Norma spazio quoziente
Ciao!
ho avuto un paio di grattacapi su questo esercizio.
siano $X$ uno spazio normato e $M$ un sottospazio chiuso. Mostrare che,
è una norma su $X/M$
1) è positiva
se per assurdo non lo fosse, per le proprietà dell'estremo inferiore si avrebbe per almeno un $m in M$ che $norm(x+m)<0$ , pazzesco.
2) vale $norm((lambdax)+M)=lambdanorm(x+M)$
se $lambda=0$ va bene
se $lambdane0$ allora $i nf_(m in M)norm(lambdax+m)= i nf_(m in M)abs(lambda)*norm(x+1/lambdam)=abs(lambda)*norm(x+M)$
di fatto $L(m)=1/lambda m$ è un automorfismo di $M$ quindi descrive tutto lo spazio
3) $norm(x+M)=0 <=> x in M$
questa proprietà segue dal fatto che dato $x in X$ allora la funzione $d:M->RR$ definita come $d_x(m)=norm(x-m)$ è tale per cui $i nf_(m inM)d_x(m)=0$ se e solo se $x$ sta nella chiusura di $M$ e siccome $M$ è chiuso, a posto.
di fatto $norm(x+M)=0 => forallepsilon>0 existsm in M:d(x,m) B(x,epsilon)capMne emptyset => x in overline(M)=M$
4) vale la proprietà triangolare
sono un po' titubante, ma mi sembra corretta
l'ultima minorazione a destra la posso fare perché $(n+m) in M$.
Poi valendo per ogni $n,m in M$ posso considerare
[size=85]
questo passaggio è giustificato dal fatto che $i nf(A+B)=i nfA+ i nf(B)$
infatti chiamando $M_y={norm(y+n): n in M}$ e $M_x={norm(x+m): m in M}$ si avrebbe proprio
ossia la tesi
come vi sembra?
ho avuto un paio di grattacapi su questo esercizio.
siano $X$ uno spazio normato e $M$ un sottospazio chiuso. Mostrare che,
$norm(x+M)_(X/M):= i nf_(m in M)norm(x+m)_(X)$
è una norma su $X/M$
1) è positiva
se per assurdo non lo fosse, per le proprietà dell'estremo inferiore si avrebbe per almeno un $m in M$ che $norm(x+m)<0$ , pazzesco.
2) vale $norm((lambdax)+M)=lambdanorm(x+M)$
se $lambda=0$ va bene
se $lambdane0$ allora $i nf_(m in M)norm(lambdax+m)= i nf_(m in M)abs(lambda)*norm(x+1/lambdam)=abs(lambda)*norm(x+M)$
di fatto $L(m)=1/lambda m$ è un automorfismo di $M$ quindi descrive tutto lo spazio
3) $norm(x+M)=0 <=> x in M$
questa proprietà segue dal fatto che dato $x in X$ allora la funzione $d:M->RR$ definita come $d_x(m)=norm(x-m)$ è tale per cui $i nf_(m inM)d_x(m)=0$ se e solo se $x$ sta nella chiusura di $M$ e siccome $M$ è chiuso, a posto.
di fatto $norm(x+M)=0 => forallepsilon>0 existsm in M:d(x,m)
4) vale la proprietà triangolare
sono un po' titubante, ma mi sembra corretta
$norm(x+m)+norm(y+n)geqnorm((x+y)+(n+m))geqnorm((x+y)+M), forall n,m in M$
l'ultima minorazione a destra la posso fare perché $(n+m) in M$.
Poi valendo per ogni $n,m in M$ posso considerare
[size=85]
$i nf_(n,m in M)(norm(x+m)+norm(y+n))=i nf_(m in M)norm(x+m)+ i nf_(n in M)norm(y+n)=norm(x+M)+norm(y+M)$
[/size]questo passaggio è giustificato dal fatto che $i nf(A+B)=i nfA+ i nf(B)$
infatti chiamando $M_y={norm(y+n): n in M}$ e $M_x={norm(x+m): m in M}$ si avrebbe proprio
$i nf(M_y+M_x)=i nfM_y+i nfM_x$
ossia la tesi
come vi sembra?
Risposte
Mi sembra che fili tutto!
Mi sono accorto che manca da verificare che la definizione data non dipende dal rappresentante scelto! Comunque trovo orrendo \( x + M \) e preferisco \( [x] \).
"Bremen000":
Mi sono accorto che manca da verificare che la definizione data non dipende dal rappresentante scelto! Comunque trovo orrendo \( x + M \) e preferisco \( [x] \).
Del resto $x+M$ è formalmente più preciso. magari $[x]_M$, per denotare come la classe di equivalenza dipende da $M$?

Si, hai ragione, voto \( [x]_M \). Dai quanto è più brutto \( \| M \|_{ \frac{X}{M}} \) rispetto a \( \| [0]_M \|_{\frac{X}{M}} \) ?

Ah vero, dovevo verificare anche che fosse ben posta.
Comunque $x+M$ mi piace assai. Da subito l’idea che i suoi elementi siano del tipo $x+m, m inM$ cosa utile nei gruppi non commutativi, visto che generalmente $x+M$ e $M+x$ potrebbero essere diversi
Comunque $x+M$ mi piace assai. Da subito l’idea che i suoi elementi siano del tipo $x+m, m inM$ cosa utile nei gruppi non commutativi, visto che generalmente $x+M$ e $M+x$ potrebbero essere diversi
Però, solitamente, l'operazione $+$ infissa è riservata ad indicare una struttura di gruppo (o di monoide) abeliano. Non penso di aver mai visto una operazione non commutativa segnata additivamente (se non in casi veramente perversi).
Si hai ragione: più spesso si trovano $xM$ o $Mx$ con la notazione moltiplicativa.
Perché parlate di operazioni non abeliane? Insomma quella operazione è la somma di uno spazio vettoriale e \(M\) è un sottospazio. Pertanto il loro quoziente è ancora uno spazio vettoriale (anche perché altrimenti non avrebbe molto senso parlare di norma).
Comunque, nella teoria dei gruppi, la scrittura moltiplicativa è più comune.
Comunque, nella teoria dei gruppi, la scrittura moltiplicativa è più comune.
"anto_zoolander":
cosa utile nei gruppi non commutativi, visto che generalmente $x+M$ e $M+x$ potrebbero essere diversi
Stavo commentando questo: se utilizzi la convenzione (praticamente universale) di denotare con un + una operazione di gruppo abeliano, $x+M$ e $M+x$ sono uguali (tecnicamente, sono le classi laterali del gruppo abeliano $X$, rispetto alla relazione di equivalenza indotta da $M$, il cui quoziente è proprio \(X/M\)).