Attrito e rotolamento
Se un corpo raggiunge il puro rotolamento sul piano, vi permane in questo staTO?Direi di si però quello che non capisco è che se rotola puramente si muove di moto uniforme, però contemporaneamente agisce una forza di attrito statico. Qualcuno può spiegarmi questo dubbio?
Risposte
Certo, è dotato di puro rotolamento e la velocità è costante, il che vuol dire che la forza di attrito statico….non c'è!
E questo vale anche se il piano è scabro.
Attenzione però : parliamo di un caso puramente teorico di corpo rigido su piano rigido. Il contatto avviene, teoricamente, in un punto solo. Ne abbiamo parlato spesso, cerca "rotolamento puro" nel forum. E comincia a guardare qui.
viewtopic.php?f=19&t=133401&hilit=+rotolamento+puro#p853642
Nel caso teorico, solo se sul disco agisce una forza o un momento nasce una forza di attrito statico, diretta in senso opposto al moto nel caso della forza, nello stesso senso del moto nel caso del momento.
Nel caso reale, è presente un'altra forma di attrito, l'attrito volvente, che è la resistenza al rotolamento di un solido reale su un piano (o altro corpo) reale.
L'attrito volvente si manifesta in questo modo : piano e disco si deformano. Diciamo, in temini semplici, che il contatto non è più puntiforme, ma avviene su una superficie. La forza di reazione del piano che equilibria il peso non è esattamente sulla verticale del peso, ma è spostata leggermente in avanti, di una quantità $\delta$ che si chiama : "parametro dell'attrito volvente " . Essa è quindi una lunghezza, insomma un braccio : moltiplicando questo piccolo braccio per la reazione si ha un momento resistente, il "momento dell'attrito volvente" .
Di solito si trovano tabellati i valori del rapporto adimensionale $\delta/R = k$ , che si chiama "coefficiente dell'attrito volvente" . Ad esempio, per pneumatici su strada ho trovato dei valori di $k$ compresi tra 0.01 e 0.02. Il corrispondente parametro $\delta$ e quindi dell'ordine di alcune decine di mm.
E questo vale anche se il piano è scabro.
Attenzione però : parliamo di un caso puramente teorico di corpo rigido su piano rigido. Il contatto avviene, teoricamente, in un punto solo. Ne abbiamo parlato spesso, cerca "rotolamento puro" nel forum. E comincia a guardare qui.
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Nel caso teorico, solo se sul disco agisce una forza o un momento nasce una forza di attrito statico, diretta in senso opposto al moto nel caso della forza, nello stesso senso del moto nel caso del momento.
Nel caso reale, è presente un'altra forma di attrito, l'attrito volvente, che è la resistenza al rotolamento di un solido reale su un piano (o altro corpo) reale.
L'attrito volvente si manifesta in questo modo : piano e disco si deformano. Diciamo, in temini semplici, che il contatto non è più puntiforme, ma avviene su una superficie. La forza di reazione del piano che equilibria il peso non è esattamente sulla verticale del peso, ma è spostata leggermente in avanti, di una quantità $\delta$ che si chiama : "parametro dell'attrito volvente " . Essa è quindi una lunghezza, insomma un braccio : moltiplicando questo piccolo braccio per la reazione si ha un momento resistente, il "momento dell'attrito volvente" .
Di solito si trovano tabellati i valori del rapporto adimensionale $\delta/R = k$ , che si chiama "coefficiente dell'attrito volvente" . Ad esempio, per pneumatici su strada ho trovato dei valori di $k$ compresi tra 0.01 e 0.02. Il corrispondente parametro $\delta$ e quindi dell'ordine di alcune decine di mm.