Formula inversa
HO questa formula: A=B*[C/(D*E)]*F voglio sapere B. Qualkuno sa dirmi come s ricava? Grazie
Risposte
"Isabella85":Vistosamente si ha B=A/{[(C)/D*E]*F}. Non capisco però alcune cose: perchè usi le maiuscole? Perchè metti C fra parentesi? Il *E si riferisce alla frazione C/D (come dovrebbe essere) o al solo D? Perchè scrivi qualcuno con la k?
HO questa formula: A=B*[(C)/D*E]*F voglio sapere B. Qualkuno sa dirmi come s ricava? Grazie
D*E sta al denominatore mentre la C sta al numeratore. Tutto questo membro viene moltiplicato da F e B; il tutto è uguale ad A. Usavo le parentesi xkè pensavo ke il tutto sarebbe stato+kiaro.
Uso le lettere maiuscole x nn confondere le lettere, ad esempio x nn confondere la e congiunzione con la e membro dell'espressione. Quindi quale sarebbe la formula inversa ke m da la B?
Uso le lettere maiuscole x nn confondere le lettere, ad esempio x nn confondere la e congiunzione con la e membro dell'espressione. Quindi quale sarebbe la formula inversa ke m da la B?
$A=(B*C*F)/(D*E)" "->" "A*D*E=B*C*F" "->" "B=(A*D*E)/(C*F)$
spero sia chiaro. ciao.
spero sia chiaro. ciao.
[mod="Steven"]isabella85, ti ricordo che non sono ammesse abreviazioni in stile SMS, come prescrive il regolamento
3.6 I testi devono essere scritti, per quanto possibile, in italiano corretto, sia grammaticalmente sia ortograficamente. Non sono consenti termini abbreviati mutuati dal linguaggio degli SMS.
Per cortesia, tienilo presente per il futuro.[/mod]
3.6 I testi devono essere scritti, per quanto possibile, in italiano corretto, sia grammaticalmente sia ortograficamente. Non sono consenti termini abbreviati mutuati dal linguaggio degli SMS.
Per cortesia, tienilo presente per il futuro.[/mod]
Chiedo scusa per le abbreviazioni usate, grazie per avermelo fatto notare.
Per quanto riguarda la risposta avuta da ada...volevo precisare che la B e la F che si trovano al numeratore non sono sulla linea di frazione, va bene lo stesso la risposta che mi è stata data?
Per quanto riguarda la risposta avuta da ada...volevo precisare che la B e la F che si trovano al numeratore non sono sulla linea di frazione, va bene lo stesso la risposta che mi è stata data?
se sono scritte così (cioè sono da considerare al numeratore), scriverle sulla linea di frazione non cambia assolutamente nulla.
verificalo tu che è la stessa cosa procedendo in quest'ordine:
prima dividi primo e secondo membro per F
poi dividi per la frazione dentro parentesi quadra, ricordandoti che dividere per una frazione equivale a moltiplicare per la sua inversa
ti rimane solo B al secondo membro: che cosa ottieni al primo membro?
verificalo tu che è la stessa cosa procedendo in quest'ordine:
prima dividi primo e secondo membro per F
poi dividi per la frazione dentro parentesi quadra, ricordandoti che dividere per una frazione equivale a moltiplicare per la sua inversa
ti rimane solo B al secondo membro: che cosa ottieni al primo membro?
Penso che lo scopo principale di questo forum sia aiutare tutti a capire la matematica. Poiché è evidente che tu, Isabella85, non hai idee chiare su alcuni argomenti, spero che non ti dispiaccia qualche spiegazione.
Cominciamo con le maiuscole: di solito i numeri si indicano con lettere minuscole. Non è una regola vera e propria, e infatti in qualche raro caso si usano anche le maiuscole; però è meglio non farlo. Altrimenti è come se io, anziché dire “regola vera e propria” avessi parlato di “regola propria e vera”
Più importante è l'uso delle parentesi: significano “il calcolo qui dentro va fatto prima degli altri”. Se dentro non c'è nessun calcolo (è il caso del tuo C) non significano nulla e vanno quindi evitate. Troppe parentesi confondono la vista, quindi è bene evitarle anche quando sono inutili, anche se una parentesi superflua è errore da poco, mentre la mancanza di una parentesi necessaria è grave. E' chiara la domanda successiva: quando sono inutili e quando necessarie? Sono inutili nei seguenti casi:
-se le operazioni sono tutte moltiplicazioni o tutte somme: infatti queste due operazioni hanno la proprietà (detta proprietà associativa) di dare lo stesso risultato qualunque sia l'ordine in cui vengono fatte
-quando ci sono una moltiplicazione (o divisione) e la si vuole fare prima di una somma (o sottrazione), perché si è introdotta la regola che le prime due operazioni vanno fatte prima delle altre due. Ecco qualche esempio di parentesi inutile per questa regola: (a*b)+c; 10-(6/2); (3*a)+(b/2)
-quando ci sono solo moltiplicazioni e divisioni (o solo somme e sottrazioni) e le si vuole fare nell'ordine in cui sono scritte, cominciando da sinistra. Ad esempio 24/6*2 va scritto senza parentesi se voglio calcolare (24/6)*2 = 4*2 = 8; ci vuole invece la parentesi se il 6*2 è a denominatore: 24/(6*2) = 24/12 = 2. Il tuo D*E richiedeva la parentesi.
In tutti gli altri casi, e in particolare se voglio fare una somma o sottrazione prima di un prodotto o divisione, le parentesi sono necessarie.
Ho dimenticato di citare le potenze, che in assenza di parentesi sono le prime operazioni da fare; di solito però non ingenerano confusioni o errori.
Cominciamo con le maiuscole: di solito i numeri si indicano con lettere minuscole. Non è una regola vera e propria, e infatti in qualche raro caso si usano anche le maiuscole; però è meglio non farlo. Altrimenti è come se io, anziché dire “regola vera e propria” avessi parlato di “regola propria e vera”
Più importante è l'uso delle parentesi: significano “il calcolo qui dentro va fatto prima degli altri”. Se dentro non c'è nessun calcolo (è il caso del tuo C) non significano nulla e vanno quindi evitate. Troppe parentesi confondono la vista, quindi è bene evitarle anche quando sono inutili, anche se una parentesi superflua è errore da poco, mentre la mancanza di una parentesi necessaria è grave. E' chiara la domanda successiva: quando sono inutili e quando necessarie? Sono inutili nei seguenti casi:
-se le operazioni sono tutte moltiplicazioni o tutte somme: infatti queste due operazioni hanno la proprietà (detta proprietà associativa) di dare lo stesso risultato qualunque sia l'ordine in cui vengono fatte
-quando ci sono una moltiplicazione (o divisione) e la si vuole fare prima di una somma (o sottrazione), perché si è introdotta la regola che le prime due operazioni vanno fatte prima delle altre due. Ecco qualche esempio di parentesi inutile per questa regola: (a*b)+c; 10-(6/2); (3*a)+(b/2)
-quando ci sono solo moltiplicazioni e divisioni (o solo somme e sottrazioni) e le si vuole fare nell'ordine in cui sono scritte, cominciando da sinistra. Ad esempio 24/6*2 va scritto senza parentesi se voglio calcolare (24/6)*2 = 4*2 = 8; ci vuole invece la parentesi se il 6*2 è a denominatore: 24/(6*2) = 24/12 = 2. Il tuo D*E richiedeva la parentesi.
In tutti gli altri casi, e in particolare se voglio fare una somma o sottrazione prima di un prodotto o divisione, le parentesi sono necessarie.
Ho dimenticato di citare le potenze, che in assenza di parentesi sono le prime operazioni da fare; di solito però non ingenerano confusioni o errori.