Divisione tra due polinomi
Buongiorno a tutti,
ho letto molti testi scolastici e siti web che trattano il problema della divisione tra due polinomi, ma non ne ho mai trovato uno che, ad esempio, ha creato uno schema per ricordarsi quando è possibile o meno fare la divisione, e quali differenti casi si possono incontrare. Allora ho deciso di crearne uno io
. Vorrei sapere da voi se quello che ho fatto è corretto, o se manca qualcosa! 
ho letto molti testi scolastici e siti web che trattano il problema della divisione tra due polinomi, ma non ne ho mai trovato uno che, ad esempio, ha creato uno schema per ricordarsi quando è possibile o meno fare la divisione, e quali differenti casi si possono incontrare. Allora ho deciso di crearne uno io


Risposte
Nel caso in cui il dividendo sia di grado minore del divisore, si avrà zero (polinomio identicamente nullo) come quoziente e il polinomio dividendo come resto.
"piero_":
Nel caso in cui il dividendo sia di grado minore del divisore, si avrà zero (polinomio identicamente nullo) come quoziente e il polinomio dividendo come resto.
In effetti hai ragione, nella tabella è più corretto inserire il tuo ragionamento. Però nella "realtà", ad esempio in un problema matematico in cui appare un polinomio che appartiene al 2° caso da me descritto, concordi anche tu che dobbiamo lasciare la frazione algebrica? Perché, tradotto in simboli, quello che dici tu equivale a:
$A(x) = B(x) \cdot Q(x) + R(x) = B(x) \cdot 0 + R(x) = R(x)$
Perciò non otteniamo un "vero e proprio" quoziente come nel 1° caso, ma:
$\frac{A(x)}{B(x)} = \frac{R(x)}{B(x)}$
Praticamente alla fine avremo la stessa frazione che avevamo all'inizio, visto che $A(x) = R(x)$.
"Operativamente" va bene ma formalmente non esistono due casi, la divisione è sempre quella ...
(e secondo me è inutile distinguerli ...)

Oppure possiamo dire che
$(A(x))/(B(x)) = Q(x) +(R(x))/(B(x))$, quando (grado A) < (grado B) allora $Q(x)=0$
$(A(x))/(B(x)) = Q(x) +(R(x))/(B(x))$, quando (grado A) < (grado B) allora $Q(x)=0$
Il mio obbiettivo era quello di dire che, nella "pratica", se ci imbattiamo in una divisione tra due polinomi dove il grado del dividendo è minore del grado del divisore "non possiamo fare niente", perché il fatto che il quoziente sia nullo e che il resto sia uguale al polinomio dividendo ci fa scrivere di nuovo la stessa frazione algebrica da cui siamo partiti...
Perciò non possiamo "semplificarci" il lavoro (come succederebbe nel 1° caso da me descritto).
Chiaramente se la domanda di un problema fosse quella di trovare il quoziente e il resto di una divisione del genere, allora bisogna indicare $Q(x) = 0$ e $R(x) = \text{polinomio dividendo}$, in quanto si tratta della soluzione "formale".

Chiaramente se la domanda di un problema fosse quella di trovare il quoziente e il resto di una divisione del genere, allora bisogna indicare $Q(x) = 0$ e $R(x) = \text{polinomio dividendo}$, in quanto si tratta della soluzione "formale".