Dinamica.
Ti do solo dei suggerimenti che in questi giorni sono abbastanza incasinato pure io con Fisica.
Per il primo, pur potendolo risolvere con procedimenti dinamici, è consigliabile ricorrere al teorema di conservazione dell'energia.
Nel primo tratto non ci sono attriti, quindo la variazione di energia meccanica è nulla, quindi l'energia potenziale iniziale (funzione dell'angolo e dello spostamento) è uguale all'energia cinetica finale (funzione della velocità finale del primo tratto, evidentemente la velocità massima ricercata). Nella seconda parte, la variazione di energia cinetica è uguale al lavoro delle forze non conservative + il lavoro delle forze conservative (cioè della gravità).
Fabio

Per il primo, pur potendolo risolvere con procedimenti dinamici, è consigliabile ricorrere al teorema di conservazione dell'energia.
Nel primo tratto non ci sono attriti, quindo la variazione di energia meccanica è nulla, quindi l'energia potenziale iniziale (funzione dell'angolo e dello spostamento) è uguale all'energia cinetica finale (funzione della velocità finale del primo tratto, evidentemente la velocità massima ricercata). Nella seconda parte, la variazione di energia cinetica è uguale al lavoro delle forze non conservative + il lavoro delle forze conservative (cioè della gravità).
Fabio
Risposte
mmm ma anche un piano inclinato ''banale'' è sempre possibile svolgerlo con la conservazione dell'energia?
"furetto1":
mmm ma anche un piano inclinato ''banale'' è sempre possibile svolgerlo con la conservazione dell'energia?
Si,
io ho fatto il primo è pittosto semplice:
Sapendo che il tuo punto percorre 2 metri in un piano inclinato e con inclinazione di 45° hai che l'altezza vale 1,41m.
Ti calcoli l'energia potenziale che risulta essere 13.86*m J.
Quando scende essa viene trasferita tutta all'energia cinetica.
Quando risale il secondo piano possiede sempre la stessa quantità di energia cinetica che verrà trasferita all'energia termica e all'energia potenziale.
quindi
Ec=Ep-Eth
Sapendo che l'energia termica è il prodotto tra la forza dell'attrito e la distanza si ha:
13.86 * m J (energia cinetica) = m*g*h (energia potenziale) - m*g*M*d*cos(30°).
quindi sapendo che d=h/sen(30°)
si ha che h=1,22m
La massima velocità si raggiunge quando il corpo possiede il massimo valore di energia cinetica quindi durante il percorso piano. si ha che Ec=13.86*m J quindi 1/2*v^2*m= 13.86m => v=5.26 m/s
Vedi un pò tu come ti trovi e fammi sapere magari ho sbagiato qualcosa...
Ciao Marko!
"furetto1":
2)Un ciclista sale con velocità costante di 13.5 km/h una salita con pendenza di 8%. Che potenza eroga nella salita? (massa del ciclista 80Kg includendo la bici; trascurare gli attriti) Invertendo la marcia scende a 60Km/h senza pedalare. Quanto vale il coefficiente b di attrito con l'aria? (trascurare l'attrito delle ruote ).
Ciao,
per il primo punto direi che la potenza è uguale a zero visto che il lavoro è una costante (0) ma ho dei dubbi quindi mi aspetto di essere contraddetto...
Per il secondo ho fatto lo schema delle forze, victo che la velocità è costante l'accellerazione è uguale a 0 quindi facendo lo schema delle forze lungo l'asse x ti verrà fg=fa (cioè che la forza di gravità si bilancia con quella dell'attrito) quindi da questa relazione di trovi mu che a me risulta essere 0,13....fammi sapere poi come ti trovi...
Ciao Marko!
La potenza è $mg\sin\theta\cdotv$
Come la potenza è 0? Perchè il lavoro è 0? E poi, come fa la forza di gravità a bilanciare la forza di attrito, visto che il ciclista sale? Potrei dire un sacco di baggianate, però...
Dunque, se il ciclista sale, vuol dire che minimo minimo una forza sua ce la mette... vallo a dire a quelli che fanno il giro d'Italia che una salita si effettua senza utilizzo di energia.
Dunque, dicevo, il ciclista sale con velocità costante, quindi la sommatoria delle forze deve essere nulla: diciamo $F$ la forza impressa dal ciclista, $F_gx$ la componente della forza peso lungo il piano, $F_a$ la forza d'attrito. Nel calcolo della potenza dice di trascurarla. Quindi la potenza P è $P=L/t=(F*s)/t=F*v$ dove v è la velocità costante.
Fabio
Dunque, se il ciclista sale, vuol dire che minimo minimo una forza sua ce la mette... vallo a dire a quelli che fanno il giro d'Italia che una salita si effettua senza utilizzo di energia.

Fabio
"SaturnV":
Come la potenza è 0? Perchè il lavoro è 0?
Calma una cosa alla volta

Il lavoro è 0 perchè non c'è nessun trasferimento di energia visto che per il teorema di energia cinetica il lavoro svolto sulla particella è uguale alla differenza di energia cinetica...
"SaturnV":
E poi, come fa la forza di gravità a bilanciare la forza di attrito, visto che il ciclista sale? Potrei dire un sacco di baggianate, però...
Mi sa che hai fuso i due punti...
Dunque, se il ciclista sale, vuol dire che minimo minimo una forza sua ce la mette... vallo a dire a quelli che fanno il giro d'Italia che una salita si effettua senza utilizzo di energia.![]()
Attento...lavoro non significa lavoro in come percezione di fatica....
Dunque, dicevo, il ciclista sale con velocità costante, quindi la sommatoria delle forze deve essere nulla: diciamo $F$ la forza impressa dal ciclista, $F_gx$ la componente della forza peso lungo il piano, $F_a$ la forza d'attrito. Nel calcolo della potenza dice di trascurarla. Quindi la potenza P è $P=L/t=(F*s)/t=F*v$ dove v è la velocità costante.
Hai ragione...io ho fatto riferimento alla potenza istantanea che è la derivata del lavoro fratto tempo...
Grazie per la rettifica.
Marko![/quote]
al primo esercizio mi trovo..
al secondo, c'è qualcuno che lo sappia fare per intero?
al secondo, c'è qualcuno che lo sappia fare per intero?