Condensatore con dielettrico: Carica e differenza di potenziale
Consideriamo un condensatore al cui interno vi è un dielettrico di costante relativa del mezzo εr. Questo avrà capacità elettrica pari a C = εr C0 dove C0 è la capacita dello stesso condensatore, al cui interno vi è il vuoto. Ricordo che C=Q/ΔV . Quindi, in presenza di un dielettrico, la capacità del condensatore è cambiata rispetto al vuoto...
La mia domanda è: In presenza di un dielettrico... cambia solo la differenza di potenziale tra le armature del condensatore
(ΔV = ΔV0/εr)... oppure cambia anche la carica Q del condensatore?
(Perché in un problema, dopo la presenza di un dielettrico, la differenza di potenziale rimane costante e a cambiare è solo la carica Q. Mentre in un altro succede il viceversa)
La mia domanda è: In presenza di un dielettrico... cambia solo la differenza di potenziale tra le armature del condensatore
(ΔV = ΔV0/εr)... oppure cambia anche la carica Q del condensatore?
(Perché in un problema, dopo la presenza di un dielettrico, la differenza di potenziale rimane costante e a cambiare è solo la carica Q. Mentre in un altro succede il viceversa)
Risposte
Allora, se tra il condensatore c'è solo il vuoto la Q=CV, e fino a qua ci siamo, se inseriamo il dielettrico (facendo attenzione a non fargli toccare le armature, si rischierebbe un cortocircuito) notiamo che la capacità aumenta di un fattore k, nel caso di situazioni particolarmente lineari k=er, e anche qua i dubbi sono pochi, già ci viene detto dal problema.
Ma la questione è: cosa è variato? Abbiamo scritto Q=CV, se il circuito è aperto la carica non può scomparire, anzi, dobbiamo convincerci sia rimasta la stessa (la carica si conserva), come giustamente hai scritto varia V, ma solo perché varia il campo elettrico all'interno delle armature. In presenta di E il dielettrico si polarizza, che sia per orientamento o deformazione poco importa, il risultato finale è che si viene a sovrapporre un campo opposto a quello elettrico che inevitabilmente lo fa diminuire.
A questo punto mi sembra il caso della carica che diminuisce, hai il problema in questione? Ci possiamo ragionare su, quello che ti ho riportato è grossomodo la spiegazione che è stata fatta a me, posso solo non assicurarti sia quella più giusta.
Ma la questione è: cosa è variato? Abbiamo scritto Q=CV, se il circuito è aperto la carica non può scomparire, anzi, dobbiamo convincerci sia rimasta la stessa (la carica si conserva), come giustamente hai scritto varia V, ma solo perché varia il campo elettrico all'interno delle armature. In presenta di E il dielettrico si polarizza, che sia per orientamento o deformazione poco importa, il risultato finale è che si viene a sovrapporre un campo opposto a quello elettrico che inevitabilmente lo fa diminuire.
A questo punto mi sembra il caso della carica che diminuisce, hai il problema in questione? Ci possiamo ragionare su, quello che ti ho riportato è grossomodo la spiegazione che è stata fatta a me, posso solo non assicurarti sia quella più giusta.
forse in uno dei due casi la tensione ai capi del condensatore è imposta da un generatore?
Grazie della spiegazione. Ecco il problema:
Si consideri un condensatore a facce piane di area S= 8 cm^2, distanti d= 0.5 mm. Le due armature sono tenute ad una differenza di potenziale ΔV = 100 V. All'interno del condensatore viene introdotto un dielettrico con εr = 3.5.
Si calcoli:
a) la capacità del condensatore
b) la densità di carica (la chiamo D) sulle armature
Ps: il punto "a" l'ho risolto trovando prima C0 e poi usando la relazione C = εr C0... e si trova C = 49 pF che è il risultato corretto.
Per il punto "b": ho imposto C0 = ε0 S/d = Q/ΔV = D0 S/ΔV (dove D0 è la densità di carica nel vuoto)
dunque: D0 = ε0 ΔV/d ===> D = ε0 ΔV/εr d (ho utilizzato il fatto che ΔV = ΔV0/εr)... ma NON si trova!
Si consideri un condensatore a facce piane di area S= 8 cm^2, distanti d= 0.5 mm. Le due armature sono tenute ad una differenza di potenziale ΔV = 100 V. All'interno del condensatore viene introdotto un dielettrico con εr = 3.5.
Si calcoli:
a) la capacità del condensatore
b) la densità di carica (la chiamo D) sulle armature
Ps: il punto "a" l'ho risolto trovando prima C0 e poi usando la relazione C = εr C0... e si trova C = 49 pF che è il risultato corretto.
Per il punto "b": ho imposto C0 = ε0 S/d = Q/ΔV = D0 S/ΔV (dove D0 è la densità di carica nel vuoto)
dunque: D0 = ε0 ΔV/d ===> D = ε0 ΔV/εr d (ho utilizzato il fatto che ΔV = ΔV0/εr)... ma NON si trova!