Irriducibilità polinomio

squirrel_anna
Come posso dimostrare che $P(x)=x^7+2$ è irriducibile su Q[x]?
Il metodo che utilizzo di solito qui non va bene....

Risposte
maurer
Perché non Eisenstein?

squirrel_anna
ci ho pensato, ma Eisenstein si applica a polinomi a coefficienti interi, se anche esprimo x come a/b con a e b interi mi viene un polinomio si a coefficienti interi ma con 2 variabili, e eisenstein si applica ovviamente a polinomi di una sola incognita, o mi sto sbagliando? tu come l'avevi pensato?

maurer
Io avevo pensato ad Eisenstein combinato con il lemma di Gauss, che è il procedimento standard.

squirrel_anna
Lo so, però in questo caso non si può usare...

maurer
Come non si può usare??!
Per il lemma di Gauss un polinomio a coefficienti in [tex]\mathbb Z[/tex] è irriducibile in [tex]\mathbb Q[X][/tex] se e solo se è irriducibile in [tex]\mathbb Z[X][/tex]. E in [tex]\mathbb Z[X][/tex] il criterio di Eisenstein conclude banalmente...

squirrel_anna
Per il lemma di gauss un polinomio a coefficienti interi che è irriducibile in Z[x] lo è anche in Q[x] ma in questo caso il polinomio è a coefficienti razionali... CIT WIKIPEDIA

maurer
"squirrel_anna":
Come posso dimostrare che $P(x)=x^7+2$ è irriducibile su Q[x]?

Scusami, ma a me sembra proprio un polinomio a coefficienti interi!

Lorin1
Mi accodo a Maurer!

squirrel_anna
Ma chi lo dice che è a coefficienti interi??? riscrivo il testo: Sia dato il polinomio P(x)=x^7+2 a coefficienti in Q. Si provi che è irriducibile

maurer
Ascolta. Tu sei d'accordo con me che [tex]2 = \frac{2}{1} \in \mathbb Z \subset \mathbb Q[/tex]???!

maurer
"squirrel_anna":
ci ho pensato, ma Eisenstein si applica a polinomi a coefficienti interi, se anche esprimo x come a/b con a e b interi mi viene un polinomio si a coefficienti interi ma con 2 variabili, e eisenstein si applica ovviamente a polinomi di una sola incognita, o mi sto sbagliando? tu come l'avevi pensato?

Non avevo letto questo tuo post con attenzione... e devo dire che rivela una falla piuttosto grossa e grave nei tuoi pensieri.
La X è una indeterminata. Non ha senso dire "sostituisco [tex]x = \frac{a}{b}[/tex]"! O meglio, un senso ce l'avrebbe, ma è completamente diverso da quello a cui stai pensando tu, quindi è meglio dire: "non ha senso quello che stai pensando".

Tu stai considerando il polinomio [tex]P(X) = X^7 + 2 \in \mathbb Q[X][/tex].
Tuttavia, siccome [tex]\mathbb Z \subset \mathbb Q[/tex], allora [tex]\mathbb Z[X]\subset \mathbb Q[X][/tex] e un polinomio [tex]a_0 + a_1 X + \ldots + a_n X^n \in \mathbb Q[X][/tex] è un polinomio a coefficienti interi se e solo se i coefficienti sono interi, ossia se e solo se [tex]a_0, a_1, \ldots, a_n \in \mathbb Z[/tex] (sei d'accordo, vero, che questi sono i coefficienti??).

In questo caso le ipotesi del Lemma di Gauss sono soddisfatte!

Ti invito a soppesare pesantemente ogni parola evidenziata nel mio discorso prima di rispondere qualsiasi cosa...

E poi, mi faresti il piacere di rispondere a questa domanda: "che differenza c'è tra un polinomio ed una funzione polinomiale?"

P.S. Vorrei sottolineare come ci sia una bella differenza, per un polinomio, tra avere una radice ed essere riducibile!!!!

killing_buddha
E' del resto evidente che Z non sta in Q, i numeri di Z non hanno la lineetta sotto.

maurer
"killing_buddha":
E' del resto evidente che Z non sta in Q, i numeri di Z non hanno la lineetta sotto.

:smt043 :smt043 :smt043 LOOOOOL!

Kashaman
Guarda, oltre ad Einstein , puoi usare una decina di altri metodi che comunque sia sono una frega più lunghi ma che comunque possono servire a capire come il criterio di Einstein in questo caso banale sia molto vantaggioso.

Enunciamo il Teorema :

Sia $f(x) in Z[x]$ un polinomio NON COSTANTE. Sia p primo tale che
a) p non divide $a_n$
b) p divide $a_i$ per ogni $ i = 0,...,n-1$
c) $p^2$ non divide $a_0$

allora $f(X) $ è irriducibile in Q[x]

Premessa
$1$ di $x^7$ è intero , e $2$ di a con zero è intero. Ciò è giustificato dal fatto $Q = ZxZ$ , cioè $QQ$ si costruisce a partire dall'insieme dei numeri interi. E dunque è possibile identificare particolari numeri razionali in interi in determinate situazioni. Ad esempio, come si definisce un numero razionale?
se $\alpha$ è un numero è razionale se e solo se $\alpha = r/s $ ove r e s sono INTERI , s è diverso da zero e $MCD ( r , s) = 1$
puoi partire da questa definizione per definire un intero.
$\alpha = = r/s $ è un intero se e solo se $s= 1$ . Pertanto, anche se la traccia diceva polinomio in Q[x] , tale polinomio aveva già i propri coefficenti interi. Quindi potevi applicare benissimo il Criterio di Eistein osservando che
per p primo , p= 2
a) p non divide 1
b) p divide tutti gli altri i (perchè il polinomio può anche essere visto nella forma $f(x) = X^7+0x^6+0x^5.....+2$
c) $p^2$ non divide due.
Dunque per il Criterio di Einstein , f(x) è irriducibile in $q[x]$ .

Ma ricorda che Eistein è un criterio solo SUFFICIENTE , non si inverte, infatti possono esistere polinomi che non soddisfano il criterio ma che sono irriducibili .

Controesempio :
$f(x) = 2X^3+x-1 in Z[x]$ (provalo)

Nota : se proprio poi volevi essere masochista, notavi che $f(x) $ non ha radici in $Q[x]$ allora per uno dei corollari al Th. di Ruffini non c'è nessun polinomio di grado uno che divide f in Q[x].
Ma ciò non ci dice assolutamente che $f(x)$ sia irriducibile, ci dice solo che $f(X)$ non ha radici in $Q[x]$ e che quindi potrebbe ammettere la seguente fattorizzazione :

1) $f(x) = (x^2+ax+b)(x^5+cx^4+dx^3+ex^2+fx+g) $ ove $ a, b , c , d, e , f , g in ZZ$
notando che $bg= 2$ si ha che
1) $b = 1$ e $g=2$
2)$b=2$ e $g=1$ (perché questo?)
ti sviluppavi quel prodotto immenso consideravi i due casi sovrastanti applicando il principio di identità dei polinomi e se i due sistemi risultavano essere incompatibili, allora $f(x) $ è irriducibile.

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