Gli strepitosi calcoli di un commerciante!

blulaserstar
Allora, oggi ho avuto una discussione surreale!
Il mio commerciante mi ha detto che seppure sia intelligente non capisco un cacchio in quanto non so calcolare un ricarico!
bene ci può stare... talvolta le cose ovvie non si riescono proprio a vedere però egli sostiene una cosa:
se compro una merce a 100 unità e ci voglio ricavare un 20% devo effettuare questo calcolo: (100*20)/80 ottenendo così un prezzo di vendita di 125 unità! ora che il 20% di 100 unità si calcoli a questa maniera mi è nuovo!
ha un qualche significato per voi questa storia!?!??!

ps
ha anche farfugliato una cosa, che se compra 10 bicchieri pagandoli tutti a 100 unità questa formula serve per guadagnare anche se ne vendi uno!! e li di
nuovo perplessita!

insomma siamo chiari... nel caso in cui io apro un'attività e dimenticandoci di tasse e tutto il resto... ho una cosa che ho pagato 100 e voglio guadagnarci il 20% che calcoli devo fare?

grazie un'immensità a chiunque mi svela l'arcano economico che non comprendo!

Risposte
Camillo
Calma, calma : quanta agitazione per così poco :roll: :roll: :roll:

IlCommerciante
"GIOVANNI IL CHIMICO":
Senti pirla di un commerciante, se tu hai tutta sta flessibilità mentale che manca agli studenti di ingegneria e di matematica perchè non progetti una torre di distillazione, un ponte o un circuito integrato? Forse perchè la flessibilità non serve a nulla se non ci si mette daccordo su come si fanno le cose, no? Il fatto che si studi mate non vuol dire sapere i trucchetti che si usano per fare i conti nel retrobottega, quella si chiama consuetudine.


Senti maleducato di un chimico, la flessibilità ed il senso pratico mancano purtroppo a tanti studenti che escono da un qualsiasi indirizzo scolastico/universitario. Basterebbe fare dei test di cultura generale ai neo laureati per accorgersi di ciò... ma evidentemente qui si vede solo ciò che si vuol vedere... e la figura da pirla ce la fai te, caro il mio piccolo chimico, rispondendo con un epiteto ad una persona che, fra le altre, ti aveva parlato in maniera garbata. Hai fatto una figura del ****. Il fatto che si studi "mate" vuol dire, fra le altre cose, saper risolvere problemi di QUALSIASI NATURA utilizzando la logica, partendo dai dati a disposizione... ci arrivi? Puoi dirmi quello che vuoi... ma oltre che d'economia, ti ho dato anche una lezione d'educazione.
Ho sbagliato io ad intervenire in questa discussione... parlare d'economia con voi è come parlare di topa in un club per soli uomini. Stesso identico discorso.

Per Patrone: se sei così brillante allora adoperati. L'economia tradizionale danneggia i consumatori? Allora perchè non scrivi un libro secondo le tue regole economiche... insisto.

Propongo al moderatore di chiudere il topic, sta diventando uno schifo.

Fioravante Patrone1
"IlCommerciante":

Per Patrone: se sei così brillante allora adoperati. L'economia tradizionale danneggia i consumatori? Allora perchè non scrivi un libro secondo le tue regole economiche... insisto.

Non hai capito quello che ho detto (non è la prima volta che ti capita, con me o con altri).
Ho detto che non ha senso scivere un libro su queste cose che sono "trivialucce" (se ti dico "cazzate" mi capisci? Spero di sì, visto che è il tuo stile. Se non capisci neanche così, mi arrendo).

GIOVANNI IL CHIMICO
Piantala, sei solo invidioso di chi studia o ha una laurea. Tipico dell'italiano medio.
Ti credi superiore eh?
Torna a fare i tuoi conticini e i tuoi giochini dialettici.

IlCommerciante
Non sono affatto invidioso di chi studia od è laureato... io apprezzo chi studia e si laurea... ma soprattutto apprezzo un laureato valido, che sarà un manager od un grande professionista nel suo settore... ci son tante teste di quiz laureate (non ho detto tutte... ho detto tante)... il problema credo sia quello di dimostrare d'avere i coglioni dopo la laurea ed affermarsi... dopo si vede chi sia valido o meno... Guarda solo quanti medici ci sono in giro, e prova a fare una percentuale di quanti in realtà siano validi professionisti... pochi. Eppure medicina è a numero chiuso. Pensa a laurearti (a meno che tu non lo sia già) ed a crearti un futuro, invece che rompere le balle all'italiano medio... perchè anche da laureato, se non vali un cactus, italiano medio lo sarai anche tu... anzi, ancora più "pirla", visto che lo criticavi e ti ritrovi nella sua stessa condizione. Fai conto che dentro la "casta" degli italiani medi ci sono anche tutti quei genitori che si rompono il deretano per mantenere gli studi dei propri figli (probabilmente anche i tuoi... a meno che tu non sia un piccolo lord, allora le cose cambiano)... quindi non usare "italiano medio" in tono dispregiativo; il fatto che tu abbia detto: "tipico dell'italiano medio" sottolinea quanto sia TU quello che si crede di una casta superiore.

Patrone: non hai capito che ti stavo solo punzecchiando e che non c'era un briciolo di serietà nella mia domanda?
Tu ad un certo punto mi hai parlato di "ideologia" la stessa ideologia secondo la quale io sono un imbroglione.
Ti cito:
"3. ladro, imbroglione? Ri-ri-ribadisco per l'ennesima volta. Mai sentito parlare di ideologia? Di visione di comodo del mondo? O forse sei sempre stato troppo occupato a farti quadrare i tuoi conti? Hai mai provato a pensare cosa significhi dire di uno che è stato ammazzato da un pirata della strada che questo non sarebbe successo se lui non fosse stato lì, sul marciapiede, in quel momento? E' solo questione di punti di vista, naturalmente...

Il mio invito a scrivere il libro era solo un voler prendere in giro i tuoi modi da paladino. Se non lo capisci così, mi arrendo :D

Nota: le mie provocazioni l'ho fatte in maniera scherzosa ovviamente... non è nella mia natura prendermela a male, anche perchè sarebbe stupido incazzarsi per motivi così futili... mi mancherete :lol:

Nota 2: spero di non aver offeso nessuno con le mie argomentazioni (anche se in teoria la libertà di pensiero è tutelata. In teoria perchè Luttazzi e Biagi avrebbero qualcosa da dire a tal proposito). Possano perdonarmi quegli utenti che involontariamente ho offeso in qualche modo, o hanno frainteso qualche frase/discorso...

blulaserstar
Vorrei concludere anch'uio questo post, non voglio fare la lezione di umiltà generale ritrovandomi a peccare io stesso dunque di superbia!
ma ho letto cose che non mi sono piaciute e questo è quello che penso:

Non so perchè si pensa che la cultura generale manchi ai neolaureati, quando per la maggior parte delle facoltà si devono affrontare concorsi pubblici che valutano i laureati proprio solo ed esclusivamente su temi di cultura generale!
Per le facoltà scientifiche il discorso è diverso, forse non abbracceranno materie umanistiche, ma che cosa è la scienza? non è forse l'universo e tutto quello che in esso contenuto un elemento della scienza? non è questo forse un argomento culturale?
E' talmente intessuta la scienza in tutto ciò che esiste che dicono che se un essere, entità, o Dio, ha progettato il mondo l'abbia fatto rispettando le regole della proporzione divina, è così poco culturale la matematica quando sembra essere ovunque?

Chi si intende di cultura generale, sa perchè il cielo è azzurro? perchè il sole ci riscalda? perchè esistono i colori?
Allora cosa devo fare, denigrare coloro che non si intendono di cultura scientifica?
In fin dei conti è una buona dose di cultura sapere qualche cosa di ciò che ti circonda? Politica, letteratura e religione hanno un peso maggiore nella bilancia della vita di un uomo rispetto a fisica, chimica e matematica? Un uomo è libero di interessarsi a ciò che più gli piace trascurando il resto dedicando così tutte le sue energie a ciò che gli piace di più!c'è chi ritiene che sia blasfemo e stupido non interessarsi alla politica che di fatto decide le sorti dei paesi e quindi della nostra vita, ma c'è anche chi considera altrettanto blasfemo non sapere perchè la terra gira e non scappa via ogni volta ruota e anch'essa nel suo moto decide della nostra vita!

Una domanda io mi faccio sempre, perchè costantemente pervaso dalla voglia di sapere me la pongo sempre: E' meglio sapere "tutto" di una cosa o poco di "tutto"?

Quante volte mi sono ritrovato a non capire la logica di alcuni algoritmi che per dei miei amici risultavano incredibilmente banali e viceversa, quante volte ho detto: ma non vedi?è semplice!è li si vede! eppure chi mi stava a fianco non ci arrivava! Per poi ritrovarmi il giorno dopo a ruoli invertiti!
è un po come quando ti sforzi di trovare il dettaglio mancante di una vignetta del giornale che ce l'hai sotto al naso e non lo vedi nemmeno a pregare, poi sbirci dal vicino al tuo fianco e ti accorgi che l'ha trovato ma gliene manca uno dei tuoi!

Però per concludere non ho apprezzato questo scontro perchè da entrambi i lati i termini non sono stati così leggeri e soprattutto non ho capito perchè entrambe fazioni diverse si siano dovute denigrare! Come è stato detto si è agitato un bicchiere d'acqua per niente, producendo però delle ripercussioni come spesso accade agitando le cose. Questa metodologia di calcolo economico mi ha sempre lasciato perplesso e ad oggi seppure ovviamente sappia banalmente dimostrarmela matematicamente, non so spiegare il perchè ma...dico non mi piace (lo dico al pari di tanti teoremi dimostratissimi capiti ma...che mi lasciano comunque con l'amaro in bocca perchè in fondo in fondo non mi piacciono!oh talvolta non ci piacciono le persone a pelle perchè non possono piacerci dei concetti?sarò libero di farmi piacere le cose no?) però se un domani mi venisse posto un problema in termini percentuali con una terminologia che richieda una tale applicazione sarei grato al commerciante di avermi fatto notare una sfacettatura di una applicazione nota!

- Perchè insinuare la cattiva fede di una persona su di una applicazione economica di ricapitalizzazione?
- Perchè farne uno scontro di intelligenze e di culture, darsi avvicendevolmente dei pirla in una dimostrazione di "forza" gratuita?
Dicono che pavoneggiarsi sia una forma di stupidità, chissà quanto sia logico questo concetto!

Comunque non voglio giustificarmi, ne giustificare la mia "categoria", ma faccio comunque parte, seppur minimamente, del mondo universitario, vederlo criticare dall'esterno senza averne mai fatto parte non lo trovo il massimo, ma vedere anche il mondo universitario porsi in condizioni non dignitose come ci si aspetterebbe da chi si propone di motivare, giustificare e dimostrare le proprie tesi con rigore e chiarezza mi tocca da vicino!

E se un domani un pirla di un ingegnere si troverà ad essere un po inetto d'innanzi all'occhio esperto di un lavoratore che quel mestiere lo fa da anni questo si domandi una cosa: ma sono nato imparato o sono stato inetto pure io?
e se un domani il lavoratore esperto dovesse affrontare un aspetto più teorico del suo lavoro potrebbe ritrovarsi ritrovarsi ad essere lui l'inetto?

ps
una volta scrissi:
"Blulaserstar":
ma come mai si ha questa necessità di calcolarlo sul prezzo di vendita?

Fioravante Patrone1
@blueraserstar:
"Però per concludere non ho apprezzato questo scontro perchè da entrambi i lati i termini non sono stati così leggeri e soprattutto non ho capito perchè entrambe fazioni diverse si siano dovute denigrare!"

visto che io ho "denigrato" (così come denigravano il re quei bimbi i quali dissero "il re è nudo"...) per primo, ti rispondo, ben volentieri.


ricordo che ho detto:
"Ma seguire questa strada più che senso economico direi che ha valore ideologico-autogiustificatorio per il commerciante che facendo un ricarico del 25% pensa di farne uno del 20%."

e:

"pertanto, agli occhi "del commerciante", viene praticato un ricarico percantuale "solo" del 75%
per esempio, vende a 400 quello che ha comprato a 100 (o, il che è lo stesso, vende a 100 quello che ha comprato a 25)
sembra un po' meno ladro...
"

infine:

"sta a te capire quale dei due ti è più comodo da usare (o migliore per la tua coscienza, ribadisco)
ciao
"

poi è arivato "IlCommerciante" e, on breve sintesi (per i dettagli, chi è interessato si rilegga i post precedenti), con estrema chiarezza e nettezza, ho ribadito:

"2.
"imbroglione"? Sì, quello era il senso. E lo ribadisco.
"


se ho detto queste cose, visto che non sono un bambino ed intervengo qui con "nome e cognome" e non con uno pseudonimo, non è stato certo per sbaglio, o in un momento di "verve" polemica

io ero intervenuto (come Tipper e Camillo) per cercare di capire quale fosse (e come mai vi fosse) questa divergenza nei metodi di calcolo

ora, in presenza di due metodi diversi e del tutto equivalenti di calcolare una cosa, uno che abbia un minimo di sale in zucca si chiede perché ne venga usato uno oppure l'altro

faccio una piccola digressione. Se una compagnia telefonica fa pubblicità mettendo in risalto che non c'è scatto alla risposta, ed un'altra invece punta su quanto siano basse le taiffe al minuto, mi trovo in una situazione che ha qualche analogia con "gli strepitosi calcoli...". Ma non è identica. Qui si ha una situazione in cui uno cerca di mettere in risalto solo parte della informazione complessiva sul sistema di tariffazione (presumo siamo tutti d'accordo che la scelta sia pro domo sua)

cosa hanno in comune, invece, la cosa del "commerciante" e questa dei "telefoni"? Ovviamente stiamo ragionando sul piano della "interpretazione". Ma non sul piano tipico delle scienze "hard", perché, di nuovo, ci mancherebbero i mezzi per capire come mai si usino questi due diversi approcci. Il gioco è tutto sugli aspetti non razionali del nostro pensiero, sui nosti bias cognitivi. Non è questa la sede per dedicare lo spazio che sarebbe necessario per discutere questi aspetti. Mi limito ad un esempio classico nel mio campo, il "framing" (vedi Kahneman e Tversky): vedi ad esempio qui: http://en.wikipedia.org/wiki/Framing_%28economics%29

queste cose sono ben note, anche a livello di cultura popolare: basti pensare al solito problema del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.

e allora? A cosa serve tutto questo? A dire che l'uso di alcune caratteristiche dell'oggetto di cui si parla invece che di altre mira ad utilizzare queste caratteristiche in modo da portare l'attenzione di chi riceve il messaggio (sia esso piubblicitario, siano le considerazioni di un "commerciante") sulle caratteristiche dell'oggetto che più fanno comodo. Siamo quindi sul livello della propaganda, dell'imbonimento, dell'ideologia (a seconda del contesto, un temine potrà essere più appropriato di un altro)

la cosa da non sottovalutare è che questi meccanismi operano potentemente anche fra se e se. Non a caso, parecchi post fa parlavo della "coscienza". Non puoi ammazzare i pellerossa se non sei convinto che siano "cattivi"!

ora, uno può non esserne consapevole. Capita. Ma che uno, scoperto il suo "gioco" (che, ripeto, magari prima era inconsapevole di giocare) si rifiuti di ammetterlo, è questione di psicologia del soggetto, ma non di analisi scientifica dell'oggetto in questione

"imbroglione" allora? ci sono due agomenti che possono scagionare uno da questa accusa. Uno, già visto, la non consapevolezza del fatto (aspetto giuridicamente rilevante...). L'altro è la incapacità culturale di leggere e interpretare la realtà. Mica era casuale il fatto che l'argomentazione de "IlCommerciante" fosse, ridotta alla sua essenza: "si fa così". E in questi casi, o si è "minus habens" o si tratta banalmente di ideologia (nel senso marxiano più puro, naturalmente). Ma pur sempre di imbroglio si tratta, anche se più sofisticato e di natura collettiva

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

un ultimo cenno alla categoria dei commercianti. E' da disprezzare? Non vedo perché. Il commercio è un nodo essenziale della società organizzata. C'è dalla preistoria, mica è un caso!

naturalmente, ogni categoria si porta dietro i suoi pregi ed i suoi difetti. Chi mi conosce come frequentatore di questo forum si ricorderà miei interventi non troppo teneri rispetto alla categoria cui appartengo

insomma, non è vera l'equazione "negoziante=ladro". Ma, attenzione: può valere un "uguale circa", in certi casi, se non proprio un "="

Insomma, nelle transazioni (e nella loro organizzazione! anche questo è parte essenziale del commercio) vi è una componente di lavoro e fatica (anche intellettuale, di immaginazione) che merita di essere ricompensata, ma vi è anche una componente speculativa, o di aggressività, che non rappresenta altro che il continuo tentativo di usare tutti gli strumenti disponibili per concludere la transazione nel modo più favorevole per sé. Ovviamente, questa seconda componente non ha alcun valore sociale(*)

ed ecco qui all'opera gli strilli de "IlCommerciante", il suo ripetere ossessivo la sua formuletta, etc. Tutto per convincere che il suo concetto di guadagno è l'unico giusto! E quindi sperare di spuntare qualche margine in più nella compravendita. Ricordo il mio esempio: compro a 100 e rivendo a 400: "IlCommerciante" dice, anche a se stesso, di averci guadagnato il 75%. Così, qualcuno che si sarebbe rifiutato di comprare una cosa se avesse saputo che c'è un guadagno del 300%, magari in questo modo è disponibile a comprarla. Notare che l'imbroglio funge a scapito dei più deboli...

(*) al solito, ogni affermazione andrebbe ben qualificata. Si potrebbe sostenere che anche questa componente abbia un ruolo positivo (darwinismo sociale?). Ma, come già detto sopra, questo è un post in un forum, non un trattato

IlCommerciante
Fioravante, il problema è che il senso del commercio è come la danza: o ce l'hai o non ce l'hai. Se una persona è esterna al mondo del commercio fatica a comprendere il "modus operandi" (visto che siamo in tema di latino) di un "mercante"... e potrà farne un'analisi esterna come fai tu. Non ti sei mai trovato in gare d'appalto e quant'altro... commercio e sociale sono due cose che vanno di pari passo fino ad un certo punto, è vero. A tal proposito ho sempre specificato che questo era solo un esercizio d'economia, non una relazione sull'etica nel commercio... per questo creare una polemica sociale (chiamiamola così) parlando di imbrogli ecc ecc. non aveva senso. Ti ricordo che in ingegneria si studia anche come fabbricare armi perfette... ci sono gli scienziati dietro alle macchine di morte... non solo il soldato.
Se un utente nel forum ti chiede di calcolare matematicamente il modo per far arrivare un missile da un punto x ad un punto y tu che fai? Son convinto che lo aiuteresti nel suo esercizio senza polemizzare sull'utilizzo di questo calcolo (programmare un missile)... semplicemente perchè la materia ti piace. Il commercio non ti piace... perciò la polemica.
Apprezzo molto che tu, se non altro, abbia riconosciuto che nel commercio bisogna essere abili e che vada premiata l'inventiva... allo stesso modo io riconosco in un ingegnere che programma o costruisce macchine sofisticate un vero e proprio artista, al pari di un grande pittore o musicista.
Più cose e servizi create più io ho materiale da commerciare... di conseguenza mi arricchisco di più... quindi vi apprezzo moltissimo :-D (è per sdrammatizzare questa)

Ragazzi, veramente, mettiamo il chiuso a questa contesa.

Diamo il buon esempio... ed in tempo di guerre a destra e a manca stringiamoci la mano... se ci mettiamo a litigare per qualche esercizio siamo fritti.

Perciò porgo la mia mano a Fioravante con gli auguri di buon lavoro, augurando anche a tutti gli altri utenti una piena realizzazione nello studio come nella vita.

Peace forever.

GIOVANNI IL CHIMICO
Purtroppo il tuo intervento mette in luce in maniera lampante qual'è l'essenza del commerciante:
non saper produrre/progettare/costruire nulla ma saper vendere ciò che non sa fare.
Tu non capisci la differenza concettuale che c'è tra utilizzare il proprio ingegno per creare qualcosa di concreto e tangibile e viceversa utilizzarlo solo per generare reddito? Per me una delle due attività è moralmente superiore, e non è la tua. Non parlo solo degli ingegneri, che spesso si dannno al commercio in maniera spudorata, ma qualunque operaio, sia esso un muratore o sia esso un camallo che si spacca la schiena a scaricare una nave, qualunque artigiano, qualunque persona che fa una atttività che ha come conseguenza la generazione del reddito, ma non come scopo unico e assoluto, è migliore moralmente e umanamente parlando.

Camillo
Non esageriamo adesso : non sono certo uno sponsor della categoria dei commercianti ; rappresentano comunque un anello importante e insostituibile della catena (detta supply chain ) che porta le merci dal produttore al consumatore .
Che poi si " comportino" con correttezza e trasparenza, questa è tutt'altra faccenda.
Abbiamo tutti sotto gli occhi ricarichi scandalosi praticati da ristoratori per quanto riguarda ad esempio, vino, acqua e birra ( dell'ordine anche di 5/6 volte : ricarico sul costo del 500 % o margine sul fatturato del 83 % ).
Lascerei pure perdere di fare una scala di valori tra quali lavori sono più nobili e meno nobili ...

_Tipper
"GIOVANNI IL CHIMICO":
qual'è l'essenza del commerciante: non saper produrre/progettare/costruire nulla ma saper vendere ciò che non sa fare.

Scusa se mi intrometto, ma non ti sembra di aver generalizzato un po' troppo?

Fioravante Patrone1
"IlCommerciante":
Ti ricordo che in ingegneria si studia anche come fabbricare armi perfette... ci sono gli scienziati dietro alle macchine di morte... non solo il soldato.

Se un utente nel forum ti chiede di calcolare matematicamente il modo per far arrivare un missile da un punto x ad un punto y tu che fai? Son convinto che lo aiuteresti nel suo esercizio senza polemizzare sull'utilizzo di questo calcolo (programmare un missile)... semplicemente perchè la materia ti piace. Il commercio non ti piace... perciò la polemica.

per favore, parla per te

per chi sia interessato, nel "lontano" 2003 avevo fatto una conferenza su von Neumann (l'inventore della TdG, che è "il mio mestiere")
mi spiace che in rete non ci siano i testi della conferenza (era fatta "vecchio stile", con i lucidi)

tuttavia, posso mettere in rete le fonti di quelli che mostravano Hiroshima e Nagasaki "dopo": (attenzione, mostrano immagini dure, in particolare la seconda, per me):
http://www.diptem.unige.it/patrone/hiroshima3.jpg
http://www.diptem.unige.it/patrone/Naga ... dChild.jpg

giusto per l'occasione, ho anche recuperato questo file che avevo usato allora:
http://www.diptem.unige.it/patrone/vN_A ... icato2.pdf

(nota per i curiosi: "modificato" sta ad indicare che avevo evidenziato in rosso le parti che volevo sottolineare del documento originario. Gli scienziati seri sanno che le fonti vanno usate in modo onesto)

non penso ci sia bisogno di commentare

"IlCommerciante":

Diamo il buon esempio... ed in tempo di guerre a destra e a manca stringiamoci la mano... se ci mettiamo a litigare per qualche esercizio siamo fritti.

Perciò porgo la mia mano a Fioravante con gli auguri di buon lavoro, augurando anche a tutti gli altri utenti una piena realizzazione nello studio come nella vita.

Peace forever.

credo sia ben chiaro ad ogni lettore come la penso: io non ho da stringere mani a nessuno, tanto meno a te
il buonismo a poco prezzo mi fa un pochino ribrezzo, a dire il vero. E, a proposito di guerre, ricordo che le cattive ideologie sono spesso essenziali per convincere gli uomini ad andare in guerra
Giovanni Paolo II (di cui non condivido molte cose!) diceva, il 1 gennaio 2002, nel titolo del messaggio per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace:
NON C' È PACE SENZA GIUSTIZIA
capito? Altro che un "volemose bene" buttato lì

@Tipper
anche secondo me GIOVANNI IL CHIMICO ha esagerato. Per me il commercio ha un ruolo positivo. Diciamo che è magari più suscettibile di cadere in tentazioni, ma in giro c'è pieno di commercianti che fanno il loro mestiere con una onestà che non è molto diversa da quella di altri "produttori"

@Camillo
per le esagerazioni, vedi sopra
per il resto, come ben sappiamo, sono molto meno conciliante di te :)

Trave1
ma pensi che io la premessa del fatturato non l'abbia fatta ? Ho sempre specificato che il valore andava trovato sul ricavo e non sul costo


se la premessa l'hai fatta e i giusti dati di partenza li hai forniti....in effetti ci si dovrebbe arrivare

Ad ogni modo,penso che le critiche non vanno fatte a ilcommerciante ma casomai a tutta la metodologia economica,al capitalismo e chi più ne ha più ne metta

Alla fine mica è colpa de ilcommerciante,lui applica uno "schema" standard del commercio....dovete prendervela con i governanti allora

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.