Una domanda ai docenti...

fu^2
... ma perchè bocciate così poco?... cioè vedo tutti i giorni con i miei occhi cose immonde che succedono nel passaggio di anno in anno... cose che nn stanno ne in cielo ne in terra... ok che non si può bocciar tutti, ma i livelli di preparazione che si accettano son ridicoli... una scuola dovrebbe esser meritocratica e invece nn pare proprio che sia così (parlo solo delle medie e superiori)... eppure frequanto un liceo, ovvero la scuola dove dovresti uscire con una preparazione molto più elevata rispetto agli altri tipi di scuole... eppure vedo dei miei compagni di classe che avrebbero esser stati bocciati già in prima e son in V... e la loro preparazione e veramente ridicola su tutti i fronti (nn dico carenze in una o due materie, che è pensabile, ma in 6-7!!!!)... nn immagino cosa possa essere la preparazione di quelli che escono dai professionali, dove, a quanto vedo, nn fanno niente dalla mattina alla sera...
secondo me i prof parlan troppo durante l'anno di minacce verso gli alunni, ma poi nei fatti son troppo clementi...
o sbaglio?... è una piccola critica a voi, nn a tutti, ma cm vedo con i miei occhi, alla maggior parte...

Risposte
tanami
la mia è giusto una precisazione riguardo ai professionali...ho frequentato un professionale per il turismo...e credimi ci hanno fatto studiare come pazzi...cose paragonabili a gente che faceva lo scientifico (intendo quantità di capitoli e frequenza nei compiti in classe).condivido l'idea che promuovono cani e porci...ma nn screditare i professionali...conosco gente che ha fatto molta più strada di chi ha frequentato licei scientifici o classici

fu^2
beh io parlavo per esperienze personali, come vedo dai professionali che ci sono vicino alla zona in cui abito i programmi son più contenuti e le materie a cui danno credito quelli che ci vanno sono solo quelle pratiche... poi ci son anche quelli che son un'eccezione alla regola... :-D e meno male :-D :-D :-D :-D

kinder1
io non sono professore, quindi abuso un po' dello spazio per dire la mia, che è un'opinione basata sul sentito dire; però mi proviene da persone che stimo - miei amici ed ex compagni di scuola che ora insegnano - e ritengo credibili. Anche loro denunciano situazioni simili a quelle che tu segnali, insieme con altri comportamenti che, quando andavo io a scuola, erano impensabili. Mi sembra che la questione si possa ricondurre principalmente ai seguenti fattori, che la spiegano con valenza relativa e solo statistica:
1) le generazioni di genitori i cui figli ora vanno a scuola (ohimé ci appartengo) non hanno inculcato il rispetto per la scuola e per lo studio;
2) quando andavo io a scuola, se un ragazzo aveva risultati scarsi, non si processava il professore o la scuola: sul banco degli indagati era il ragazzo, che molto probabilmente non si applicava a sufficienza (il che era vero nella maggior parte dei casi);
3) i colloqui con i professori non erano occasioni in cui i genitori difendevano il figlio ed attaccavano i professori, come mi dicono accada spesso oggi, ma al contrario erano momenti in cui i genitori ascoltavano e poi, tornati a casa erano c... tuoi;
4) i professori vivono l'ambiente di lavoro come poco soddisfacente e poco motivante, per molte ragioni, su cui però preferisco passare la parola a loro.

nickstu85
"fu^2":
nn dico carenze in una o due materie, che è pensabile, ma in 6-7!!!!


Anche una carenza in una singola materia può essere rilevante a mio avviso. Vi dirò di più, anche in un singolo argomento, se è importante...
Cioè, non voglio generalizzare, ma vi pare normale che uno che si diploma al liceo scientifico non sappia fare la derivata, che ne so, di f(x)=x. Per me anche questo può valere una bocciatura, eppure è pieno di gente che esce e non sa neanche le basi della materia più importante del liceo. E' come se uno esce dal classico e non sa chi ha scritto la divina commedia...

Io non sono un professore, sono uno studente universitario, quindi magari parlo così adesso e quando facevo il liceo erano tutti amici e io dicevo l'esatto contrario. Solo che se le cose fossero così, magari uno ci pensa due volte prima di iscriversi allo scientifico, invece visto che promuovono tutti, si iscrivono tutti!!!

E il problema è anche che un indirizzo così gli conviene a loro, perché prendono più iscritti. Non saprei proprio da che parte si può risolvere il problema...

Giusepperoma2
io sono d'accordo.... e lo è la maggior parte degli insegnanti... solo che poi se uno boccia troppo, gli alunni se ne vanno, si perdono sezioni e posti di lavoro... quindi si è più severi dove si può, cioè in una classe numerosa e con parecchia gente che studia, mentre in classi poco numerose e di basso livello medio si mandano tutti avanti.

vi pare giusto? no? nemmeno a me, ma tant'è!!

senza poi contare ilproblema dei verbali che bisogna stendere per ogni alunno bocciato! se si vuole essere a posto e vincere contro eventuali ricorsi, bisogna specificare il livello di preparazione iniziale dello studente bocciato, il livello finale, TUTTI gli strumenti didattici utilizzati al fine di coinvolgere lo studente (quresta non la sapevate, vero?) eccetera eccetera...

a proposito di ricorsi, sapete come funzionano?

uno si aspetterebbe che l'alunno bocciato venga esaminato da una commissione chiamata a verificarne l'attuale livello di preparazione, no? no! se Tizio presenta ricorso, il commissario va a controllare il registro del professore alla ricerca di una qualche irregolarità (NB irregolarità di qualsiasi tipo anche quelle a cui nessuno penserebbe mai) se le trova ecco dimostrato che Tizio andava promosso

che ve ne pare? Geniale, no?

Certo, questo non basta - o perlomeno - non dovrebbe bastare a far sì che si promuovano asini, ma mi sembra comprensibile che il risultato sia quello che è.

Io se voto per bocciare due alunni in una clase da 10, mi sento rispondere dal preside "come vuoi, ma poi se l'anno prossimo non si forma la classe che facciamo?" Che significa "l'anno prossimo avrai meno classi e guadagnerai di meno"

che faresti tu???

ecco a voi la triste realtà...

ciao

freddofede
Quoto kinder al 100%: viziati i genitori, straviziati i figli. E questi post, soprattutto quello dell'amico Giuseppe, rendono sempre più arduo il fatto che possa pensare di intraprendere in futuro una tal professione... o almeno, sempre più forte la speranza di non essere costretto a farla.

isabella_p58
Scusate se mi intrometto, ma in quanto genitore, mi sento chiamata in causa.
Ho letto di professori che non bocciano abbastanza, e va bene. Ho letto di studenti che non si applicano abbastanza, e va bene (cioè, va male, ma ci sono..).Ho letto di genitori "viziati" e va benissimo, sarà anche così. Ma vogliamo anche parlare di professori che non sono in grado di spiegare, vogliamo parlare di professori che durante il consiglio di classe si dichiarano disponibili a spiegare e rispiegare, e poi ai ragazzi dicono:"avevi solo da stare attento..". E non sto parlando di una classe con elementi difficili o disattenti, la maggioranza ci tiene ad andare bene. Ma quando in una classe, anche la seconda verifica di matematica va male a quasi tutta la classe (3 sufficienze in tutto), ora io non credo che sia una classe di somari (come ama dire ogni tanto la docente a qualcuno). Io credo che il docente si debba porre delle domande e magari cercare di capire dove sta il problema, e farsi anche un esamino di coscienza. La matematica, come tutte le altre materie, bisogna saperla spiegare, e non addossare tutta la colpa sui ragazzi, alcuni dei quali so che hanno sostenuto lezioni private, e a questo, secondo me, non ci si dovrebbe arrivare. Nella mia vita scolastica ho ancora un caro ricordo di una docente di matematica che mi ha fatto amare la materia, io che odiavo fare anche solo un'addizione. E' una questione di metodo e di essere in grado di farsi capire, e soprattutto fare in modo che tutti ci arrivino, prima o poi.
Chiaramente sto parlando di studenti attenti e volenterosi, la volontà deve esserci da parte di tutti. ah, dimenticavo, sono la mamma di una ragazzina che frequenta il liceo classico (con potenziamento di matematica).

fu^2
però noto spesso che è un miscuglio di entrambi i fattori (alunni che nn fanno niente e professori che nn sanno spiegare)... :shock: :shock:

Pablo5
la colpa a mio avviso è dei profesori che nn bocciano

se lo facessero di piu' la gente che vuole diplomarsi si impegnerebbe di piu'(e si migliorerebbe) e quelli che non hanno voglia continuerebbero a non farlo a loro spese

ovvio che se si vuole dare il diploma a cani e porci allora si farebbe prima a non andare proprio a lezione e passare al quinto anno a ritirare il diploma.
Titoli come "geometra" e "perito" hanno perso il completo valore che avevano una volta.


avendo fatto anche io un professionale mi permetto di dire che il 99% della classe non fa nulla ma c'è gente che si impegna veramente. non credo che ai licei le classi siano formate al 100% da elmenti che passano il sabato sera sui libri

fu^2
infatti son partito di cendo che nella mia classe (io faccio un liceo) c'è gente che nn fa (per essere rozzi) una sega da mattina a sera... ed è in quinta...
l'arcano.........................................................................................................................................................................

Giusepperoma2
c0oncordo con Pablo, ma Isabella mi lascia perplesso... sicuramente è vero che ci sono professori incapaci, questo è fuori discussione, ma io non credo che siano poi così tanti...

la mia (piccola) esperienza mi porta a non credere a genitori e/o alunni che accusano l'insegnante. Per carità, Isabella, non ti offendere sono convinto che tu credi che le cose stiano veramente come dici, ma io... diffido.

Una volta una delle mie classi, una classe eccezionale (anche se verso il basso) si era creata questo alibi: ero iio a non saper spiegare o a non rispondere alle domande, infatti andavano tutti male tranne 2 o tre. ovviamente i genitori, indignatissimi con me, si rivolsero al preside il quale venne in classe ad assistere ad una delle mie lezioni trovandola incredibilmente chiara... ha poi chiesto agli alunni cosa non avessero capito e quelli - imbarazzatissimi - tacevano.

Ora se il mio preside non si fosse preso la briga di venire a vedere di persona, e se io non avessi avuto allo stesso tempo altre 4 classi in cui non avevo alcun tipo di problema, sarebbe passata la versione alunni/genitori: gli angioletti di mamma e papà, pur se brillanti ed educati andavano male per colpa del professore cattivo e incapace...

scusa, ma ... diffido


PS
anche i genitori di quei ragazzi mi venivano a dire che i figli andavano a ripetizione e che studiavano tanto

PSII

Se posso permettermi di dare un consiglio ai genitori (i quali fra l'altro si sentono sempre in diritto/dovere di darne agli insegnanti), io dico:

non date mai ragione ai vostri figli contro l'insegnante, se lo fate lo delegittimate agli occhi dei ragazzi e non potrà mai più insegnargli niente. Quindi, anche se credete ai vostri figli (che sono sempre belli buoni e bravi) non fateglielo capire, difendete - davanti a loro - l'insegnante e, poi, magari cercate di andare ad incontrarlo.

ora è meglio che mi fermo,

ciao a tutti, specialmente a Isabella (che spero di non aver offeso)

tecnos1
"Pablo1986":
Titoli come "geometra" e "perito" hanno perso il completo valore che avevano una volta.


Oramai il "titolo" di geometra non esiste più, se lo intendi conseguito con il diploma della scuola media superiore! Coloro che vogliono iscriversi ad un ordine professionale ( ad es geometra o perito edile ) dovranno conseguire una laurea triennale ( oltre al solito tirocinio ) e ovviamente superare l'esame di abilitazione.
In coerenza con la situazione europea..

Giusepperoma2
"tecnos":
[quote="Pablo1986"] Titoli come "geometra" e "perito" hanno perso il completo valore che avevano una volta.


Oramai il "titolo" di geometra non esiste più, se lo intendi conseguito con il diploma della scuola media superiore! Coloro che vogliono iscriversi ad un ordine professionale ( ad es geometra o perito edile ) dovranno conseguire una laurea triennale ( oltre al solito tirocinio ) e ovviamente superare l'esame di abilitazione.
[/quote]

è proprio questo il problema:

a scuola non si boccia più nessuno (tranne chi fa dimanda in carta bollata) -> tutti hanno un diploma -> il diploma non è più un fattore discriminante e non garantisce la preparazione di chi ne è in possesso -> si chiede la laurea per un posto di lavoro per il quale 30 anni fà bastava il diploma -> moltissimi vanno all'Università con una preparazione del tutto inadeguata -> si abbassano le pretese (e di conseguenza il livello) dell'Università -> più persone hanno la laurea -> la laurea perde il suo significato, non garantendo più che il laureato abbia determinate conoscenze e capacità -> si richiede il master (ALMENO UNO) -> fra un po' anche questi (i master, dico) perderanno valore e dove si andrà a finire???

difficile prevedere un futuro roseo su queste premesse, per ora mi limito ad osservare che da quando nella scuola si è deciso di essere più "buoni", perché i ragazzi "poverini" hanno anche loro i loro problemi e non è che possono solo studiare (ah, no???) si è arrivati che per poter fare un lavoro per il quale una volta si richiedeva il diploma di Ragioneria (e che si poteva fare quindi a 19 anni) ora serve una laurea e si può dunque iniziare a fare a 23 anni.

Per i lavori che invece già richiedevano la Laurea, si devono aspettare i 28-30 anni...

bella cosa...

tecnos1
Quello che affermi non del tutto è corretto, almeno per ingegneria. Ok per quanto riguarda le superiori e sono pienamente daccordo, ma il motivo della cancellazione dei geometri diplomati dall'ordine è più complessa e arriviamo nel campo delle competenze e della struttura normativa europea.
Purtroppo nel settore edilizio c'è una sovrapposizione delle professionalità, del tutto fuori norma, che molto spesso è stata ignorata. Ad esempio un geometra ( potrebbe costruire al massimo edifici di 2 piani in muratura ) non potrebbe neanche fare un muro in calcestruzzo armato di una recinzione eppure in questi anni vi sono state una marea di denunce in proposito e le sentenze parlano chiaro. Il CA solo agli ingegneri..ma è un discorso veramente vasto...e non si limita al CA o alle zone a richio sismico.
All'estero il geometra svolge solo rilievi topografici ma assolutamente non interviene nelle strutture. E caso l'Italia rappresenta sempre l'eccezzione..

E non sono daccordo su ciò che affermi in merito alle svalutazioni delle lauree.
Con una 3+2 nel settore civile ambientale puoi conseguire i seguenti titoli :

1)Ingegnere nel settore civile-ambientale albo A e B
2)Architetto albo B
3)Dottore agronomo
4)Geometra o perito edile


Con una in ingegneria edile-architettura puoi iscriverti agli ordini degli ingegneri e degli architetti nell'albo A di entrambi e ovviamente a quello dei geometri e periti.


Non credo che l'università sia meno selettiva di una volta ( in alcune facoltà e in alcuni atenei ), almeno per i voti sopra il 20 e ti assicuro che se non esci con un voto superiore a 100 difficilmente lavori, almeno dignitosamente, come ingegnere.
Quello che sbaglia l'università è sfornare una buona parte di laureati, anche con con voti bassi e che troveranno difficoltà nel mondo del lavoro, solo per avere vantaggi in termini di finanziamenti dallo Stato...
In tutta sincerità, parlando con una persona amica di famiglia che svolge un ruolo di selezione per ingegneri in una nota azienda petrolifera italiana sono arrivato alla conclusione che a parità di titolo conta molto il voto, ovviamente, ma anche l'ateneo che si è frequentato. Non vi dirò quali sono ma al nord i preferiti sono 5, al centro 4 e al sud 3.

Camillo
Nel mondo del lavoro conta parecchio essersi laureati in tempi brevi o comunque ragionevoli e non biblici...

tecnos1
"Camillo":
Nel mondo del lavoro conta parecchio essersi laureati in tempi brevi o comunque ragionevoli e non biblici...


Certamente.
Però è giusto aggiungere che pur di comprendere al meglio le materie ci si può impiegare anche qualche mese in più, perchè può succedere che il lavoro lo trovi ma dopo 2 mesi ti lasciano a casa con le ossa rotte. La competenza verrà comunque premiata.

tecnos1
"tecnos":
[quote="Camillo"]Nel mondo del lavoro conta parecchio essersi laureati in tempi brevi o comunque ragionevoli e non biblici...


Certamente.
Però è giusto aggiungere che pur di comprendere al meglio la materia ci si può impiegare anche qualche mese in più e togliersi ogni dubbio, perchè può succedere che il lavoro lo trovi ma dopo 2 mesi ti lasciano a casa con le ossa rotte. La competenza verrà comunque premiata. Ho visto persone del mio corso ( per fortuna poche ) con una sfortuna sfacciata ( o altro ) passare gli esami sapendo 2/3 del programma, e copiando non solo alcuni scritti, ma anche i progetti. E hanno fatto quella fine.[/quote]

stepper1
"Giusepperoma":
[quote="tecnos"][quote="Pablo1986"] Titoli come "geometra" e "perito" hanno perso il completo valore che avevano una volta.


Oramai il "titolo" di geometra non esiste più, se lo intendi conseguito con il diploma della scuola media superiore! Coloro che vogliono iscriversi ad un ordine professionale ( ad es geometra o perito edile ) dovranno conseguire una laurea triennale ( oltre al solito tirocinio ) e ovviamente superare l'esame di abilitazione.
[/quote]

è proprio questo il problema:

a scuola non si boccia più nessuno (tranne chi fa dimanda in carta bollata) -> tutti hanno un diploma -> il diploma non è più un fattore discriminante e non garantisce la preparazione di chi ne è in possesso -> si chiede la laurea per un posto di lavoro per il quale 30 anni fà bastava il diploma -> moltissimi vanno all'Università con una preparazione del tutto inadeguata -> si abbassano le pretese (e di conseguenza il livello) dell'Università -> più persone hanno la laurea -> la laurea perde il suo significato, non garantendo più che il laureato abbia determinate conoscenze e capacità -> si richiede il master (ALMENO UNO) -> fra un po' anche questi (i master, dico) perderanno valore e dove si andrà a finire???

difficile prevedere un futuro roseo su queste premesse, per ora mi limito ad osservare che da quando nella scuola si è deciso di essere più "buoni", perché i ragazzi "poverini" hanno anche loro i loro problemi e non è che possono solo studiare (ah, no???) si è arrivati che per poter fare un lavoro per il quale una volta si richiedeva il diploma di Ragioneria (e che si poteva fare quindi a 19 anni) ora serve una laurea e si può dunque iniziare a fare a 23 anni.

Per i lavori che invece già richiedevano la Laurea, si devono aspettare i 28-30 anni...

bella cosa...[/quote]
“Troppi adolescenti non frequentano tuttora la scuola e quelli che lo fanno mostrano maggiori
difficoltà nell’apprendere rispetto ai loro coetanei europei: nel 2004 solo 76 ragazzi su 100
conseguivano il diploma, un valore tra i più bassi nel confronto con i paesi avanzati. Secondo le periodiche rilevazioni dell’OCSE gli studenti italiani alla fine della scuola dell’obbligo si collocano agli ultimi posti nell’apprendimento della matematica, avendo accumulato un ritardo pari a un anno; risultato forse non sorprendente, considerando la caduta del numero di studenti nei corsi di laurea in matematica e fisica. Anche nelle altre discipline i risultati appaiono poco confortanti: nella capacità di comprensione di un testo, la quota di studenti con risultati insufficienti si colloca in Italia sulivelli nettamente superiori alla media dei paesi europei.
A risultati medi insoddisfacenti si aggiungono ampi divari territoriali a svantaggio degli
studenti delle regioni meridionali e un’elevata variabilità tra istituti scolastici. La dispersione dei risultati dell’apprendimento dei quindicenni è tra le più elevate dei paesi OCSE.”
Dalla Lectio Magistralis del prof. Mario Draghi,
Governatore della Banca d’Italia,
in occasione dell’inaugurazione del 100° anno accademico
Roma, 9 novembre 2006

emitrax
Essendo uno studente, che in passato non studiava quasi mai, posso riportare la mia esperienza.

Di professori che non sanno spiegare, ce ne sono e come... ma di studenti somari e che non aprono MAI e ripeto MAI un libro, in 5 anni di superiore, ce ne sono TANTISSIMI! Io ho visto compagni, diplomarsi al geometra, senza mai aver aperto un libro. Senza saper sviluppare il cubo di un binomio o robe simili.
Ignoranza elevata all'ennessima potenza! E sapete perche? Perche non li potevano bocciare. L'importante era non fare troppe assenze e non prendere troppe
note. Giuseppe ha ragione, putroppo non possono bocciare tutti, e spesso e anche difficile bocciarne solo uno, perche essendo tutti sullo stesso piano, se ne bocci uno, sei davvero costretto a bocciarli quasi tutti. Mi ricordo che il livello di matematica nella mia classe era cosi basso, che il professore lasciava compiti in classe cosi facili che io e un altro mio compagno finivamo in mezz'ora senza neanche studiare, bastava seguire il professore a lezione, che per altro spiegava benissimo! Tutti gli altri, in 2 ore, non concludevano niente! ... ma tanto non li bocciavano. Potevano bocciarne 1-2 su 20, ma bisognava essere sempre assenti e comportarsi male. E questo 4 anni fa. Oggi le cose sono PEGGIORATE!

E' vero che il corpo docente in Italia, senza offesa per nessuno, è composto da ultra 50enni che spesso non sanno come coinvolgere lo studente, e che bisognerebbe
dare piu spazio a docenti giovani, ma è anche vero che i genitori straviziano i figli, e sono poco presenti, vuoi per il lavoro o altro.

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