Domanda di forze applicate a una sbarretta.
Vorrei gentilmente porvi una seconda domanda sperando di non disturbarvi troppo.
se ho una sbarretta con due forze agli estremi uguali. Come dimostro quanto mi pare di veder eintuitivamente?
Ovvero, come dimostro che sarebbe come avere una forza doppia applicata esattamente nel centro della sbarretta (considerando la sbarretta ideale)?
Buona serata
se ho una sbarretta con due forze agli estremi uguali. Come dimostro quanto mi pare di veder eintuitivamente?
Ovvero, come dimostro che sarebbe come avere una forza doppia applicata esattamente nel centro della sbarretta (considerando la sbarretta ideale)?
Buona serata

Risposte
Se applichi due forze complanari , non parallele, ad un corpo rigido, esse possono essere spostate lungo la loro retta d’azione fino al punto di intersezione, e composte con la regola del parallelogramma: il risultante é equivalente alle due forze date. Ma anche se le forze sono parallele , o addirittura allineate, se ne può trovare il risultante. E puoi applicarlo in punto qualunque della retta di azione, visto che il corpo è rigido , non solo al “centro “ .
Grazie per la risposta innanzitutto.
Ma se la risultante di due forze (mettiamo per esempio si abbiano due forze uguali e parallele applicate una ad ogni estremità) la applicassi, anziché al centro di un corpo rigido, tutta all'estremità della sbarretta non dovrei avere una rotazione del corpo?
Mi pare dalla tua risposta non sia così invece,ma si abbia un risultato identico, cioè pura traslazione, ma non vorrei sbagliarmi e aver capito male quanto dici
"Shackle":
E puoi applicarlo in punto qualunque della retta di azione, visto che il corpo è rigido , non solo al “centro “ .
Ma se la risultante di due forze (mettiamo per esempio si abbiano due forze uguali e parallele applicate una ad ogni estremità) la applicassi, anziché al centro di un corpo rigido, tutta all'estremità della sbarretta non dovrei avere una rotazione del corpo?
Mi pare dalla tua risposta non sia così invece,ma si abbia un risultato identico, cioè pura traslazione, ma non vorrei sbagliarmi e aver capito male quanto dici
Mi riferivo al caso di due forze aventi la stessa retta di azione, così avevo capito dal tuo post. In questo caso, fai la somma vettoriale e applichi il risultante sulla stessa retta, ovviamente, in un punto qualunque di questa.
Se invece le due forze sono parallele ma giacciono su rette distinte, si deve trovare non solo il risultante ma anche la retta di azione di questa, che è parallela alle due rette date e ha una precisa distanza da ciascuna .
Non posso darti link ora; cerca sul web “risultante di due forze parallele “ , troverai molte spiegazioni e figure.
Se le due forze componenti hanno la stessa intensità e sono equiverse , la retta di azione del risultante è a pari distanza dalle due. Se invece le due forze parallele hanno stessa intensità ma versi opposti, formano una coppia, il cui effetto sul corpo è una rotazione.
Se invece le due forze sono parallele ma giacciono su rette distinte, si deve trovare non solo il risultante ma anche la retta di azione di questa, che è parallela alle due rette date e ha una precisa distanza da ciascuna .
Non posso darti link ora; cerca sul web “risultante di due forze parallele “ , troverai molte spiegazioni e figure.
Se le due forze componenti hanno la stessa intensità e sono equiverse , la retta di azione del risultante è a pari distanza dalle due. Se invece le due forze parallele hanno stessa intensità ma versi opposti, formano una coppia, il cui effetto sul corpo è una rotazione.
Ci si riduce sempre alle 2 equazioni fondamentali: Risultante delle forze eguaglia acc. del centro di massa, e risultante dei momenti eguaglia variazione del momento angolare.
Quindi, per esempio se hai una barretta e 2 forze identiche F applicate alle estremita ed equiverse, le 2 equazioni si impostano dopo aver scelto un sistema di riferimento arbitrario. Per esempio il cdm della sbarretta sia l'origine e l'asse x sia parallelo alle forze.
$2F=ma_[cm]$ da cui hai l'accelerazione del centro di massa (che e' ovviamente parallela a x).
Preso come polo dei momenti l'origine, poiche la risultante dei momenti e' $FL/2-FL/2=0$, la variazione di momento angolare e' nulla e questo ti assicura traslazione pura. Nota che la scelta del polo e' ininfluente (avresti potuto scegliere come polo un o l'altra estremita' della barretta, per esempio).
E' altrettanto evidente che se le 2 forze non sono identiche in modulo la sbarretta ha una variazione di momento angolare pari a $(F_2-F_1)L/2$ e quindi la barretta ruota
Quindi, per esempio se hai una barretta e 2 forze identiche F applicate alle estremita ed equiverse, le 2 equazioni si impostano dopo aver scelto un sistema di riferimento arbitrario. Per esempio il cdm della sbarretta sia l'origine e l'asse x sia parallelo alle forze.
$2F=ma_[cm]$ da cui hai l'accelerazione del centro di massa (che e' ovviamente parallela a x).
Preso come polo dei momenti l'origine, poiche la risultante dei momenti e' $FL/2-FL/2=0$, la variazione di momento angolare e' nulla e questo ti assicura traslazione pura. Nota che la scelta del polo e' ininfluente (avresti potuto scegliere come polo un o l'altra estremita' della barretta, per esempio).
E' altrettanto evidente che se le 2 forze non sono identiche in modulo la sbarretta ha una variazione di momento angolare pari a $(F_2-F_1)L/2$ e quindi la barretta ruota
Grazie a tutti, penso di aver capito
