Sviluppi

freddofede
Sapete dirmi lo sviluppo di $(a + b + c)^4$? Esiste una regola generale per trovare la forma di questi sviluppi, ad esempio di $(a + b + c)^5$ o $(a + b)^6$? Tanto per non doverseli buttare giù a memoria...

Ciao

Risposte
CA10
Quanto a quella formula, in quella conferenza hai dimostrato per altro una cosa tipica da ingegnere: aver preso per buona una formula senza dimostrazione. Se tu l'avessi dimostrata avresti potuto rispondere in modo più civile ai matematici che, da mio parere, hanno fatto una giusta osservazione, e avresti anche fatto una figura decisamente migliore.


Direi proprio di no.
Si tratta di risultati "noti".
Non penso che sia necessario riportare le dimostrazioni di formule che si trovano su testi del primo anno.
Altrimenti si dovrebbe riportare ogni volta anche la formula fondamentale del calcolo integrale.
Oppure la formula di Eulero sull'esponenziale complesso.
Sono formule "note", chi non le sa ripassi, anche se è laureato in matematica.
Io, per esempio, non me la ricordavo più, ma mi sembrava di ricordare che la formula multinomiale facesse capo in molti insegnamenti sia di matematica che non di matematica, e che era molto opportuno ricordarsi almeno che esisteva e dove andarla a cercare.

Ecco, una cosa tipica dei matematici e considerare matematica "nota" tutto e solo ciò che si fa nei cdl in matematica.
Tutto il resto non esiste o non ha importanza.

Ancora mi ricordo, durante certe discussioni di allora, l'obbrobrio dei matematici nell'utilizzare per esempio il metodo della trasformata di Laplace per la soluzione delle equazioni differenziali dimenticandosi che la teoria della trasformata di Laplace è elegante e rigorosa come qualunque altra pagina della matematica, anche se è un argomento tipico dei cdl in ingegneria e non di quelli in matematica.

Ah, non ci sono più i Matematici di una volta, come la mia docente di Analisi che aveva preferito diventare docente presso una facoltà di ingegneria piuttosto che di scienze!

CA10
io sono assistente ad Ingegneria e facciamo degli esami orali che fanno ridere.


Ai miei tempi no.
Dopo lo scritto, e le domandine pre orale, l'orale di Analisi II e III durava un'oretta.
Chiedeva tutto!!!!

E alla sera alle 21 nello studio della professoressa: "chiami a casa, saranno in pensiero"

Luca.Lussardi
Sta di fatto che il nostro caro lupo non sapeva la dimostrazione. Poco importa se non la sapeva il pubblico, era lui che stava tenendo una conferenza, non il pubblico.

Ritengo che sia stata una mancanza quella che ha avuto, che avrebbe potuto risolversi se avesse ripassato lui la dimostrazione della formula, che per altro non la puoi paragonare al Teorema fondamentale del calcolo integrale...

CA10
Sta di fatto che il nostro caro lupo non sapeva la dimostrazione. 

Non era un esame, nè era il contenuto del suo lavoro.
Era un risultato noto da cui partire.....

Ad un convegno o in una pubblicazione scientifica, non penso si sia tenuti a saper dimostrare "tutto" (a partire da cosa? dagli assiomi di Peano??? dalla teria degli insiemi??), ma certi risultati classici devono per forza essere ritenuti scontati.

Poco importa se non la sapeva il pubblico

Non si tratta di sapere la dimostrazione in quel momento.
Si tratta di avere l'umiltà mentale di accettare che esistano risultati noti di cui non si è a conoscenza, la cui dimostrazione può essere facilmente ricercata in un altro momento

Sk_Anonymous
Forse non sono stato ben chiaro su una cosa. Il 'seminario' cui ero stato invitato era incentrato su una disciplina chiamata 'Teoria dell'Informazione' e non 'Fondamenti di Algebra'. In particolare avevo proposto un lavoro riguardante un campo di studio che allora era, diciamo così, all'avanguardia, vale a dire tecniche avanzate di correzione degli errori in messaggi su canali soggetti ad elevato tasso di rumore. Il lavoro da me svolto era stato vagliato da una apposita commissione e giudicato un validissimo contributo ad un argomento allora non ancora ben assestato da un punto di vista 'teorico'. Va da sè che nel prepararmi al 'dibattito' che vi sarebbe stato dopo la mia esposizione, ragionevolmente avevo previsto domande attinenti all'argomento proposto e ai nuovi sviluppi che dal mio lavoro si potevano intravedere e non già ad una formula matematica che sapevo nota da secoli e che, almeno a quanto ricordavo, figurava in ogni testo del primo anno di università. E' del tutto evidente per qualsiasi persona ragionevole che le 'contestazioni' a me rivolte in quella occasione nascondevano in realtà un malcelato 'rancore' da parte di 'alcuni' che presumevano di avere conoscenza in materia ben superiori a quelle di un 'semplice ingegnere'...

cordiali saluti

lupo grigio



An old wolf may lose his teeth, but never his nature

Sk_Anonymous
Intervengo tardi ( e forse male) in questo topic ma volevo
dirvi che io quelle formula l'ho studiata al liceo (classico!!) tant'e' vero
che facevamo anche degli esercizi sul calcolo del coefficiente
di un dato termine dello sviluppo.Del resto pure io ,gli anni in cui
mi tocca la quinta liceo (scientifico ) ,la faccio studiare emulando
il mio vecchio prof. Buon uomo quest'ultimo che si arrabbiava (ma proprio
un cincinino) solo quanto gli correggevo gli esercizi che lui regolarmente
sbagliava alla lavagna...
Chissa' dov'e' adesso:sono passati piu' di 20 anni .
karl

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