Dimostrazione Teorema Spettrale (Algebra lineare)
Come da titolo vi chiedo la dimostrazione del teorema spettrale, ma leggendo sul web ho capito che ogni professore enuncia un teorema diverso a seconda della profondità con cui lo analizza. Detto questo, vi dico il mio enunciato e il lemma con cui dovrei dimostrare il teorema:
Teorema Spettrale
Sia
1. Esiste una base ortonormale di
2.
Lemma
Siano
Dimostrazione (Lemma)
Sia
Per ogni
Dimostrazione(Teorema Spettrale)
Per ipotesi B è una base ortonormale composta da autovettori, allora la matrice associata a T rispetto a tale base è diagonale, dunque simmetrica.
Si proceda per induzione sulla dimensione dello spazio.
n=1) Ovvio. In dimensione 1 ogni operatore è simmetrico.
n>1) Si supponga che il teorema vale per n-1.
T è simmetrico --> T ha tutti autovalori reali.
Sia
Dunque la restrizione di
Per ipotesi induttiva, esiste una base ortonormale
Vi prego aiutatemi e spiegatemi questa dimostrazione in modo chiaro!
Teorema Spettrale
Sia
[math]T: R^{n} \Rightarrow R^{n}[/math]
un endomorfismo. Le seguenti condizioni sono equivalenti:1. Esiste una base ortonormale di
[math]R^{n}[/math]
formata da autovettori.2.
[math]T[/math]
è un operatore simmetricoLemma
Siano
[math]T: R^{n} \Rightarrow R^{n}[/math]
un endomorfismo simmetrico e [math]U[/math]
un sottospazio vettoriale di [math]R^{n}[/math]
tale che [math]T(U)⊆U[/math]
. Allora [math]T(U^{⊥})⊆U^{⊥}[/math]
.Dimostrazione (Lemma)
Sia
[math]w∈U^{⊥}[/math]
, si deve dimostrare che [math]T(w)∈U^{⊥}[/math]
.Per ogni
[math]u∈U[/math]
, si ha:[math] = =0[/math]
, essendo [math]T(u)∈U[/math]
Dimostrazione(Teorema Spettrale)
[math]1 \Rightarrow 2 [/math]
Per ipotesi B è una base ortonormale composta da autovettori, allora la matrice associata a T rispetto a tale base è diagonale, dunque simmetrica.
[math]1 \Leftarrow 2[/math]
Si proceda per induzione sulla dimensione dello spazio.
n=1) Ovvio. In dimensione 1 ogni operatore è simmetrico.
n>1) Si supponga che il teorema vale per n-1.
T è simmetrico --> T ha tutti autovalori reali.
Sia
[math]v_{1}[/math]
un autovettore di norma 1 e [math]W=(Span{v_{1})^{⊥}[/math]
. Per il lemma precedente, [math]T(W)⊆W[/math]
(perchè?).Dunque la restrizione di
[math]T[/math]
a [math]W[/math]
è un endomorfismo simmetrico di uno spazio di dimensione [math]n-1[/math]
(cosa significa?).Per ipotesi induttiva, esiste una base ortonormale
[math](v_{2},...,v_{n})[/math]
di [math]W[/math]
composta da autobettori di [math]T[/math]
. Aggiungiamo [math]v_{1}[/math]
: [math](v_{1},v_{2},...,v_{n})[/math]
è una base ortonormale di [math]R^{n}[/math]
composta da autovettori di [math]T[/math]
.Vi prego aiutatemi e spiegatemi questa dimostrazione in modo chiaro!
Risposte
Nel tuo caso, stai enunciando il Teorema spettrale per operatori simmetrici in spazi con prodotto scalare (non è una questione di "profondità", è che ci sono almeno una decina di casi particolari di tale teorema e se, ovviamente, non stai facendo uno studio generale, risulta inutile andare a dimostrare il teorema nella sua forma più completa, per cui si cercano dimostrazioni più dirette).
Detto questo, il lemma mi sembra chiaro e non mi ci soffermo (in pratica applichi la definizione di operatore simmetrico in uno spazio a prodotto scalare).
Passiamo all'implicazione
Per l'altra implicazione, il caso
Considera lo spazio
per cui
Ora,
Per l'ipotesi induttiva, sappiamo che se il teorema vale per
P.S.: ho come l'impressione che ti sfugga qualche definizione (non puoi non sapere cosa sia la restrizione di un endomorfismo ad un sottospazio) e anche un po' di malleabilità (il non riuscire a capire come vada usato il lemma). Ti consiglio di cercare di fare in modo di aver meglio chiari i concetti man mano che prosegui. Se hai bisogno di altro, chiedi pure.
Detto questo, il lemma mi sembra chiaro e non mi ci soffermo (in pratica applichi la definizione di operatore simmetrico in uno spazio a prodotto scalare).
Passiamo all'implicazione
[math]1)\Rightarrow 2)[/math]
. Anche qui c'è poco da dire: una base ortonormale di autovettori di [math]T[/math]
rispetto al prodotto scalare fornisce (direi quasi per definizione) la diagonalizzabilità dell'operatore stesso che, quindi (almeno prendendo il suo rappresentante per coniugio) risulta simmetrico, e tanto basta.Per l'altra implicazione, il caso
[math]n=1[/math]
è banale. Vediamo ora quello che ti manda in confusione. Sappiamo che [math]v_1[/math]
è autovettore di norma 1: quindi, in formule[math]T V_1=\lambda_1 v_1,\qquad < v_1, v_1 >=1[/math]
Considera lo spazio
[math]U=span(v_1)[/math]
: ovviamente [math]U=\{av_1\ |\ a\in R\}[/math]
e quindi si ha per ogni [math]v=av_1\in U[/math]
che [math]Tv=T(av_1)=a(Tv_1)=a\lambda v_1=\lambda(av_1)=\lambda v\in U[/math]
per cui
[math]T(U)\subseteq U[/math]
e ne segue, dal lemma precedente che [math]U^\bot=\{span(v_1)\}^\bot=span(v_1^\bot)=W[/math]
è tale che [math]T(W)\subseteq W[/math]
Ora,
[math]U[/math]
è un sottospazio di dimensione 1, per cui il suo ortogonale [math]W[/math]
ha dimensione [math]n-1[/math]
: pertanto, se consideri l'operatore [math]T[/math]
quando agisce solo sugli elementi di [math]W[/math]
(la sua restrizione a [math]W[/math]
) esso risulta un endomorfismo da [math]W[/math]
in sé per quanto detto poco fa.Per l'ipotesi induttiva, sappiamo che se il teorema vale per
[math]n-1[/math]
allora deve esistere una base ortonormale di [math]W[/math]
composta da autovettori. Se adesso a questa base aggiungi il vettore [math]v_1[/math]
, ottieni una base ortonormale di [math]R^n[/math]
: infatti essendo [math]v_1[/math]
ortogonale a [math]W[/math]
qualsiasi prodotto scalare con i vettori della base di quest'ultimo risulta nullo. Pertanto hai trovato una base ortonormale e il teorema è dimostrato. Spero sia chiaro.P.S.: ho come l'impressione che ti sfugga qualche definizione (non puoi non sapere cosa sia la restrizione di un endomorfismo ad un sottospazio) e anche un po' di malleabilità (il non riuscire a capire come vada usato il lemma). Ti consiglio di cercare di fare in modo di aver meglio chiari i concetti man mano che prosegui. Se hai bisogno di altro, chiedi pure.