Condizioni di esistenza

Massimo314
Buonasera. Mi è sorto un dubbio sulle condizioni di esistenza di questa potenza a base variabile.

$x^(1/2+3/2)$

Qui la condizione di esistenza è X>0 oppure non c'è alcuna condizione di esistenza? Perché vista così potrebbe avere come condizione X>0, perché ha esponente frazionario. Tuttavia risolvendo la somma all'esponente è uguale a 2, quindi sarebbe $x^2$, con X che può variare in R? Non so se mi sono spiegato bene, potreste darmi una mano? Grazie a tutti.

Risposte
moccidentale
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axpgn
L'ho vista ieri sera ma non ho risposto perché non ne posso più ... :lol:

moccidentale
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Massimo314
"sellacollesella":
Ciao maxxi, per quanto possa sembrare assurdo o addirittura stupido, questa è una di quelle domande che ha fatto discutere moltissimo e, volendo rimanere nell'ambito di questo forum, possiamo trovare una discussione relativamente recente (click) oppure qualcosa di più stagionato (click). :-D

Alla luce di tutto ciò, la cosa più sensata è capire a quale definizione fare riferimento e solo tu puoi sapere quale sia quella adottata dal tuo docente di matematica o dal libro di testo da voi adottato. Ad esempio, io ho qui sotto mano Analisi Matematica - Bertsch, Dal Passo, Giacomelli - McGraw-Hill che, seppur sia un libro universitario, a noi basta leggere un paragrafetto che si trova in Parte I - Elementi di base >> Capitolo 1 - Introduzione >> 1.3 Numeri reali >> 1.3.3 Radici, potenze e logaritmi che non ha nulla di "universitario".

Nella fattispecie, dopo l'enunciato del Teorema 1.11:

Siano \(y \in \mathbb{R}\), \(y \ge 0\), \(n \in \mathbb{N}\), \(n \ge 1\). Allora esiste uno e uno solo \(x \in \mathbb{R}\), \(x \ge 0\), tale che \(x^n=y\).
Tale numero reale \(x\) viene indicato con i simboli \(\sqrt[n]{y}\) o \(y^{\frac{1}{n}}\) e si chiama radice n-esima di \(y\).

si trova quest'altro paragrafetto che riporto testualmente:

L'operazione di elevamento a potenza, in simboli \(a^r\) ("\(a\) elevato a \(r\)"; \(a\) si dice base e \(r\) esponente), è ben nota quando \(r \in \mathbb{Z}\) e \(a \in \mathbb{R} \backslash\{0\}\); se \(r\) è un intero positivo, allora \(0^r := 0\). Per esempio \(a^3 = a \cdot a \cdot a\), \(a^{-5} = 1/a^5\), \(a^0 = 1\). Se l'esponente \(r \in \mathbb{Q}\), \(r = m/n\) con \(m,n \in \mathbb{Z}\) e \(n > 0\), \(a^r\) è definita \(\forall \, a \in \mathbb{R}^+\) (se \(r > 0\) e \(a=0\), allora \(a^r := 0\)) come segue: \[
a^r = a^{\frac{m}{n}} := \left(a^{\frac{1}{n}}\right)^m = \left(a^m\right)^{\frac{1}{n}},
\] dove \(a^{\frac{1}{n}}\) denota \(\sqrt[n]{a}\), la radice n-esima di \(a\), definita dal Teorema 1.11. Si osservi che la condizione \(a \in \mathbb{R}^+\) implica che la definizione di elevamento a potenza con esponente razionale non dipende dalla rappresentazione del numero razionale \(r\), cioè: \[
a>0 \quad \text{e} \quad k \in \mathbb{N}\backslash\{0\} \quad \Rightarrow \quad a^{\frac{m}{n}} = a^{\frac{km}{kn}}
\] (per esempio \(8^{\frac{1}{3}} = 2 = 8^{\frac{2}{6}}\)), e che effettivamente \(\left(a^{\frac{1}{n}}\right)^m = \left(a^m\right)^{\frac{1}{n}}\); ovvero si può scambiare l'ordine delle operazioni. Se \(n\) è dispari la definizione di elevamento a potenza può essere estesa al caso di base \(a<0\).


Pertanto, sulla scorta di quanto scritto, la catena di uguaglianze: \[
x^{\frac{1}{2}+\frac{3}{2}} = x^{\frac{4}{2}} = x^2
\] è valida per qualsiasi \(x \ge 0\), che è la condizione di esistenza da te richiesta. :-)


Grazie mille per avermi risposto. Anch'io avevo pensato che come condizione di esistenza fosse più corretta X>0. Tuttavia il dubbio mi è sorto quando rappresentando la funzione su Geogebra venivano assegnati anche i valori negativi della variabile X. Grazie per avermi risposto nonostante la "banalità" della domanda.

moccidentale
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axpgn
Se questa non è una persecuzione! :-D :-D :-D

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