Azione Hamiltoniana

Nick_931
Salve a tutti. Ho un problema nella comprensione di un concetto base della meccanica che spero possiate aiutarmi a risolvere.
Quando si parla di moto effettivo,naturale,vero si parla di un moto che soddisfa le equazioni di Newton e di conseguenza le equazioni di Lagrange?

Per esempio una particella che va da un punto 1 a un punto 2 nell'intervallo di tempo compreso tra t1 e t2 è tale che l'integrale d'azione
$$S=\int_{t_1}^{t_2}\mathbb{L}\, dt$$
assume su di esso un valore stazionario

Ora se a questa particella applico una forza che varia nel tempo, non si parla più di moto effettivo?

Risposte
anonymous_af8479
Mi permetto di farti notare che il principio di minima azione è alla base di tutta la fisica, non solo della meccanica.
Inoltre, in fisica, la nozione di "moto effettivo,naturale,vero" non esiste.

Nick_931
Perdonami ma non mi sono espresso benissimo. Faccio qualche riferimento specifico
Sul libro di Meccanica Classica il principio di Hamilton è enunciato nel seguente modo
il moto effettivo di una particella dal punto 1 al un punto 2 nell'intervallo di tempo compreso tra t1 e t2 è tale che l'integrale d'azione
$$ S=\int_{t_1}^{t_2}\mathcal{L}\, dt $$
assume su di esso un valore stazionario

Sul Landau trovo che
Poichè le traiettorie del moto effettivo soddisfano le equazioni d i Lagrange, l'integrale si annulla.

Dalle dispense di un altro corso di meccanica analitica
Ogni moto naturale di un sistema olonomo a vincoli perfetti soggetto a forze derivanti da un potenziale è caratterizzato nella classe dei moti variati sincroni e che si svolgono fra le stesse configurazioni estreme dalla proprietà di rendere stazionaria l'azione hamiltoniana
$$S=\int_{t_1}^{t_2}\mathcal{L}\, dt $$


In pratica, una volta impostata l'equazione differenziale del moto di Newton o di Lagrange, date le condizioni iniziali, riesco a conoscere a priori il moto di un determinato oggetto

Non riesco a capire come ciò si identifichi con la stazionarietà dell'azione hamiltoniana?

(Inoltre perchè viene chiamata azione?)

anonymous_af8479
Il principio di minima azione è un principio (il principio fondamentale della fisica) per cui è dato come "inizio" di tutti i discorsi in tutte le branche della fisica.

Dal principio di minima azione si deduce l'equazione di Eulero-Lagrange che è l'equazione fondamentale della fisica. Poi, data una particolare lagrangiana, risolvendo l'eq. di E-L si determina l'equazione del moto del sistema descritto dalla suddetta lagrangiana.

L'equazione di Newton $F = m a$ è solo un caso particolare di equazione del moto ...

ps. non so perché l'azione si chiama così, ci vorrebbe l'aiuto di uno storico della scienza ...

Nick_931
Ok fin qui ci sono. Ora mi chiedo:

Se però l'integrale:

\[ S=\int_{t_1}^{t_2}\mathcal{L}\, dt \]

non assume nell'intervallo t1 e t2 un valore stazionario? Ok non rappresenta il moto effettivo; quindi cosa rappresenta?

anonymous_af8479
Un moto possibile che pero' in natura non si realizza.

Nick_931
Un moto possibile che pero' in natura non si realizza.


Perdonami ma non ho capito :( potresti farmi un esempio?

anonymous_af8479
Prendi la particella classica libera in una dimensione. La sua lagrangiana è $L = 1/2 m dot x ^2$. Applicando il principio di minima azione ovvero l'equazione di Eulero-Lagrange si ottiene l'equazione del moto $ddot x = 0$. Questo è il moto che effettivamente si realizza in questo caso in natura.

Prendi l'eq. del moto $x = sin t$. Questa equazione produce un'azione maggiore di quella che si ottiene sostituendovi la soluzione precedente. La presente soluzione, quindi, non si verifica in natura per questa lagrangiana.

Nick_931
Perfetto :D ti ringrazio, soprattutto per la pazienza :D

anonymous_af8479
Prego, è un piacere discutere su argomenti così importanti !

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