Angolazione rifrazione luce diffusa naturale

arivel
ciao a tutti.
mi potete aiutare su una cosa ?.
non so se riesco a esprimere bene la domanda perchè non sono un fisico quindi abbiate pazienza .
so che i raggi di luce solare arrivano sulla terra tutti paralleli . quando il cielo è limpido i raggi attraversano l'atmosfera senza cambiare direzione e arrivano a terra in questo modo ma quando è nuvoloso oppure c'è nebbia il discorso cambia .
a me interessa sapere quale angolo di rifrazione ha la luce in questi casi .
io sospetto che la percentuale maggiore sia 45 gradi

Risposte
mgrau
Non ha nessun angolo definito. Infatti con nebbia o nuvole non c'è una direzione nettamente privilegiata da cui la luce arriva, arriva un po' da tutte le parti.

axpgn
Ed anche quando il cielo è perfettamente sereno c'è diffusione, infatti ci si vede bene anche all'ombra e c'è luce anche dopo il tramonto, diversamente da quello che accade sulla Luna dove c'è una nettissima differenza tra le zone illuminate e quelle in ombra.

Cordialmente, Alex

arivel
può superare i 45 gradi ?

Shackle
so che i raggi di luce solare arrivano sulla terra tutti paralleli . quando il cielo è limpido i raggi attraversano l'atmosfera senza cambiare direzione e arrivano a terra in questo modo


Non è mica vero. LA rifrazione atmosferica si verifica anche quando l'aria è , ovvero sembra, perfettamente tersa. Essa dipende dalla differente densità degli strati d'aria , ed è influenzata da molti fattori , come pressione, temperatura , umidità , turbolenza, inquinamento...

Un calcolo esatto dell'angolo di rifrazione non c'è. Ci sono varie formulazioni empiriche. L'articolo di Wikipedia fa cenno a qualcuna di queste .
Altre informazioni qui , e nei link ivi citati.

arivel
va bene allora mettiamola cosi :
sia in caso di nebbia che di nuvole si parla di piccolissime goccioline d'acqua sospese in aria la cui forma presumo che sia prettamente sferica .
quindi quali sono gli angoli di rifrazione dell'acqua avente forma sferica ?

Shackle
Quando la luce bianca colpisce una goccia d'acqua, il raggio che penetra subisce la rifrazione, ma questa è maggiore o minore in funzione delle diverse lunghezze d'onda che compongono il raggio incidente. Quindi la luce bianca viene scomposta nei "sette colori" dell'arcobaleno , come ci ha insegnato Newton con le sue esperienze e il suo prisma .
Qui c'è una sufficiente spiegazione del prisma. Poi la luce, propagandosi nella goccia , arriva alla parete opposta e può essere riflessa , totalmente o parzialmente, tornando sostanzialmente indietro , ma ora le onde di diversa lunghezza sono distinte, i colori sono separati . Perciò vediamo i colori dell'arcobaleno, come è ben spiegato qui .

arivel
forse c'è un modo per verificare se esiste un limite all'angolazione .
all'aperto lontano da grandi superfici riflettenti tipo case edifici vari ecc. mettendo un oggetto piatto ad una certa distanza da una superficie piana ed ad essa parallelo .spiego meglio :
prendiamo per esempio un disco piatto con diametro 30 cm posto ad una distanza di 10 cm da una superficie piana parallela alla superficie del disco , l'asse del disco deve coincidere con quello terra sole .
se sotto il disco si forma un' ombra circolare anche se dai contorni poco definiti vuol dire che dopo i 45 gradi l'intensita di luce comincia a diminuire .
cosa ne pensate ?

mgrau
Senza entrare nel merito della questione, noto che da una premessa del tutto vaga
"arivel":
se sotto il disco si forma un' ombra circolare anche se dai contorni poco definiti

trai una conseguenza numerica precisa
"arivel":
vuol dire che dopo i 45 gradi l'intensita di luce comincia a diminuire
.
Questa inferenza mi pare del tutto campata per aria... E poi: "comincia a diminuire": cioè, fino a 45° la luce NON diminuisce? L'intensità è la stessa come se il disco non ci fosse? Che idea strana... :?

arivel
"mgrau":
Senza entrare nel merito della questione, noto che da una premessa del tutto vaga
[quote="arivel"]se sotto il disco si forma un' ombra circolare anche se dai contorni poco definiti

trai una conseguenza numerica precisa
"arivel":
vuol dire che dopo i 45 gradi l'intensita di luce comincia a diminuire
.
Questa inferenza mi pare del tutto campata per aria... E poi: "comincia a diminuire": cioè, fino a 45° la luce NON diminuisce? L'intensità è la stessa come se il disco non ci fosse? Che idea strana... :?[/quote]

caro mgrau
se fossi sicuro delle mie affermazioni non scriverei queste domande qui sul forum , ho semplicemente fatto delle supposizioni punto .
bastava dire che per te non può funzionare e spiegare il perchè senza fare dell' ironia .
secondo me non hai neanche capito cosa voglio fare ma non mi hai chiesto di spiegarmi meglio anzi, sei andato dritto alle conclusioni .

mgrau
Ma non faccio dell'ironia... ti ho fatto due obiezioni, la prima sul piano logico (da una premessa vaga ricavi conclusioni precise), l'altra sul piano dell'esperienza quotidiana. Se poi preferisci offenderti invece che prenderle in considerazione, non so che dire....

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