Teoria dei numeri: quali i nomi dei maggiori esperti in IT?
Salve a tutti,
avrei bisogno del vostro aiuto.
Quali sono i nomi dei Matematici italiani, esperti nel campo della Teoria dei Numeri?
In rete, non ne ho trovati molti. Ho trovato ad esempio il Prof. Zaccagnini.
Altri nomi?
Un grazie in anticipo a tutti,
Andrea Vinerba
PQSearch
avrei bisogno del vostro aiuto.
Quali sono i nomi dei Matematici italiani, esperti nel campo della Teoria dei Numeri?
In rete, non ne ho trovati molti. Ho trovato ad esempio il Prof. Zaccagnini.
Altri nomi?
Un grazie in anticipo a tutti,
Andrea Vinerba
PQSearch
Risposte
"Levacci":
http://ricerca.mat.uniroma3.it/ntheory/number_theorists.html
Tra i 1454 nomi anche qualche italiano.
Ottimo link, grazie!
Un saluto,
Andrea V.

Dopo tanto tempo ritorno sulle mie 7 risoluzioni del l'U.P.F., però non meravigliatevi di tante risoluzioni, pechè io sono serio e vi devo dire che ho spedito la mia risoluzione di tipo puramente geometrico, in modo semplificato, ad una rivista scientifica universitaria e mi hanno riposto che l'hanno spedita ai referee con l'enentualità di pubblicarla: sono passati circa 5 mesi e non ho ancora alcuna notizia, ma alcuni amici docenti universitari (io non sono un docente universitario ma uno di scuola superiore di 2° grado in pensione) dicono che generalmente paseranno diversi mesi e danche un anno nel caso di una evnmetuale pubblicazione.
Ritornando all'inizio devo dirvi che, proprio qualche mese fà ho trovato un'altra risoluzione dell'U.P.F., l'ottava, che è:
- molto breve:di due paginette;
- è una risoluzione elemntare, cioè basata su argomenti tradizionali .
Brevemente è così:
1° considero a 2° nell'eaquazione di Fermat,a^n+b^n = c^n è:
- c>b, ovviamente;
- c< a+b, per lo sviluppo del binomio di Newton;
3° scrivo l'equazione di Fermat nella forma: a^n=c^n-b^n, cioè come differenza di potenze simili;
4° c^n-b^n è divisibile per la differenza delle basi per il teorema di Ruffini;
5° con la regola di Ruffini si ha
c^n_b^n =(c-b)[c^(n-1) + c^(n-2)*b +...+b^n-1)];
si deduce che deve essere
a^n = a*a^(n-1) =(c-b)[c^(n-1)+...+b^(n-1];
cioiè:
- a =c-b, che è impossibile perc hè sarebbe c =b+a;
- di più e a^(n-1)# [c^(n-1)+...+b^(n-1)]
e siccome se è vero l'enunciato del problema di Fermat (cioè che non ci sono soluzioni intere della sua equazione), alloora esse non possono essere nemmeno razionali ingenereper il 2° principio di equivalenza delle equazioni.
per cui se c non può essere intero è solo irrazionale.
Come avete fatto al solito,. non ridete ma rispondete con convinzione.
Eugenio
scusa l'ignoranza, ma cos'è UPF?
Rispondo a fu^2.
L'U.P.F. è l'Ultimo Problema di Fermat che dice:
L'equazione
a^n+b^n =c^n
con a,b,c,interi positivi ed n>2 intero, è impossibile.
Cioè l'equaz. pitagorica,con n =2, ha le sue infinite terne pitagoriche, l'equazione di Fermat non ha nessuna terna di interi (terne fermattiane) che la soddisfanoEugenio
L'U.P.F. è l'Ultimo Problema di Fermat che dice:
L'equazione
a^n+b^n =c^n
con a,b,c,interi positivi ed n>2 intero, è impossibile.
Cioè l'equaz. pitagorica,con n =2, ha le sue infinite terne pitagoriche, l'equazione di Fermat non ha nessuna terna di interi (terne fermattiane) che la soddisfanoEugenio
"eugeniodisalvatore":
si deduce che deve essere
a^n = a*a^(n-1) =(c-b)[c^(n-1)+...+b^(n-1];
cioiè:
- a =c-b, che è impossibile perc hè sarebbe c =b+a;
- di più e a^(n-1)# [c^(n-1)+...+b^(n-1)]
e siccome se è vero l'enunciato del problema di Fermat (cioè che non ci sono soluzioni intere della sua equazione), alloora esse non possono essere nemmeno razionali ingenereper il 2° principio di equivalenza delle equazioni.
per cui se c non può essere intero è solo irrazionale.
Come avete fatto al solito,. non ridete ma rispondete con convinzione.
Eugenio
Non ha senso quello che scrivi. Sarebbe interessante capire quali "ragionamenti" ti fanno scrivere quella roba. Non capisco come si possa dire di aver trovato 7 risoluzioni del problema di Fermat, se non si dispone neanche della capacità di fare passaggi logici giusti. E' difficile non ridere, non volermene.
EDIT: 8 soluzioni, scusa.
Rispondo a TomSawyer
Perchè non so so fare un ragionamento giusto?
Naturalmente ho scritto solo brevemente la mia risoluzione, per non perdere molto trempo.
Ma hai veramente capèito quello che ho scritto?
Perchè parlate in genrale, nascondendovi dietro un dito e non dite dove stanno gli errori che ho fatto?
Intanto presentati, per sapere almeno da dove arrivano i tuoi giudizi generici.
Per me va tutto bene, per cui dimmi gli errori senza circuirli.
Eugenio
Perchè non so so fare un ragionamento giusto?
Naturalmente ho scritto solo brevemente la mia risoluzione, per non perdere molto trempo.
Ma hai veramente capèito quello che ho scritto?
Perchè parlate in genrale, nascondendovi dietro un dito e non dite dove stanno gli errori che ho fatto?
Intanto presentati, per sapere almeno da dove arrivano i tuoi giudizi generici.
Per me va tutto bene, per cui dimmi gli errori senza circuirli.
Eugenio
Tu dici:
- molto breve:di due paginette;
- è una risoluzione elemntare, cioè basata su argomenti tradizionali .
Guarda, io sono trent'anni e passa che faccio ricerca.
Ho pubblicato su riviste internazionali (con referee, s'intende).
Ho quindi un certo "sentire" su cosa possa essere un risultato corretto e innovativo.
Ti garantisco che se mi venisse chiesto di fare da referee per il tuo lavoro lo farei con scrupolo. Il che significa che probabilmente dopo mezza pagina già scriverei un report estremamente negativo (e mi incavolerei anche con l'editor che mi ha passato questa schifezza, mancando al suo dovere che è anche di fare da filtro preliminare). Non per pregiudizio, dico solo quello che mi aspetto alla luce di quanto tu hai detto finora su questo forum.
Dicendo quanto ho sopra citato mostri semplicemente di non avere la più pallida idea di cosa sia la ricerca matematica, per cui al 99.99% (ho fatto una stima per difetto della probabilità) hai scritto delle cose che non stanno neanche in piedi dal punto di vista logico. Come mostra la risposta di TomSawyer.
Tu dici:
io non sono un docente universitario ma uno di scuola superiore di 2° grado in pensione
Massimo rispetto per chi insegna nelle scuole di ogni ordine e grado. Ho conosciuto e conosco un sacco di insegnanti molto migliori di certi mangiapane a tradimento che si trovano all'Università.
Ma, da quello che dici, spero che tu non fossi un insegnante di matematica.
EDIT:
dalla tua pagina web: "si è inserito nella scuola superiore, in cui ha insegnato matematica e fisica prima, matematica, fisica ed informatica poi, ritornando così ai suoi vecchi amori scolastici soprattutto del Liceo."
ahimé
- molto breve:di due paginette;
- è una risoluzione elemntare, cioè basata su argomenti tradizionali .
Guarda, io sono trent'anni e passa che faccio ricerca.
Ho pubblicato su riviste internazionali (con referee, s'intende).
Ho quindi un certo "sentire" su cosa possa essere un risultato corretto e innovativo.
Ti garantisco che se mi venisse chiesto di fare da referee per il tuo lavoro lo farei con scrupolo. Il che significa che probabilmente dopo mezza pagina già scriverei un report estremamente negativo (e mi incavolerei anche con l'editor che mi ha passato questa schifezza, mancando al suo dovere che è anche di fare da filtro preliminare). Non per pregiudizio, dico solo quello che mi aspetto alla luce di quanto tu hai detto finora su questo forum.
Dicendo quanto ho sopra citato mostri semplicemente di non avere la più pallida idea di cosa sia la ricerca matematica, per cui al 99.99% (ho fatto una stima per difetto della probabilità) hai scritto delle cose che non stanno neanche in piedi dal punto di vista logico. Come mostra la risposta di TomSawyer.
Tu dici:
io non sono un docente universitario ma uno di scuola superiore di 2° grado in pensione
Massimo rispetto per chi insegna nelle scuole di ogni ordine e grado. Ho conosciuto e conosco un sacco di insegnanti molto migliori di certi mangiapane a tradimento che si trovano all'Università.
Ma, da quello che dici, spero che tu non fossi un insegnante di matematica.
EDIT:
dalla tua pagina web: "si è inserito nella scuola superiore, in cui ha insegnato matematica e fisica prima, matematica, fisica ed informatica poi, ritornando così ai suoi vecchi amori scolastici soprattutto del Liceo."
ahimé
Dr Fioravante Petrone
non ho ancora capito quali sono i miei errori in quello che brevemente ho spiegato. Lei mi ha fatto capire, dalla Sua risposta, che si è indispettito per la mia espressione"brevissima ed elementare, cioè...";.
Tutti i matematici dicono che una risoluzione semplice dell'U.P.F. è impossibile, eppure voi matematici avete accattato la risoluzione di Wilkes anche se solo 5-6 persone almondo (matematici?) possono capire completamente, per me , invece, c'è e ci deve essere una risoluzione semplice.
tanto rispetto per la tua esperienza da ricercatore, però voi specialisti ( che dovete considerravi fortunata della bella espertienza che avete fatto, quando ce ne sono tanti che non hanno questa fortuna..) dovete essere più umani e stare un poc o sulla terra: non dovete soltanto offendere (io in verità non mi offendo, perchè per me questa è solo una discussione.
Non ho ancora capito (questo mi meraviglia vista la Sua grande esperienza professionale e bravura) quali sono gli errori che ho fatto a parte le espressioni "elementare e brevissima" . Se lo crede opportuno, potrei spedirti completamente e ben ordinato la mia risoluzione completa: sarei molto lieto di avere un Suo giudizio: ma sono sicuro che non accetterà questo mio invito.
non ho ancora capito quali sono i miei errori in quello che brevemente ho spiegato. Lei mi ha fatto capire, dalla Sua risposta, che si è indispettito per la mia espressione"brevissima ed elementare, cioè...";.
Tutti i matematici dicono che una risoluzione semplice dell'U.P.F. è impossibile, eppure voi matematici avete accattato la risoluzione di Wilkes anche se solo 5-6 persone almondo (matematici?) possono capire completamente, per me , invece, c'è e ci deve essere una risoluzione semplice.
tanto rispetto per la tua esperienza da ricercatore, però voi specialisti ( che dovete considerravi fortunata della bella espertienza che avete fatto, quando ce ne sono tanti che non hanno questa fortuna..) dovete essere più umani e stare un poc o sulla terra: non dovete soltanto offendere (io in verità non mi offendo, perchè per me questa è solo una discussione.
Non ho ancora capito (questo mi meraviglia vista la Sua grande esperienza professionale e bravura) quali sono gli errori che ho fatto a parte le espressioni "elementare e brevissima" . Se lo crede opportuno, potrei spedirti completamente e ben ordinato la mia risoluzione completa: sarei molto lieto di avere un Suo giudizio: ma sono sicuro che non accetterà questo mio invito.
Ciao eugeniodisalvatore,
non sono un esperto di teoria dei numeri ma un matematico e, credimi, da matematico, con tutta la buona volontà di entrare nel merito, la parte del tuo post evidenziata da TomSawyer è veramente "oscura". Comunque provo a dire passo passo tutto ciò che non va. Il primo problema è che da quello che tu dici non si deduce che $a=c-b$.
non sono un esperto di teoria dei numeri ma un matematico e, credimi, da matematico, con tutta la buona volontà di entrare nel merito, la parte del tuo post evidenziata da TomSawyer è veramente "oscura". Comunque provo a dire passo passo tutto ciò che non va. Il primo problema è che da quello che tu dici non si deduce che $a=c-b$.
Questo è il modo di parlare, cioè discutere e controbattere le idee degli altri, senza gridare ai 4 venti "Io,Io,..." e gli altri sono tutti stupidi e mangiapane a tradimento.
Se vogliamo discutere per bene io, nella mia vera dimostrazione (posso anche sbagliare, anche se non lo credo perchè è tutto così semplice quello che dico), devo dire che all'inizio della mia dimostrazione come premessa si fa questa osservazione (se vuoi mi dai la tua e-mail e te ne posso mandare una copia) :
* Se il problema enunciato da Pierre de Fermat è vero, cioè se non esistono terne di numeri interi o terne fermattiane che soddisfino la sua equazione
a^n+b^n = c^n (1)
allora , se aq appartenenti ad N° per il 2° principio di equivalenza delle equazioni, cioè la (1) non può essere, sempre se è vero il suo enunciato, nemmeno del tipo
a^n+b^n = (m/n)^n per n>2 appartenente ad N°.
Quindi, sempre se è vero l'enunciato di Fermat, se c non può essere intero, il suo valore può essere solo irrazionale.
Il problema di Fermat dovrebbe essere quindi enunciato meglio o più in generale in questo modo:
L'equazione 1 per n>2 intero ed a,b,c, RAZIONALI è impossibile.(Anche se è la stessa cosa.
Quello che ho scritto nei precedenti interventi seguono normalmente.
C'è quache contraddizione in questo ragionamento ipotetico?
Aspetto la tua risposta.
Se vogliamo discutere per bene io, nella mia vera dimostrazione (posso anche sbagliare, anche se non lo credo perchè è tutto così semplice quello che dico), devo dire che all'inizio della mia dimostrazione come premessa si fa questa osservazione (se vuoi mi dai la tua e-mail e te ne posso mandare una copia) :
* Se il problema enunciato da Pierre de Fermat è vero, cioè se non esistono terne di numeri interi o terne fermattiane che soddisfino la sua equazione
a^n+b^n = c^n (1)
allora , se aq appartenenti ad N° per il 2° principio di equivalenza delle equazioni, cioè la (1) non può essere, sempre se è vero il suo enunciato, nemmeno del tipo
a^n+b^n = (m/n)^n per n>2 appartenente ad N°.
Quindi, sempre se è vero l'enunciato di Fermat, se c non può essere intero, il suo valore può essere solo irrazionale.
Il problema di Fermat dovrebbe essere quindi enunciato meglio o più in generale in questo modo:
L'equazione 1 per n>2 intero ed a,b,c, RAZIONALI è impossibile.(Anche se è la stessa cosa.
Quello che ho scritto nei precedenti interventi seguono normalmente.
C'è quache contraddizione in questo ragionamento ipotetico?
Aspetto la tua risposta.
… interessante, scommetto che hai trovato anche la quadratura del cerchio.
Rispondo a Gigi
Ci sto pensando
Ma quanto siete scherzosi.
Ci sto pensando

se poi permetti un consiglio, eugenio, scrivi mettendo le tue formule fra due segni di dollaro , in modo da renderle più chiare. Ad esempio, a^n+b^n=c^n diventa molto più chiaro così $a^n+b^n=c^n$...
Ma chi ha mai detto che a = c-b? io dico il contrario, cioè a#c-b.Vatti a rileggere la mia dimostrazione.
"eugeniodisalvatore":
5° con la regola di Ruffini si ha
c^n_b^n =(c-b)[c^(n-1) + c^(n-2)*b +...+b^n-1)];
si deduce che deve essere
a^n = a*a^(n-1) =(c-b)[c^(n-1)+...+b^(n-1];
cioiè:
- a =c-b, che è impossibile perc hè sarebbe c =b+a;
Beh, si che lo dici

Alvinlee88 dice:
<< - a =c-b, che è impossibile perc hè sarebbe c =b+a; >>
Ma se dico che è impossibile che a=c-b, come si può accettare il contrario?
Allora chiarisco:
Dal confronto dei due membri cioè
a*a^(n-1) = (c-b)[c^(n-1)+c^(n-2)*b+...b^(n-1)]
se quesdta uguaglianza fosse vera DOVREBBE essere:
- a = c-b e ciò è impossibile perche deve essere c - a^(n-1) = c^(n-1)+c^(n-2)*b+...b^(n-1) ed anche ciò è impossibile perchè è gia c>a per Hp:
Va bene?, spero di si.
<< - a =c-b, che è impossibile perc hè sarebbe c =b+a; >>
Ma se dico che è impossibile che a=c-b, come si può accettare il contrario?
Allora chiarisco:
Dal confronto dei due membri cioè
a*a^(n-1) = (c-b)[c^(n-1)+c^(n-2)*b+...b^(n-1)]
se quesdta uguaglianza fosse vera DOVREBBE essere:
- a = c-b e ciò è impossibile perche deve essere c - a^(n-1) = c^(n-1)+c^(n-2)*b+...b^(n-1) ed anche ciò è impossibile perchè è gia c>a per Hp:
Va bene?, spero di si.
"eugeniodisalvatore":
Alvinlee88 dice:
<< - a =c-b, che è impossibile perc hè sarebbe c =b+a; >>
Ma se dico che è impossibile che a=c-b, come si può accettare il contrario?

Quello che volevo dire io e, credo, anche altri, è:" come fai a dedurre che, se questa uguaglianza fosse vera, allora si avrebbe $a=c-b$, e quindi poi concludere l'assurdo?
p.s. ti ho giò invitato a usare il linguaggo con i simboli del dollaro (credo si chiami Matml qualcosa...) perchè è molto più comodo leggere i tuoi messaggi. Per favore, usalo e se vuoi mantenere chiara la discussione.
Ciao eugeniodisalvatore,
ti ripeto ciò che ritengo il primo errore del tuo post e che, dalla tua risposta, forse non ho evidenziato bene (pare che gli altri, però, hanno capito a cosa mi riferivo).
Tu dici:
dal confronto dei due membri cioè.......
se questa uguaglianza fosse vera DOVREBBE essere: $a=c-b$.
Io contesto proprio ciò: se fosse vera quell'uguaglianza chi ti dice che DOVREBBE valere $a=c-b$?
ti ripeto ciò che ritengo il primo errore del tuo post e che, dalla tua risposta, forse non ho evidenziato bene (pare che gli altri, però, hanno capito a cosa mi riferivo).
Tu dici:
dal confronto dei due membri cioè.......
se questa uguaglianza fosse vera DOVREBBE essere: $a=c-b$.
Io contesto proprio ciò: se fosse vera quell'uguaglianza chi ti dice che DOVREBBE valere $a=c-b$?
Propio così: ti è stata contestata l'IMPLICAZIONE: "uguaglianza vera --->$a=c-b$".Non essendo giustificata questa implicazione, non puoi concludere l'assurdo.