Calcolo del seno

fausto1947
Buona sera a tutti,
questo pomeriggio mi é stato detto che il seno si può calcolare con la seguente formula

sen x = x -x^3/3! + x^5/5! - x^7/7!+.....e via di seguito secondo la precisione desiderata

Ho cercato su internet ma non ho trovato nulla, molto probabilmente non so come porre la domanda.
Sapreste spiegarmela e/o dove cercarla su internet, su qualche testo. ecc. in modo che possa approfondire questa mia lacuna in matematica?
Grazie

Risposte
axpgn
Taylor o McLaurin ... ma non solo per il seno ...

fausto1947
Grazie per l'informazione.
Ho capito perché per me sia stata una novità: in quinta istituto abbiamo studiato Fourier, Laplace, Nyquist ma non Taylor o McLaurin.
Vedrò come sopperire a questa mia mancanza.

axpgn
"fausto1947":
... in quinta istituto abbiamo studiato Fourier, Laplace, Nyquist ma non Taylor o McLaurin. ...

Assurdo :roll:

Secondo me, ovviamente ...

Cordialmente, Alex

@melia
Non è così assurdo, Fourier e Laplace servono in elettronica e, spesso, quando il docente di matematica non arriva a quella parte del programma, vengono affrontate dai docenti di elettronica. Taylor o McLaurin no perché non sono indispensabili.
Quando insegnavo ai geometri se riuscivo facevo dei cenni a Taylor, perché ai geometri vengono usate spesso delle approssimazioni che si riconducono a Taylor. Fourier e Laplace mai visti, perché non si collegavano alle discipline tecniche.

axpgn
Capisco ma mi pare che sia come accade con i professori di Fisica che introducono i vettori per quanto gli basta, senza molta teoria sottostante.

Cordialmente, Alex

fausto1947
Infatti mi sono diplomato in Elettronica Industriale nella seconda metà degli anni sessanta.
Il corso di matematica si concludeva in quarta perché era indispensabile che l'alunno, in quinta, fosse già padrone di Analisi.
I tre nominati venivano insegnati dal professore di elettronica, che era ovviamente un ingegnere: Fourier per l'analisi delle onde, Laplace per le trasformate, Nyquist per il controllo delle oscillazioni ( per evitare che un circuito entrasse in autooscillazione).
Faccio inoltre notare che i numeri complessi non facevano parte del programma di matematica e venivano insegnati in terza dall'ingegnere di Elettrotecnica.

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