Applicazioni pratiche della Fisica di base
ciao a tutti
mi piacerebbe avere delle risposte in merito alle applicazioni pratiche della Fisica.
Abbiamo un sito di informazioni per giovani studenti è puntiamo molto sulle applicazioni pratiche per "invogliare" i giovani verso questa materia. Dai sondaggi eseguiti a campione risulta che gli studenti delle scuole superiori lamentano, come in Matematica, di avere poche cognizioni delle applicazioni pratiche delle materie scientifiche. Considerano poco queste materie perchè le trovano troppo astratte e fuori dalla realtà quotidiana. Invece sia la Matematica che la Fisica hanno molteplici applicazioni pratiche, solo la base dello sviluppo tecnologico ed economico di un Paese. Questo anche i politici spesso se lo dimenticano.
Noi abbiamo questi riscontri, che stiamo per pubblicare, mi dite se sono o.k :
Negli ospedali vediamo usare strumenti che non sono altro che applicazioni, talvolta sofisticate e costose, della ricerca di base della fisica. Ma pochissimi, anche tra gli operatori sanitari, sono coscienti delle basi scientifiche di questi strumenti, sanno come a ciò si sia arrivati e si preoccupano di sostenere la ricerca fisica di base di oggi che porterà domani a nuovi strumenti diagnostici e terapeutici.
Questo è particolarmente vero in Italia, dove tutti, industriali e politici, dibattono da anni di invenzione, innovazione e trasferimento tecnologico ma poco fanno per aiutare chi cerca di trasformare i risultati della ricerca in prodotti vendibili anche all'estero.
La scoperta dei raggi X e della radioattività aprirono le porte alla moderna fisica atomica e subatomica, che porto alla realizzazione del "Modello Standard" delle particelle atomiche e delle forze che si vengono a creare. Il Modello Stardard congloba la teoria della relatività e la teoria quantistica ed è stato accettato perchè spiega i risultati di decine di migliaia di esperimenti condotti, con gli "accelleratori di particelle", che nati negli Anni 30, sono diventati sempre più potenti.
Non vi è nulla di più lontano dalla vita di tutti i giorni, che comprendere il mondo subatomico fino a dimensioni che sono dell'ordine di un millesimo del nucleo di un atomo. Ma questo ha permesso la costruzione di un modello quantitativo dei fenomeni seguiti al Big Bang. Quattordici miliardi di anni fa la zuppa primordiale di particelle e antiparticelle si è raffreddata partendo da altissime temperature e le collisioni accedevano a energie via via decrescenti: i fisici sono riusciti a riprodurre le situazioni che erano usuali un miliardesimo di secondo dopo il BIg Bang.
La curiosità scientifica della fisica di base ha portato i fisici ha costruire accelleratori di particelle subatomiche e rivelatori di radiazioni sempre più sofisticati. Questi strumenti trovano oggi molteplici applicazioni in medicina.
Con i ciclotroni si producono i radioisotopi artificiali per la "scintografia" e in particolare per la PET (Positron Emission Tomography), lo strumento diagnostico che fa uso delle antiparticelle dei positoni, scoperte da Carl Anderson nel 1934.
I moderni tubi a raggi X sono usati nella TAC. Gli accelleratori lineari, inventati nel 1945, sono utilizzati per la "terapia dei tumori": in Italia ogni anno 110.000 pazienti, circa la metà a cui è diagnosticato un tumore, sono irradiati con fasci di raggi X di alta energia prodotti da accelleratori lineari.
I più recenti studi della Fisica di base sugli accelleratori di particelle sono impiegati per la "adroterapia", cioè la terapia dei tumori: ciclotroni e sincrotoni accellerano protoni e ioni di carbonio, questi fasci di particelle, che i fisici chiamano adroni, servono per curare tumori profondi dei pazienti. In particolare a Pavia, la Fondazione CNAO in collaborazione con la Fondazione TERA che ne ha eseguito il progetto, e con il sostegno dell'INFM e altri istituti italiani, sta realizzando un centro di terapia basato su un sincrotone da 25 metri di diametro.
Qui a partire dal 2007, fasci di ioni carbonio in grado di penetrare fino a 25 centimetri di profondità controlleranno i tumori detti "radioresistenti" in quanto non curabili nè con i raggi X nè con i fasci di protoni.
Determinanti applicazioni che caratterizzano e derivano dalle ricerche di Fisica di base sono quelle relative ai superconduttori e semiconduttori, che hanno rivoluzionato la nostra moderna industria e hanno contribuito in modo determinante all'innovazione tecnologica. La perseveranza dei fisici a indagare sulla struttura microscopica della materia, la fisica quantistica e la nascita della teoria dei "processi stocastici", lo studio dei fenomeni caotici, di cui fu in un certo senso antesignano Albert Einstain, con il suo saggio del 1905 sul "moto browniano", sono stati il preludio alla nascita di un settore, che oggi è al centro di continue scoperte e future applicazioni, quello che va dalle nanotecnologie ai motori molecolari.
Proprio ai processi stocastici per eccellenza è stato dedicato l'iniziativa dell'Anno mondiale della Fisica, proclamato nel 2005 dall'Onu, nel centenario dei grandi lavori di Albert Einstein datati appunto nel 1905. Sorpresa, anche i meteorologi hanno un debito con la Fisica di base. Infatti la meteorologia, la climatologia, la fisica dell'atmosfera, i fenomeni naturali, sono discipline che si basano sui processi stocastici: godono da un lato di una stupefacente possibilità di previsione, dall'altro soffrono di un limite finito di predicibilità, perchè l'evoluzione nello spazio e nel tempo dello stato del sistema dipende fortemente dalle condizioni iniziali: famoso il paradosso di Lorenz, che si domandò se il battito di ali di una farfalla in Brasile potesse provocare un tornado in Texas.
Per poi non dimenticare le applicazioni pratiche attuali e future delle ricerche e scoperte nel campo del magnetismo e elettromagnetismo, e quelle che verranno dalla "creazione" in laboratorio di nuovi materiali (composizione artificiale) con determinate caratteristiche, come caratteristiche magnetiche, capacità di resistere all'usura o di immagazzinare l'idrogeno, o per la microelettronica per creare dispositivi di ultima e di prossima generazione sempre più veloci e ancora più piccoli. Oppure materiali biocompatibili da integrare in tessuti biologici, per applicazioni in ambito biomedico.
Il progetto Micro-combi del Centro per la ricerca-Scientifica e Tecnologica di Trento, ICT-Irst, in collaborazione con l'Università del Maryland nasce con questo obiettivo: realizzare nuovi materiali con le qualità desiserate. Nella scienza moderna le competenze diverse si alleano, Fisica, Chimica, Matematica e Informatica unite per raggiungere nuove conoscenze, spiega il fisico Mariano Anderle, responsabile della Divisione fisica-chimica delle superfici e interfacce dell'ITC-Irst e coordinatore del progetto. "Si fanno reagire tra loro diversi elementi chimici, combinandoli in tutti i modi possibili. E si potrà farlo anche nell'ambito di un unico esperimento, in modo da aumentare al massimo la probabilità di scoprire, in tempi relativamente brevi, i nuovi materiali, con le caratteristiche ricercate. Per accellerare ulterioramente il processo, l'analisi e le caratteristiche del materiale vengono realizzate in situ, testando punto per punto sulla matrice le caratteristiche chimico-fisiche del composto (per esempio composizione, struttura cristallina) con le corrispondenti qualità funzionali (meccaniche, elettriche, magnetiche,ecc), mentre i dati più significativi saranno selezionati con le tecniche informatiche più avanzate".
La Fisica di base,come e con le altre materie scientifiche, è quindi fondamentale per il progresso e sviluppo tecnologico di un Paese.
Aspetto vostre risposte in merito
ciao metodico
mi piacerebbe avere delle risposte in merito alle applicazioni pratiche della Fisica.
Abbiamo un sito di informazioni per giovani studenti è puntiamo molto sulle applicazioni pratiche per "invogliare" i giovani verso questa materia. Dai sondaggi eseguiti a campione risulta che gli studenti delle scuole superiori lamentano, come in Matematica, di avere poche cognizioni delle applicazioni pratiche delle materie scientifiche. Considerano poco queste materie perchè le trovano troppo astratte e fuori dalla realtà quotidiana. Invece sia la Matematica che la Fisica hanno molteplici applicazioni pratiche, solo la base dello sviluppo tecnologico ed economico di un Paese. Questo anche i politici spesso se lo dimenticano.
Noi abbiamo questi riscontri, che stiamo per pubblicare, mi dite se sono o.k :
Negli ospedali vediamo usare strumenti che non sono altro che applicazioni, talvolta sofisticate e costose, della ricerca di base della fisica. Ma pochissimi, anche tra gli operatori sanitari, sono coscienti delle basi scientifiche di questi strumenti, sanno come a ciò si sia arrivati e si preoccupano di sostenere la ricerca fisica di base di oggi che porterà domani a nuovi strumenti diagnostici e terapeutici.
Questo è particolarmente vero in Italia, dove tutti, industriali e politici, dibattono da anni di invenzione, innovazione e trasferimento tecnologico ma poco fanno per aiutare chi cerca di trasformare i risultati della ricerca in prodotti vendibili anche all'estero.
La scoperta dei raggi X e della radioattività aprirono le porte alla moderna fisica atomica e subatomica, che porto alla realizzazione del "Modello Standard" delle particelle atomiche e delle forze che si vengono a creare. Il Modello Stardard congloba la teoria della relatività e la teoria quantistica ed è stato accettato perchè spiega i risultati di decine di migliaia di esperimenti condotti, con gli "accelleratori di particelle", che nati negli Anni 30, sono diventati sempre più potenti.
Non vi è nulla di più lontano dalla vita di tutti i giorni, che comprendere il mondo subatomico fino a dimensioni che sono dell'ordine di un millesimo del nucleo di un atomo. Ma questo ha permesso la costruzione di un modello quantitativo dei fenomeni seguiti al Big Bang. Quattordici miliardi di anni fa la zuppa primordiale di particelle e antiparticelle si è raffreddata partendo da altissime temperature e le collisioni accedevano a energie via via decrescenti: i fisici sono riusciti a riprodurre le situazioni che erano usuali un miliardesimo di secondo dopo il BIg Bang.
La curiosità scientifica della fisica di base ha portato i fisici ha costruire accelleratori di particelle subatomiche e rivelatori di radiazioni sempre più sofisticati. Questi strumenti trovano oggi molteplici applicazioni in medicina.
Con i ciclotroni si producono i radioisotopi artificiali per la "scintografia" e in particolare per la PET (Positron Emission Tomography), lo strumento diagnostico che fa uso delle antiparticelle dei positoni, scoperte da Carl Anderson nel 1934.
I moderni tubi a raggi X sono usati nella TAC. Gli accelleratori lineari, inventati nel 1945, sono utilizzati per la "terapia dei tumori": in Italia ogni anno 110.000 pazienti, circa la metà a cui è diagnosticato un tumore, sono irradiati con fasci di raggi X di alta energia prodotti da accelleratori lineari.
I più recenti studi della Fisica di base sugli accelleratori di particelle sono impiegati per la "adroterapia", cioè la terapia dei tumori: ciclotroni e sincrotoni accellerano protoni e ioni di carbonio, questi fasci di particelle, che i fisici chiamano adroni, servono per curare tumori profondi dei pazienti. In particolare a Pavia, la Fondazione CNAO in collaborazione con la Fondazione TERA che ne ha eseguito il progetto, e con il sostegno dell'INFM e altri istituti italiani, sta realizzando un centro di terapia basato su un sincrotone da 25 metri di diametro.
Qui a partire dal 2007, fasci di ioni carbonio in grado di penetrare fino a 25 centimetri di profondità controlleranno i tumori detti "radioresistenti" in quanto non curabili nè con i raggi X nè con i fasci di protoni.
Determinanti applicazioni che caratterizzano e derivano dalle ricerche di Fisica di base sono quelle relative ai superconduttori e semiconduttori, che hanno rivoluzionato la nostra moderna industria e hanno contribuito in modo determinante all'innovazione tecnologica. La perseveranza dei fisici a indagare sulla struttura microscopica della materia, la fisica quantistica e la nascita della teoria dei "processi stocastici", lo studio dei fenomeni caotici, di cui fu in un certo senso antesignano Albert Einstain, con il suo saggio del 1905 sul "moto browniano", sono stati il preludio alla nascita di un settore, che oggi è al centro di continue scoperte e future applicazioni, quello che va dalle nanotecnologie ai motori molecolari.
Proprio ai processi stocastici per eccellenza è stato dedicato l'iniziativa dell'Anno mondiale della Fisica, proclamato nel 2005 dall'Onu, nel centenario dei grandi lavori di Albert Einstein datati appunto nel 1905. Sorpresa, anche i meteorologi hanno un debito con la Fisica di base. Infatti la meteorologia, la climatologia, la fisica dell'atmosfera, i fenomeni naturali, sono discipline che si basano sui processi stocastici: godono da un lato di una stupefacente possibilità di previsione, dall'altro soffrono di un limite finito di predicibilità, perchè l'evoluzione nello spazio e nel tempo dello stato del sistema dipende fortemente dalle condizioni iniziali: famoso il paradosso di Lorenz, che si domandò se il battito di ali di una farfalla in Brasile potesse provocare un tornado in Texas.
Per poi non dimenticare le applicazioni pratiche attuali e future delle ricerche e scoperte nel campo del magnetismo e elettromagnetismo, e quelle che verranno dalla "creazione" in laboratorio di nuovi materiali (composizione artificiale) con determinate caratteristiche, come caratteristiche magnetiche, capacità di resistere all'usura o di immagazzinare l'idrogeno, o per la microelettronica per creare dispositivi di ultima e di prossima generazione sempre più veloci e ancora più piccoli. Oppure materiali biocompatibili da integrare in tessuti biologici, per applicazioni in ambito biomedico.
Il progetto Micro-combi del Centro per la ricerca-Scientifica e Tecnologica di Trento, ICT-Irst, in collaborazione con l'Università del Maryland nasce con questo obiettivo: realizzare nuovi materiali con le qualità desiserate. Nella scienza moderna le competenze diverse si alleano, Fisica, Chimica, Matematica e Informatica unite per raggiungere nuove conoscenze, spiega il fisico Mariano Anderle, responsabile della Divisione fisica-chimica delle superfici e interfacce dell'ITC-Irst e coordinatore del progetto. "Si fanno reagire tra loro diversi elementi chimici, combinandoli in tutti i modi possibili. E si potrà farlo anche nell'ambito di un unico esperimento, in modo da aumentare al massimo la probabilità di scoprire, in tempi relativamente brevi, i nuovi materiali, con le caratteristiche ricercate. Per accellerare ulterioramente il processo, l'analisi e le caratteristiche del materiale vengono realizzate in situ, testando punto per punto sulla matrice le caratteristiche chimico-fisiche del composto (per esempio composizione, struttura cristallina) con le corrispondenti qualità funzionali (meccaniche, elettriche, magnetiche,ecc), mentre i dati più significativi saranno selezionati con le tecniche informatiche più avanzate".
La Fisica di base,come e con le altre materie scientifiche, è quindi fondamentale per il progresso e sviluppo tecnologico di un Paese.
Aspetto vostre risposte in merito
ciao metodico

Risposte
non ho le competenze per rispondere oggettivamente quindi ti porto solo la mia opinione. Studiare la matematica pensando alle applicazioni pratiche e', secondo me, molto molto brutto e di sicuro non invogliera' un ragazzo a studiarla o almeno e' stato cosi' nel mio caso per gli anno del Liceo. Quello che non viene fatto alle superiori ( ma e' gia' troppo tardi e andrebbe fatto alle medie) e che invece e' la chiave per amare quello che si studia e' spiegare le personalita' e le vicissitudini degli uomini che stanno dietro alla Matematica. Sono personalita' di grandissimo fascino, che molte volte hanno sacrificato la propria vita o comunque hanno sofferto solo per il sogno che inseguivano. A me non l'ha mai detto nessuno, mi hanno solo insegnato a fare le disequazioncine e studiare il libricino ma la matematica e' fatta dagli uomini e applicazioni pratiche o no e' comunque affascinante.
edit: ho scritto matematica, intendo matematica e fisica
edit: ho scritto matematica, intendo matematica e fisica
Per metodico
capisco il tuo travaglio e condivido in pieno il tuo obiettivo. Tuttavia fare qualcosa di efficace non è per niente facile.
In primo luogo cerca di guardare la tua lettera in modo esterno, cioè da profano. Non credo tu ci possa capire un gran che! Tutte quelle belle teorie e i grandi nomi che citi non vogliono dire nulla a chi è completamente analfabeta di scienze (come è la stragrande maggioranza dei nostri giovani). Ho paura che le capiranno solo quelli che sono già portati a tali discipline (come quelli che bazzicano in questo forum) e che quindi non devono essere convinti! Per gli altri il tuo linguaggio è quello di Star Trek se non peggio di Futurama.
Il vero problema è che i modelli sociali delle persone che si sforzano con la testa di risolvere i problemi non passa!
Perchè faticare quando ci si può divertire?
Perchè sviluppare nuove cose quando basta aspettare un po' e poi comprarle?
Quanti sono gli scienziati che guadagnano come i calciatori, e hanno la loro fama e notorietà?
......
Mi sembra una lotta contro i mulini a vento, almeno fino a che il petrolio sarà ancora così poco costoso e avremo risorse economiche accumulate negli ultimi decenni da sperperare.
Per quanto riguarda la pratica utilità della Fisica (o meglio della Tecnica, se consideri la gran parte degli esempi che citi), forse sarebbe il caso di volare più bassi, visto che mi sembra difficile far recepire il funzionamento di acceleratori a gente che non sa la legge di Ohm e i principi della meccanica, oppure il caos climatico a chi non sa il primo principio della termodinamica!
Comunque in bocca al lupo e facci sapere!
ciao
capisco il tuo travaglio e condivido in pieno il tuo obiettivo. Tuttavia fare qualcosa di efficace non è per niente facile.
In primo luogo cerca di guardare la tua lettera in modo esterno, cioè da profano. Non credo tu ci possa capire un gran che! Tutte quelle belle teorie e i grandi nomi che citi non vogliono dire nulla a chi è completamente analfabeta di scienze (come è la stragrande maggioranza dei nostri giovani). Ho paura che le capiranno solo quelli che sono già portati a tali discipline (come quelli che bazzicano in questo forum) e che quindi non devono essere convinti! Per gli altri il tuo linguaggio è quello di Star Trek se non peggio di Futurama.
Il vero problema è che i modelli sociali delle persone che si sforzano con la testa di risolvere i problemi non passa!
Perchè faticare quando ci si può divertire?
Perchè sviluppare nuove cose quando basta aspettare un po' e poi comprarle?
Quanti sono gli scienziati che guadagnano come i calciatori, e hanno la loro fama e notorietà?
......
Mi sembra una lotta contro i mulini a vento, almeno fino a che il petrolio sarà ancora così poco costoso e avremo risorse economiche accumulate negli ultimi decenni da sperperare.
Per quanto riguarda la pratica utilità della Fisica (o meglio della Tecnica, se consideri la gran parte degli esempi che citi), forse sarebbe il caso di volare più bassi, visto che mi sembra difficile far recepire il funzionamento di acceleratori a gente che non sa la legge di Ohm e i principi della meccanica, oppure il caos climatico a chi non sa il primo principio della termodinamica!
Comunque in bocca al lupo e facci sapere!
ciao
ciao a tutti
Grazie per le risposte che mi avete dato.
Io non sono così scettico!!
Vi faccio un esempio che mi capita spesso, partecipando a forum di studenti. Quando inserisco un thread sulla Matematica o sulla Fisica, faccio questa semplice domanda: vi piacciono le materie scientifiche e in particolare la Matematica e la Fisica ? mi rispondono: no perchè difficili, spiegate male e soprattutto troppo astratte, concettuali, senza riferimenti con realtà reale, servono solo per "imparare a diventare dei professori.
Della ricerca di base, delle applicazioni pratiche, delle opportunità lavorative non sanno nulla. Forse perchè gli insegnanti non glielo hanno mai detto. Per poi "stupirsi" quando leggono che i Matematici hanno opportunità lavorative nelle banche, assicurazioni, enti comunali per la gestione del traffico cittadino o controllo e gestione delle reti idriche. Che Matematici lavorano per creare software utilizzati per l'animazione 3D dei cartoni animati. O matematici e fisici che lavorano per software per rilevamento polveri sottili, analisi fenomeni naturali, previsioni atmosferiche, recentemente per la gestione dei pozzi petroliferi.
La risposta incredula dei giovani è : ma allora la Matematica e la Fisica non sono poi così lontane dalla realtà quotidiana. I matematici e fisici non vivono in un mondo a se stante, in un laboratorio isolato dal resto del mondo o soltanto a insegnare a degli studenti.
E' questa limitazione della visione dei Matematici e Fisici che dovrebbe essere eliminata o ridotta. Va bene la "complessità dei fenomeni matematici e fisici", ma un pò di sana "realtà" quotidiana e applicazione pratica potrebbe servire per "risvegliare" l'entusiasmo verso queste fondamentali materie. Anche perchè in Italia siamo carenti di laureati e il trend di iscrizioni all'Università sembra essere in continuo ribasso.
ciao metodico
Grazie per le risposte che mi avete dato.
Io non sono così scettico!!
Vi faccio un esempio che mi capita spesso, partecipando a forum di studenti. Quando inserisco un thread sulla Matematica o sulla Fisica, faccio questa semplice domanda: vi piacciono le materie scientifiche e in particolare la Matematica e la Fisica ? mi rispondono: no perchè difficili, spiegate male e soprattutto troppo astratte, concettuali, senza riferimenti con realtà reale, servono solo per "imparare a diventare dei professori.
Della ricerca di base, delle applicazioni pratiche, delle opportunità lavorative non sanno nulla. Forse perchè gli insegnanti non glielo hanno mai detto. Per poi "stupirsi" quando leggono che i Matematici hanno opportunità lavorative nelle banche, assicurazioni, enti comunali per la gestione del traffico cittadino o controllo e gestione delle reti idriche. Che Matematici lavorano per creare software utilizzati per l'animazione 3D dei cartoni animati. O matematici e fisici che lavorano per software per rilevamento polveri sottili, analisi fenomeni naturali, previsioni atmosferiche, recentemente per la gestione dei pozzi petroliferi.
La risposta incredula dei giovani è : ma allora la Matematica e la Fisica non sono poi così lontane dalla realtà quotidiana. I matematici e fisici non vivono in un mondo a se stante, in un laboratorio isolato dal resto del mondo o soltanto a insegnare a degli studenti.
E' questa limitazione della visione dei Matematici e Fisici che dovrebbe essere eliminata o ridotta. Va bene la "complessità dei fenomeni matematici e fisici", ma un pò di sana "realtà" quotidiana e applicazione pratica potrebbe servire per "risvegliare" l'entusiasmo verso queste fondamentali materie. Anche perchè in Italia siamo carenti di laureati e il trend di iscrizioni all'Università sembra essere in continuo ribasso.
ciao metodico

ciao metodico, ho letto alcune pagine del tuo sito e trovo le vostre attività lodevoli. E' vero quello che dici, se il trend continua di questo passo le aziende italiane si troveranno a dover assumere chimici e fisici dall'estero. Il problema dell'orientamento è senza dubbio centrale. Nel mio liceo scientifico tra tutte le classi quinte ci saranno stati circa 100 studenti, di questi uno si è iscritto a Matematica, uno a Fisica (io), tre o quattro a Biotecnologie, nessuno a Chimica: nel complesso decisamente pochi ad affrontare le "scienze dure". Per quanto mi riguarda certo non è stata certo la scuola a incentivarmi nella scelta, ma gli interessi personali. Paradossalmente ho iniziato a percepire l' "orientamento scolastico" solo una volta arrivato all'università, dove grazie ad una serie di incontri/seminari/presentazioni ho scoperto ramificazioni della Fisica che prima ignoravo completamente (un esempio è proprio la terapia adronica - la fondazione TERA ha sede nella mia univerisità).
Come si è detto tante volte la colpa non è esclusivamente della scuola, ma della società in generale, in quanto nel nostro Paese manca palesemente una cultura scientifica. L'uomo della strada ha sentito parlare di Dante, Petrarca e Leopardi, ma non di Heisenberg, Gauss e Lagrange. Un esempio: Sermonti (massimo rispetto!) che legge la Divina Commedia ottiene una grande pubblicità mediatica, mentre qualcuno ha mai sentito parlare in tv delle conferenze del Planetario di Milano? Ne vengono tenute di ogni livello, con ricercatori e professori di notevole spessore, e spesso vi assicuro che c'è la coda per entrare. Ma non se ne parla!
Secondo me è importantissimo far conoscere le applicazioni della Fisica, non importa che la massaia conosca l'effetto fotoelettrico, ma sarebbe un successo far sapere al grande pubblico che le macchine fotografiche digitali si fondano su un "qualcosa a cui ha lavorato Einstein" e la tecnologia su cui si basano è stata sviluppata negli anni sessanta al fine dell'osservazione astronomica. Questo piccolo salto di cultura può veramente fare la differenza a mio avviso. Se tutti hanno una vaga idea di cosa si occupa la Fisica è più facile che un maggior numero di persone decidano di entrare nella materia.
buon lavoro!
Come si è detto tante volte la colpa non è esclusivamente della scuola, ma della società in generale, in quanto nel nostro Paese manca palesemente una cultura scientifica. L'uomo della strada ha sentito parlare di Dante, Petrarca e Leopardi, ma non di Heisenberg, Gauss e Lagrange. Un esempio: Sermonti (massimo rispetto!) che legge la Divina Commedia ottiene una grande pubblicità mediatica, mentre qualcuno ha mai sentito parlare in tv delle conferenze del Planetario di Milano? Ne vengono tenute di ogni livello, con ricercatori e professori di notevole spessore, e spesso vi assicuro che c'è la coda per entrare. Ma non se ne parla!
Secondo me è importantissimo far conoscere le applicazioni della Fisica, non importa che la massaia conosca l'effetto fotoelettrico, ma sarebbe un successo far sapere al grande pubblico che le macchine fotografiche digitali si fondano su un "qualcosa a cui ha lavorato Einstein" e la tecnologia su cui si basano è stata sviluppata negli anni sessanta al fine dell'osservazione astronomica. Questo piccolo salto di cultura può veramente fare la differenza a mio avviso. Se tutti hanno una vaga idea di cosa si occupa la Fisica è più facile che un maggior numero di persone decidano di entrare nella materia.
buon lavoro!
ciao wedge, finalmente un "appoggio morale" alla nostra iniziativa.
Veramente anche la Regione Piemonte ha apprezzato se dobbiamo dirla tutta!
Anche i giovani studenti hanno apprezzato, almeno quelli che stanno frequentando il nostro sito.
Credo anch'io che in Italia ci sia poco interesse per la cultura scientifica, ma cosa ben più grave è che la nostra società e la classe dirigente (imprenditoriale, finanziaria, economica, politica) non se nè preoccupi.
L'America prima, la Cina e l'India, hanno messo come priorità lo sviluppo e l'incentivazione della cultura scientifica, che si traduce in forti investimenti nella scuola, nella preparazione formativa e professionale, soprattutto dei Matematici, Fisici, Informatici,Chimici, Biologi molecolari e Biotecnologi. E' il segreto della loro espansione economica e tecnologica,
ma in Italia qualcuno ancora si stupisce, che sia dovuto alla ricerca di base della Matematica e Fisica, questo "progresso impetuoso". Qualcuno si preoccupa ancora di insegnare i calcoli matematici, teoremi, funzioni, equazioni, formule chimiche, senza dover dire o spiegare ai giovani studenti che un giorno quella "astrettezza di calcolo" o di "analisi" porterà appunto alla realizzazione del telefonino, dell'Ipod, delle telecamere digitali, alla Tac, alla Pet, alle apparecchiature diagnostiche, o ai prodotti
chimici di quotidiano utilizzo.
Perbacco come amare le materie scientifiche se si insegna loro a "immaginare" i Matematici e i Fisici, come "entità a se stanti", isolate dal realtà quotidiana, immerse nei calcoli e nei numeri o nelle provette senza nessuno contatto con il mondo esterno.
Diamo anche una "visione umana e concreta" di loro e dell'utilità pratica del loro operato.
ciao metodico
Veramente anche la Regione Piemonte ha apprezzato se dobbiamo dirla tutta!
Anche i giovani studenti hanno apprezzato, almeno quelli che stanno frequentando il nostro sito.
Credo anch'io che in Italia ci sia poco interesse per la cultura scientifica, ma cosa ben più grave è che la nostra società e la classe dirigente (imprenditoriale, finanziaria, economica, politica) non se nè preoccupi.
L'America prima, la Cina e l'India, hanno messo come priorità lo sviluppo e l'incentivazione della cultura scientifica, che si traduce in forti investimenti nella scuola, nella preparazione formativa e professionale, soprattutto dei Matematici, Fisici, Informatici,Chimici, Biologi molecolari e Biotecnologi. E' il segreto della loro espansione economica e tecnologica,
ma in Italia qualcuno ancora si stupisce, che sia dovuto alla ricerca di base della Matematica e Fisica, questo "progresso impetuoso". Qualcuno si preoccupa ancora di insegnare i calcoli matematici, teoremi, funzioni, equazioni, formule chimiche, senza dover dire o spiegare ai giovani studenti che un giorno quella "astrettezza di calcolo" o di "analisi" porterà appunto alla realizzazione del telefonino, dell'Ipod, delle telecamere digitali, alla Tac, alla Pet, alle apparecchiature diagnostiche, o ai prodotti
chimici di quotidiano utilizzo.
Perbacco come amare le materie scientifiche se si insegna loro a "immaginare" i Matematici e i Fisici, come "entità a se stanti", isolate dal realtà quotidiana, immerse nei calcoli e nei numeri o nelle provette senza nessuno contatto con il mondo esterno.
Diamo anche una "visione umana e concreta" di loro e dell'utilità pratica del loro operato.
ciao metodico
Basta.
L'unica cosa da fare è indurre i giovani ad avere un qualche senso estetico.
E così saranno presi dall'estetica di grandezza e di profondità, dal sublime matematico della Fisica, basta giocattoli.
P.S. Non sono così tanti a conoscere Petrarca né Dante, dato che molti sostengono che sia stato Alighieri a fondare la lingua italiana, la verità è che i giovani italiani sono ignoranti in tutto e più di tutti in europa, e ho vergogna nel farne parte.
L'unica cosa da fare è indurre i giovani ad avere un qualche senso estetico.
E così saranno presi dall'estetica di grandezza e di profondità, dal sublime matematico della Fisica, basta giocattoli.
P.S. Non sono così tanti a conoscere Petrarca né Dante, dato che molti sostengono che sia stato Alighieri a fondare la lingua italiana, la verità è che i giovani italiani sono ignoranti in tutto e più di tutti in europa, e ho vergogna nel farne parte.
ciao Maxos sei sicuro che stiamo parlando di materie scientifiche
o non di......FILOSOFIA!
ciao metodico
o non di......FILOSOFIA!
ciao metodico

"metodico":
Qualcuno si preoccupa ancora di insegnare i calcoli matematici, teoremi, funzioni, equazioni, formule chimiche, senza dover dire o spiegare ai giovani studenti che un giorno quella "astrettezza di calcolo" o di "analisi" porterà appunto alla realizzazione del telefonino, dell'Ipod, delle telecamere digitali, alla Tac, alla Pet, alle apparecchiature diagnostiche, o ai prodotti
chimici di quotidiano utilizzo.
Ciao Metodico.
Bisogna però anche non rischiare di cadere in un freddo tecnicismo, che tra l'altro va abbastanza di moda... la scienza è anche esplorazione, ricerca spassionata senza alcun pensiero alle applicazioni, che poi comunque sono sempre venute da sole (nel senso: inevitabilmente). Se viene veicolato esclusivamente il messaggio che il Fisico e il Chimico si occupano di I-pod e telecamere digitali si tende a farli risultare delle brutte copie di Ingegneri.
Per Maxos: secondo me bisogna essere un filo più pragmatici. Sponsorizzare la Fisica parlando di "senso estetico" ad una persona che di Fisica non bazzica è come assicurarsi l'effetto contrario a quello voluto! Tutti noi appreziamo la bellezza formale delle teorie fisiche, ma credo che in genere il "colpo di fulmine" con la Scienza avvenga secondo altre modalità. A me, quando ancora non sapevo cosa fosse una funzione, ad affascinare era il senso di esplorazione di cui parlavo sopra. Poi è venuto ovviamente anche un certo interesse per le funzioni, la matematica in genere e infine per le strutture formali, i paradigmi à la Lakatos eccetera eccetera...
Ma certamente! Non è quello che intendo, il punto è che questo discorso razionalista dei fini pratici è inutile, perchè è come chiudere il recinto quando i buoi sono già scappati.
Il mio discorso è decisamente anteriore, la scuola non deve fornire conoscenze e non deve fornire competenze.
La scuola deve creare persone e modellarle finché è possibile, cioè fino ai 10-12 anni, qui apprendi un sistema estetico che poi svilupperai autonomamente, i giovani oggi confondono bellezza e divertimento, io posso uscire in discoteca e divertirmi, ma mai affermerò che la musica di una discoteca è bella, è una schifezza immonda!
Poi è chiaro che un 18enne (ma anche un 14enne) che si è messo in testa che la matematica è difficile è oramai irrecuperabile!
Se non ami la matematica più di tua madre non puoi studiare Fisica.
Inutili i metodi utilitaristi, è come combattere la paura dei ragni con la ragione, è inutile! O come convincere qualcuno a fare la dieta perché se no muore di infarto, è inutile!
Chiaro, il mio discorso è più massimalista, ma va perseguito, del resto guardate, se l'italia si è tenuta in piedi fino ad ora è stato per la grande ambizione e il grande senso estetico di pochi individui di alto valore.
Il mio discorso è decisamente anteriore, la scuola non deve fornire conoscenze e non deve fornire competenze.
La scuola deve creare persone e modellarle finché è possibile, cioè fino ai 10-12 anni, qui apprendi un sistema estetico che poi svilupperai autonomamente, i giovani oggi confondono bellezza e divertimento, io posso uscire in discoteca e divertirmi, ma mai affermerò che la musica di una discoteca è bella, è una schifezza immonda!
Poi è chiaro che un 18enne (ma anche un 14enne) che si è messo in testa che la matematica è difficile è oramai irrecuperabile!
Se non ami la matematica più di tua madre non puoi studiare Fisica.
Inutili i metodi utilitaristi, è come combattere la paura dei ragni con la ragione, è inutile! O come convincere qualcuno a fare la dieta perché se no muore di infarto, è inutile!
Chiaro, il mio discorso è più massimalista, ma va perseguito, del resto guardate, se l'italia si è tenuta in piedi fino ad ora è stato per la grande ambizione e il grande senso estetico di pochi individui di alto valore.
ciao a tutti
Sempre riprendendo il discorso di Maxos, non volevo e non vogliamo
ridurre la Matematica o la Fisica alla sola "tecnologia dell'Ipod o del telefonino". Il problema, che si cerca di risolvere anche attraverso la realizzazione di Festival della Scienza, manifestazioni come l'Anno mondiale della Fisica, confenze e iniziative tra istituti superiori e Università, è ricreare una certa forma di "amore" o "interesse" verso le materie scientifiche. Viviamo in un mondo "materiale" o soprattutto i giovani moderni nascono "immersi nella tecnologia". Sanno fin da piccoli, maneggiare videogiochi, utilizzare il computer, scaricare file MP3, cose che io, sinceramente, non so fare, con la stessa padronanza. Sono quindi intelligenti, svegli, capaci, ma per le cose che "interessano" loro. La Matematica e la Fisica sono indubbiamente la base della "ricerca pura" ma credo che un pò di "sano contatto" con la tecnologia e la vità di tutti i giorni, serva a risvegliare quel interesse. Certo che i giovani si devono comunque applicare e studiare i principi e i concetti fondamentali delle materie scientifiche, che per loro può essere una "pizza", ma al di là della repulsione iniziale vedono un orizzonte reale e non irreale. Possono immaginare tra le formule, le equazioni, le funzioni, i principi della Matematica e della Fisica, che queste serviranno anche per la realizzazione di un telefonino, dell'Ipod, delle macchine digitali, dell'animazione 3D, per lo studio dei fenomeni fisici. Incominciamo a farli studiare con delle visioni di certezze finali, poi avranno modo di spaziare nella ricerca universale.
ciao metodico
Sempre riprendendo il discorso di Maxos, non volevo e non vogliamo
ridurre la Matematica o la Fisica alla sola "tecnologia dell'Ipod o del telefonino". Il problema, che si cerca di risolvere anche attraverso la realizzazione di Festival della Scienza, manifestazioni come l'Anno mondiale della Fisica, confenze e iniziative tra istituti superiori e Università, è ricreare una certa forma di "amore" o "interesse" verso le materie scientifiche. Viviamo in un mondo "materiale" o soprattutto i giovani moderni nascono "immersi nella tecnologia". Sanno fin da piccoli, maneggiare videogiochi, utilizzare il computer, scaricare file MP3, cose che io, sinceramente, non so fare, con la stessa padronanza. Sono quindi intelligenti, svegli, capaci, ma per le cose che "interessano" loro. La Matematica e la Fisica sono indubbiamente la base della "ricerca pura" ma credo che un pò di "sano contatto" con la tecnologia e la vità di tutti i giorni, serva a risvegliare quel interesse. Certo che i giovani si devono comunque applicare e studiare i principi e i concetti fondamentali delle materie scientifiche, che per loro può essere una "pizza", ma al di là della repulsione iniziale vedono un orizzonte reale e non irreale. Possono immaginare tra le formule, le equazioni, le funzioni, i principi della Matematica e della Fisica, che queste serviranno anche per la realizzazione di un telefonino, dell'Ipod, delle macchine digitali, dell'animazione 3D, per lo studio dei fenomeni fisici. Incominciamo a farli studiare con delle visioni di certezze finali, poi avranno modo di spaziare nella ricerca universale.
ciao metodico
