Simulazione 2° prova maturità liceo scientifico

mathmum
Ieri è stato distribuito ai licei scientifici un test nazionale di simulazione della 2° prova (matematica), che dovrebbe essere indicativo relativamente ai nuovi contenuti, o meglio ai nuovi metodi e applicazioni, che gli studenti dovranno affrontare alla maturità a partire da quest'anno.
Mi piacerebbe leggere qualche commento da parte dei docenti - e degli studenti coinvolti, naturalmente :-D

Risposte
fragiova1
Anche a me piacerebbe sentire dei pareri, soprattutto perché mi è sembrata orrenda. Orrenda.

vict85
Perché? In che modo è cambiato? Insomma la mia è solo curiosità dato che non insegno né sono studente delle superiori.

[edit] Sono andato a cercarlo e direi molto discutibile sia matematicamente che fisicamente. Per certi versi trovo che siano domande che addirittura insegnano un modo sbagliato di fare matematica.

gabriella127
Io non sono ne' studente ne' insegnante delle superiori, ho solo un nipote che deve fare quest'anno la maturità scientifica, e mi interesserebbero i commenti di utenti del forum. Ho dato uno sguardo rapido alla prova, personalmente odio questo tipo di formulazione dei problemi con Marco, Giuseppe, Gennaro etc. Ma non vi sembra che testi cosiffatti, come quello sul meteorite, si prestino ad ambiguità di interpretazione? Ho visto già alcuni commenti che dibattevano sull'interpretazione di 'intersezione delle traiettorie' o 'collisione' dei meteoriti', considerandole cose diverse. A me sembrerebbero la stessa cosa, ma il testo della prova d'esame si presta a pensare che siano cose distinte. Per me due meteoriti se le traiettorie si intersecano sbattono uno contro l'altro. O è mia ignoranza della fisica?

@melia
La legge oraria esprime la posizione in funzione del tempo, la traiettoria è l'insieme dei punti toccati dall'oggetto e non dipende dal tempo.

Il primo problema era espresso in un linguaggio penoso, comunque se le leggi orarie si intersecano allora i meteoriti sbattono uno contro l'altro, le traiettorie si possono anche intersecare, ma se i due oggetti passano in momenti diversi non c'è collisione. Da un punto di vista fisico succedevano cose strane: legge oraria in una sola variabile, quindi moto lineare, il secondo meteorite deve arrivare sulla stessa retta altrimenti dopo la collisione il primo non può continuare a muoversi sulla retta.
Il secondo problema era già un po' meglio, anche se la domanda sulle approssimazioni non è parte del programma di quinta e risolverlo graficamente con $y=(97/100)^n$ da intersecare con $y=1-2/100n$ mi pare un po' difficile.

Tuttavia io ho trovato impossibile da gestire la griglia di correzione. Ci sono 4 voci ciascuna con 4 livelli di punteggio variabili, ci si impiega più tempo a compilare la griglia che a correggere i compiti. Da commissario esterno che si dovrà correggere due classi nei tempi stretti che ci saranno concessi per la correzione ritengo che sia assolutamente improponibile la compilazione di una griglia del genere.

Zero87
Link link [size=85]link link link[/size] [size=70]link link[/size]...

Un linkino che sono curioso anch'io?

:-)

mathmum
Concordo decisamente con @melia, e sospendo il giudizio sulle soluzioni proposte da un prof (?) in questo articolo http://www.skuola.net/notizie-maturita- ... prova.html (che contiene anche le foto delle tracce).
Anche secondo me la formulazione del primo problema sfiora il tragicomico, e mi chiedo come i ragazzi con dsa o dislessia possano affrontare una descrizione del genere. Forse l'idea sottostante poteva essere quella di vedere se i ragazzi sono in grado di estrarre le informazioni necessarie da un testo prolisso, ma a mio parere non è questo il modo. Idem per il quarzo ialino del secondo problema che mi ha fatto ridere, anche se comunque la prima richiesta del problema non presenta novità, perché è proprio uno dei problemi di minimo classici.
L'impianto della prova, se visto un po' "da lontano" non è male, se vogliamo è molto simile alle richieste tipiche delle scuole anglosassoni e di una certa parte di scuole superiori francesi, però a mio parere è decisamente da migliorare nella formulazione, specialmente evitando le ambiguità del primo problema.
I ragazzi secondo me non l'hanno presa bene, eternamente attaccati all'idea di "faccio lo studio di funzione che in un modo o nell'altro me la cavo". In questo caso sono (come da previsioni) rimasti delusi. Spero che i feedback delle scuole al Miur vengano pubblicati, in modo da avere un quadro della situazione un po' più ampio.
E qui mi fermo, perché so che sono più logorroica di Marco e Luca del primo problema, che gran parte degli studenti non sono riusciti ad aiutare completamente... (Anche un nome di ragazza nel problema no, eh?)
Buona serata a tutti e buon lavoro a chi la matematica la vive tutti i giorni come me :)

vict85
I miei commenti.

ESERCIZIO METEORITI
1. Sono confuso da un meteorite che ha velocità che si comporta in modo parabolico. Insomma non mi sembra molto in linea con le teoria di gravitazione, mi sbaglio? Che poi se ti mettessero una catenaria al posto di un parabola il 99% sbaglierebbe il compito. Il problema di determinare la formula da un grafico trovo sia un comportamento da osteggiare e non da invitare :roll: . Inoltre parla sin dall'inizio di collisione e devi aspettare il terzo punto affinché venga introdotta. La cosa secondo me confonde e basta. Tra l'altro la soluzione del primo la si può ricavare dal secondo punto e fare finta di averlo calcolato in modo diverso. Rendendo il tutto un po' banale.

2. Ti chiede di trovare l'integrale. La funzione è banalissima e anche la fisica collegata (immagino sia da 2-3 anno).

3. Questo punto è a mio avviso poco sensato: se io possiedo sue intervalli sulla retta reale, a meno di intersecarsi sugli estremi non si intersecano in un solo punto ma su un intervallo. Il problema dice invece espressamente che si intersecano in un punto. Bisogna supporre che l'intersezione sia sugli estremi (cosa che rende il problema piuttosto banale) oppure che gli autori stiano supponendo che l'intersezione stia su un grafico \(\displaystyle (s,t) \) che può essere determinato solo dopo aver determinato la legge oraria dell'altro oggetto? Tra l'altro considerando che si ha una curva polinomiale di terzo grado, qualsiasi altra curva polinomiale intersecherà questa in almeno 3 punti (seppur potrebbe essere uno solo in quell'intervallo). Insomma l'autore dovrebbe dedicarsi ad altre attività secondo me, dato che a quanto sembra neanche lui conosce il significato di traiettoria. La domanda comunque è troppo vaga.

4. La cosa pietosa di questo punto è che non è neanche necessario conoscere la teoria fisica degli urti. Tutto ciò che c'è da fare è mettere a sistema le due legge orarie e trovare le soluzioni. Di fatto è sufficiente trovare le radici della differenza della due leggi orarie (è il metodo più comodo secondo me).

5. Questo è probabilmente l'unico punto sensato, ma è comunque piuttosto semplice.

MAPPAMONDO
1. Mi sembra un problema abbastanza ben posto, anche se non so quando venga fatta la geometria solida. Io non ne avevo fatta quasi per nulla (ma avendo fisica come seconda prova, la matematica del 5 anno era stata forse un po' trascurata a favore di quest'ultima). Mi sembra stupido creare un espositore conico per contenere un mappamondo e forse anche piuttosto discutibile dal punto di vista ottico, ma il problema è comunque ben posto.
Considerando che c'è la formula scritta sotto è immagino fattibile anche per chi non ha fatto troppa geometria solida.

2. L’eventualmente anche con rappresentazioni grafiche mi fa rizzare i capelli sinceramente, ma è comunque meglio che il punto 1 del primo esercizio.

3. Ne avete già parlato. Comunque non era necessario trovare l'intersezione e neanche approssimare. Bastava risolvere \(\displaystyle \biggl(\frac{97}{100}\biggr)^n \le 0.3 \) e confrontarlo con \(\displaystyle 1 - 0.02 n \le 0.3 \) ovvero \(\displaystyle n \ge 35 \). Per l'altro serve la calcolatrice, supponendo sia permessa, con soluzione \(\displaystyle n \ge \frac{\ln 0.3}{\ln 0.97} > 39 \) (la pellicola va sostituita quando la resistenza scende sotto il 30%).


P.S.: Comunque la mia seconda prova, che era di fisica, conteneva lo stesso approccio pseudo-applicativo di questa prova e devo dire che l'avevamo odiata (anche i professori).

mathmum
"vict85":
I miei commenti.

Il problema di determinare la formula da un grafico trovo sia un comportamento da osteggiare e non da invitare :roll: .

P.S.: Comunque la mia seconda prova, che era di fisica, conteneva lo stesso approccio pseudo-applicativo di questa prova e devo dire che l'avevamo odiata (anche i professori).


Non concordo assolutamente con il tuo discorso grafico-formula. Se sei all'università e fai un minimo di applicazioni ti accorgerai che praticamente mai in campo scientifico qualcuno ti dice la legge che regola la distribuzione dei dati che hai raccolto in un esperimento, o l'andamento delle quotazioni in borsa dei tuoi soldini. Sei tu che devi creare i modelli che ti consentono di descrivere un fenomeno e, quando possibile, sfruttare i tuoi modelli per fare delle previsioni. E a mio parere questo discorso vale, sotto punti di vista solo apparentemente diversi, sia per i teorici che per gli applicativi.

Se invece vogliamo rimanere ancorati alla matematica della "sicurezza" (alla maturità mi aspetto uno studio di funzione e un integrale di una razionale fratta) allora vuol dire che non ci stiamo guardando in giro, e che vogliamo rimanere nel nostro brodino tiepido, senza volere crescere e far vedere a chi sta imparando a cosa può servire scornarsi con la derivabilita di una funzione nella realtà (quanto è morbida quella curva? Va tutto bene, allora - ma se diventa spigolosa significa che c'è qualche problema da esaminare nel dettaglio).

vict85
Nelle scienze tu non possiedi il grafico ma i dati. E c'è una enorme differenza tra le due cose.. Tra l'altro non vi sono qui varie componenti che invece sono indispensabili quando si lavora seriamente su un problema di questo tipo. Quando lavori nella realtà tu non supponi di ricavare la effettiva legge, anche perché potresti essere in presenza di errori di misurazione, ma una sua approssimazione ed è indispensabile sapere quando sia corretta. Per esempio potresti usare approssimazioni polinomiali, potresti ipotizzare che sia una parabola e vedere se una approssimazione di questo tipo è sufficientemente corretta e cose di questo tipo. Insomma andrebbe fatto usando il metodo scientifico. Ma ciò che conta sono i dati e non il grafico, ed è un processo piuttosto delicato. Qualunque scienza che non analizzi il problema seriamente non è un scienza. Seppur spesso si facciano semplificazioni piuttosto forti. Ma in questo caso si chiede allo studente di “riconoscere” che quella è una parabola (infatti chiunque riconoscerebbe una parabola da una catenaria!).
Detto questo, se quella fosse stata una traiettoria di un oggetto, fossero stati esplicitati i valori in alcuni punti e il problema fosse stato posto leggermente diversamente allora le cose sarebbero state più sensate. Ma presentare un grafico delle velocità, ovvero qualcosa che non ha una reale componente visiva, senza neanche esplicitare un dato e porre il problema come se trovare l'equazione a partire dal grafico fosse un'operazione banale lo trovo un insulto alla scienza e al metodo scientifico. Tra l'altro mi ha dato fastidio che il problema fosse posto come se la parabola fosse l'unica funzione che possiede quella “forma” e che fosse quasi dimostrabile.

Detto questo non sto dicendo che le terze prove devono essere solamente le solite 3 cose standard di analisi. Ma quello mi è sembrato un test: eccessivamente semplice, inutilmente prolisso, tremendamente irrealistico, con domande a volte un po' vaghe, con seri errori concettuali (la questione della traiettoria) e un linguaggio che banalizzava anche le parti serie del problema.
Si possono presentare domande con una componente applicativa in modo serio, seppur a quel punto andrebbe comunque fatto un programma appropriato. Nella mia seconda prova ci siamo più che altro trovati argomenti che non avevamo approfondito troppo (l'ho comunque fatto bene quindi era più che altro uno spavento iniziale).
In questo caso invece, secondo me, è solo un lavoro fatto male. Di per se però la mia critica è a questo particolare testo e non al nuovo metodo che potrebbe essere fatto seriamente, se fatto da persone competenti. Per esempio il secondo problema è più serio anche se irrealistico nella scelta dell'espositore. Il primo invece è semplicemente senza alcun senso.

gabriella127
"vict85":
Nelle scienze tu non possiedi il grafico ma i dati. E c'è una enorme differenza tra le due cose... [...] Ma in questo caso si chiede allo studente di “riconoscere” che quella è una parabola (infatti chiunque riconoscerebbe una parabola da una catenaria!).
[...] Tra l'altro mi ha dato fastidio che il problema fosse posto come se la parabola fosse l'unica funzione che possiede quella “forma” e che fosse quasi dimostrabile.
[...] Di per se però la mia critica è a questo particolare testo e non al nuovo metodo che potrebbe essere fatto seriamente, se fatto da persone competenti.



Il problema è, come dice Vict, che non c'è nessun fondamento per stabilire che quel grafico sia a rigore una parabola. Non c'è solo il grafico, in verità, ma ci sono i dati, i valori segnati sugli assi. Ma quello che si può dire è che quei valori sono 'compatibili' con una parabola, ma chi lo sa che fa la funzione per altri valori?
Quello che voglio dire è che il problema è posto malissimo, si sarebbe ad esempio dovuto dire: 'da quale funzione potrebbe essere approssimato il grafico nella figura'?
A meno di non dare per scontato che l'unica cosa che esiste al mondo con quella forma sono le parabole, dato che gli studenti solo quello hanno visto.
E non è un cavillo, io leggendo il testo all'inizio non capivo che voleva, perché non capivo perché mai si dovesse avere la certezza che fosse una parabola.
Per rispondere a mathmum, poi, è vero che non bisogna essere ancorati alla matematica della sicurezza, ma il rapporto tra dati e teoria è qualcosa di molto complesso e mediato. Tra i dati e la teoria, si erge ad esempio una materia sconfinata come la statistica. O, per rifarmi al mio campo, l'economia, tra i dati e la teoria c'è il mare, che è l'econometria.

Io non ho esperienza di insegnamento di matematica, ma parecchia esperienza di preparazione di test di esame per l'università per economia politica. Be', la prima cosa da ricercare è la chiarezza e la non ambiguità del testo, evitare cose contorte, e non è facile, anche per testi brevi, leggi e rileggi e ti accorgi sempre di cose da rivedere. Testi così lunghi e prolissi, inframmezzati da Mario e Giovanni e videogiochi sono ad altissimo rischio, anche se fatti bene.

@ @melia: grazie del chiarimento, mea culpa, confondevo traiettoria e legge oraria.
@ Zero: cerca su Google 'simulazione 2° prova maturità 2015' e trovi il testo, fotografato, se riesci a leggerlo senza cecarti.

vict85
Ripensandoci ho mal interpretato il punto 3 del primo esercizio. Verosimilmente il moto non è lineare ma il problema ti fornisce solo il modulo della velocità. Quindi le traiettorie si incontrano in un punto perché non stanno su una linea ma nel piano o nello spazio. Il testo è comunque poco chiaro su questo punto.

Palliit
Concordo con quanto avete scritto in molti, il testo della prova era osceno.
Per fortuna nel mio liceo avevamo deciso di non somministrarlo come prova scritta bensì di svolgerlo in classe come esercizio. In ogni caso, se questo è lo stile previsto per la vera seconda prova mi vedo nella difficile situazione di dovermi dissociare dalla direzione verso cui il ministero pare indirizzare la didattica e di non sapere esattamente su che stile, invece, impostare le restanti verifiche da qui a fine anno scolastico.

mathmum
"Palliit":
Concordo con quanto avete scritto in molti, il testo della prova era osceno.
e di non sapere esattamente su che stile, invece, impostare le restanti verifiche da qui a fine anno scolastico.

Questo è uno dei punti fondamentali su cui molti insegnanti, alla luce di questa simulazione, dovranno ragionare.
A mio parere tirar fuori dal cilindro a fine febbraio un testo di questo tipo è un po' tardi, sebbene sia vero che da mesi la Mathesis e i vari convegni preannunciavano una situazione simile.
Al momento le direttive del ministero non sono chiare neanche sul numero di quesiti che i ragazzi avranno a disposizione :)
I "saperi imprescindibili" raffigurati nel quadro di Mondrian sono a mio parere poco applicabili alla didattica attuale, specialmente per il corso di ordinamento. Tanto di cappello a chi riesce a discutere in classe il metodo assiomatico, e a presentare la cardinalitá del numerabile e l'equazione di Eulero, ma credo che possiamo contare sulle dita di due mani chi lo fa in Italia.
Tenuto conto che la prova proposta è ridotta nei contenuti rispetto alla prova finale, e adeguata ai programmi in linea di massima svolti fino ad ora, secondo me da qui a fine anno bisognerebbe affiancare alla didattica "tradizionale" (insostituibile-senza i fondamenti non riesci a matematizzare neanche quanto spendi per l'abbonamento dell'autobus) una rilettura dei problemi in chiave più moderna. Quindi inventarci campi da recintare, piscine da riempire con acqua o palloncini, popolazioni di batteri e medicinali per combatterli....
In bocca al lupo ai ragazzi con la nuova prova e il membro esterno di mate :) ... Ma qualcuno che ci vuole raccontare come è andata non c'è???

mazzarri1
Buongiorno a tutti mi sono imbattuto per puro caso in questo argomento
Non pensavo la maturità scientifica potesse cambiare dopo 14 anni di un compito sempre "uguale" che a mio parere come impostazione era quasi perfetto. 2 problemi di analisi/geometria e 10 quesiti misti con la possibilità di svolgere il 50% del compito per avere un bel "10" a mio parere rappresentava un gran bel compito anche perchè dava già la possibilità all'interno dei 10 quesiti di inserire domande di fisica che nella volontà avrebbero potuto essere ben più di "una ogni tanto".
Sarebbe potuto restare tale e quale con magari 4/5 domande di fisica tra i 10 quesiti.
Invece nasce questo ibrido.
Spero quelli del Ministero abbiano la possibilità di andare su internet, tra i forum, per leggere queste poche righe che stiamo scrivendo un po' tutti e ripensarci. La direzione non è giusta porta a un bel pasticcio.
Qui non si dice a nessuno che deve cambiare mestiere figuriamoci.
Però ho fatto anche io il compito, devo dire di aver avuto grandi difficoltà a capire l'italiano nelle domande... a volte non è chiaro che cosa si debba fare... quando si parla di urti per esempio... poi si finisce col dire "ma si sarà così per forza facciamolo e bon" e questo non va bene. Troppo testo, troppa roba scritta troppo pressapochismo... ma all'inizio chi lo dice che quella curva sia una parabola? ma perchè? si parla di un meteorite potrebbe essere un tratto di ellisse... o un tratto di sinusoide perchè no? Aiuta marco e luca a rispondere in modo qualitativo? cioè??? sembra che ci si rivolga a dei bambini di prima elementare proponendogli però un problemino un po' più complesso del solito
Non mi piace questo elemento... vi prego non cambiate, a volte, non sempre, cambiare è peggiorativo e questo è uno dei casi. Modificate l'esistente, inserite più domande di fisica ma lasciate l'impianto dell'esame così come è.

gugo82
"mazzarri":
Però ho fatto anche io il compito, devo dire di aver avuto grandi difficoltà a capire l'italiano nelle domande... a volte non è chiaro che cosa si debba fare... quando si parla di urti per esempio... poi si finisce col dire "ma si sarà così per forza facciamolo e bon" e questo non va bene. Troppo testo, troppa roba scritta troppo pressapochismo... ma all'inizio chi lo dice che quella curva sia una parabola? ma perchè? si parla di un meteorite potrebbe essere un tratto di ellisse... o un tratto di sinusoide perchè no? Aiuta marco e luca a rispondere in modo qualitativo? cioè??? sembra che ci si rivolga a dei bambini di prima elementare proponendogli però un problemino un po' più complesso del solito
Non mi piace questo elemento... vi prego non cambiate, a volte, non sempre, cambiare è peggiorativo e questo è uno dei casi.

Esattamente la stessa impressione che ho avuto parlando di questo esercizio con un ragazzo di quinta cui faccio ripetizioni.
Il mio commento (cito testualmente): "Vi stanno prendendo per il c**o... Ma vedi che si rivolgono a voi, quasi tutti diciottenni, come a dei bambini di otto anni e mezzo?"

Purtroppo, la generazione di "tecnici" e "consulenti" del ministero pensa che i diciottenni siano bambini, non uomini (quasi) fatti e finiti... Ma questo è abbastanza normale, dato che, in certi ambiti, un quarantenne è considerato un "giovane" ed un settantenne un "adulto rampante".
Chi ne fa le spese sono i ragazzi, trattati sempre come bambini (quando va bene) o dei minus hebentes.

mazzarri1
Si Gugo82 penso tu abbia ragione da vendere

Mi ha lasciato perplesso il primo esercizio in particolare, forse perchè il primo esercizio è la presentazione della nuova maturità, il biglietto da visita
"Marco e Luca durante la visita guidata a un museo scientifico interattivo ossrvano su un monitor la simulazione della collisione tra due meteoriti effettuata DA UN VIDEOGIOCO"
come? un videogioco? tipo Tetris? no anzi tipo Space Invaders forse? Si sa i videogiochi spesso simulano le collisioni tra meteoriti poi forniscono un archetto sullo schermo e Marco e Luca, due nomi evangelici ma di fantasia per carità devono trovarne l'equazione guardando il monitor... Aiuta Marco e Luca e vinci 2 punti!
Poi loro trovano l'equazione perchè sono intelligenti e il VIDEOGIOCO si complimenta conn loro
ma chi ha scritto queste cose? un novantenne? Uno che forse è stato molto lontano dalla scienza per questi ultimi anni.

Mi stupisce poi, parlando seriamente, l'approccio scientifico... come già ha scritto qualcuno correttamente i dati di un esperimento non sono mai disposti su una curva... stanno in mezzo... alla buona... la statistica permette di trovare la curva più probabile che approssima dei dati... ma allora se il problema era solo TROVARE L'EQUAZIONE DI UNA PARABOLA a partire dal suo grafico (!!!) ci rendiamo conto che è un problema da secondo anno??? adatto a un ragazzo/a di 15 anni?? perchè invece data la velocità v(t) trovare la x(t) ??? in confronto ai due problemi soliti di analisi e/o geometria ci rendiamo conto del salto di qualità verso il basso?? culturale e scientifico?

@melia
In questi giorni sono andata a due seminari, uno, proprio mercoledì scorso, promosso dal gruppo Matmedia nel corso del quale avremmo dovuto analizzare l'andamento delle prove di matematica dell'ultimo esame (Esami 2014 del Liceo Scientifico).
Oggi ho partecipato ad un secondo seminario della Zanichelli, in cui il prof. Domingo Paola intendeva promuovere il suo nuovo libro per il biennio e poi uno dei giovani che si occupano degli e-contenuti del Bergamini ci ha mostrato le opportunità di utilizzo.
In entrambi gli incontri, dopo un breve escursus sull'argomento oggetto del seminario, è stata analizzata la prova di simulazione. Tutti hanno trovato la prova molto deludente, con il suo voler per forza prendere spunto dalla realtà, ma appoggiandosi su concetti falsamente realistici. Il prof. Paola sottolineava che, soprattutto nel primo problema, le domande poste in modo poco professionale aiutavano maggiormente gli studenti poco preparati, mettendo in crisi quelli più bravi.

redlex91-votailprof
"@melia":

Da un punto di vista fisico succedevano cose strane: legge oraria in una sola variabile, quindi moto lineare , il secondo meteorite deve arrivare sulla stessa retta altrimenti dopo la collisione il primo non può continuare a muoversi sulla retta.


Non ho letto bene il problema, però di solito \(s=s(t)\) è l'ascissa curvilinea[nota]Sicuramente uno studente delle superiori non sa cosa sia, ma probabilmente chi ha scritto il problema sì.[/nota] sulla curva descritta dal punto in movimento, che è per definizione uno scalare positivo. Utilizzando l'espressione data (che specifica l'istante iniziale da cui si è iniziato a misurare la lunghezza della curva), si ha
\[
s(t) = \int_{0}^t\lvert\dot{\vec{x}}(t')\rvert\,dt'=-\frac{1}{3 }t^3+5t^2+5t
\]
supponendo \(\vec{x}\) almeno \(\mathcal{C}^1(\mathbb{R})\) ossia \(\dot{\vec{x}}\) continua e quindi anche \(\lvert\dot{\vec{x}}\rvert\), si applica il teorema fondamentale del calcolo integrale
\[
\dot{s}(t)=\rvert\dot{\vec{x}}(t)\lvert=-t^2+10t+5=-(t-5)^2+30=:v(t)
\]

Poi la traiettoria del punto può essere strana quanto si vuole purché la curva si mantenga sufficientemente regolare, ma forse ho capito male cosa intendevi con le parole che ho evidenziato.

gabriella127
"@melia":
Il prof. Paola sottolineava che, soprattutto nel primo problema, le domande poste in modo poco professionale aiutavano maggiormente gli studenti poco preparati, mettendo in crisi quelli più bravi.


E' esattamente quello che ho pensato io leggendo il testo, andava bene per chi ottusamente pensava che si trattasse di una parabola, non avendo mai conosciuto altro, e confondeva chi aveva conoscenze più ampie.

@melia
@friction
hai ragione, ma uno studente medio delle superiori ha una visione più limitata, molto di quello che hai scritto, probabilmente, gli riesce difficile anche leggerlo.

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