmi per capire le formule che scrivi: potresti imparare a scrivere queste benedette formule come suggerito in varie parti di questo forum? Tra l'altro se leggi quello che c'è scritto nella finestra dove scrivi il tuo testo il più sarebbe fatto.

"Mistero":

Se le condizioni iniziali sono quelle che ho riportato ho solo cercato di risolvere applicando (mi sembra) il concetto di equivalenza in R.R.
Ho voluto solo provare a risolvere in modo inconsueto.
Se le ho sparate troppo grosse fatemelo sapere.


...per cosa sta R.R? Spero no per relatività ristretta, che piffero c'entra qui?

Sk_Anonymous
Scusa non sono molto pratico di computer.
Al posto di R.R andava scritto R.G. .....se ci infilo anche errori che non ho in mente......
Cio' che ho riportato dovrebbe essere questo:
Consideriamo l'ascensore di Einstein nello spazio di cubatura immensa.
Sul pavimento c'e' il cannone e a 10 metri a livello del pavimento la "nave".
All'inizio e' tutto fermo rispetto ad un osservatore esterno all'ascensore.
Nel momento in cui il cannone spara il colpo l'ascensore accelera di g in posizione normale al pavimento.
Nel sistema di riferimento interno all'ascensore ci portiamo alle stesse cose che vedrebbe l'osservatore se l'esperienza fosse condotta sulla terra.
Per l'osservatore esterno invece del moto parabolico vedrebbe il moto rettilineo uniforme del proiettile e cannone e nave salire verso il proiettile stesso. Se immaginiamo che mentre sale il proiettile la sua componente orizzontale raggiunga la distanza di 10 metri dal cannone stesso allora vuol dire che il piano A (cannone e nave) tocca il proiettile ad una altezza di
1/2 a t quadro mentre il il proiettile ha raggiunto una distanza vt dalla bocca del cannone.
Il triangolo che si forma rettangolo ha per cateti:
OA = 10 metri con o nella bocca del cannone
AB = 1/2 at quadro con B punto di incontro tra proiettile e piano A
BO = vt
E' strano che non si conosca v come scalare comunque la relazione finale e':
OB quadro = AB quadro + OA quadro. E si ricava come riportato t.
Scusami se lo lascio cosi' ma penso che la formula del teorema di Pitagora sia piu' leggibile di prima.
Poi quando prendero' piu' confidenza con le funzioni messe a disposizione cerchero' di seguire il tuo consiglio.
Spero di non aver commesso errori perche' sono stato distratto piu' volte...

Sk_Anonymous
Scusatemi ma questo forum e' troppo bello per poterlo lasciare.
Penso di essermi riappacificato con gli interlocutori dai quali ho sempre da imparare ed e' con quest'ottica che mi ripresento.
Mi piacerebbe solo sentirvi in merito a questo scritto e sapere solo se lo condividete o magari correggerlo perche' e' questa parte della fisica che mi attrae di piu'.
E' solo una cortesia che vi chiedo ma che mi darebbe lo spunto per continuare in questa direzione o lasciar perdere.
Grazie.

Faussone
Sinceramente non ho capito molto di quale problema stai parlando nel caso specifico.

Da quello che intuisco stai parlando di qualcosa del genere.

Un cannone si trova nello spazio su un ascensore (astronave meglio?) fermo che ad un certo istante inizia a muoversi con un'accelerazione $a$, contemporaneamente, quando cioé l'ascensore inizia a accelerare, il cannone spara con un certo alzo un proiettile.
Vuoi vedere come variano le leggi orarie del proiettile considerando diversi sistemi di riferimento.

Nel riferimento solidale all'ascensore, grazie alle forze di inerzia, è come se fossimo in un campo gravitazionale costante che determina un accelerazione $-a$ per cui le leggi orarie sarebbero:

$x(t)=v_{0x}*t$
$y(t)=-1/2 a*t^2 + v_{0y}*t$

con $v_{0x}$ e $v_{0y}$ velocità iniziale orizzontale e verticale del proiettile rispetto all'ascensore.
La traiettoria è quindi una parabola per un osservatore sull'ascensore.

In un sistema di riferimento assoluto invece il proiettile si muoverebbe sempre di moto rettilineo uniforme per cui:

$x'(t)=v_{0x}*t$
$y'(t)=v_{0y}*t$


Quindi la traiettoria è una retta (le velocità iniziali orizzontali e verticali sono le stesse dall'altro riferimento perché all'inzio la velocità dell'ascensore è nulla).

Se vogliamo vedere di quanto si è spostato in verticale il proiettile rispetto all'ascensore allora basterebbe fare:
$y'(t)-1/2 a t^2$ dove il termine $1/2 a t^2$ è lo spostamento dell'ascensore nel riferimento assoluto.
Come è ovvio $y'-1/2 a t^2=y$

NB: Non ho usato nulla della relatività generale!

Sk_Anonymous
Cio' che intendevo era semplicemente che al posto di considerare il moto parabolico si e' considerato un moto rettilineo uniforme cambiando il sistema di riferimento.
Cioe' i risultati non cambiano:moto parabolico in gravita' moto rettilineo uniforme accendendo l'accelerazione contraria
le due situazioni si equivalgono (portano agli stessi risultati) da cui:principio di equivalenza.
E' questo che intendevo come riferimento alla R.G.
Comunque grazie per il tuo intervento.

Faussone
"Mistero":
Cio' che intendevo era semplicemente che al posto di considerare il moto parabolico si e' considerato un moto rettilineo uniforme cambiando il sistema di riferimento.
Cioe' i risultati non cambiano:moto parabolico in gravita' moto rettilineo uniforme accendendo l'accelerazione contraria
le due situazioni si equivalgono (portano agli stessi risultati) da cui:principio di equivalenza.
E' questo che intendevo come riferimento alla R.G.
Comunque grazie per il tuo intervento.


Sì ma nota bene che tutto questo ragionamento lo si poteva fare ben prima di Einstein! Non c'è niente della fisica del 900!
Non serve tirare in ballo la relatività, se non come nota a pedice al problema: indistinguibilità in sostanza tra forze di inerzia e campo gravitazionale.
L'uguaglianza (o meglio proporzionalità diretta) tra massa inerziale e gravitazionale in fisica classica è incidentale (si misura lo si appura e amen), mentre in relatività è il presupposto della teoria ed è un postulato.

Sk_Anonymous
....Non c'e' niente della fisica del 900....
Il modo (non convenzionale) con il quale ho risolto l' esercizio mette in luce in pieno tutta la potenzialita' della relativita' generale.

Il ragionamento di per se' implica solo la constatazione come hai ricordato della proporzionalita' tra massa inerziale
e gravitazionale ed e' giusto che nella fisica pre-Einstein potesse essere considerata solo una coincidenza.
Se sono sull'ascensore di Einstein e mi sento "incollato" al basamento non posso sapere se su di me agisce un campo gravitazionale o se sono in accelerazione con l'ascensore, la mia massa in entrambe le situazioni e' sempre quella.
Nella fisica pre 900 l'informazione che se ne poteva trarre era che se il moto del proiettile seguiva un sistema inerziale, nel considerare l'esperimento del basamento che sale,su questa massa in moto rettilineo uniforme non vi doveva essere nessuna forza.
E' qui che entra in gioco la R.G. in quanto proprio per il principio di equivalenza la stessa fisica si ritrova sulla terra e cioe' il proiettile deve cadere senza che nessuna forza possa agire su di esso.
E' questa considerazione che fa la differenza tra il pre e post Einstein.

Fatto che puo' essere appurato lasciandoci cadere in un campo gravitazionale: e' come se fossimo immersi in un vero sistema inerziale (esperienza ascensore in caduta libera).
Se quindi in un campo gravitazionale non ci sono forze attraenti la causa del movimento delle masse doveva imputarsi
secondo Einstein ad una particolare proprieta' dello spazio-tempo e cioe' alla sua capacita' di modificarsi , di curvarsi
in relazione alla massa. Intendiamoci per curvatura del tempo si intende il rallentamento che si ha degli orologi
immersi in un campo gravitazionale in funzione dell'altezza dal suolo.

indovina
Scusate se mi intrometto, ma questo problema era per Fisica 1, e dunque non toccava argomenti di relatività generale.

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