Il paradosso del cambio
I governi di due nazioni vicine - chiamiamole Terra del Sud e Terra del Nord - hanno un accordo per cui un dollaro della Terra del Sud vale un dollaro della Terra del Nord e viceversa.
Ma, un giorno, il governo della Terra del Sud decreta che da quel giorno in poi un dollaro della Terra del Nord varrà solo $90$ centesimi nella Terra del Sud.
Il giorno dopo, il governo della Terra del Nord, per non essere da meno, decreta che da quel giorno in poi un dollaro della Terra del Sud varrà solo $90$ centesimi nella Terra del Nord.
Un giovane imprenditore di nome John viveva in una città a cavallo del confine dei due stati.
Egli andò in un negozio che si trovava dalla parte della Terra del Sud. comprò un rasoio da $10$ centesimi e pagò con un dollaro della Terra del Sud.
Ricevette come resto un dollaro della Terra del Nord che lì valeva $90$ centesimi.
Successivamente attraversò la strada e si recò in un negozio che stava dalla parte della Terra del Nord, comprò un pacchetto di lamette da $10$ centesimi e pagò con un dollaro della Terra del Nord.
Ricevette come resto un dollaro della Terra del Sud che lì valeva $90$ centesimi.
Quando John tornò a casa, aveva ancora il suo dollaro originale ed in più il rasoio e le lamette.
Inoltro, ciascuno dei commercianti aveva $10$ centesimi in più nel proprio registratore di cassa.
Chi, allora, ha pagato per il rasoio e le lamette?
Cordialmente, Alex
Ma, un giorno, il governo della Terra del Sud decreta che da quel giorno in poi un dollaro della Terra del Nord varrà solo $90$ centesimi nella Terra del Sud.
Il giorno dopo, il governo della Terra del Nord, per non essere da meno, decreta che da quel giorno in poi un dollaro della Terra del Sud varrà solo $90$ centesimi nella Terra del Nord.
Un giovane imprenditore di nome John viveva in una città a cavallo del confine dei due stati.
Egli andò in un negozio che si trovava dalla parte della Terra del Sud. comprò un rasoio da $10$ centesimi e pagò con un dollaro della Terra del Sud.
Ricevette come resto un dollaro della Terra del Nord che lì valeva $90$ centesimi.
Successivamente attraversò la strada e si recò in un negozio che stava dalla parte della Terra del Nord, comprò un pacchetto di lamette da $10$ centesimi e pagò con un dollaro della Terra del Nord.
Ricevette come resto un dollaro della Terra del Sud che lì valeva $90$ centesimi.
Quando John tornò a casa, aveva ancora il suo dollaro originale ed in più il rasoio e le lamette.
Inoltro, ciascuno dei commercianti aveva $10$ centesimi in più nel proprio registratore di cassa.
Chi, allora, ha pagato per il rasoio e le lamette?
Cordialmente, Alex
Risposte
Cordialmente, Alex
Cordialmente, Alex
Messa così pare proprio che i due venditori col resto si siano liberati della valuta meno pregiata e l'imprenditore ci abbia guadagnato rasoio e lamette a costo zero.
Esiste davvero una soluzione o è proprio un paradosso?
Esiste davvero una soluzione o è proprio un paradosso?
@Faussone
@gabriella 127
Cordialmente, Alex
@gabriella 127
Cordialmente, Alex
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Cordialmente, Alex
Cordialmente, Alex
@gabriella127
Cordialmente, Alex
Cordialmente, Alex
@Faussone
Cordialmente, Alex
Cordialmente, Alex
@axpgn
Visto che la discussione è ormai uscita dai binari del problema, faccio un paio di considerazioni, sempre da profano dell'economia.
Nella situazione indicata, direi che il risultato immediato è che tutti i dollari del Sud che stanno a Nord tornano precipitosamente a Sud e viceversa. Come dire che ogni paese si ricompera la sua valuta.
Poi, effettivamente, sembra che chi ha inventato il problema abbia il retropensiero che l'economia, o il commercio, sia un gioco a somma zero, cosa che ovviamente non è, altrimenti nessuno si prenderebbe la briga di commerciare. Quindi, è normale, anche se non sempre succede
, che entrambi i contraenti ci guadagnino. Ovviamente, dal punto di vista di ciascuno... il che probabilmente vuol dire che il valore di qualcosa non è assoluto, ma dipende dal sistema di riferimento
Quanto alla creazione di valore dal nulla, non ho mai trovato un esempio migliore di quando un "critico d'arte" blasonato individua un qualsiasi imbrattatele e lo pompa con qualche recensione incomprensibile, dopo di che le sue croste "valgono" X mila euri. Del resto, non se avete notato, quando i giornali parlano di una qualche opera d'arte (rubata, venduta, comprata...) la prima cosa che si premurano di dire è "Quanto vale"
Nella situazione indicata, direi che il risultato immediato è che tutti i dollari del Sud che stanno a Nord tornano precipitosamente a Sud e viceversa. Come dire che ogni paese si ricompera la sua valuta.
Poi, effettivamente, sembra che chi ha inventato il problema abbia il retropensiero che l'economia, o il commercio, sia un gioco a somma zero, cosa che ovviamente non è, altrimenti nessuno si prenderebbe la briga di commerciare. Quindi, è normale, anche se non sempre succede


Quanto alla creazione di valore dal nulla, non ho mai trovato un esempio migliore di quando un "critico d'arte" blasonato individua un qualsiasi imbrattatele e lo pompa con qualche recensione incomprensibile, dopo di che le sue croste "valgono" X mila euri. Del resto, non se avete notato, quando i giornali parlano di una qualche opera d'arte (rubata, venduta, comprata...) la prima cosa che si premurano di dire è "Quanto vale"
"gabriella127":
... cioè che prima o poi dovrà in qualche modo essere pagata da qualcuno, anche se la si fa in deficit.
E quindi Friedman sosterebbe che non si crea valore dal nulla? O quantomeno che lo Stato non lo può fare?

"gabriella127":
... e non si capisce come sarebbe possibile un aumento di reddito e di ricchezza complessivi.
Beh, con il lavoro si crea ricchezza "nuova" però non dal nulla, nel senso che c'è appunto il lavoro di qualcuno che produce qualcosa. No?

@mgrau
Però c'è del lavoro dietro quelle "croste", il difficile è valutare quanto valga quel lavoro

"axpgn":
[quote="gabriella127"]... e non si capisce come sarebbe possibile un aumento di reddito e di ricchezza complessivi.
Beh, con il lavoro si crea ricchezza "nuova" però non dal nulla, nel senso che c'è appunto il lavoro di qualcuno che produce qualcosa. No?

@mgrau
Però c'è del lavoro dietro quelle "croste", il difficile è valutare quanto valga quel lavoro

Alex, qui ti riveli vetero marxista
