Come mai tanti vanno male in matematica?
Lo so, ora sto esagerando con i sondaggi, ma credo che sia
interessante!
interessante!
Risposte
A parte essere una cattiva insegnante non conosceva, a quanto pare, nemmeno la normativa scolastica visto che i voti vanno da 1 a 10 e non da 0 a 10 (lo 0 non è una valutazione contemplata, il minimo è 1). Inoltre non affermerei alla leggera che i voti sono in N includendo lo zero onde sollevare l'ira di qualche matematico suo collega.
Tra le altre cose 0/0, se inteso come frazione, è vero che coincide con tutte le altre frazioni. E' per quello che si omette lo zero al denominatore, altrimenti si avrebbe un anello delle frazioni con un solo elemento.
Tra le altre cose 0/0, se inteso come frazione, è vero che coincide con tutte le altre frazioni. E' per quello che si omette lo zero al denominatore, altrimenti si avrebbe un anello delle frazioni con un solo elemento.
vorrei dire la mia da insegnante.Io amo molto il mio lavoro e "cerco" di farlo, voglio fare un elenco di cose contingenti che si verificano:
1)spesso gli alunni non sono motivati allo studio e se non hanno superato il DEBITO vanno ad aggiungere ignoranza nuova all'ignoranza pregressa.
2) Non ci sono più gli alunni....di una volta ,quelli che DA SOLI lavoravano nella gran parte dei casi i "bravi" sanno lavorare solo se guidati
3) le ore scolastiche (TRE SETTIMANALI) sono pochissime.
4) feste ,assemblee, autogestioni, elezioni, teatro, progetti...........
5)ci vogliamo mettere pure un po' di autocritica : finalizzo i programmi al fine di poter dare gli strumenti per svolgere dignitosamente il compito alla maturità riducendo astrazione , ricerche
6) se mi viene in mente qualche altra cosa l'aggiungerò . Infine condivido il fatto che molti si vantano di non capire la matematica, ma si meravigliano se non conosci a memoria 'la cavallina storna', forse il retaggio di una cultura umanistica condiziona un poco tutti?
1)spesso gli alunni non sono motivati allo studio e se non hanno superato il DEBITO vanno ad aggiungere ignoranza nuova all'ignoranza pregressa.
2) Non ci sono più gli alunni....di una volta ,quelli che DA SOLI lavoravano nella gran parte dei casi i "bravi" sanno lavorare solo se guidati
3) le ore scolastiche (TRE SETTIMANALI) sono pochissime.
4) feste ,assemblee, autogestioni, elezioni, teatro, progetti...........
5)ci vogliamo mettere pure un po' di autocritica : finalizzo i programmi al fine di poter dare gli strumenti per svolgere dignitosamente il compito alla maturità riducendo astrazione , ricerche
6) se mi viene in mente qualche altra cosa l'aggiungerò . Infine condivido il fatto che molti si vantano di non capire la matematica, ma si meravigliano se non conosci a memoria 'la cavallina storna', forse il retaggio di una cultura umanistica condiziona un poco tutti?
"Nana":
vorrei dire la mia da insegnante.Io amo molto il mio lavoro e "cerco" di farlo, voglio fare un elenco di cose contingenti che si verificano:
1)spesso gli alunni non sono motivati allo studio e se non hanno superato il DEBITO vanno ad aggiungere ignoranza nuova all'ignoranza pregressa.
2) Non ci sono più gli alunni....di una volta ,quelli che DA SOLI lavoravano nella gran parte dei casi i "bravi" sanno lavorare solo se guidati
3) le ore scolastiche (TRE SETTIMANALI) sono pochissime.
4) feste ,assemblee, autogestioni, elezioni, teatro, progetti...........
5)ci vogliamo mettere pure un po' di autocritica : finalizzo i programmi al fine di poter dare gli strumenti per svolgere dignitosamente il compito alla maturità riducendo astrazione , ricerche
6) se mi viene in mente qualche altra cosa l'aggiungerò . Infine condivido il fatto che molti si vantano di non capire la matematica, ma si meravigliano se non conosci a memoria 'la cavallina storna', forse il retaggio di una cultura umanistica condiziona un poco tutti?
Scusa, per curiosità in che scuola si fanno 3 ore settimanali di matematica? No perché è uno scandalo...
"Ext3rmin4tor":
Scusa, per curiosità in che scuola si fanno 3 ore settimanali di matematica? No perché è uno scandalo...
Gli ultimi tre anni di liceo scientifico a indirizzo tradizionale, ad esempio.
Mi ero dimenticato: i voti scandalosamente alti.
Oltre a spostare la soglia della sufficienza possono dare l'impressione, anche a chi ha un buon rendimento e in un gruppo può fare da traino (alcuni vedono lo studio come una competizione), che i suoi risultati siano straordinari.
Insomma maniche troppo larghe.
Oltre a spostare la soglia della sufficienza possono dare l'impressione, anche a chi ha un buon rendimento e in un gruppo può fare da traino (alcuni vedono lo studio come una competizione), che i suoi risultati siano straordinari.
Insomma maniche troppo larghe.
"silente":
Povera Amelia. Insegnare ai geometri.
E' una questione di classi di abilitazione; ai geometri si insegna con la A047 e/o A048,
mentre nei licei con la A049.
Io, per esempio, ho puntato sulla A049, proprio per evitare certe scuole..
"Steven":
[quote="Ext3rmin4tor"]
Scusa, per curiosità in che scuola si fanno 3 ore settimanali di matematica? No perché è uno scandalo...
Gli ultimi tre anni di liceo scientifico a indirizzo tradizionale, ad esempio.[/quote]
Ah non sapevo sta cosa perché ho fatto il PNI e facevo se non ricordo male 4 ore di fisica e matematica (ciascuna). Si cmq è uno scandalo che invece siano riservate allo scientifico tante ore di matematica quante di latino! (che poi almeno si facesse traduzione che è l'unica cosa utile del latino perché ti aiuta a ragionare) infatti si fa letteratura latina. Idem per italiano... Non capisco a cosa servano fare 4 ore di letteratura (fai solo quello al triennio).
Ma togliere qualche materia inutile no?! Ad esempio mi domando in un liceo Scientifico a cosa serva studiare ad esempio Storia dell'Arte o Filosofia, che è una materia assurda che ti insegna a fantasticare e non ad usare la testa. Mi ricordo che per un periodo ho dovuto studiare Hegel e l'idealismo per 1-2 settimane a causa di un compito. Non ero più in grado di fare un ragionamento logico dopo... Ti annienta le cellule cerebrali.
Fare 3 ore alla settimana di filosofia e lo stesso numero di ore di matematica è uno scandalo. Poi ci si lamenta che gli studenti sono ignoranti riguardo alle materie scientifiche... Questo a testimonianza di quanto dicevo a proposito della cultura umanistica...
"Steven":
[quote="Ext3rmin4tor"]
Scusa, per curiosità in che scuola si fanno 3 ore settimanali di matematica? No perché è uno scandalo...
Gli ultimi tre anni di liceo scientifico a indirizzo tradizionale, ad esempio.[/quote]
La distribuzione delle ore per le varie materie nello scientifico tradizionale è abbastanza penosa.
"Ext3rmin4tor":
mi domando in un liceo Scientifico a cosa serva studia ad esempio Storia dell'Arte o Filosofia
Andiamoci piano...
"Ext3rmin4tor":
Ad esempio mi domando in un liceo Scientifico a cosa serva studiare ad esempio Storia dell'Arte o Filosofia
Secondo me entrambe le materie servono, non fosse altro che i quiz di ammissione alle università hanno molte domande sulla storia dell'arte. L'utilità della filosofia invece dipende molto dal docente, perché se hai un professore che ti fa solo mandare a memoria vita morte e miracoli dei filosofi li diventi scemo, se invece il professore si pone domande e crea un dialogo con gli studenti, diventa un ottimo metodo di sviluppo delle facoltà mentali perché poi anche tu inizi a porti domande e risposte. Io per fortuna ho avuto due professori cosi e trovo utile la materia frequentando un liceo scientifico
"Tony125":
[quote="Ext3rmin4tor"]Ad esempio mi domando in un liceo Scientifico a cosa serva studiare ad esempio Storia dell'Arte o Filosofia
Secondo me entrambe le materie servono, non fosse altro che i quiz di ammissione alle università hanno molte domande sulla storia dell'arte. L'utilità della filosofia invece dipende molto dal docente, perché se hai un professore che ti fa solo mandare a memoria vita morte e miracoli dei filosofi li diventi scemo, se invece il professore si pone domande e crea un dialogo con gli studenti, diventa un ottimo metodo di sviluppo delle facoltà mentali perché poi anche tu inizi a porti domande e risposte. Io per fortuna ho avuto due professori cosi e trovo utile la materia frequentando un liceo scientifico[/quote]
Anche il mio dialogava parecchio, non è che volesse sapere a memoria le cose. Il problema è che gran parte dei filosofi sono, come diceva il mio buon vecchio insegnante di matetmatica e fisica, fisici e/o matematici falliti. L'unico che secondo me dice cose sensate e che aiutano a riflettere è Kant, che guarda caso è il più odiato dagli studenti, non si sa bene per quale ragione, visto che di quello che dice puoi carpire qualcosa che abbia senso logico mentre da altri come Hegel puoi leggere semplicemente vaneggiamenti senza alcuna base logica che puoi solo imparare.
Poi tieni conto che gran parte degli insegnanti di Filosofia è gente del tipo di quelli che CREDONO fermamente che i paradossi di Zenone siano effettivamente VALIDI (compreso il mio insegnante di filosofia che quando in terza provai a spiegargli perché secondo me il paradosso di "Achille e la tartaruga" non teneva (e che poi ho scoperto avere ragione io, ovvero che non era detto che la somma di infiniti termini finiti non potesse dare un termine finito) mi liquidò con un rapido "Ma credi che al tempo i Greci avessero le conoscenze matematiche che hai tu?" (come se io in terza superiore potessi avere chissà che conoscenze di maematica ).
"Ext3rmin4tor":
Anche il mio dialogava parecchio, non è che volesse sapere a memoria le cose. Il problema è che gran parte dei filosofi sono, come diceva il mio buon vecchio insegnante di matetmatica e fisica, fisici e/o matematici falliti. L'unico che secondo me dice cose sensate e che aiutano a riflettere è Kant, che guarda caso è il più odiato dagli studenti, non si sa bene per quale ragione, visto che di quello che dice puoi carpire qualcosa che abbia senso logico mentre da altri come Hegel puoi leggere semplicemente vaneggiamenti senza alcuna base logica che puoi solo imparare.
Anch'io son convinto che molto della filosofia poggi su idee personali e non necessariamente razionali, ma mi sembra anche esagerato liquidare che so, Epicuro, Marx, Bruno, Nietzsche, Locke come vaneggianti o matematici falliti, visto anche che Cartesio e Leibniz proprio falliti non lo furono. In ogni caso è deleteria da imparare a memoria, visto che non è una materia facile, ma senza dubbio io, dopo tre anni di filosofia, non mi pento di averla studiata.
Sinceramente tre ore , pur essendo pochine, potrebbero bastare a patto di non perdere tempo con le varie fesserie: assemblee, autogestioni, e attività varie.
Il mio professore di fisica ha assicurato che anni fa, quando perdevano meno tempo, riusciva a fare anche tutta la parte di fisica moderna( relatività ecc..) ed anche a matematica il programma era fatto con + approfondimenti.
Cmq il togliere un paio di orette ad una materia chiamata educazione fisica per darle a materie scientifiche, non mi dispiacerebbe affatto.
Il mio professore di fisica ha assicurato che anni fa, quando perdevano meno tempo, riusciva a fare anche tutta la parte di fisica moderna( relatività ecc..) ed anche a matematica il programma era fatto con + approfondimenti.
Cmq il togliere un paio di orette ad una materia chiamata educazione fisica per darle a materie scientifiche, non mi dispiacerebbe affatto.
scusate ma dire che tre ore di mat sono poche è una cosa abolire altre materie è un'altra. Tutte le materie hanno pari dignità e anche l'educazione fisica ha una sua valenza precisa soprattutto nell'età adolescenziale vuoi perchè scarica tensioni,vuoi per la socializzazione...,solo che forse vanno riguardati i quadri orari e i programmi in generale anche sveltendo il biennio (dello scientifico) Nel P.N.I le ore di mat sono 5 e quelle di fisica 3 a partire dal primo liceo.
by,by........
by,by........
Io penso che per studiare davvero matematica occorra una grande passione.
La maggior parte degli studenti delle superiori è poco interessata alla materia e pertanto non perde tempo nel cercare da sola curiosità, approfondimenti, o nel provare a dimostrare qualcosa (anche facile) per conto proprio.
E' questo atteggiamento che occorre per capire davvero la matematica e, in un certo senso, "abituarcisi".
Con "abituarcisi" intendo dire "sentirla propria", iniziare a capire come è fatto il suo mondo, per sentirsi "a proprio agio", avere il controllo dei problemi che si stanno affrontando e capire in autonomia gli errori commessi.
Molti studenti (ma non tutti !!) se ne fregano altamente dei contesti storici e filosofici in cui la matematica è nata, e non le riconoscono quella "bellezza formale" che è invece uno stimolo a studiarla (la rende più curiosa, affascinante).
Lo studente medio vuole sentirsi dire: "devi fare così, così e poi così; troverai la soluzione".
L'obiettivo è solo quello di avere la sufficienza nel prossimo compito!!
E con questa disposizione d'animo la matematica non va d'accordo!
L'unico modo di fare matematica è esserne incuriositi, meditare e riflettere piuttosto che studiare!
Esempio banale: quanti studenti conoscono perfettamente tutte le formule goniometriche ma non le sanno ricavare? (e sono dimostrazioni facili !!) Una dimostrazione si ricorda se la si è "sudata", ma gli studenti medi non hanno alcuna intenzione di "sudarsela": è quella, si usa così, e tutto il resto non conta........FALSO !! E' il resto che conta davvero!!
La maggior parte degli studenti delle superiori è poco interessata alla materia e pertanto non perde tempo nel cercare da sola curiosità, approfondimenti, o nel provare a dimostrare qualcosa (anche facile) per conto proprio.
E' questo atteggiamento che occorre per capire davvero la matematica e, in un certo senso, "abituarcisi".
Con "abituarcisi" intendo dire "sentirla propria", iniziare a capire come è fatto il suo mondo, per sentirsi "a proprio agio", avere il controllo dei problemi che si stanno affrontando e capire in autonomia gli errori commessi.
Molti studenti (ma non tutti !!) se ne fregano altamente dei contesti storici e filosofici in cui la matematica è nata, e non le riconoscono quella "bellezza formale" che è invece uno stimolo a studiarla (la rende più curiosa, affascinante).
Lo studente medio vuole sentirsi dire: "devi fare così, così e poi così; troverai la soluzione".
L'obiettivo è solo quello di avere la sufficienza nel prossimo compito!!
E con questa disposizione d'animo la matematica non va d'accordo!
L'unico modo di fare matematica è esserne incuriositi, meditare e riflettere piuttosto che studiare!
Esempio banale: quanti studenti conoscono perfettamente tutte le formule goniometriche ma non le sanno ricavare? (e sono dimostrazioni facili !!) Una dimostrazione si ricorda se la si è "sudata", ma gli studenti medi non hanno alcuna intenzione di "sudarsela": è quella, si usa così, e tutto il resto non conta........FALSO !! E' il resto che conta davvero!!
"Russell":
Lo studente medio vuole sentirsi dire: "devi fare così, così e poi così; troverai la soluzione".
L'obiettivo è solo quello di avere la sufficienza nel prossimo compito!!
E con questa disposizione d'animo la matematica non va d'accordo!
Ma questo succede in tanti ambienti: conta il risultato, sempre.
Credi che all'università uno studente preferisca prendere 18 e capire oppure un 30
senza capire troppo?
Io credo la seconda!
Ti assicuro che all'Università (in Matematica) si incontrano studenti desiderosi di IMPARARE piuttosto che di LAUREARSI...
Quanto alla tua domanda, da 18 a 30 c'è una bella differenza...
Personalmente credo che la comprensione profonda porti con sè voti alti quasi automaticamente (eccezion fatta per rari casi).
Sono sempre di più gli orali in cui il professore indaga se l'argomento è stato assimilato e rielaborato, piuttosto che appreso e basta: questo è un modo per premiare chi affronta Matematica nel modo giusto.
"Quello che conta è il risultato": purtroppo a questa verità ci costringe la nostra società fatta di "voti" anzichè di scuola.
Però all'università non è raro trovare studenti davvero interessati alla materia piuttosto che al voto: questo è lo spirito che rende la matematica una disciplina più unica che rara! C'è un gusto dell'apprendimento!
Nella mia esperienza questo atteggiamento ha comunque sempre portato a voti soddisfacenti.
Quanto alla tua domanda, da 18 a 30 c'è una bella differenza...
Personalmente credo che la comprensione profonda porti con sè voti alti quasi automaticamente (eccezion fatta per rari casi).
Sono sempre di più gli orali in cui il professore indaga se l'argomento è stato assimilato e rielaborato, piuttosto che appreso e basta: questo è un modo per premiare chi affronta Matematica nel modo giusto.
"Quello che conta è il risultato": purtroppo a questa verità ci costringe la nostra società fatta di "voti" anzichè di scuola.
Però all'università non è raro trovare studenti davvero interessati alla materia piuttosto che al voto: questo è lo spirito che rende la matematica una disciplina più unica che rara! C'è un gusto dell'apprendimento!
Nella mia esperienza questo atteggiamento ha comunque sempre portato a voti soddisfacenti.
"Ext3rmin4tor":
Poi tieni conto che gran parte degli insegnanti di Filosofia è gente del tipo di quelli che CREDONO fermamente che i paradossi di Zenone siano effettivamente VALIDI (compreso il mio insegnante di filosofia che quando in terza provai a spiegargli perché secondo me il paradosso di "Achille e la tartaruga" non teneva (e che poi ho scoperto avere ragione io, ovvero che non era detto che la somma di infiniti termini finiti non potesse dare un termine finito) mi liquidò con un rapido "Ma credi che al tempo i Greci avessero le conoscenze matematiche che hai tu?" (come se io in terza superiore potessi avere chissà che conoscenze di matematica ).
Quello che sostieni tu si può generalizzare benissimo dicendo che i professori di filosofia non solo non conoscono la matematica, ma sono fermamente convinti che non serva a niente e poi si vantano di sapere a malapena le tabelline, cosa che a me non da fastidio ma non puoi andare in una classe di liceo dove la media in matematica è 4 e vantarti che nella vita non si usano le nozioni apprese al liceo