Determinare il coefficiente di attrivo avendo 2 dati?
il tempo minimo in cui un'automobile a pistoni inizialmente ferma ha percorso una distanza di un quarto di miglio è 4,96 sec. si assuma che, le ruote posteriori sollevino le ruote anteriori dal suolo.
Qual è il minimo valore del coefficiente di attrito statico necessario per ottenere il tempo record???
allora io ho impostato i dati così:
$t=4,96 s $
$x=402 m (0.25 miglia = 0,402 km)$
coeff attrito statico= $µ$
Formula $µ=(Fs)/n$
dove $Fs$=forze di attrito statico e n la forza normale.
ora $ n=mg$
Fs però non la so! o.O e sinceramente non so a che mi sevra il tempo.. ho provato con le equazioni del moto a calcolare accelerazione e velocità finale... ma non vedo come possano tornarmi utili...anche perchè in quelc caso non avrei considerato nessun tipo di attrito...
qualcuno mi può illuminare???
il risultato del libro è: 3.34
Qual è il minimo valore del coefficiente di attrito statico necessario per ottenere il tempo record???
allora io ho impostato i dati così:
$t=4,96 s $
$x=402 m (0.25 miglia = 0,402 km)$
coeff attrito statico= $µ$
Formula $µ=(Fs)/n$
dove $Fs$=forze di attrito statico e n la forza normale.
ora $ n=mg$
Fs però non la so! o.O e sinceramente non so a che mi sevra il tempo.. ho provato con le equazioni del moto a calcolare accelerazione e velocità finale... ma non vedo come possano tornarmi utili...anche perchè in quelc caso non avrei considerato nessun tipo di attrito...
qualcuno mi può illuminare???
il risultato del libro è: 3.34
Risposte
La tua idea non è sbagliata, innanzi tutto la legge oraria dell'automobile è:
$ x=1/2 at^2 $ con questa ti puoi calcolare $ a=(2x)/t^2 $ ed ottieni che $ a=32,68 m/s^2 $ .
A questo punto facendo la derivata prima ti puoi calcolare $ v=at $ ed ottieni $ v=162,11 m/s $ .
Infine utilizzi il teorema dell'energia cinetica (che dice $ L(TOTALE)=Ek(f)-Ek(i) $) ; dato che l'unico lavoro che agisce sul corpo è quello della forza di attrito ed Ek(i)=0 si ha:
$ mumgx=1/2mv^2 $ e ti ricavi $ mu=v^2/(2gx) $ $ mu=3,34 $ .
$ x=1/2 at^2 $ con questa ti puoi calcolare $ a=(2x)/t^2 $ ed ottieni che $ a=32,68 m/s^2 $ .
A questo punto facendo la derivata prima ti puoi calcolare $ v=at $ ed ottieni $ v=162,11 m/s $ .
Infine utilizzi il teorema dell'energia cinetica (che dice $ L(TOTALE)=Ek(f)-Ek(i) $) ; dato che l'unico lavoro che agisce sul corpo è quello della forza di attrito ed Ek(i)=0 si ha:
$ mumgx=1/2mv^2 $ e ti ricavi $ mu=v^2/(2gx) $ $ mu=3,34 $ .
Sinceramente, o il mio libro è veramente Idiota (e ne sta dando prova) o io non so leggere...
io sto studiando su un libro chiamato "principi di Fisica" Volume 1 di Jewett & Serway, è un librone di 1000 pagine, ho appena studiato il capitolo 5, dove mi introduce le forze di attrito... ora sto facendo gli esercizi e apputno non riuscendoci chiedo aiuto e tu me lo risolvi e te ne sono molto grato.. però a parte il primo pezzo, la parte finale proprio non riesco a capirla...
tu mi citi il teorema dell'energia cinetica, che in queste pagine che io ho studiato (cioè dal capitolo 1 al 5 fin'ora un buon 150 pagine) non lo cita nemmeno... cerco un po' e vedo che inizierà a parlare dell'energia e trasferimenti di energia nel capitolo 6...
quindi se io sto facendo esercizi del capitolo 5, non dovrei dover utilizzare conoscenze che ancora non ho (perché del capitolo 6! e gli esercizi dovrebbero essere propedeutici)
quindi ti chiedo gentilmente.
Esiste un altro modo di farlo senza usare quella considerazione sull'energia cinetica che al momento non posso capire???? o quello è l'unico modo e quindi i signori che han fatto codesto libro andrebbero presi a fustigate dalla mattina alla sera???
Grazie mille!
io sto studiando su un libro chiamato "principi di Fisica" Volume 1 di Jewett & Serway, è un librone di 1000 pagine, ho appena studiato il capitolo 5, dove mi introduce le forze di attrito... ora sto facendo gli esercizi e apputno non riuscendoci chiedo aiuto e tu me lo risolvi e te ne sono molto grato.. però a parte il primo pezzo, la parte finale proprio non riesco a capirla...
tu mi citi il teorema dell'energia cinetica, che in queste pagine che io ho studiato (cioè dal capitolo 1 al 5 fin'ora un buon 150 pagine) non lo cita nemmeno... cerco un po' e vedo che inizierà a parlare dell'energia e trasferimenti di energia nel capitolo 6...
quindi se io sto facendo esercizi del capitolo 5, non dovrei dover utilizzare conoscenze che ancora non ho (perché del capitolo 6! e gli esercizi dovrebbero essere propedeutici)
quindi ti chiedo gentilmente.
Esiste un altro modo di farlo senza usare quella considerazione sull'energia cinetica che al momento non posso capire???? o quello è l'unico modo e quindi i signori che han fatto codesto libro andrebbero presi a fustigate dalla mattina alla sera???
Grazie mille!
Sisi giusto è possibile svolgerlo più semplicemente senza ricorrere al teorema dell'energia cinetica:
Ti calcoli l'accelerazione con la legge oraria e poi utilizzi il secondo principio della dinamica $ F=ma $ , dove F è la forza di attrito $ mumg $
Di conseguenza scrivi che $ mumg=ma $ e ti ricavi che $ mu=a/g $ $ mu=3,34 $
Ti calcoli l'accelerazione con la legge oraria e poi utilizzi il secondo principio della dinamica $ F=ma $ , dove F è la forza di attrito $ mumg $
Di conseguenza scrivi che $ mumg=ma $ e ti ricavi che $ mu=a/g $ $ mu=3,34 $
GRAZIE MILLE!!!!
sei stato veramente molto gentile!!!
non so come ringraziarti! =) spero di poter ancora usufruire della tua gentilezza in futuro! XD
Ciao!
sei stato veramente molto gentile!!!
non so come ringraziarti! =) spero di poter ancora usufruire della tua gentilezza in futuro! XD
Ciao!
Non c'è di che è stato un piacere!
A me questo problema non convince affatto.
Il testo esatto è quello scritto all'inizio? Secondo me come minimo occorreva aggiungere qualche particolare in più (l'accelerazione è costante? si deve assumere che le ruote non striscino?)
La soluzione descritta da Marchino che userebbe l'energia mi pare errata, se le ruote non strisciano l'attrito non compie lavoro, se lo fanno in ogni caso manca qualche considerazione sulla forza che fa accelerare l'auto....
Considerazioni simili valgono per l'altra soluzione che tenderei a considerare pure errata.
Sarebbe possibile risolvere il problema in diversi modi ma così come è scritto non sarei sicuro di come interpretarlo, benché qualche sospetto ce l'abbia
Il testo esatto è quello scritto all'inizio? Secondo me come minimo occorreva aggiungere qualche particolare in più (l'accelerazione è costante? si deve assumere che le ruote non striscino?)
La soluzione descritta da Marchino che userebbe l'energia mi pare errata, se le ruote non strisciano l'attrito non compie lavoro, se lo fanno in ogni caso manca qualche considerazione sulla forza che fa accelerare l'auto....
Considerazioni simili valgono per l'altra soluzione che tenderei a considerare pure errata.
Sarebbe possibile risolvere il problema in diversi modi ma così come è scritto non sarei sicuro di come interpretarlo, benché qualche sospetto ce l'abbia

guarda il testo è esattamente riportato dal libro di fisica! "principi di Fisica Vol. I" di Jewett e Serway.
ti dirò in molti problemi la parte più difficile anche per me è stata l'interpretazione!!! l'unica parte che ho tagliato del testo sai qual è?? una decina di righe sul 1980 e qualcosa dove diceva il pilota che aveva fatto il record... nessun dato utile per il problema!!!
l'unica cosa che non ho capito infatti è cosa c'entra il fatto che le ruote davanti siano alzate se non ho dati al riguardo!!!! e l'unico dato (Visivo) in più che c'è sul libro è la foto di una ferrari che "impenna" cioè ha le ruote davanti alzate....
infatti tutti quei dati sulle ruote alzate per me sono stati molto fuorvianti!!
ti dirò in molti problemi la parte più difficile anche per me è stata l'interpretazione!!! l'unica parte che ho tagliato del testo sai qual è?? una decina di righe sul 1980 e qualcosa dove diceva il pilota che aveva fatto il record... nessun dato utile per il problema!!!
l'unica cosa che non ho capito infatti è cosa c'entra il fatto che le ruote davanti siano alzate se non ho dati al riguardo!!!! e l'unico dato (Visivo) in più che c'è sul libro è la foto di una ferrari che "impenna" cioè ha le ruote davanti alzate....
infatti tutti quei dati sulle ruote alzate per me sono stati molto fuorvianti!!

Vedo ora che la soluzione numerica trovata da Marchino coinciderebbe con quella data dal libro ma questo non risolve i miei dubbi e anzi mi rende ancora più perplesso.
Anche forzando il teso io non lo avrei mai risolto così.
Se si voleva quello svolgimento allora il problema doveva essere scritto in un modo completamente diverso....
guarda.. ti dirò.. io informandomi con i miei compagni sento sempre "il Serway è un libro di M * * * A!!!" e un po' lo penso anche io... il mio pensiero varia un po' da quando cpaisco a quando trovo questi esercizi che non si spiegano...
però su internet trovo sempre commenti positivi su questo libro... che dicono che è ottimo per imparare anche da 0...
il mio prof di Fisica che l oconsiglia.. dice anche "è una pizza mostruosa.. non vi serve a niente, se venite a lezione evitate di comprarlo che è una borsa e non è un gran libro"
quindi come puoi cpaire il tutto è abbastanza contradditorio! io so sol oche l'esame di fisica lo devo passare!!!
però su internet trovo sempre commenti positivi su questo libro... che dicono che è ottimo per imparare anche da 0...
il mio prof di Fisica che l oconsiglia.. dice anche "è una pizza mostruosa.. non vi serve a niente, se venite a lezione evitate di comprarlo che è una borsa e non è un gran libro"
quindi come puoi cpaire il tutto è abbastanza contradditorio! io so sol oche l'esame di fisica lo devo passare!!!
Non conosco quel libro, e certo non si può giudicare un libro da un esercizio.
L'unica cosa che mi sento di dire con sicurezza è che l'esercizio proposto non ha né capo né coda....
L'unica cosa che mi sento di dire con sicurezza è che l'esercizio proposto non ha né capo né coda....
http://annunci****/images/libri ... anno_1.jpg
è questo! =)
si ma tra... io lo giudico da molti altri esercizi simili a questo come testo... sono andato dal prof un paio di volte perché alcuni non riuscivo a farli e anche lui ci metteva 5 minuti sol per capire cosa intendeva il testo!!!
più che altro c'è la teoria che si dilunga un casino con delle "cavolate" per poi arrivare a esercizi che richiedono delle conoscenze in più! O.O
comunque ho una domanda per te che sembri informato! XD
ma tu lo sai perché nei libri di Fisica le risposte ai problemi ci sono solo dei numeri DISPARI???? e i pari che fine hanno fatto?? sia in questo che in altri libri di miei amici ci sono solo le risposte ai problemi con i numeri dispari.. i numeri pari no.. cioè ci sono gli esercizi con i numeri pari ma non ci sono i risultati! O.O ee non abbiamo mai capito perchè...
è questo! =)
si ma tra... io lo giudico da molti altri esercizi simili a questo come testo... sono andato dal prof un paio di volte perché alcuni non riuscivo a farli e anche lui ci metteva 5 minuti sol per capire cosa intendeva il testo!!!
più che altro c'è la teoria che si dilunga un casino con delle "cavolate" per poi arrivare a esercizi che richiedono delle conoscenze in più! O.O
comunque ho una domanda per te che sembri informato! XD
ma tu lo sai perché nei libri di Fisica le risposte ai problemi ci sono solo dei numeri DISPARI???? e i pari che fine hanno fatto?? sia in questo che in altri libri di miei amici ci sono solo le risposte ai problemi con i numeri dispari.. i numeri pari no.. cioè ci sono gli esercizi con i numeri pari ma non ci sono i risultati! O.O ee non abbiamo mai capito perchè...
"Aint":
ma tu lo sai perché nei libri di Fisica le risposte ai problemi ci sono solo dei numeri DISPARI???? e i pari che fine hanno fatto?? sia in questo che in altri libri di miei amici ci sono solo le risposte ai problemi con i numeri dispari.. i numeri pari no.. cioè ci sono gli esercizi con i numeri pari ma non ci sono i risultati! O.O ee non abbiamo mai capito perchè...
Io facevo problemi di fisica dai libri circa.... 15 anni fa e non ho mai visto/sentito niente di simile, forse un'altra epoca...
che io sappia, la Fisica ha avuto qualche cambiamento un po' rilevante fino al 1986.. dopo è rimasta sempre uguale..
ma poi credo che al livello al quale sono.. penso non ci siano stati cambiamenti importanti dal 1800...
ok non c'erano forse le ferrari che impennavano su 2 ruote =_=
ma poi credo che al livello al quale sono.. penso non ci siano stati cambiamenti importanti dal 1800...
ok non c'erano forse le ferrari che impennavano su 2 ruote =_=
Il problema mi sembra formulato più o meno correttamente. Il fatto che la macchina sia a pistoni vuole indicare che non usa un principio a reazione, ed il movimento è impresso solo dalle ruote motrici; che poi si impenni significa che il il peso del mezzo si scarica solo su queste ultime, e quindi si può scrivere direttamente [tex]ma \leqslant \mu_D m g[/tex] (altrimenti perché le quattro ruote motrici assicurerebbero una migliore trazione?). Non occorre specificare che l'accelerazione sia costante: se non lo fosse, significherebbe che in qualche istante, per mantenere il tempo richiesto, dovrebbe essere più alta, e quindi il coefficiente di attrito, per consentire il rotolamento senza strisciamento, dovrebbe essere maggiore, ed il problema richiede il valore minimo.
PS. Inserisco il testo originale che ho reperito dal libro, perché introduce un punto interessante.
Ricordo una discussione al primo anno di università, in cui io ero convinto che il massimo valore del coefficiente di attrito fosse 1 (ma sono nato dopo il 1960 ...). Come risultò abbastanza presto, questa convinzione era infondata, anche se all'epoca i testi non riportavano ancora esempi di valori maggiori di 1.
Una curiosità: nel capitolo 5 del Serway, da cui il problema è preso, c'è un riquadro dedicato all'ABS in cui risolve un esercizio assai simile a quello proposto. Nell'edizione italiana (mi pare di capire hai quella) è rimasto? Se è stato rimosso capisco la perplessità destata dall'esercizio. Comunque è vero che il Serway è un college text, e può risultare inadeguato per la preparazione di un esame universitario, nondimeno è un testo di discreto livello, ed abbastanza curato dal punto di vista didattico.
Un altro PS. Non avevo notato il link all'immagine, e non avevo notato che frequenti farmacia. Mi rimane la curiosità di sapere se il riquadro è rimasto, ma il testo è più che sufficiente, anche sovrabbondante, per un esame di fisica a Farmacia.
PS. Inserisco il testo originale che ho reperito dal libro, perché introduce un punto interessante.
"Serway":
38. Before 1960 it was believed that the maximum attainable coefficient of static friction for an automobile tire was less than 1. Then, about 1962, three companies independently developed racing tires with coefficients of 1.6. Since then, tires have improved, as illustrated in this problem. According to the 1990 Guinness Book of Records, the shortest time in which a piston-engine car initially at rest has covered a distance of one-quarter mile is 4.96 s. This record was set by Shirley Muldowney in September 1989. (a) Assume that, as in Figure P5.38, the rear wheels lifted the front wheels off the pavement. What minimum value of [tex]\mu_S[/tex] is necessary to achieve the record time? (b) Suppose Muldowney were able to double her engine power, keeping other things equal. How would this change affect the elapsed time?
Ricordo una discussione al primo anno di università, in cui io ero convinto che il massimo valore del coefficiente di attrito fosse 1 (ma sono nato dopo il 1960 ...). Come risultò abbastanza presto, questa convinzione era infondata, anche se all'epoca i testi non riportavano ancora esempi di valori maggiori di 1.
Una curiosità: nel capitolo 5 del Serway, da cui il problema è preso, c'è un riquadro dedicato all'ABS in cui risolve un esercizio assai simile a quello proposto. Nell'edizione italiana (mi pare di capire hai quella) è rimasto? Se è stato rimosso capisco la perplessità destata dall'esercizio. Comunque è vero che il Serway è un college text, e può risultare inadeguato per la preparazione di un esame universitario, nondimeno è un testo di discreto livello, ed abbastanza curato dal punto di vista didattico.
Un altro PS. Non avevo notato il link all'immagine, e non avevo notato che frequenti farmacia. Mi rimane la curiosità di sapere se il riquadro è rimasto, ma il testo è più che sufficiente, anche sovrabbondante, per un esame di fisica a Farmacia.
Il testo originale e completo del problema, preso dal Capitolo 5 di Physics_For_Scientists_And_Engineers_6_Ed._By_Serway_And_Jewett, è il seguente:
38. Before 1960 it was believed that the maximum attainable coefficient of static friction for an automobile tire was less than 1. Then, about 1962, three companies independently developed racing tires with coefficients of 1.6. Since then, tires have improved, as illustrated in this problem. According to the 1990 Guinness Book of Records, the shortest time in which a piston-engine car initially at rest has covered a distance of one-quarter mile is 4.96 s. This record was set by Shirley Muldowney in September 1989. (a) Assume that, as in Figure P5.38, the rear wheels lifted the front wheels off the pavement. What minimum value of $mu_s$ is necessary to achieve the record time? (b) Suppose Muldowney were able to double her engine power, keeping other things equal. How would this change affect the elapsed time?

La soluzione proposta da:
http://imageshack.us/photo/my-images/42 ... zioni.png/
è la seguente:
http://imageshack.us/photo/my-images/15/risposta.png/
38. Before 1960 it was believed that the maximum attainable coefficient of static friction for an automobile tire was less than 1. Then, about 1962, three companies independently developed racing tires with coefficients of 1.6. Since then, tires have improved, as illustrated in this problem. According to the 1990 Guinness Book of Records, the shortest time in which a piston-engine car initially at rest has covered a distance of one-quarter mile is 4.96 s. This record was set by Shirley Muldowney in September 1989. (a) Assume that, as in Figure P5.38, the rear wheels lifted the front wheels off the pavement. What minimum value of $mu_s$ is necessary to achieve the record time? (b) Suppose Muldowney were able to double her engine power, keeping other things equal. How would this change affect the elapsed time?

La soluzione proposta da:
http://imageshack.us/photo/my-images/42 ... zioni.png/
è la seguente:
http://imageshack.us/photo/my-images/15/risposta.png/
In effetti dopo aver scritto l'ultimo messaggio in questa discussione e spento il pc mi ero messo a ripensare al problema e ero arrivato alle conclusioni di Cmax, pensavo di precisare oggi ma per fortuna qualcun'altro ha gia provveduto.
In effetti l'importanza nel precisare che si tratta di motore a pistoni sta nel fatto che la potenza utile si scarica sul pavimento attraverso la forza di attrito col pavimento e che non ci sono altre forze come appunto una spinta per propulsione a reazione come detto a da Cmax.
C'è da osservare anche che se le ruote strisciassero e si chiedesse quanto vale l'attrito dinamico il risultato sarebbe lo stesso, la sola differenza è che le la potenza erogata dal motore sarebbe rispetto al caso di prima persa in parte in attrito, ma se l'accelerazione è fissata si otterrebbe lo stesso risultato. Se il motore erogasse la stessa potenza non si potrebbe otterrenere la stessa accelerazione in realtà, questo è un modo diverso per rispondere alla seconda domanda che invece chiede cosa accade se si aumenta la potenza e si mantiene fisso il coefficiente di attrito statico..
In conclusione faccio quindi ammenda per aver troppo frettolosamente criticato l'esercizio, sono stato tratto un po' in inganno dalla soluzione scritta da
Marchino all'inizio che pur essendo corretta numericamente non era formalmente corretta nel ragionamento.
In effetti l'importanza nel precisare che si tratta di motore a pistoni sta nel fatto che la potenza utile si scarica sul pavimento attraverso la forza di attrito col pavimento e che non ci sono altre forze come appunto una spinta per propulsione a reazione come detto a da Cmax.
C'è da osservare anche che se le ruote strisciassero e si chiedesse quanto vale l'attrito dinamico il risultato sarebbe lo stesso, la sola differenza è che le la potenza erogata dal motore sarebbe rispetto al caso di prima persa in parte in attrito, ma se l'accelerazione è fissata si otterrebbe lo stesso risultato. Se il motore erogasse la stessa potenza non si potrebbe otterrenere la stessa accelerazione in realtà, questo è un modo diverso per rispondere alla seconda domanda che invece chiede cosa accade se si aumenta la potenza e si mantiene fisso il coefficiente di attrito statico..
In conclusione faccio quindi ammenda per aver troppo frettolosamente criticato l'esercizio, sono stato tratto un po' in inganno dalla soluzione scritta da
Marchino all'inizio che pur essendo corretta numericamente non era formalmente corretta nel ragionamento.
"Cmax":
Il problema mi sembra formulato più o meno correttamente. Il fatto che la macchina sia a pistoni vuole indicare che non usa un principio a reazione, ed il movimento è impresso solo dalle ruote motrici; che poi si impenni significa che il il peso del mezzo si scarica solo su queste ultime, e quindi si può scrivere direttamente [tex]ma \leqslant \mu_D m g[/tex] (altrimenti perché le quattro ruote motrici assicurerebbero una migliore trazione?). Non occorre specificare che l'accelerazione sia costante: se non lo fosse, significherebbe che in qualche istante, per mantenere il tempo richiesto, dovrebbe essere più alta, e quindi il coefficiente di attrito, per consentire il rotolamento senza strisciamento, dovrebbe essere maggiore, ed il problema richiede il valore minimo.
PS. Inserisco il testo originale che ho reperito dal libro, perché introduce un punto interessante.
[quote="Serway"]38. Before 1960 it was believed that the maximum attainable coefficient of static friction for an automobile tire was less than 1. Then, about 1962, three companies independently developed racing tires with coefficients of 1.6. Since then, tires have improved, as illustrated in this problem. According to the 1990 Guinness Book of Records, the shortest time in which a piston-engine car initially at rest has covered a distance of one-quarter mile is 4.96 s. This record was set by Shirley Muldowney in September 1989. (a) Assume that, as in Figure P5.38, the rear wheels lifted the front wheels off the pavement. What minimum value of [tex]\mu_S[/tex] is necessary to achieve the record time? (b) Suppose Muldowney were able to double her engine power, keeping other things equal. How would this change affect the elapsed time?
Ricordo una discussione al primo anno di università, in cui io ero convinto che il massimo valore del coefficiente di attrito fosse 1 (ma sono nato dopo il 1960 ...). Come risultò abbastanza presto, questa convinzione era infondata, anche se all'epoca i testi non riportavano ancora esempi di valori maggiori di 1.
Una curiosità: nel capitolo 5 del Serway, da cui il problema è preso, c'è un riquadro dedicato all'ABS in cui risolve un esercizio assai simile a quello proposto. Nell'edizione italiana (mi pare di capire hai quella) è rimasto? Se è stato rimosso capisco la perplessità destata dall'esercizio. Comunque è vero che il Serway è un college text, e può risultare inadeguato per la preparazione di un esame universitario, nondimeno è un testo di discreto livello, ed abbastanza curato dal punto di vista didattico.
Un altro PS. Non avevo notato il link all'immagine, e non avevo notato che frequenti farmacia. Mi rimane la curiosità di sapere se il riquadro è rimasto, ma il testo è più che sufficiente, anche sovrabbondante, per un esame di fisica a Farmacia.[/quote]
Farmacia???? dove hai letto che io faccia Farmacia??? io faccio Ingegneria, anzhe se forse data la mia velocità nel passare gli esami e nel prepararli sarebbe meglio andassi a lavorare in una farmacia XD
comunque grazie a tutti.. ho ricontrollato ma non ho trovato nessun problema sull'ABS nella versione Italiana... c'è prima degli esercizi un collegamento al contesto sui coefficienti di resistenza delle automobili, ma spara una tabella con dei valori di auto sportive e normali e dice che van più veloci quelle più aerodinamiche (in sostanza!) son proprio una 15ina di righe e nessun esercizio!!
Chiedo scusa, il link si chiamava "...\farmacia-bari-primo-anno_1.jpg", e ne ho tratto una conclusione errata ... Per alcune ingegnerie il Serway potrebbe non bastare, ma se il docente modula il corso in conformità al testo, che è ben strutturato, l'esame non dovrebbe spaventare.
il corso da noi non si sa com'è tenuto! io sono indietro e lo devo recuperare quell'esame, l'anno prima c'era uno che ha fatto tutto il Serway non facendo nemmeno in tempo e facendo un esame assurdo su tutto il Serway da fare da soli!!! quest'anno per fortuna han messo uno normale che ha fatto molto meno, ma ovviamente non ho potuto seguire i corsi perché dovevo seguire gli altri!!!
so che quel prof nei testi consigliati metteva il Serway e un su ovecchio libro dove però mancano molti argomenti...
so che quel prof nei testi consigliati metteva il Serway e un su ovecchio libro dove però mancano molti argomenti...
Capisco la situazione.
In effetti le maggiori difficoltà che ho incontrato nel corso di studi erano dovuti all'indeterminazione degli argomenti, ed alla conseguente aleatorietà dell'esame, in parte dovuta ad un certo impedimento degli studenti, in particolare nei primi due anni, a costruirsi delle strutture solide di conoscenza, ma in parte riconducibile ad un'analoga difficoltà da parte dei docenti a proporre queste strutture, preferendo invece approcci più improvvisati. In un corso ben organizzato, sono in genere disponibili i compiti degli esami precedenti e ci si aspetta che siano rappresentativi della difficoltà, altrimenti diventa un problema.
Comunque, per curiosità, ti includo di seguito il riquadro cui facevo riferimento.

In effetti le maggiori difficoltà che ho incontrato nel corso di studi erano dovuti all'indeterminazione degli argomenti, ed alla conseguente aleatorietà dell'esame, in parte dovuta ad un certo impedimento degli studenti, in particolare nei primi due anni, a costruirsi delle strutture solide di conoscenza, ma in parte riconducibile ad un'analoga difficoltà da parte dei docenti a proporre queste strutture, preferendo invece approcci più improvvisati. In un corso ben organizzato, sono in genere disponibili i compiti degli esami precedenti e ci si aspetta che siano rappresentativi della difficoltà, altrimenti diventa un problema.
Comunque, per curiosità, ti includo di seguito il riquadro cui facevo riferimento.

