Definizione di valori discreti

sceglitu1
Buongiorno a tutti e grazie per avermi ospitato nel forum.

Ho un quesito relativo alla definizione di un valore discreto cui non riesco a dare una risposta certa.

Data una sequenza progressiva di valori discreti Qn, dove n appartiene a N, viene indicato che ciascuno di detti valori ha una tolleranza T precisa, che è sempre uguale per tutti i valori.

In virtù di T c'é un momento esatto in cui al verificarsi della condizione A devo indicare all'operatore di scegliere il valore discreto immediatamente precedente al valore Qn di riferimento e al verificarsi della condizione B il valore discreto immediatamente successivo.

Il quesito è il seguente. Come definire un valore discreto precedente e successivo ad un dato Qn, considerando che l'operatore deve ripartire interpretando detti valori a loro volta come aventi la stessa tolleranza di Qn? Preciso che Qn appartiene ad una sequenza progressiva teoricamente infinita di valori discreti generati da un sistema.

Inizialmente ho risposto affermando che al verificarsi della condizione A il valore discreto di riferimento precedente a Qn è Qn-1 e che al verificarsi della condizione B il valore discreto successivo è Qn+1.

Considerando che il valore Qn-1 e Qn+1 sono in realtà altri valori Qn, l'operatore riuscirà ad interpretare tali valori discreti in modo da rispettare la tolleranza definita per ciascun Qn?

Difatti io posso dire che al verificarsi di A devo scegliere sempre il valore Qn-1 solo se a Qn-1 viene assegnata la tolleranza T di ciascun Qn, altrimenti vorrebbe dire che quando si verifica A, tutti i valori discreti precedenti a Qn, compreso Qn-1, sono ammissibili. Invece Al verificarsi di A è ammissibile solo Qn-1 e solo finché viene rispettata la tolleranza T entro i cui limiti Qn-1 è il valore discreto considerabile. Prima di Qn-1 e dopo Qn+1 dobbiamo immaginare infatti una sequenza infinita di altri valori discreti > e < del Qn di riferimento.

Insomma la definizione di Qn-1 e Qn+1 come valore precedente e successivo di un dato Qn dovrebbe poter essere interpretata dall'operatore in maniera inequivocabile. Il timore è che l'operatore possa, ad esempio, interpretare Qn-1 come l'ultimo dei valori di una sequenza infinita di valori discreti Qn meno l'ultimo, ovvero il penultimo, e quindi non trovarlo mai. Oppure, ancora, che l'operatore non riconosca la tolleranza T propria di ogni Qn per un valore Qn-1 o Qn+1.

Grazie per l'eventuale risposta e buona giornata a tutti. :D

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