Ottimizzazione vincolata: dimostrare convessità o concavità della funzione obiettivo

roncolatonoemi
Buongiorno a tutti,

svolgendo degli esercizi di ottimizzazione vincolata (seguo un corso di matematica per il business) mi sono imbattuta in un esercizio dove la nostra funzione obiettivo in due variabili è data da una retta e i vincoli compongono una regione ammissibile non convessa. L'esercizio richiede se la funzione obiettivo è convessa o concava, ma non riesco a capire come dimostrarlo. Il metodo di dimostrazione mediante matrice hessiana non è utilizzabile in quanto la matrice in questione è composta da quattro zeri.

Nello specifico i dati del problema sono i seguenti:

Objective function : $ f(x_1 , x_2 ) = x_1 + 3x_2 $

Constraints :

$ (x_1 - 1 ) ^ 2 + x_2^2 - 5 <=0 $

$ -x_1 - x_2^2 <= 0 $

Il secondo modo che conosco è legato al fatto che comunque la regione ammissibile sia convessa, ma nel nostro caso questo non è verificato. Come posso fare?

Grazie mille a chiunque saprà aiutarmi!

Risposte
Bokonon
Per prima cosa è utile riconoscere le funzioni.
Cambio i nomi alle variabili per comodità in $x_1=x$ e $x_2=y$
$f(x,y)=z=x+3y$ è un piano inclinato di $RR^3$ che passa per l'origine. E' una funzione convessa o concava?

Il dominio è composto dai vincoli:
$(x-1)^2+y^2<=5$ che non è altro che l'area della circonferenza sul piano XY di centro $(1,0)$ e raggio $sqrt(5)$
Mentre $x>=-y^2$ e il bordo + la parte esterna di una parabola che passa per l'origine.


Mettendo insieme i due vincoli, la zona blu è quella che ti interessa. E' convessa o concava?

Ora immagina di tirare la zona blu, verso l'alto e il basso, come se estraessi un cilindro. Il solido andrà ad intersecare il piano: che tipo regione creerà sul piano, concava o convessa?

P.S. Il disegno è da intendersi come "libera rappresentazione"

roncolatonoemi
Direi che crea una regione concava!

Bokonon
@NoemiRonco
Pertanto puoi provare che non è convessa con un controesempio (scegliendo due punti ad hoc).
Inoltre, penso che tu abbia capito che l'intersezione fra vincolo e funzione obiettivo, essendo sostanzialmente una proiezione su un piano, avrà il/i suoi massimo/i e minimo/i lungo il bordo. Perchè?

Fai qualche conto adesso, a partire dai punti di intersezione fra parabola e circonferenza.

gugo82
La rappresentazione, per quanto libera, dovrebbe essere quanto meno aderente alla realtà... E non mi pare che in questo caso lo sia.

Infatti, la parabola di equazione $x = -y^2$ è simmetrica rispetto ad un diametro della circonferenza $(x - 1)^2 + y^2 = 5$, quindi la regione ammissibile individuata dai vincoli è simmetrica rispetto a tale diametro; in particolare, il diametro è quello che giace lungo l'asse $x$ e la regione ammissibile è la parte del cerchio $(x - 1)^2 + y^2 <= 5$ (in blu) che cade nella regione esterna alla parabola, i.e. nell'insieme individuato da $x >= -y^2$ (in rosso).



In altre parole, la regione ammissibile è quella interna al contorno (verde) disegnato in figura nel piano $Ox_1x_2$:
[asvg]xmin=-4; xmax=4; ymin=-4;ymax=4;
axes("","");
stroke="green"; strokewidth=2;
arc([-1,-1],[1+2.23607,0],2.23607); arc([1+2.23607,0],[-1,1],2.23607); plot("sqrt(-x)",-1,0); plot("-sqrt(-x)",-1,0);[/asvg]

Un metodo per risolvere il problema è quello di tracciare sul piano $Ox_1x_2$ le curve di livello della funzione obiettivo, i.e. la famiglia di curve di equazione $mathcal(F)_k: x_1 + 3x_2 = k$ (con $k in RR$ parametro), e determinare i valori di $k$ massimo e minimo affinché tale famiglia ad un parametro abbia intersezione non vuota con la regione ammissibile: tali valori $k_max$ e $k_min$ sono il massimo ed il minimo della funzione obiettivo (perché? e perché sono sicurissimo che esistano?).


Bokonon
@Gugo
Alla faccia di lasciare ragionare la gente...

P.S. Il disegno era volutamente senza coordinate e NON la soluzione

gugo82
"Bokonon":
P.S. Il disegno era volutamente senza coordinate e NON la soluzione

Il disegno era fatto male, coordinate o meno.
Per come la vedo io, se un disegno deve essere utile a qualcosa, che sia fatto bene; altrimenti, meglio non farlo e ragionare coi numeri. :wink:


P.S.: Il disegno col fascio di rette era un regalo a dissonance che è tornato moderatore; il post è un regalo per me, che non posto da mesi e credo tornerò nell'oblio.
Buona permanenza a tutti.

P.P.S.:
"Bokonon":
@Gugo
Alla faccia di lasciare ragionare la gente...

La questione non riguardava la soluzione del problema, quindi averla fornita non altera la discussione in modo sostanziale. :wink:

roncolatonoemi
"Bokonon":
@NoemiRonco
Pertanto puoi provare che non è convessa con un controesempio (scegliendo due punti ad hoc).
Inoltre, penso che tu abbia capito che l'intersezione fra vincolo e funzione obiettivo, essendo sostanzialmente una proiezione su un piano, avrà il/i suoi massimo/i e minimo/i lungo il bordo. Perchè?

Fai qualche conto adesso, a partire dai punti di intersezione fra parabola e circonferenza.


Allora, il massimo o il minimo è lungo i bordi perchè corrisponderà all'intersezione tra appunto la regione ammissibile composta dai vincoli e la funzione obiettivo dove quest'ultima assume il valore di K maggiore , poi dipende dalla forma funzionale ecc per definire se sono di massimo o di minimo, corretto?

Poi aldilà della rappresentazione geometrica per cui ringrazio @gugo82, e di fatto è identica alla mia, la mia domanda era più incentrata sul come dimostrare in maniera rigorosa la concavità O convessità della funzione obiettivo. Della concavità della regione ammissibile ora mi è più chiaro(avevo necessità di ragionarci meglio e mi siete stati d'aiuto), ne deduco però quindi che la funzione obiettivo non è né concava ne convessa....giusto?
Ovvero, in maniera più "sistematica", la non convessità della regione ammissibile implica che la funzione obiettivo non sia ne concava ne convessa??



Grazie mille a tutti

Bokonon
@NoemiRonco
Vorrei riassumere il ragionamento.
Invece di partire a spron battuto con i calcoli, è cosa utile e giusta ragionare sul problema.
In questo caso abbiamo una funzione obiettivo che è un piano. Senza manco scrivere la definizione di convessità (che invece deve esserti chiara e devi conoscerla), mi chiedo "se prendo due punti qualsiasi del piano e li congiungo con un segmento, tutti i punti del segmento appartengono ancora al piano?"
La risposta è chiaramente positiva: il piano è una figura convessa e puoi dimostrarlo usando la definizione.

Poi guardo i due vincoli e mi chiedo "potranno non intersecarsi?". Se così fosse i vincoli formerebbero una regione aperta e pertanto non esisterà una soluzione di massimo o minimo. Prima ancora di fare alcun calcolo, so già che i due vincoli formeranno una regione chiusa e posso darmene una rappresentazione qualitativa (il disegno che ho proposto) basato sul riconoscimento delle funzioni che formano i due vincoli.
Quindi so già che il vincolo proposto è una regione concava e pure come dimostrarlo perchè se considero i punti di intersezione fra la parabola e la circonferenza e li congiungo, tutti i punti del segmento ottenuto (eccetto gli estremi) non appartengono alla regione stessa. E mi basta un controesempio per dimostrarne la concavità.
Inoltre, proiettando la regione sul piano, e congiungendo sempre i due punti ottenuti, potrò dimostrare che anch'essa è concava.
Infine, poichè il piano è inclinato e si può immaginare come un insieme di rette parallele, posso prenderne una che intersechi la regione del vincolo e dedurre che i due punti di intersezione, proiettati sulla funzione obiettivo, avranno "altezze" $z_0$ e $z_1$ diverse. Inoltre tutti i punti che stanno sul segmento avranno altezze comprese fra $z_0$ e $z_1$, ergo so già le soluzioni minime e massime saranno sulla proiezione del bordo del vincolo.

Tutto questo, prima ancora di aver buttato giù il minimo calcolo: ed ho già una strategia chiara su come procedere.

gugo82
@ NoemiRonco: Le funzioni lineari sono le uniche ad essere contemporaneamente concave e convesse... Dunque il tuo problema, in questo caso, non è che abbia molto senso.

Per il resto, la convessità di funzioni numeriche di una o più variabili è uno di quegli argomenti canonici per ogni corso di Analisi II: esistono teoremi appositi (test della derivata seconda, test dell'hessiano, etc...) che ti dicono cosa fare. Ti occorre ripeterli, se non li ricordi. :wink:


@ Bokonon:
"Bokonon":
[...] abbiamo una funzione obiettivo che è un piano [...]

Dai, non scherziamo... Passi pure il disegno fatto maluccio, ma una cosa del genere no, eh. :roll:

Bokonon
@gugo
Non hai letto il testo del problema...

gugo82
"Bokonon":
@gugo
Non hai letto il testo del problema...

L'ho letto, ma ciò non scusa tue imprecisioni. :wink:

Bokonon
@gugo

Ok, Objective function : $ f(x_1 , x_2 ) = x_1 + 3x_2 $ è un piano "impreciso" e il disegno "rappresentativo" doveva essere la soluzione.
Giuro che non riesco ad entrare nella tua testa :-D

gugo82
"Bokonon":
@gugo

Ok, Objective function : $ f(x_1 , x_2 ) = x_1 + 3x_2 $ è un piano "impreciso" e il disegno "rappresentativo" doveva essere la soluzione.
Giuro che non riesco ad entrare nella tua testa :-D

Non si tratta di entrare nella mia testa; si tratta di saper leggere l'italiano. :wink:

Bokonon
"gugo82":

Non si tratta di entrare nella mia testa; si tratta di saper leggere l'italiano. :wink:


Oh, lo conosco poco. Ne approfitto per farmi spiegare questo passaggio:
"NoemiRonco":
la nostra funzione obiettivo in due variabili è data da una retta


Sei meno flessibile della signorina Rottenmeier :snakeman:

gugo82
"Bokonon":
[quote="gugo82"]
Non si tratta di entrare nella mia testa; si tratta di saper leggere l'italiano. :wink:


Oh, lo conosco poco. Ne approfitto per farmi spiegare questo passaggio:
"NoemiRonco":
la nostra funzione obiettivo in due variabili è data da una retta
[/quote]
Appunto... Avendo rilevato un errore del genere, avresti potuto chiedere lumi ad OP, invece che aggiungere la tua confusione alla sua (ed invece che chiedere a me l'esegesi di altri). :wink:

Quanto al resto, mi pare abbastanza evidente che gli errori di chi posta per le prime volte sono più tollerabili di chi posta da anni, o no?

Bokonon
"gugo82":

Quanto al resto, mi pare abbastanza evidente che gli errori di chi posta per le prime volte sono più tollerabili di chi posta da anni, o no?

Ma certo...io ci passo sopra e provo a relazionarmi comunque. Sono diventato assai flessibile (forse troppo) con l'età ma capisco il tuo punto.

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