Attrito
ciao ho un dubbio
se ho una massa m ferma su un piano,considerando l'attrito,applico una forza f tale che il corpo si sposta
calcola l'accelerazione
il prob è facile ma il coeff di attrito da considerare è dinamico o statico..io credo statico ma sugli appunti ho scritto il contrario
chi ha ragione?
grazie!
se ho una massa m ferma su un piano,considerando l'attrito,applico una forza f tale che il corpo si sposta
calcola l'accelerazione
il prob è facile ma il coeff di attrito da considerare è dinamico o statico..io credo statico ma sugli appunti ho scritto il contrario
chi ha ragione?
grazie!
Risposte
beh se il corpo è fermo, bidogna considerare l'attrito statico.poi quando il corpo inizia a muoversi, l'attrito che esercita esso sul terreno è una attrito volvente e quindi per calcolare la risultante della forza che dà l'accellerazione, dove considerare l'attrito volvente...
l'attrito statico è esercitato finchè il corpo è fermo, poi basta..
l'attrito statico è esercitato finchè il corpo è fermo, poi basta..
supponendo che il corpo sia un libro,la massa è m la forza applicata è F
F-F(attr)=F-(coeff.att.statico)*m*g=F(tot)=ma
è sbagliata questasoluzione quindi?
F-F(attr)=F-(coeff.att.statico)*m*g=F(tot)=ma
è sbagliata questasoluzione quindi?
F(tot)=F-Fa=ma-f(perpendicolare)*K
dove K è il coefficiente d'attrito volvente o statico, poi cambia solo il valore
dove K è il coefficiente d'attrito volvente o statico, poi cambia solo il valore

si scusa non ho detto che la forza viene applicata parallelamente al piano..la domanda rimane
coeff.statico o dinamico?
coeff.statico o dinamico?
Il fatto è che devi considerare due momenti diversi: quando il corpo è in movimento e quando no.
Quando m è fermo, la forza da esercitare per imprimere un'accelerazione è di una certa intensità. Se i corpo già s muove, ti serivrà una forza minore per imprimere la stessa accelerazione, in quanto la forza d'attrito che si oppone è minore rispetto al primo caso.
Io al posto tuo farei così: utilizzo il coefficiente di attrito dinamico, ma per accertarmi che tutto sia corretto, calcolo la forza d'attrito statico quando il corpo è ancra fermo.
In questo modo ti accerti che la forza iniziale sia quantomeno sufficiente a garantire un primo movimento.
Chiaro? Ciao
Quando m è fermo, la forza da esercitare per imprimere un'accelerazione è di una certa intensità. Se i corpo già s muove, ti serivrà una forza minore per imprimere la stessa accelerazione, in quanto la forza d'attrito che si oppone è minore rispetto al primo caso.
Io al posto tuo farei così: utilizzo il coefficiente di attrito dinamico, ma per accertarmi che tutto sia corretto, calcolo la forza d'attrito statico quando il corpo è ancra fermo.
In questo modo ti accerti che la forza iniziale sia quantomeno sufficiente a garantire un primo movimento.
Chiaro? Ciao
parlo come sempre da ignorante
m se calcoli la risultante quando è fermo e poi quando è in movimento, devi misurare per quanti attimi il corpo non scivola sul piano, poi dopo utilizzare l'attito volvente, il ragionamento/difficoltà sta nel dire in che momento/dopo quanto tempo il corpo passa da fermo in moto, ovvero dopo che cambia situazione.
se tu invece parti da una condizione di moto con $v_0->0$, allora ti basta utilizzare sempre l'attrito dinamico, risolvendo questo problema...
però è solo un ipotesi...


m se calcoli la risultante quando è fermo e poi quando è in movimento, devi misurare per quanti attimi il corpo non scivola sul piano, poi dopo utilizzare l'attito volvente, il ragionamento/difficoltà sta nel dire in che momento/dopo quanto tempo il corpo passa da fermo in moto, ovvero dopo che cambia situazione.
se tu invece parti da una condizione di moto con $v_0->0$, allora ti basta utilizzare sempre l'attrito dinamico, risolvendo questo problema...
però è solo un ipotesi...