Aiuto per un esercizio di fisica 1
Ciao a tutti ragazzi, sono nuovo del forum. Ho avuto l'idea di postare qui questo esercizio che non riesco a risolvere. Il testo recita "Sopra un piano orizzontale è poggiato un cubo di massa M=50kg che può scorrere senza attrito sul piano. Sopra il cubo è appoggiato un altro cubetto di massa m=10kg a distanza d=50cm dalla faccia AB del cubo più grande. All'istante iniziale, quando tutto è fermo, al cubo è applicata una forza F=100N, orizzontale; dopo t=2s il cubetto cade. Calcolare il coefficiente di attrito tra i due cubi". Il disegno presenta il cubo di M=50kg e il cubetto m=10kg sotto. La forza F=100N è applicata verso destra e la faccia AB a cui fa riferimento il testo è quella di sinistra verticale del cubo grande: questa distanza( faccia AB e cubetto m=10kg è d=0,50 cm) e questo cubetto si muove verso sinistra e cade appunto dopo due secondi. Ecco il mio procedimento: ho scritto le equazioni dei moti di M e m. Per M ho F-Fat=M*a(M) con a(M) accelerazione del cubo grande, mentre per m ho f'(che in modulo dovrebbe essere, per la terza legge di N. orientata verso destra e uguale in modulo a Fat) f'=m*a(m) con a(m) accelerazione del cubetto piccolo. Come considerazioni, per quello scritto prima, ho posto Fat=f' in modulo. Nella soluzione mi parla di accelerazione relativa come a(r)=a(m)-a(M) ma non capisco da dove venga fuori e come la ottenga. Ovviamente intuisco ci siano di mezzo i moti relativi ma non capisco come possano essere tirati in ballo in questa situazione. Io pensavo di aver trovato la a(m) con le leggi del moto uniformemente accelerato che il cubetto di massa m segue ma quella che io chiamo a(m) e che mi viene 0,25 m/s^2 lui la considera a(r). Sapreste dirmi passo dopo passo come fare per capire il problema sia teoricamente che praticamente?! Sono due giorni che provo a risolverlo. Grazie anticipatamente!
Risposte
Entrambi i metodi vanno bene. Il tuo presuppone di essere in un SdR fisso e mi sembra che i calcoli che hai impostato vadano bene (dovresti usare l'editor per non farci perdere gli occhi)
Il testo risolve usando un SdR mobile (solidale con uno dei 2 corpi). Qual'e' il tuo dubbio? La legge che regola le composizioni delle accelerazioni e' che l'accel. nel sdr fisso (acc. assoluta $a$ e' pari alla somma dell'acc. del sdr (acc. di trascinameno $a_t$) e della' accelerazione che il corpo ha rispetto al sistema mobile (acc. relativa $a_r$). In formule:
$veca=vec[a_r]+vec[a_t]$
Il testo risolve usando un SdR mobile (solidale con uno dei 2 corpi). Qual'e' il tuo dubbio? La legge che regola le composizioni delle accelerazioni e' che l'accel. nel sdr fisso (acc. assoluta $a$ e' pari alla somma dell'acc. del sdr (acc. di trascinameno $a_t$) e della' accelerazione che il corpo ha rispetto al sistema mobile (acc. relativa $a_r$). In formule:
$veca=vec[a_r]+vec[a_t]$
Ho capito! Mille grazie per la risposta, tutto chiaro!
