Dimostrare che il rapporto fra due polinomi è costante - Normale di Pisa

Caradhras
Salve, vorrei presentare un problema di ammissione alla Normale di Pisa (il sesto del 2009-2010) che non sono riuscito a risolvere (posto tutto il testo, anche se il punto che a me interessa è il c):
Sia $a > 1$ un numero reale assegnato. Per $x > 0$ reale poniamo
$σ(x) =(1-x)/(a+x)$ e $q(x)=σ(σ(x))$:
(a) Dimostrare che $q(x) =(a-1+2x)/(a^2+1+(a-1)x)$
(b) Dimostrare che, posto $s=(sqrt(a^2+2a+5)-a-1)/2$, si ha $ s > 0$ e che, se $0 < x < s$, si ha $x < q(x) < s$
(c) Dimostrare che se $R(x) =(P(x))/(Q(x))$, dove P e Q sono polinomi a coefficienti reali, è tale che $R(x) = R(σ(x))$
identicamente, allora R è costante.
(d) Dire come cambiano queste asserzioni quando $a = 1$.
Io avevo pensato di provare con due strade: la prima era di dimostrare che la derivata di R(x) è 0, ma non vedo come, la seconda di dimostrare che, posto $m=deg(Q(x))$ e $n=deg(P(x))$, $n=m$ e che $q_i=p_i AAi$. Sono riuscito però solo a dimostrare che $(sum_{i=0}^n p_i)/(sum_{j=0}^m q_j)=(p_0)/(q_0)$, risultato che si ottiene calcolando il valore di $R(1)$ e imponendo che sia uguale a $R(σ(1))$. C'è qualcuno che mi sa aiutare?

Risposte
hyoukarou
Più tardi magari ci provo, comunque penso che la soluzione consista nell'osservare che:
\(\displaystyle R(x) = R(\sigma(x)) = R(\sigma(\sigma(x))) = \ldots\).
Un'altra cosa che potrebbe essere utile e che si vede bene è che \(\sigma\) manda una funzione del tipo \(\dfrac{ax + b}{cx + d}\) in una dello stesso tipo.

Pachisi
Scusate, ma essendo

\( \displaystyle R(x) = R(\sigma(x)) = R(\sigma(\sigma(x))) = R(q(x))\ldots \),

non segue che \(\displaystyle R(x)\) e` un polinomio costante e, dunque, anche il rapporto tra \(\displaystyle P(x)\) e \(\displaystyle Q(x)\) e` costante?

Caradhras
Quindi se ho ben capito intendi che, detto $k=R(x_0)$, i polinomi $P(x)$ e $k*Q(x)$ assumono lo stesso valore per gli infiniti valori diversi $x_0, \sigma(x_0), \sigma(\sigma(x_0))$... e quindi sono identici? Effettivamente penso che sia la strada giusta, però forse per completezza bisognerebbe anche mostrare che la funzione $f_n=\{(f_0=x_0),(\sigma(f_(n-1))):}$ non è periodica, dato che altrimenti il numero di valori per cui vale l'uguaglianza sopra sarebbe limitato e pari al periodo (credo). Comunque come dimostrazione mi sembra fattibile, appena ho un po' di tempo provo. Grazie per l'aiuto!

Pachisi
Si, detto in modo piu` formale, e` piu` o meno quello che intendevo. Appena hai tempo puo` scrivere la tua dimostrazione che $ f_n=\{(f_0=x_0),(\sigma(f_(n-1))):} $ non e` periodica, che non saprei come farlo?

Caradhras
Per la verità ho scritto che sembra fattibile, ma era una valutazione ad occhio e non sono sicuro di farcela, comunque quando ho tempo provo e nel caso ce la facessi te la scrivo subito.
P.S.: forse sono stato impreciso, credo che più che dimostrare che $f_n$ non è periodica in generale basti mostrare che per un dato valore $x_0$ non lo è.

Caradhras
Penso che basti dimostrare che $g_n=\{(g_0=x_0),(g(g_(n-1))):}$ non è periodica per un qualche $x_0$, dato che si ha comunque $R(x)=R(q(x))=R(q(q(x)))...=k$; da questo dovrebbe discendere inolre anche che $f_n$ non è periodica, dato che se lo fosse lo sarebbe anche $g_n$. Che $g_n$ non è periodica credo si dimostri per induzione, osservando che, per quanto dimostrato al punto b), per $0 EDIT: Ho sbagliato a scrivere, è $0

Pachisi
Scusami, ma non dovrebbe essere \(\displaystyle 0

EDIT: Credo di aver capito la mia seconda domanda...

Caradhras
Scusa, ho sbagliato a scrivere: era $0

0lucat89
Un altro modo per dimostrare il punto c), cioè che $R(x)=R(\sigma(x))$ per ogni $x$, può essere questo:
Sia per assurdo $R(x) \ne const$, ovvero $P(x)$ non proporzionale a $Q(x)$. Se $P(x)$ non è costante, e se $P(x)$ non è proporzionale a $Q(x)$, allore esiste almeno un $x_0$ che sia radice di $P$ ma non di $Q$, cioè tale che $P(x_0)=0$ e $Q(x_0)\ne 0$. Allora
$$
R(x_0) = \frac{P(x_0)}{Q(x_0)}=0
$$
Scegliendo $a$ in modo che $\sigma(x_0)$ non è radice dei due polinomi $P$ e $Q$ (lo puoi sempre fare visto che le radici formano un insieme numerabile), si trova
$$
R(\sigma(x_0))=\frac{P(\sigma(x_0))}{Q(\sigma(x_0))}\ne 0
$$
che è assurdo, visto che per ipotesi $R(\sigma(x_0))=R(x_0)=0$.
Se invece $P(x)$ è costante e $Q(x)$ non è costante, sia $x_1$ una radice di $Q$, allora si ha che $R(x_1)$ diverge. Scegliendo $a$ in modo che $\sigma(x_1)$ non è radice di $Q$, si ha che $R(\sigma(x_1))$ è finito, altro assurdo. Pertanto $P(x)$ e $Q(x)$ devono essere necessariamente proporzionali, ovvero $R(x) = const$.

Caradhras
Ciao, ho qualche dubbio sulla tua risposta: in primo luogo, per ipotesi deve essere $x>0$, per cui non puoi essere certo che uno qualsiasi dei due polinomi si annulli per qualche x (le radici potrebbero essere tutte negative, mentre x è positivo) (e tra l'altro x deve essere reale, mentre il polinomio può anche non avere radici reali); in secondo luogo, essendo $a$ un "numero reale assegnato", non sono sicuro che si possa scegliere in modo che, per esempio, $\sigma(x_0)$ non sia radice di P e Q: bisognerebbe piuttosto dimostrare che qualunque sia $a$ se $P(x_0)=0$ allora $P(\sigma(x_0))!=0$.

0lucat89
Non avevo letto la traccia, ma solo dato un'occhiata. Se c'è la restrizione che la proprietà
$$
R(\sigma(x)) = R(x)
$$
vale solo se $x$ è reale e maggiore di zero, naturalmente la dimostrazione che ho dato non va bene. Sembra che in tal caso il teorema fondamentale dell'algebra non sia di molto aiuto...

edit: forse bisogna far uso della forma esplicita di $\sigma(x)$, poi ci penso un po' se trovo il tempo :)

hyoukarou
Ci ho pensato una mezz'oretta, scrivo quello che ho ricavato continuando l'idea iniziale.
Dal punto (b) sappiamo per induzione che se \(0 < x < s\) allora \(0 < x < q(x) < q^2 (x) < \ldots < q^n(x) < s\).
Altra cosa che si ricava con una banale induzione è che \(q^n(x) = \sigma^{2n}(x)\).
Inoltre \(R(x) = R(\sigma(x)) = R(\sigma^2(x)) = \ldots \Rightarrow R(x) = R(q^n(x))\) per ogni \(n \in \mathbb{N}\).

Poniamo \(\displaystyle S = \left \{q^n\left(\frac{s}{2}\right) . n \in \mathbb{N} \right \}\). Siccome \(\displaystyle 0 < \ \frac{s}{2} < s\) avremo che gli elementi di \(S\) sono distinti e quindi infiniti. Perciò \(\displaystyle \forall x \in S . \frac{P(x)}{Q(x)} = k\) per un certo \(k\).

Se \(k = 0\) allora è il numeratore a doversi azzerare ogni volta, quindi \(P(x)\) deve essere il polinomio nullo ed \(R\) con opportune precisazioni sarà anch'esso nullo e dunque costante.

Per \(k \neq 0\) mi è venuta in mente una quasi-soluzione un po' lunghetta.
Sia \(p(x) = a_n x^n + a_{n-1} x^{n-1} + \ldots + a_0\) e \(q(x) = b_n x^n + b_{n-1} x^{n-1} + \ldots + b_0\) (se i polinomi non sono dello stesso grado poco importa, i termini di testa di uno dei due saranno zero).

L'espressione di prima si traduce ora in un sistema omogeneo di equazioni lineari:
\[ \displaystyle \begin{cases}
x_0^n (kb_n - a_n) + x_0^{n-1} (kb_{n-1} - a_{n-1}) + \ldots + k b_0 - a_0 = 0 \\
x_1^n (kb_n - a_n) + x_1^{n-1} (kb_{n-1} - a_{n-1}) + \ldots + k b_0 - a_0 = 0 \\
\phantom{x_1^n (kb_n - a_n) + x_1^{n-1} (kb_{n-1} - a_{n-1})} \vdots
\end{cases}\]
dove la nostra incognita è il vettore \((kb_n - a_n, kb_{n-1} - a_{n-1}, \ldots, kb_0 - a_0)\) e i coefficienti sono gli \(x_i\), elementi di \(S\). Abbiamo dunque infinite equazioni, quindi mostrando che esistono \(n + 1\) equazioni in cui non ci sono combinazioni lineari, cosa che non ho fatto, si conclude che l'unica soluzione è \((0, 0, \ldots, 0)\), da cui \(a_n = k b_n\) per ogni \(n\), ovvero i due polinomi sono identici a meno di una costante, e quindi il polinomio \(R\) è costante.

Completare quella parte che manca non mi sembra molto difficile(ammesso che io non abbia commesso qualche strafalcione) ma non mi piace come soluzione, spero che qualcun'altro trovi di meglio :roll:

P.S. ho impiegato molto più tempo a typare quella roba in latex che a pensarla :evil:

0lucat89
Si, bisogna far uso dei punti a) e b). Poco fa, svegliandomi, ci ho pensato e mi è venuto in testa questo modo. Considera $q^{(n)}(x)$ definito tale che $q^{(n)}(x)=q(q^{(n-1)}(x))$ e $q^{(1)}(x)=q(x)$, dove $q(x)$ è definito in (a). Siccome, per il punto (b), $q^{(n)}(x) \in (q^{(n-1)}(x),s)$, si ha che

$$
\lim_{n\rightarrow \infty} q^{(n)}(x) = s
$$

Allora è chiaro che, se $R(\sigma(x))=R(x)$, si ha $R(x)=R(s)=const$ per $x\in(0,s)$, ovvero $P(x) = const\times Q(x)$ per $x\in(0,s)$. Siccome $P(x)$ e $Q(x)$ sono polinomi, è chiaro che $P(x) = const\times Q(x)$ per ogni $x\in R$ (per esempio basti pensare che i monomi $\{x^k\}_k$ formano una base in $L^2[0,s]$).
Spero di non aver fatto qualche casino :-)

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