Esercizio funzione derivabile
salve ragazzi sono uno studente di informatica e devo sostenere l'esame di analisi matematica, il mio prof è solito dare un esercizio che io non so come si deve svolgere vi prego aiutatemi per parecchi di voi sarà una sciocchezza ma io non ne ho la più pallida idea.
la tipologia è la seguente:
|sin(a+x) se x>0
f(x)=|
|bx+1 se x<=0
determinare a e b tale che f risulti derivabile
vi prego help!!!!!!
la tipologia è la seguente:
|sin(a+x) se x>0
f(x)=|
|bx+1 se x<=0
determinare a e b tale che f risulti derivabile
vi prego help!!!!!!
Risposte
"Steven":
Divido le responsabilità dell'OT (la discussione matematica sembra esaurita).
[quote="Martino"]
Sei il primo vegano che conosco dopo mio fratello!
Io sono vegetariano!
Ottimo! Pesce sì o no?
Carissimi saluti a tuo fratello


Il pesce è carne (di pesce), quindi (carne di) pesce = carne (di pesce), quindi no. Lo faccio per motivi etici.
Mi sa che ti chiederò un bel po' di cose in privato, preparati
(sottolineo in privato, non vorrei far arrabbiare qualcuno

Certo.
Ma a volte ho sentito definirsi vegetariani anche chi mangia "poca carne", quindi chiedo sempre per scrupolo, immaginavo che non era il tuo caso.
Sto sull'attenti, allora
Ora basta anche da parte mia.
Ma a volte ho sentito definirsi vegetariani anche chi mangia "poca carne", quindi chiedo sempre per scrupolo, immaginavo che non era il tuo caso.
Mi sa che ti chiederò un bel po' di cose in privato, preparati
Sto sull'attenti, allora

Ora basta anche da parte mia.
"Martino":
Il pesce è carne (di pesce), quindi (carne di) pesce = carne (di pesce),
Questo pezzo mi garba troppo!
@Steven: non c'è di che, se non ci si aiuta fra studenti contro la tirannia dei professori (con l'aggravante di moderatore)!
E Le loro minacce preferite, le più terribili, sono i "trovami un controesempio". Quando me lo sono sentito dire all'esame di analisi, sul subito ho tremato. Ma poi era facile, quell'esame me l'ha proprio sdubbiata.
E a proposito (tanto orami l'OT dilaga), una domandina al prof qui presente:
Come viene preso dai professori il fatto che uno studente, quando il prof dice "okey, si accomodi" alla fine di un'esame, chiede di poter continuare, perchè secondo lui non è riuscito a far vedere "quanto vale", è durato poco l'esame, ha fatto poche domande e magari troppo facili....
Perchè per me è capitato così ad analisi, venivo da un pessimo scritto (un esercizio su 4 completamente travisato e dunque sbagliato) ma per l'orale ero molto preparato. Ma evidentemente, vedendo il voto allo scritto, mi hanno fatto domande "facili", proposto esercizi piuttosto standard, nessuna delle diverse osservazioni più o meno "ingegnose" che avevo fatto durante lo studio mi è stata di alcun aiuto, non ho avuto occasione di fare nessun bel discorsone teorico rivelante consapevolezza e passione per la materia (nei miei limiti, s'intende), gli argomenti un pò più "avanzati" (teoremi sulle serie di funzioni, eq differenziali) non sono stati tirati in ballo neanche una volta. Anzi, dopo qualche dimostrazione e controesempi, mi han messo li a far derivate e sviluppi di Taylor. Che frustrazione!
Quando mi ha detto "si accomodi", mi sono sentito male, avrei voluto obbligarlo a chiedermi altro, qualcosa di interessante, ma non me la sono sentita, non sapendo come avrebbe reagito.
Per questo lo chiedo ora a voi. In ogni caso alla fine mi ha alzato il voto di 4 punti, ma partivo veramente da poco. In definitiva, un esame da dimenticare, e non solo per il voto: soprattutto per il senso di amarezza che mi ha lasciato in bocca.
Consigli, prediche, pacche sulle spalle?
"alvinlee88":
E Le loro minacce preferite, le più terribili, sono i "trovami un controesempio". Quando me lo sono sentito dire all'esame di analisi, sul subito ho tremato. Ma poi era facile, quell'esame me l'ha proprio sdubbiata.
Ma questa domanda solitamente la si fa per due motivi (che poi sono lo stesso, come carne e pesce):
- vedere se lo studente, che ha appena detto una corbelleria, lo ha fatto per fretta, emozione, etc. [cfr. alla voce n. 357824955768 del libro sulle scusanti ed autoscusanti più frequenti] o se invece lo ha fatto proprio perché non ha capito mica tanto...
- saper elaborare un controesempio significa padroneggiare la tematica di cui ci si sta occupando (vedi proprio la domanda di Steven in topic in questo thread e la mia risposta). Quando, un po' di anni fa, mi occupavo di una questione relativa (ahimé) ai grafi, ho avuto la sensazione di capire quello che stavo facendo nel momento in cui sono stato in grado di fare un controesempio!
"alvinlee88":
E a proposito (tanto orami l'OT dilaga), una domandina al prof qui presente:
Come viene preso dai professori il fatto che uno studente, quando il prof dice "okey, si accomodi" alla fine di un'esame, chiede di poter continuare, perchè secondo lui non è riuscito a far vedere "quanto vale", è durato poco l'esame, ha fatto poche domande e magari troppo facili....
Perchè per me è capitato così ad analisi, venivo da un pessimo scritto (un esercizio su 4 completamente travisato e dunque sbagliato) ma per l'orale ero molto preparato. Ma evidentemente, vedendo il voto allo scritto, mi hanno fatto domande "facili", proposto esercizi piuttosto standard, nessuna delle diverse osservazioni più o meno "ingegnose" che avevo fatto durante lo studio mi è stata di alcun aiuto, non ho avuto occasione di fare nessun bel discorsone teorico rivelante consapevolezza e passione per la materia (nei miei limiti, s'intende), gli argomenti un pò più "avanzati" (teoremi sulle serie di funzioni, eq differenziali) non sono stati tirati in ballo neanche una volta. Anzi, dopo qualche dimostrazione e controesempi, mi han messo li a far derivate e sviluppi di Taylor. Che frustrazione!
Quando mi ha detto "si accomodi", mi sono sentito male, avrei voluto obbligarlo a chiedermi altro, qualcosa di interessante, ma non me la sono sentita, non sapendo come avrebbe reagito.
Per questo lo chiedo ora a voi. In ogni caso alla fine mi ha alzato il voto di 4 punti, ma partivo veramente da poco. In definitiva, un esame da dimenticare, e non solo per il voto: soprattutto per il senso di amarezza che mi ha lasciato in bocca.
Consigli, prediche, pacche sulle spalle?
L'ultima, col tipico sorrisino di compatimento che mi viene [dentro] quando mi sento fare questa domanda alla fine di un orale.
Detta l'ennesima cattiveria, come la penso? A me sembra che chi ti ha esaminato si sia comportato in modo ragionevole, ergo è plausibile che di persona/e ragionevole/i si tratti, per cui non credo sarebbe successo nulla, tranne che (alla peggio) sentirsi dire "no, non è il caso". Ma, sinceramente, proprio per la ragionevolezza della commissione, propendo a credere che abbiano avuto, dal procedere del tuo orale, una impressione di insufficiente solidità per passare a domande più difficili.
Va anche detto che succede normalmente che una commissione si sbagli nel valutare la prova orale, non solo nel suo valore "totale" (vedi scusa n. 1, op. cit.), quanto proprio nel processo di formazione di tale giudizio.
Ho detto la mia, ma ci tengo a sottolineare che è l'opinione di uno fra tanti.
Non so come facciano ad avere avuto tale impressione di insufficiente solidità, dato che alle poche domande teoriche che mi hanno fatto ho risposto correttamente, e che poi ho fatto derivate su derivate. Forse sono troppo lento nel farle?
Altri professori del mio corso sanno bene che agli scritti si può inciampare e/o copiare, quindi non si basano su quella prova più di tanto, e l'orale ha un'importanza maggiore. A programmazione ci sono casi di gente che partiva con 20 e ha raggiunto il 28 (con orali lunghi quasi 2 ore e taaaanate domande), come di chi partiva da 27 e si è ritrovato uno striminzito 20 per pietà del professore. E secondo me è molto più giusto così.
Magari è vero che non avevo una sufficiente solidità, ma avrei preferito che mi avessero messo davanti a questa realtà, facendomi effettivamente delle domande di livello superiore, e se non avessi saputo rispondere allora mi sarei detto" ok è vero, sono stato un bischero ad aver chiesto altre domande, ci sono passato anche da presuntuoso e mi rendo conto di non avere una sufficiente preparazione", e magari avrei preso ancora meno. O forse avrei potuto dimostrare di sapere le cose, e migliorare il voto.
In ogni caso avrei avuto una decente "valutazione di me", da poter fare un resoconto di quanto fossi stato preparato. Ora invece sono rimasto con la convinzione (non so se vera o no) di aver potuto fare meglio, e non potrò saperlo dato che non mi hanno dato l'occasione di dimostrare quasi niente, nè in bene nè in male.
Avanti con altre "cattiverie", prof..
Altri professori del mio corso sanno bene che agli scritti si può inciampare e/o copiare, quindi non si basano su quella prova più di tanto, e l'orale ha un'importanza maggiore. A programmazione ci sono casi di gente che partiva con 20 e ha raggiunto il 28 (con orali lunghi quasi 2 ore e taaaanate domande), come di chi partiva da 27 e si è ritrovato uno striminzito 20 per pietà del professore. E secondo me è molto più giusto così.
Magari è vero che non avevo una sufficiente solidità, ma avrei preferito che mi avessero messo davanti a questa realtà, facendomi effettivamente delle domande di livello superiore, e se non avessi saputo rispondere allora mi sarei detto" ok è vero, sono stato un bischero ad aver chiesto altre domande, ci sono passato anche da presuntuoso e mi rendo conto di non avere una sufficiente preparazione", e magari avrei preso ancora meno. O forse avrei potuto dimostrare di sapere le cose, e migliorare il voto.
In ogni caso avrei avuto una decente "valutazione di me", da poter fare un resoconto di quanto fossi stato preparato. Ora invece sono rimasto con la convinzione (non so se vera o no) di aver potuto fare meglio, e non potrò saperlo dato che non mi hanno dato l'occasione di dimostrare quasi niente, nè in bene nè in male.
Avanti con altre "cattiverie", prof..
Avevi fatto degli errori " brutti " nello scritto di analisi ? Errori che poi non hai " cancellato " all'orale ?
"Camillo":
Avevi fatto degli errori " brutti " nello scritto di analisi ? Errori che poi non hai " cancellato " all'orale ?
Beh, l'errore principale (che mi ha fatto annullare un intero esercizio) era proprio madornale, studiare la convergenza di un integrale improprio, secondo me convergeva, invece non ho notato un punto critico (in realtà tale punto è stato notato da 2 persone su 50, ma non è affatto una scusa, siamo stati superficiali, tanto che il voto medio allo scritto è stato di 20, il piu bravo 25) quindi ho dimostrato la convergenza di una cosa divergente!
Errore molto grossolano.
E difatti all'orale l'esecizio in cui mi son messo a far derivate era uno studio di convergenza di un integrale, che però li ho svolto correttamente. Ripensandoci, le domande che mi hanno fatte erano giuste giuste in funzione del mio scritto e del mio voto, e proprio questo mi rompe, il fatto che si siano limitati a queste. O forse vige qualche regola fra gli analisti che "più di 4 punti non si alza", o cose così...boh...Comunque vale quanto scritto nel post precedente, in risposta a Fioravante.
Temo che la regola , non detta e non scritta, dei 4/5 punti max in più dello scritto sia molto applicata, bisognerebbe però chiedere a un analista....
Specialmente applicabile se il voto dello scritto è bassino, credo.
Specialmente applicabile se il voto dello scritto è bassino, credo.
Io credo che sia sbagliato attribuire quote massime di punti alzati, cosi come è sbagliato dire "se uno parte dal 27 in su (per dire) non si boccia". Uno deve dimostrare quello che sa li per li, in sede d'orale, lo scritto è un punto di partenza, ma ci sono un sacco di fattori che non lo rendono una prova su cui basare maggiormente il giudizio: la possibilità di capire male un testo (che all'orale non può succedere, dato che sei in contatto "diretto"), di copiare, di far copiare, di fingere di sapere qualcosa scrivendo cose come "da questo si evince che", oppure "è banale che", mente all'orale non puoi fingere. Insomma, lo scritto è importante, ma secondo me dovrebbe costituire solo un vago e spesso impreciso indice delle qualità dell'allievo. Fermo restando la possibilità che effettivamente non avrei saputo rispondere a domande più difficili, e che questo è il mio "limite". Ma non riesco a convincermene, e l'orale confezionato su misura sul voto dello scritto, e niente più, non aiuta a metterti alla prova. Questa è la mia idea.
A quanto ho visto io ogni professore ha le sue regole su quanto e quando alzare o abbassare i voti dallo scritto all'orale.
A me sono capitate cose stranissime tipo:
algebra 1: 18 scritto -> 28 orale
analisi 1: 18 scritto -> 24 orale
programmazione: (20<=scritto<=23 non mi ricordo) -> 26 all'orale con la motivazione che su una parte teorica del programma (linguaggi formali e grammatiche) non avevo convinto. Piccolo particolare: nè allo scritto, nè all'orale mi avevano chiesto alcunchè di quella parte. Assolutamente niente.
e poi il prossimo esame che farò per cui il prof una volta disse che il voto che uno può prendere si trova in una palla di centro il voto dell'orale e raggio 6. (Nessuno ha ancora capito se sia da considerare aperta o chiusa la palla....)
A me sono capitate cose stranissime tipo:
algebra 1: 18 scritto -> 28 orale
analisi 1: 18 scritto -> 24 orale
programmazione: (20<=scritto<=23 non mi ricordo) -> 26 all'orale con la motivazione che su una parte teorica del programma (linguaggi formali e grammatiche) non avevo convinto. Piccolo particolare: nè allo scritto, nè all'orale mi avevano chiesto alcunchè di quella parte. Assolutamente niente.
e poi il prossimo esame che farò per cui il prof una volta disse che il voto che uno può prendere si trova in una palla di centro il voto dell'orale e raggio 6. (Nessuno ha ancora capito se sia da considerare aperta o chiusa la palla....)
