Esercizio continuità funzione due varibili
Ragazzi il prof in un esame ha dato il seguente esercizio:
Data $f(x,y)= (x^2y^3)/(x^4+y^4)$ se $(x,y) != (0,0)$ Invece se $(x,y) = (0,0)$ la funzione è uguale a zero.
Mi chiede di dimostrare che è continua in $(0,0)$,e mi chiede di vedere se è derivabile e differenziabile in tale punto.
Ma che sia continua in quel punto mi sembra talmente ovvio che non riesco neanche a dimostrarlo. Ma che sia derivabile e differenziabile a quel punto non dipende solo dalla continuità? Perchè comunque le derivate parziali di 0 sono sempre le stesse!
Data $f(x,y)= (x^2y^3)/(x^4+y^4)$ se $(x,y) != (0,0)$ Invece se $(x,y) = (0,0)$ la funzione è uguale a zero.
Mi chiede di dimostrare che è continua in $(0,0)$,e mi chiede di vedere se è derivabile e differenziabile in tale punto.
Ma che sia continua in quel punto mi sembra talmente ovvio che non riesco neanche a dimostrarlo. Ma che sia derivabile e differenziabile a quel punto non dipende solo dalla continuità? Perchè comunque le derivate parziali di 0 sono sempre le stesse!
Risposte
Continuità non implica derivabilità ....
Si questo lo so! Ma in questo caso no?
Io costruirei il rapporto incrementale , facendo i conti a manina ! Che ne dici ?
"Mrhaha":
Ragazzi il prof in un esame ha dato il seguente esercizio:
Data $f(x,y)= (x^2y^3)/(x^4+y^4)$ se $(x,y) != (0,0)$ Invece se $(x,y) = (0,0)$ la funzione è uguale a zero.
..
Ma che sia continua in quel punto mi sembra talmente ovvio che non riesco neanche a dimostrarlo.
A me non sembra per niente ovvio invece, cosa ti fa pensare che sia continua senza nemmeno fare due conti?
@giuly19 . Se applichi la definizione di continuità e stimi $| (x^2y^3)/(x^4+y^4) |$ risulta minore di un epsilon molto piccolo quando $ sqrt(x^2+y^2) < del $ . Non credi ?
Sì lo credo, ma perchè ho fatto i conti. Detta così non hai dimostrato un bel niente!
Vabbè si! Altrimenti non avrebbe senso neanche parlare di matematica!
Ovvia in quel senso!


Quello che mi interessa capire è il dopo!
Io credo che nessuno di voi due abbia chiara la questione, applicare la definizione vuol dire trovare $delta$ per ogni $epsilon$, ovvero scrivere $delta(epsilon)$. Il fatto che in questo caso la definizione sia soddisfatta semplicemente con $delta = epsilon $ non è immediato, richiede di fare perlomeno un paio di maggiorazioni!
.... Bene è un tuo pensiero. A me sembra abbastanza semplice,e secondo me c'è di peggio!
La mia SOLA domanda è: Procedo sempre per definizione negli altri due punti o posso fare diversamente?
La mia SOLA domanda è: Procedo sempre per definizione negli altri due punti o posso fare diversamente?
"Giuly19":
Io credo che nessuno di voi due abbia chiara la questione, applicare la definizione vuol dire trovare $delta$ per ogni $epsilon$, ovvero scrivere $delta(epsilon)$. Il fatto che in questo caso la definizione sia soddisfatta semplicemente con $delta = epsilon $ non è immediato, richiede di fare perlomeno un paio di maggiorazioni!
Naturale , l'obiettivo è quello di trovare un delta proprio in funzione di epsilon . Comunque con tranquillità , giuly19

"menale":
... Comunque con tranquillità , giuly19!
Infatti!

Scusate se posso esservi sembrato scontroso, ricominciamo che è meglio. 
Per provare la continuità di quella funzione, partiamo da quello, potreste scrivermi formalmente come pensate di fare?
Per derivabilità e differenziabilità il mio consiglio è quello di applicare sempre la definizione, per quanto riguarda la prima è facile perchè è un semplice limite in una variabile, per la seconda siamo di nuovo ad un limite in due variabili. Quindi proviamo a scrivere bene perchè quella funzione è continua, e il resto viene quasi da sè.

Per provare la continuità di quella funzione, partiamo da quello, potreste scrivermi formalmente come pensate di fare?
Per derivabilità e differenziabilità il mio consiglio è quello di applicare sempre la definizione, per quanto riguarda la prima è facile perchè è un semplice limite in una variabile, per la seconda siamo di nuovo ad un limite in due variabili. Quindi proviamo a scrivere bene perchè quella funzione è continua, e il resto viene quasi da sè.

Giuly ora va decisamente meglio.
Allora partiamo dalla continuità. Visto che secondo te non è semplice.
Quello che voglio dimostrare è che se prendo punti vicino a $(0,0)$ , questi debbano avere valori vicino a 0.
Quindi, consideriamo $|(x^2y^3)/(x^4+y^4)| <= |y| |(x^4+y^4)/(x^4+y^4)| <= |y|<= |(x,y)|$ e penso che il gioco è fatto no?
Dove $|(x,y)|$ è la norma!
Allora partiamo dalla continuità. Visto che secondo te non è semplice.
Quello che voglio dimostrare è che se prendo punti vicino a $(0,0)$ , questi debbano avere valori vicino a 0.
Quindi, consideriamo $|(x^2y^3)/(x^4+y^4)| <= |y| |(x^4+y^4)/(x^4+y^4)| <= |y|<= |(x,y)|$ e penso che il gioco è fatto no?
Dove $|(x,y)|$ è la norma!
Considerando qualche salto di passaggio , sostanzialmente la logica da applicare è proprio questa . Ripeto con qualche passaggio da rivedere nelle maggiorazioni . A tal punto possiam passare alla derivazione suvvia !
Vabbè non ho scritto tutto,èerchè mi scoccio!

Eheheheheh , formalizza bene le cose , mr

Ma penso che prima di formalizzare le cose bisogna capirle! Poi qui era giusto per dichiarare i passi fondamentali!
Scusa se faccio sempre quello a cui non va bene niente
ma sbaglio o hai usato questa maggiorazione : $|x^2y^2| <= |x^4+y^4|$ ? Può anche darsi che sia vera (lo è), ma potresti almeno farmi vedere perchè..
Comunque per la derivabilità inizia a scrivere questo limite e guarda che succede:
$lim_(t->0) (f(at,bt)-f(0,0))/t$ dove $(a,b)$ è un generico versore.

Comunque per la derivabilità inizia a scrivere questo limite e guarda che succede:
$lim_(t->0) (f(at,bt)-f(0,0))/t$ dove $(a,b)$ è un generico versore.
Infatti ho fatto così Giuly! (ma scusami,sei un ragazzo giusto? è che non vorrei fare figuracce!) Mi sono basato sul fatto che $|2ab|<=a^2+b^2|$. Quindi da qui seguirebbe la mia minorazione.