Altalena

Cesare34556
Buonasera,
L'altro giorno cercavo di spiegarmi come apparentemente un ragazzo su un'altalena potesse cominciare a prendere velocità dal nulla. Ho concluso qualcosa, ma vorrei sottoporlo comunque a voi altri:
La prima approssimazione che ho pensato di fare per facilitare il problema è stata quella di considerare le catenelle delle aste rigide per non dover considerare torsioni e movimenti strani, in secondo luogo mi sembrava corretto assumere che il corpo "rigido" costituito dal ragazzo avesse inizialmente quantità di moto nulla. Questa grandezza, in assenza di forze esterne, si deve conservare: da questo ho pensato che nel compiere uno spostamento del busto all'indietro (dovuto a forze di natura chimica suppongo, comunque interne al sistema :? ) proprio per la conservazione della quantita di moto la seggiola della altalena deve spostarsi in avanti. A questo punto il gioco è fatto: il sistema è sottoposto all'azione di forze esterne che non si annullano (caso situazione iniziale dove peso e tensione reazione vincolare si eguagliavano) e pertanto il corpo comincerà la serie di oscillazioni smorzate che è in grado di, come si suol dire, "forzare" tramite le forze chimiche che permettono di effettuare quel movimento del busto (o delle gambe, anzi insieme entrambe le cose direi).
Come vi sembra? so che è molto grossolano come ragionamento, mi farebbe piacere se mi diceste la vostra o anche in che limiti il mio ragionamento va bene o quali falle ha!
Grazie a tutti per la disponibilità :)

Risposte
Cesare34556
proprio nessuno? :(

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