Studio delle Frazioni Algebriche

Emanuelehk
Rieccomi qua, da oggi comincio a trattare questo argomento, appena avrò qualche difficoltà comincerò come al solito, magari in modo più pulito, a chiedere aiuto.

L'argomento riguarda il biennio itis.

Risposte
G.D.5
@Emanuelehk
Non prenderlo come un rimprovero, ma se non hai nulla da postare nel momento attuale, non aprire un nuovo topic: non è per te, è perché altrimenti la pagina del forum dedicata alla superiori si riempie senza uno scopo preciso.

Emanuelehk
grazie della segnalazione, capisco che può dare fastidio in quanto altri o voi moderatori entrate e non ci trovate niente, ma tranquillo che in poco tempo troverai fin troppo :D

volevo solo segnare il momento in cui ho iniziato questo argomento e vedere quanto ci dedico!
sono cavolate ma tanto per curiosità mi guardo pure queste cose.

La prossima volta ci scriverò subito qualcosa di più concreto; non so se si è capito, ma uso il forum non solo per chiedere, ma anche come mio promemoria degli studi fatti!

A tempo debito metterò a posto anche gli altri aperti facendoci un riassunto in prima pagina, se ce la faccio!

Emanuelehk
Bene, dopo la prima lettura di questo argomento ho capito subito che postare qua una espressione ci vuole un secolo da gran che sono lunghe e complesse:D

quindi quando possibile scriverò solo i passaggi dove non ho capito come si è svolta l'espressione di esempio del libro, oppure da quelle che ho svolto io, sperando di indovinare il punto in cui ho probabilmente fatto l'errore!

In alternativa posterò una immagine perché faccio sicuramente prima perché in certi casi è più esaustiva se si tratta di un esempio non compreso.
Non so se è possibile barrare un numero usando il linguaggio matematico sul forum, quindi chiedo a voi se si può, in certi casi si potrebbe vedere meglio un mio possibile errore ma non solo per questo.


punto 1) l'individuazione degli argomenti a rischio di errore:

1) la ricerca del MCD soprattutto nella semplificazione delle frazioni algebriche; se sono in un contesto di una operazione aritmetica ho notato che si individua o comunque si semplifica il tutto in modo un po' più semplice, ad esempio in una moltiplicazione con semplificazione in croce; mentre quando si tratta di fare una semplificazione di una frazione in quanto tale, mi sono reso conto che si sbaglia molto facilmente, anche la somma di frazioni è al quanto laboriosa confronto alle altre.

Quindi chiedo se in questo caso, quando si intende di trovare il MCD questo deve essere comune sia al denominatore sia al numeratore, oppure se possono essere indipendenti! leggendo la teoria sembra che devono essere comuni ad entrambi, lo chiedo lo stesso perché non ho ben capito e se avete qualche malizia al riguardo è molto gradita; di fatto ho notato che il rischio di confusione al riguardo è parecchio alto; come detto in precedenza, se si tratta di una operazione ci si comporta apparentemente in modo diverso, almeno mi è sembrato così!
Ho poi compreso che se non sai bene la fattorizzazione è moooolto difficile capire le frazioni algebriche, tutto si basa sulla scomposizione e francamente è abbastanza nauseante tutto questo, in positivo invece, se così si può dire è che una volta studiato, per ricordare le cose ti basta fare qualche frazione algebrica e sei a posto, anche se a dire la verità le basi fondamentali teoriche in caso di interrogazione possono sfuggire.


2) altro punto critico è il metodo del cambio del segno per individuare una possibile semplificazione, se avete qualche suggerimento al riguardo è gradito


3) le potenze negative che mi è capitato di vedere in un esempio, e poi in una verifica dove però non so la soluzione!

$((2a)/(a-b))^2/((a^2-b^2)/(ab))^-2$

se è equivalente a:

$((2a)/(a-b))^2*((a^2-b^2)/(ab))^2$
in pratica si è capovolto 2 volte la frazione, la prima per convertire l'esponente in positivo, la seconda per convertire la divisione in moltiplicazione,

ne consegue il risultato ....

$[(2(a+b))/(b)]^2$

ditemi se ho capito giusto sia il risultato sia la manovra con le potenze negative, è una cosa che mi sono scordato un pochino!

4) la condizione di esistenza, questo obbligo di scrivere continuamente sta cosa mi disgusta parecchio! pure in alcune video lezioni ripetono 100 volte quella parola e mi ha stufato non poco! mi da agitazione e mi deconcentra dalla studio!
Non basterebbe dire che il denominatore non sia zero come risultato invece di scriverlo per ogni termine o espressione? si dice B diverso da zero e morta li! :-D
poi quando insegneranno con le equazioni a verificare in modo corretto questa cosa basterà applicarla!

Al riguardo spero che non si debba tutte le volte farci il calcolo per vedere se il risultato è zero o no, perché a quel punto faccio quasi prima a fare tutta l'espressione, almeno in quelle che ho notato ora dove sta li a sostituire un numero alle variabili!




queste cose indicate sono le difficoltà principali incontrate nel capitolo delle frazioni algebriche, il capitolo l'ho già finito ma ho bisogno della pratica per fissare il tutto.

giammaria2
Andiamo con ordine.
1) per semplificare una frazione è necessario solo che numeratore e denominatore siano scomposti in fattori; poi semplifichi i fattori comuni ad entrambi. Alla fine avrai semplificato per il loro MCD (di entrambi: che senso ha parlare di MCD per una sola cosa?), ma non c'è bisogno di perdere tempo a trovare quale sia.
2) l'unico suggerimento è guardare le parentesi che si assomigliano e chiedersi se cambiando tutti i segni in una delle due si otterrebbe qualcosa di semplificabile; se sì, farlo.
3) il tuo calcolo è giusto.
4) la condizione di esistenza è importante anche altri campi della matematica, ed è bene abituarsi fin dall'inizio a considerarla. Comunque, dato che per ora non fai calcoli in proposito (e non potresti, non sapendo le equazioni), non mi pare che sia una grande fatica scriverla in un angolo del foglio quando inizi l'espressione; non c'è bisogno di ripeterla per i calcoli successivi.

Emanuelehk
ciao, allora si vede che il libro si è espresso male per il mio modo di capire le cose!

Sul libro mi ha fatto intendere che il MCD di A deve essere uguale a quello di B, non tra loro indipendenti, cioè A avrà il suo MCD e B altrettanto.


Morale da quello che dici, numeratore e denominatore avranno il proprio MCD indipendente l'uno dall'altro,poi se lo sviluppo evidenzia parti uguali si procede alla semplificazione.

Ora però c'è un problemino su questa affermazione!

sul libro vengono evidenziati gli errori gravi comuni da non fare!

esempio

$(x^2+y^2)/(x^2)$

dimostrazione con i numeri:

$(2^2+4^2)/(2^2)$

$(4+16)/(4)$

$(20)/(4)$

$5$
prima si somma sopra poi si semplifica!

ecco su questa cosa e ricollegandomi al discorso di prima sull'MCD mi porta confusione! di fatto ad occhio io vedo sia sotto sia sopra $x^2$ e di istinto potrei rischiare di semplificarlo, ma provando con i numeri mi rendo conto che prima cosa dovrei fare la somma e poi semplificare.

di fatto in una nota sul libro c'è scritto:

in sostanza: in una frazione algebrica si semplificano i fattori, non gli addendi.

qua entra in gioco il concetto di fattore che potrebbe portarmi in confusione con gli addendi, ad esempio:

$a+b$ è una somma di addendi, ma $x(a+b)$ anche se è composto da addendo più prodotto viene considerato fattore!
altra cosa ancora che spesso mi frega è quando scrivono $a+b$senza parentesi cioè $(a+b)$ nel primo caso di istinto mi viene da considerarli come scollegati tra di loro (come se fosse un prodotto), invece sono uniti dalla somma o sottrazione!

ultima cosa che in più occasioni ho notato che mi fa sbagliare è la dimenticanza o di semplificare in modo completo oppure di effettuare il calcolo di uno sviluppo nel momento in cui è necessario farlo, ad esempio:

$4a^2+(4a-b)^2-4a(4a-b) -b^2$ ecc..
cioè ricordarsi di svolgere pure il quadrato di un binomio o altri calcoli simili come il cubo o il trinomio caratteristico ecc... effettuando il calcolo

giammaria2
Alcune tue frasi richiedono precisazioni e correzioni; penso che il tutto risulti più leggibile se le riporto non come citazioni, ma fra virgolette e in corsivo.
" numeratore e denominatore avranno il proprio MCD indipendente l'uno dall'altro". . Supponi che il numeratore sia $2a(x-1)$; se ti chiedessi qual'è il suo MCD non potresti rispondermi, perchè il MCD è sempre calcolato fra due o più grandezze. Assurdo quindi dire la frase appena citata.
"$a+b$ è un addendo". No, è una addizione, i cui addendi sono $a$ e $b$. L'intero blocco diventa un fattore se consideri $x(a+b)$, dato che è moltiplicato per qualcosa; se però ci fosse $2a+(a+b)$ sarebbe sommato ad altro e quindi sarebbe un addendo; se tu avessi $x^(a+b)$ diventerebbe un esponente, eccetera. Se non c'è niente altro, puoi pensarlo come fattore della moltiplicazione $1*(a+b)$, ed è quello che per ora ti serve. Se però ti fosse utile, puoi anche pensarlo come addendo di $0+(a+b)$.
Per l'ultima osservazione: abbiamo detto che numeratore e denominatore devono essere scomposti in fattori, quindi la prima cosa da fare è tentare di farlo. A volte però non si vede nulla e il tutto è una somma e non un prodotto; in questi casi si fanno i calcoli, nella speranza che il risultato sia scomponibile, o almeno per vederlo in modo migliore,

Emanuelehk
grazie per la correzione, non ci ho fatto caso perché appena prima stavo parlando di addendi e allora mi è rimasta in mente quella parola continuando ad usarla...poi correggo!

L'intero blocco diventa un fattore se consideri $x(a+b)$, dato che è moltiplicato per qualcosa; se però ci fosse $2a+(a+b)$ sarebbe sommato ad altro e quindi sarebbe un addendo


per quanto riguarda questa tua indicazione vorrei un attimo approfondire con un esempio!

$(2a+(a+b)+x)/(2a+(a+b)+y)$

Ho capito che sono somme di addendi però se non erro, in un caso come questo sono semplificabili, $2a$ con $2a$ e $(a+b)$ con $(a+b)$ o sbaglio?
quindi è una cosa un po' diversa dell'esempio indicato sopra come errore.

In pratica è vero che sono addendi ma se presi singolarmente sono considerati come fattori sia $2a$ sia $(a+b)$; se non è così mi si complicano le cose dove già sono complicate :-D infatti quando citavo sopra la confusione tra $(a+b)$ e $a+b$ era anche per questa osservazione che parlavo.
Oppure in tal caso deve eseguire il calcolo sopra e poi sotto?

Come vedi individuare queste differenze non è poi così semplice quando si deve imparare una cosa che si conosce molto poco!

[mod="WiZaRd"]
Aggiunti alcuni dollari per il codice.
[/mod]

Emanuelehk
" numeratore e denominatore avranno il proprio MCD indipendente l'uno dall'altro". . Supponi che il numeratore sia 2a(x-1); se ti chiedessi qual'è il suo MCD non potresti rispondermi, perchè il MCD è sempre calcolato fra due o più grandezze. Assurdo quindi dire la frase appena citata.


intendevo dire in caso ci sia anche B non solo A, infatti nella frase completa ho detto:in caso siano presenti in entrambi e quindi significa che sia presente una frazione del tipo:

$ (2a(x-1))/( 2a(x-1))$ essendo presenti sia in A sia in B si semplifica.

So che ho scritto un po' male anche perché in certi casi ho aggiunto dopo certi discorsi e magari non sono propriamente legati bene, appena imparerò italiano spero di correggere anche questi miei errori, ma soprattutto spero di essere più coinciso nei discorsi, so che articolo troppo le frasi fino ad incasinarmi e forse è pure per questo che l'inglese non è poi così semplice da imparare, con 2 parole dicono una frase in cui io ne metto 10 :-D

Emanuelehk
mi hanno bloccato il post precedente quindi scrivo qua un altra osservazione sul probabile sbaglio sulla domanda sopra descritta riguardo le somme.

riprendendo l'esempio dell'errore iniziale

$(x^2+y^2)/(x^2)$

penso di aver ripetuto l'errore nel post precedente, in quanto pure in questo potrei variarlo in questo modo e sarebbe lo stesso una somma:

$(x*x+y*y)/(x*x)$

quindi non si può semplificare la $x$ sopra con la $x$ sotto e presumo sia la stessa cosa sull'esempio che è stato moderato!


p.s.
se sbaglio qualcosa invece di bloccarmi il post ditemi cosa c'è che non va, non è detto che avessi finito di scrivere, non sempre mi ricordo queste cose, però bloccandomi il post non risolvete il problema, l'unico modo sarebbe bloccarmi completamente!
Grazie.

giammaria2
Per il post "che ti hanno moderato", hai già capito da solo che sbagliavi. Aggiungo un altro esempio:
$(3+x(a+b))/(5+y(a+b))$
Anche in questo caso non si può semplificare: è vero che $a+b$ è un fattore, ma numeratore e denominatore non sono dei prodotti. Il criterio per sapere se lo sono o no è chiedersi "Se al posto delle lettere mettessi dei numeri e facessi i calcoli, quale sarebbe l'ultimo che farei?"; se la risposta è "Una somma" (o una differenza) non si può semplificare.
Il post successivo mi è poco chiaro, ma sì, si può semplificare. Suppongo che con le lettere A e B tu intenda numeraore e denominatore; se non vuoi scrivere queste parole per esteso, consiglio almeno di usare le lettere tradizionali, cioè N (numeratore) e D (denominatore).

Emanuelehk
A e B sono numeratore e denominatore come vengono descritti sul libro, non sapevo che si usasse un altra simbologia e pensavo fosse quella corretta, di fatto ho visto che molto frequentemente si usa A e B, è il contesto del discorso che fa capire a cosa ci si riferisce, supponendo la condizione di esistenza di un contesto :D,
anche quando si dimostra come trovare il dividendo, cioè moltiplicando $(B*Q+R=A)$ non vengono usati N e D.
Comunque visto che lo capisco lo stesso, metterò N e D.
Però voglio essere sincero, A e B mi confondono di meno rispetto a N e D, infatti A viene prima di B e quindi viene facile ricordare che sta in alto e B in basso, mentre N e D sei obbligato a ricordare Numeratore e Denominatore dove stanno e non avendo appoggi mnemonici potrei confondermi, unico sistema è considerarli invertiti come disposizione seguendo l'ordine alfabetico. Su queste cosa gioca un ruolo fondamentale anche la memoria, quindi se esiste un sistema di appoggio " di tipo forte" conviene usare quello se il contesto non viene alterato!

adesso posto uno dei primi esercizi che stavo provando, non metterti a ridere perché a me spesso e volentieri cosa banali quando si presentano per la prima volta, magari prima le facevi senza pensarci, possono compromettere la mia salute psicofisica se non chiarite :D:D


si tratta di semplificare una frazione algebrica,anche se in questo caso si tratta più di monomi che di vere e proprie espressioni!
devo trovare il MCD e poi semplificare!

prima espressione
$(4x^3y^4z)/(16xy^5)$

MCD$(4xy^4)$

risultato:$((x^2z)/(4y))$

seconda

$(-7x^5y^7)/(21x^4y^3)$
MCD$(7x^4y^3)$

risultato:$(-1/3xy^4)$


ora mi chiedo perché nel primo caso non è uguale a $1/4$ invece di solo $4$

ovvio che dall'osservazione vedo che il secondo ha il segno meno e il primo no e l'uno presumo venga sottointeso! ma se fosse veramente così perché non sotto intendere $-x$ sul N del secondo invece di metterci $-1/3$?

oppure si sono sbagliati?

giammaria2
Direi che il tuo libro usa un metodo più complicato del necessario. Il ragionamento che suggerisco è questo (lo faccio sul primo dei tuoi esempi): sono tutti prodotti, quindi posso semplificare. Per la parte numerica resta 4 a D; per la x resta $x^2$ a N; per la y resta y a D; la z non è semplificabile. Esercizio finito.
Nel secondo esercizio bisogna pensare anche al segno: più diviso meno fa meno, che metto davanti a tutto. Poi proseguo come nel primo.

G.D.5
"Emanuelehk":

p.s.
se sbaglio qualcosa invece di bloccarmi il post ditemi cosa c'è che non va, non è detto che avessi finito di scrivere, non sempre mi ricordo queste cose, però bloccandomi il post non risolvete il problema, l'unico modo sarebbe bloccarmi completamente!
Grazie.


Io non ti ho bloccato niente! :?
Il post che ti risulta bloccato è quello che ti ho moderato col rettangolino rosso?

Emanuelehk
"giammaria":
Direi che il tuo libro usa un metodo più complicato del necessario. Il ragionamento che suggerisco è questo (lo faccio sul primo dei tuoi esempi): sono tutti prodotti, quindi posso semplificare. Per la parte numerica resta 4 a D; per la x resta $x^2$ a N; per la y resta y a D; la z non è semplificabile. Esercizio finito.
Nel secondo esercizio bisogna pensare anche al segno: più diviso meno fa meno, che metto davanti a tutto. Poi proseguo come nel primo.



quello che dici però è come se $4/16=4$! e non $1/4$


per curiosità ho pure tentato di convertirla la frazione in moltiplicazione ma non trovo lo stesso questa scrittura, insomma avrà qualche teoria che dimostra questa scrittura!

Di fatto io sbaglierò sempre un calcolo del genere perché penso al numero in quanto tale e lo vedo $1/4$ non $4$


vabè, cose troppo complicate...magari mi bocceranno per questo :D anche se a dire il vero, ho già qualche pulce che mi dice: all'esame ti daranno argomenti totalmente diversi da quelli che hai studiato e resterai fregato lo stesso!

già il prof mi ha detto che farsi tutti gli esercizi non conta niente! ok dico io, tutti non li faccio tranquillo, però non farmi intendere che l'esame sarà impostato in modo del tutto diverso da quanto appreso sui libri che mi avete indicato, perché a quel punto mi fate giocare con le carte coperte e questo non è corretto!
un po' come se il presidente di una azienda deve fare una riunione importante con nuovi clienti assieme al consiglio di amministrazione per trovare nuovi fondi per sostenere la propria società.... dopo essersi preparato l'argomento per il quale era stata indetta la riunione,il consiglio di amministrazione comincia a parlare di come venderla a pezzettini al miglior offerente la società....capite bene che il presidente ci resta male perché è spiazzato sulla questione e non saprà rispondere!

altri casi analoghi si potrebbero associare ad una udienza in tribunale, si tira fuori un altro argomento e il giudice non da il tempo necessario per visionare la nuova questione!

Emanuelehk
"WiZaRd":
[quote="Emanuelehk"]
p.s.
se sbaglio qualcosa invece di bloccarmi il post ditemi cosa c'è che non va, non è detto che avessi finito di scrivere, non sempre mi ricordo queste cose, però bloccandomi il post non risolvete il problema, l'unico modo sarebbe bloccarmi completamente!
Grazie.


Io non ti ho bloccato niente! :?
Il post che ti risulta bloccato è quello che ti ho moderato col rettangolino rosso?[/quote]


ciao, di rettanogolini rossi non ne vedo,vedo un a striscia rettangolare gialla che percorre orizzontalmente tutto il post nella parte finale; ma se tento di modificarlo mi compare questo msg:

"Mi spiace, il tuo post è stato moderato, perciò non puoi editarlo."

comunque non fa niente, ormai ho fatto, è che avevo scritto altre cose dentro ma si vede che non sono state accettate dal sistema,probabilmente stavi modificando proprio in quel momento!

Emanuelehk
ho un gatto maschio che mi gira intorno alle finestre e sembra un aeroplano a forza di miagolare! manco con le bastonate gli tolgo dalla testa le mie gatte!

giammaria2
"Emanuelehk":
quello che dici però è come se $4/16=4$! e non $1/4$
No: io ho detto che resta 4 a denominatore, cioè proprio il tuo risultato.
Quanto a ricordarti quali sono numeratore e denominatore, il metodo migliore è pensare al significato delle parole; te lo illustro con la frazione $3/5$. "Tre" numera, cioè conta quante parti ho; "quinti" denomina, cioè dice il nome di quelle parti.

Emanuelehk
non metto in dubbio quello che dici, fatto sta che non vedere l'1 al N mi disorienta parecchio!

lo vedo pure io che il 4 sta al D, ma quello che non vedo è l'1 che dovrebbe farsi notare al N.

per la cronaca ho iniziato da ieri un infarinatura sulle equazioni e la cosa mi eccita :-D

appena ho visto globalmente di che si tratta aprirò un nuovo thread, qua continuerò man mano che farò qualche esercizio, tanto ho già visto che si tratta di applicare alcune regole, di fondamentale è ricordarsi la scomposizione.

appena finito le equazioni (spero entro fine marzo) cambierò completamente metodo di studio e alternerò le ore di studio su tutte le materie del biennio sperando di trovare la giusta proporzione dei tempi su ogni materia!

Grazie per tutto!

Emanuelehk
rieccomi qua. vedo che l'arcano del numero 1 non ha soluzioni per non essere presene!

fa niente, lasciamolo nascosto!


ho un altro quesito sulla scomposizione....premetto che l'argomento che sto trattando è sulle equazioni ma siccome che il problema è relativo solo alla scomposizione penso di restare in tema all'argomento!

$(3x-2)(x+1)-5x(1+1/2)$

$3x^2+3x-2x-2-5x*3/2$

ora vorrei capire per quale motivo non ha moltiplicato nell'ultima parte $-5x(1+1/2)$ !
ha fatto la somma interna invece della moltiplicazione; di solito nella scomposizioni ho sempre visto la moltiplicazione per questi termini, per quale motivo in questa circostanza ha sommato prima internamente e lasciato la moltiplicazione in un successivo momento?

il risultato sarebbe diverso se fatto in un modo o nell'altro?

da quello che ho provato mi sembra diverso, anche se a dire il vero ancora non l'ho finita tutta, però ne sono abbastanza convinto.

in pratica questi calcoli li ho considerati racchiusi nel seguente modo una volta sviluppati, come poi mi sembrava di aver capito durante vari esercizi:

$(3x^2+3x-2x-2)+(-5x(1+1/2))$

Emanuelehk
il bello è che in un altro esempio ha fatto il contrario :D cioè come ho fatto io sopra!

$-1/2x((1-2x)/(4))-1/4(1-6x)+5x$

$-((x-2x^2)/(8))-1/4+3/2x+5x$


unica differenza sta nel fatto che non è una frazione il secondo termine moltiplicato! $(1-6x)$

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