Esempi per capire massimi, minimi, insiemi aperti e chiusi

indovina
Sto cercando di capire alcuni concetti 'basillari' che riesco a capirli, in primis, solo attraverso degli esempi.

Insieme aperti: $(1,2)$

Insiemi chiusi: $[1,2]$

Estremo inferiore\superiore: $(1,3]$ $1$ è estremo inferiore, anche se non è compreso nell'intervallo e $3$ è l'estremo superiore, il minimo degli eventuali maggioranti.

Minimo-massimo.
tipo se ho un insieme del tipo: $(1,2,3,4,5,6)$ il minimo è $1$ e il massimo è $6$?

Frontiera di un insieme: $[1,2]$ le frontiere sarebbero $1$ e $2$?

grazie.

Risposte
Steven11
Tutto corretto.

"clever":

Estremo inferiore\superiore: $(1,3]$ $1$ è estremo inferiore, anche se non è compreso nell'intervallo e $3$ è l'estremo superiore, il minimo degli eventuali maggioranti.


In questo caso $3$ è anche massimo, poiché appartiene all'insieme.
L'insieme non ammette minimo.

indovina
Perfetto.
Inoltre c'è il caso:
$(-oo,+1]$ dove non è limitata inferiormente, ma è limitata superiormente, e ha $1$ come massimo.
oppure:
$[-1,+oo)$ insieme semichiuso\ insieme semiaperto, non limitato superiormente, solo inferiormente, e ha un minimo che è $-1$
Per definire la frontiera di un insieme posso dire che è sono gli estremi dell'intervallo?

dissonance
"clever":
Per definire la frontiera di un insieme posso dire che è sono gli estremi dell'intervallo?
Assolutamente no. Per gli intervalli limitati, la frontiera consiste dell'insieme costituito dai due estremi. Ma la definizione di frontiera è un'altra: quale usa il tuo libro (sono possibili varie definizioni, tutte equivalenti)? Abituati a svincolarti dagli intervalli perché tra poco anche le funzioni più innocue con cui avrai a che fare non saranno definite su intervalli, ma sugli insiemi più disparati.

ObServer
Riporto la definizione (in realtà ne approfitto per ripassare concetti per me polverosi :P ) tratta da "Analisi Matematica" di Bertsch, Dal Passo, Giacomelli, libro che sinceramente considero come uno dei migliori in materia (anche se non ho assolutamente disprezzo verso altri testi):

Sia $E sube RR.$ Un elemento $x in RR$ si dice:

(i) punto interno a E se esiste un suo intorno $B_c (x), c > 0$, contenuto in E,

(ii) punto esterno a E se è punto interno a $E^c$,

(iii) punto di frontiera per E se non è interno nè esterno ad E.

L'insieme dei punti di frontiera per E, indicato con $delE$, si dice frontiera di E, ed $hat(E)$ indica l'insieme dei punti interni di E:

$delE = {x in RR : x$ è punto di frontiera per E$}$
$hat(E) = {x in RR : x$ è punto interno ad E$}$



Continua poi dicendo altre due cose secondo me utilissime a capire il succo della cosa:

$x in delE hArr$ in ogni intorno di $x$ si trovano sia punti di $E$ sia punti di $E^c$

e

se $x$ è punto di accumulazione per $E$ e se $x !in E$, allora $x in delE$.



In conclusione, la frontiera di E contiene solo punti isolati di E e punti di accumulazione per E.

indovina
Il libro non riporta alcuna definizione su frontiera di un insieme.
C'è estremo superiore\inferiore, e quelli da me citati, questo no.

dissonance
Ma come no?? E' il Bramanti-Pagani-Salsa il tuo libro? E cosa c'è scritto a pagina 134 (dell'edizione 1995)?

indovina
No.
A me è edizione 2009
Zanichelli..
a pag 134 di questo libro c'è la crescita di una funzione all'infinito.

indovina
una cosa.
cosa significa $E^c$? Non c'è un modo più usuale per scrivere il punto (ii) del post di Observer?

dissonance
$E^C$ significa il complementare di $E$. Probabilmente lo hai visto come $RR \setminus E$ oppure $RR-E$.

indovina
Ah ecco, capito, grazie

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